CRONACHE D'OSTERIA

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Nebbiolino
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Nebbiolino » 18 feb 2010 11:16

Deruj ha scritto:
gremul ha scritto:sembra la pubblicità dello scottex di tanti ani fa

l'ho sempre detto che il tuo matrimonio è solo una copertura.


Dipende dal milesimo.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 19 feb 2010 17:36

Dove abito io sta piovendo da stamattina.
Avendo anticipato il weekend di un giorno tra poco mi dedicherò a preparare qualche piatto invernale per la cena di stasera con una coppia di amici.
Innanzitutto un bel pezzo di "pesce" di manzo, ideale per essere bollito con carote, cipolla, sedano e sale. Dopo qualche ora lo si toglie e lo si lascia riposare, poi lo si sfilaccia togliendo il grasso eccessivo e lo ripassa in padella ben calda con olio, aglio e pomodorini. A me piace accompagnarlo con una mia versione del classico bagnett vert: prezzemolo, aglio, capperi, acciughe, olio e peperoncino, il tutto con contorno di qualche peperone grigliato. Insieme al manzo bollirò una mezza gallina, che una volta disossata a straccetti e pulita, userò per fare un'insalata tiepida con patate bollite, un filo di olio al rosmarino e una punta di maionese.

Sono piatti tipicamente invernali, che pensavo proprio di abbinare a un paio di nebbiolo nobili (ba & ba) non giovani. Forse altri vini potrebbero risultare più adatti, ma ho voglia di nebbiolo perchè sto sempre più spesso pensando che l'abbinamento sia condizionato anche dal tempo atmosferico. Quindi quando piove (o nomen vinum quando c'è nebbia umida) richiedo nebbiolo. Quando nevica e non ci si muove da casa, un amarone si abbina benissimo anche al libro che si sta leggendo o alla partita a carte con gli amici. Quando invece la primavera si inizia a manifestare (e sulle tavole appaiono le selvaggine) saltano i tappi dei bordeaux e dei borgogna rossi, questi ultimi anche d'estate, ben freschi da frigorifero. Invece al giungere dei colori terrosi autunnali, per me è tempo di sangiovese.
Non credo ci possano essere riscontri tecnici o scientifici, ma a me capita così.
Saranno abbinamenti metereologici o metereopatici?
Nel dubbio vado a cucinare e a stappare i due nebbioli (quello del 1958, spero, prego e macumbo, poichè povrebbe rivelarsi epifanico)...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 19 feb 2010 18:10

l'oste ha scritto: Forse altri vini potrebbero risultare più adatti, ma ho voglia di nebbiolo perchè sto sempre più spesso pensando che l'abbinamento sia condizionato anche dal tempo atmosferico. Quindi quando piove (o nomen vinum quando c'è nebbia umida) richiedo nebbiolo. Quando nevica e non ci si muove da casa, un amarone si abbina benissimo anche al libro che si sta leggendo o alla partita a carte con gli amici. Quando invece la primavera si inizia a manifestare (e sulle tavole appaiono le selvaggine) saltano i tappi dei bordeaux e dei borgogna rossi, questi ultimi anche d'estate, ben freschi da frigorifero. Invece al giungere dei colori terrosi autunnali, per me è tempo di sangiovese.


si vabbè ma le bolle, per non parlare dei bianchi, quando li apri???? :D
p.s. buona cena e bevuta
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 19 feb 2010 18:14

gremul ha scritto:
l'oste ha scritto: Forse altri vini potrebbero risultare più adatti, ma ho voglia di nebbiolo perchè sto sempre più spesso pensando che l'abbinamento sia condizionato anche dal tempo atmosferico. Quindi quando piove (o nomen vinum quando c'è nebbia umida) richiedo nebbiolo. Quando nevica e non ci si muove da casa, un amarone si abbina benissimo anche al libro che si sta leggendo o alla partita a carte con gli amici. Quando invece la primavera si inizia a manifestare (e sulle tavole appaiono le selvaggine) saltano i tappi dei bordeaux e dei borgogna rossi, questi ultimi anche d'estate, ben freschi da frigorifero. Invece al giungere dei colori terrosi autunnali, per me è tempo di sangiovese.


si vabbè ma le bolle, per non parlare dei bianchi, quando li apri???? :D
p.s. buona cena e bevuta

Grazie Greg.
A parte un sempre più crescente interesse verso i riesling meno zuccherosi, di bianchi lo sai ne bevo pochi.
Ma le bolle ci sono ormai sempre in apertura di cena (stasera un Mongolfiere di Jean de Carlini), sono come i jeans, vanno con tutto.
Il perlage è verticale ma in realtà ha funzioni e valori trasversali...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Baroloonline » 19 feb 2010 18:34

Mi raccomando non bollire la gallina con il manzo, rigorosamente pentole separate.
E acqua bollente prima di buttare la carne dentro...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 19 feb 2010 18:37

Baroloonline ha scritto:Mi raccomando non bollire la gallina con il manzo, rigorosamente pentole separate.
E acqua bollente prima di buttare la carne dentro...

