Dopo due anni dalla dispensa d'osteria a titolo "Delle scale e dei punteggi" (
http://www.gamberorosso.it/grforum/view ... 13&t=34899 ) (che riporto ora qui in post editing per non rischiare il sicuro oblio del forum a memoria limitata).
SCALA A CHIOCCIOLA
Utilizzata da quelli che dicono a voce alta il punteggio dopo 6 secondi, poi si incartano, ci ripensano, riconsiderano e a fine commento dicono, comunque e sempre, che quel vino lo hanno bevuto in una forma migliore.
SCALA REALE
dall’inglese Definitive Royal Classification, parte direttamente dai 97 punti e dai 500 € a bottiglia.
La utilizzano gli adoratori del cavatappi di platino con le impronte di Napoleone Orso Capone. Il punteggio e le note sono secretati dallo Stato, anzi dallo status.
SCALA TRINCHETTO
utilizzata dopo la dodicesima bottiglia di amarone (patriglioni, es, sfursat) in 4 persone. E’ una scala che esula dalle banalità poetiche come descrittori e analogie elaborate, quel che conta è l’alcol, la densità e lo sugar. Le valutazioni si misurano in gradi e in lunghezza della risata post sorso.
SCALA MELECCHI
Utilizzata da chi quel vino lo produce, o lo vende o lo commercia o lo specula o ne ha in cantina a bancali e non sa come mazzo piazzarlo. I vini valutati con questa scala hanno sempre qualcosa di positivo.
La misurazione si fa in lotti, più recentemente, in sconti.
SCALANZA
Visioni mistiche e descrittori geneticamente modificati sono la prosa che accompagna il punteggio dato con questa scala. E’ così rivoluzionaria e visionaria che spesso non c’è nemmeno bisogno di averlo bevuto quel determinato vino. Ci si cala, nella parte, s’intende.
SCALA GREGORIANA
valida solo per champagne e bolle varie ed eventuali. Codificata dal Sigremul delle Bolle in persona, ha un metro di misurazione semplice ed efficace: la lunghezza del rutto emesso dopo il terzo bicchiere. Più è ampio, complesso e persistente, più il vino vale.
SCALINATELLA
Scalinatella longa longa longa longa
Strettulella strettulella addo' sta chella'nnammuratella
Nun sponta ancora zuc zuc zuc zuc zuc zucculillo zucculillo
pe' 'sta viarella scarrupatella.
Scalinatella saglie 'n cielo o scinne a mare
cercammella trovammella
portame a chella sciaguratella.
....la
SWORDFISHTROMBONES VIBRATIONS è lietà di presentare la prima appendice:
SCALAME
Approvata da Think Oink e utilizzata dai degustatori un po' rustici e materialoni. Si prende un salame di suino e lo si inizia ad affettare mentre si beve la bottiglia. Se finisce prima il salame, il vino è una porcata, viceversa trattasi di un vino da suigno (il sogno del porcello). I toscani che utilizzano questa scala quando giudicano davvero molto buono il vino, usano proferire il commento "la maiala di sù ma'", riferendosi con ammirazione alla vigna e alla terra che lo ha generato.
SCALAZZO (scala der cazzo)
Premesso il dovuto permesso di alexer, "the black boss" per l'utilizzo della parolaccia.
E' una scala molto semplice, basata sull'esclamazione "Cazzo!", alla quale in misura della bontà e stupore per il vino bevuto, si aumentano le Z nella parola. Il massimo consentito alle cazzzzzate non esiste, quindi è illimitato il numero di Z che si possono apporre. Dato il nome e la parola utilizzata, si sospetta che ad ogni Z corrisponda un centimetro dell'oggetto in parola. In questo modo la scala ricorda molto quando da ragazzini in cortile si faceva a gara con le misure.
SCA(LA)MARCIO
Vale solo per i vini belli di fuori dall'etichetta al cachet, ma torbidi e un po' vuoti dentro. Sembra molto in voga tra miliardari, politici e uomini di spettacolo.
SCALA GOOGLE
Utilizzata da chi prima di esprimere e formulare il proprio giudizio, si va a leggere sul motore di ricerca tutte le note e degustazioni presenti online. Solo dopo, darà lo stesso giudizio dato dalla maggioranza e dai critici più autorevoli.
SKYLA
Ideata da Rupert Murdock, telefonate al 199100500 per riceverla via satellite alla modica cifra di € 29,90; in offerta i primi mille avranno gratis il corso di primo livello ISKY (Ais kay) tenuto appunto da Kay Sandwik.
SKALASHNIKOV
Non è una vera e propria scala, non prevede note obiettive, ma solo il numero centesimale di proiettili e le raffiche di parole dure e critiche corrosive verso i vini che non piacciono a chi utilizza questa scala.
SCALA XKE' CMQ TVTB
Per i degustatori più giovani, dallo slang modern e di grande sintesi di comunicazione. Si avvale di tre semplici termini in uso alla gioventù odierna: "scialla" se il vino è buono, "scazza" se non convince del tutto e "sclera" se non è buono. Per i produttori preferiti viene aggiunta la lode: ti stimo fratello.
SCALA A SCACCHI
Molto complicata, codificata da Kasparov, Karpov e Spassky.
Si utilizzano i simboli degli scacchi, a partire dalla pedina, fino al re. La scala si sviluppa così:
Da 1 a 5 pedine: per i vini sotto l'eccellenza
Da 1 a 2 torri : eccellenza dei vini dritti, tradizionali, classici, artigianali
Da 1 a 2 cavalli: eccellenza dei vini grandi ma ancora tortuosi, in movimento di evoluzione
Da 1 a 2 alfieri: eccellenza dei vini trasversali, che ammiccano all'internazionalità ma con eleganza e serietà
1 regina: vino assoluto, di stampo più femminile, mobile, elegante, seducente.
1 re: vino assouluto, austero, classico, immutabile nel tempo, eterno.
E' permesso anche utilizzare più simboli insieme, creando molteplici ed infinite combinazioni e quindi variabilità di giudizio, che rendono questa scala molto cerebrale come il gioco che la ispira.
Sorriso