gianni femminella ha scritto:Salisire bianco Etna 2011 Vivera gradi 13,5
L'ho stappato proprio per la teorica parentela con i vini di Santorini di cui ho parlato in questi giorni. Al profumo, sopra a tutto, spicca il pirico che, se non ricordo male, intriga più d'uno qui sul forum.
La parentela di cui sopra, la ritrovo nella prepotente sapidità. Un bel frutto a contraltare e una freschezza invidiabile.
La bocca di colpo quasi vuota lascia perplessi, sebbene il vino sia abbastanza interessante nel complesso e anche integro. Il suo vero limite è che già dopo il primo bicchiere tende a stancare il palato, o perlomeno è quanto capita a me. Di per sé non credo sia difficile da abbinare, ma ci vorrebbe il colpo di genio di trovare un piatto che smussi la sapidità e ne aumenti la bevibilità.
Rileggo e penso che il giudizio in apparenza tenda al negativo. Nei fatti a me è piaciuto e lo berrei nuovamente.
Vivera – Etna Bianco Salisire 2011
Premetto che di Etna bianchi ne so appena di più che delle blanquette di Limoux.
Concordo fondamentalmente col giudizio di Gianni.
Colore giallo carico con riflessi verdi. Naso elegante con fiori, limone e un delicato rimando a note dolci.
In bocca ha polpa buona, ma è un po’ sbilanciato su sensazioni aspre e salate che frenano la bevuta. A temperatura più alta il vino migliora in questo ma perde in…freschezza. E’ solo a questo punto che avverto note sulfuree e, sul finale, frutta secca e biscotto secco.
Il vino è buono. Promosso con qualche ma.