:shock: :shock: :shock:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 19 feb 2010 18:41

Baroloonline ha scritto:Mi raccomando non bollire la gallina con il manzo, rigorosamente pentole separate.
E acqua bollente prima di buttare la carne dentro...

Occhiolino.
Acqua fredda solo se si vuole fare il brodo...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 19 feb 2010 19:09

pippuz ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Mi raccomando non bollire la gallina con il manzo, rigorosamente pentole separate.
E acqua bollente prima di buttare la carne dentro...

:shock: :shock: :shock:

http://www.bollitomisto.it/ricette.html
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 19 feb 2010 19:49

l'oste ha scritto:
pippuz ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Mi raccomando non bollire la gallina con il manzo, rigorosamente pentole separate.
E acqua bollente prima di buttare la carne dentro...

:shock: :shock: :shock:

http://www.bollitomisto.it/ricette.html

Mi inchino alla confraternita. Immagine
Io faccio assieme pollo e codone con le verdure. Con acqua fredda.
Il brodo che viene è buono
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Baroloonline » 19 feb 2010 20:45

l'oste ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Mi raccomando non bollire la gallina con il manzo, rigorosamente pentole separate.
E acqua bollente prima di buttare la carne dentro...

Occhiolino.
Acqua fredda solo se si vuole fare il brodo...


il bollito è un'arte...il brodo pure...
che bello cucinare.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Nebbiolino » 19 feb 2010 21:17

gremul ha scritto:
l'oste ha scritto: Forse altri vini potrebbero risultare più adatti, ma ho voglia di nebbiolo perchè sto sempre più spesso pensando che l'abbinamento sia condizionato anche dal tempo atmosferico. Quindi quando piove (o nomen vinum quando c'è nebbia umida) richiedo nebbiolo. Quando nevica e non ci si muove da casa, un amarone si abbina benissimo anche al libro che si sta leggendo o alla partita a carte con gli amici. Quando invece la primavera si inizia a manifestare (e sulle tavole appaiono le selvaggine) saltano i tappi dei bordeaux e dei borgogna rossi, questi ultimi anche d'estate, ben freschi da frigorifero. Invece al giungere dei colori terrosi autunnali, per me è tempo di sangiovese.


si vabbè ma le bolle, per non parlare dei bianchi, quando li apri???? :D
p.s. buona cena e bevuta


Quando c'è uno scarico intasato. :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 20 feb 2010 17:05

pippuz ha scritto:

Mi inchino alla confraternita. Immagine
Io faccio assieme pollo e codone con le verdure. Con acqua fredda.
Il brodo che viene è buono

Per molti piatti ognuno ha la propria esperienza e ricetta, se viene bene fatto così non valgono regole, leggi o confraternite.
Da quanto ho letto e mi è stato insegnato, quando si deve bollire la carne per fare specificamente un brodo si parte con acqua fredda, in questo modo la carne rilascia pian piano tutti i suoi sapori. Nel caso invece si vogliano preparare uno o più pezzi di carne bolliti da mangiare accompagnati dalle salsine tradizionali o personali, pare più indicato partire con l'acqua bollente perchè la temperatura aiuta a "sigillare" maggiormente i sapori all'interno della carne, per un bollito più saporito e di consistenza meno "sfilacciosa". Lo stesso concetto si può estendere al brasato, aggiungendo sempre brodo bollente.
Io poi non ho fatto un vero e proprio bollito completo e il manzo poi sfilacciato l'ho ripassato in padella alla sudamericana tipo salpicon e condito come scritto prima.

