Mancano ancora i vini di sabato... e stiamo a parlare di birra e denti sporchi...
- Champagne Royale reserve brut Philipponat: niente male, seppur ancora parecchio indietro (era vendage 2006, degorgement 2009) soprattutto per un acidità quasi sopra le righe ed una liqueur ben avvertibile, anche se in etichetta c'è scritto che è poco dosato. Comunque uno Chamapgne muscolare che ben si accompagna a diversi piatti.
- Cuvee Marie Catherine Extra Brut Francois Billion: altro bello Champagne, fine ed elegante. peccato che alla cieca l'ordine di servizio sia risultato questo, penalizzando, a mio avviso, entrambe i vini. Comunque in AVR questo blanc de blanc piace sempre.
- Chablis Gran Cru Valmur 2000 Guy Robin: peccato per un naso davvero poco pulito, che mi apre imputabile in parte al produttore (pure il 2001 non era l'emblema della pulizia), ma forse in parte anche ad una bottiglia non proprio fortunata. Decisamente meglio in bocca, bell'acidità, buona beva, struttura esile, insomma un classico che comuqnue rafforza la mia idea che se gli Chablis fossero dei grandi vini si chiamerebbero Meursault
- Faro 2004 Palari: delle molte bottiglie bevute, questa si colloca in posizione intermedia. parte assai bene, tanto che lo becco subito alla cieca, ma poi esce un legnetto disturbante ed il vino tende a sedersi. C'è anche da considerare, che seppur sfruttando i benefici della vicinanza con il monte di Granaglione, la temperatura esterna non abbia certo aiutato.
- Rosso di Montalcino 2002 Biondi Santi: Sangiovese didascalico che solo degli assoluti incompetenti potrebbero cannare alla cieca. Non mi ha, però impressionato come in un'altra occasione a causa di un frutto (mora in primis, ma anche in secondis) assai maturo, soprattutto al naso. Di sicuro anche lui penalizzato dal caldo.