Sono ancora esaltato per il Barolo 1958 - Gaja bevuto ieri sera, difficile da dimenticare. Ho pensato che alla cieca sarebbe piaciuto a molti forumisti.
Il colore è scarico, granata aranciato, un po' di fondo ma non troppo. Al naso è intenso e fine come un pinot nero agèe, tanto tartufo come sul risotto, poi brace di legna, memorie di mora e fiori secchi, una cannella mischiata alla liquirizia che si risente anche al palato. Bocca ancora tannica per l'età, molto risoluta, il vino si appiglia al palato, non molla, pretende buona persistenza con fermezza. Un vino elegante al naso e mascolino al palato, a mia memoria dicesi barolo. Piaciuto molto.
Il secondo nebbiolo, Barbaresco ris. Montefico 2001- Cantina dei Produttori, per colore ed evoluzione sembra un embrione rispetto al precedente, oltre che essere meno presente per ricchezza aromatica (ci sono radici, frutto scuro fresco e discreta mineralità) e logicamente più rude e giovanile per risoluzione tannica. La bocca è appagante, si sente un po' il ritorno di ferro, bella freschezza, ottima persistenza. Piaciuto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Il Comandante » 21 feb 2010 15:32

l'oste ha scritto:Sono ancora esaltato per il Barolo 1958 - Gaja bevuto ieri sera, difficile da dimenticare. Ho pensato che alla cieca sarebbe piaciuto a molti forumisti.


Perché "alla cieca"?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 21 feb 2010 15:42

Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:Sono ancora esaltato per il Barolo 1958 - Gaja bevuto ieri sera, difficile da dimenticare. Ho pensato che alla cieca sarebbe piaciuto a molti forumisti.


Perché "alla cieca"?
...per non lasciarsi condizionare dai profumi ...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 feb 2010 16:55

Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:Sono ancora esaltato per il Barolo 1958 - Gaja bevuto ieri sera, difficile da dimenticare. Ho pensato che alla cieca sarebbe piaciuto a molti forumisti.


Perché "alla cieca"?

Innanzitutto perchè non sarebbe stato facile indovinare il produttore, per la "differenza formale" (definizione sintetica per racchiudere simbolicamente le notorietà di tante discussioni sul produttore) con i vini degli ultimi tre lustri di Angelo Gaja (sul Barolo 1958 campeggia il nome di Giovanni Gaja). Preciso, a me questi ultimi piacciono, ma sono indubbiamente di respiro differente rispetto a molti Gaja del passato, perlomeno per le mie bevute.

Secondo poi, data la prima supposizione, sarebbe stato curioso sentire le ipotesi sul nome del produttore. Che fosse un grande nebbiolo/barolo era abbastanza evidente dalla stratificazione e ricchezza dei profumi, però non assimilabili al genere arancia/anguria conterniana, al salmastro netto, nè ai fruttini e alle balsamicità giacosiane. Semmai mi ha ricordato i vecchi Pio Cesare, Prunotto, Bartolo. Un nebbiolo più di terra che di aria, per osare una metafora.
Forse uno stile di barolo semplicemente differente, pur tradizionale.

Infine alla cieca penso sarebbe stato difficile assegnargli l'età reale, ad esempio io avrei detto anni '80, per l'integrità e l'assenza di quelle note che spesso incontro in molti nebbiolo agèe, anche più giovani (per intenderci, quel sentore di catrame e/o brodino, francamente un po' piatto e senza guizzi di fiori o frutto, nemmeno terziarizzati).
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 mar 2010 15:56

Un po' di corsa, se interessano note, più tardi volentieri approfondirò.
Ieri in sei, con antipasto di croquetas de bacalao, verdure gratinate, poi fondue a la bourguignonne (nel pentolino olio extravergine con patata per assorbire) e salsine home made: Aiolì, cipollì, salsa rosa, salsa verde e una senape in grani di Dijon:

Chardonnay 1993 - Terlano piaciuto
Vespolina 2008 - Zanotto piaciutino
NSG 1er les Vaucrains 2006 - Chicotot piaciuto proprio
NSG 1er les Vaucrains 2002 - Chevillon piaciuto un bel po'
Clos St. Jacques 1998 - Esmonin piaciutello
Clos St. Jacques 2005 - Fourrier piaciuto molto
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 01 mar 2010 16:35

l'oste ha scritto:Chardonnay 1993 - Terlano piaciuto


Ciao Caro mi dici qualcosa di più su questo?
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Messaggioda hag » 01 mar 2010 16:58

io invece vorrei due note su chicotot . Pensavo il vaucrains 06 fosse inavvicinabile al momento ma se mi dici che è già buono lo recupero dal fondo della cantina con piacere.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Deruj » 01 mar 2010 17:10

l'oste ha scritto:Clos St. Jacques 2005 - Fourrier piaciuto molto

il 2007, insieme a poggio di sotto riserva 04, è stato il mio miglior assaggio di ieri a prato.
piove; ci si bagna.
lo so.
Jadis, si je me souviens bien, ma vie était un festin où s’ouvraient tous les cœurs, où tous les vins coulaient.Un soir, j’ai assis la Beauté sur mes genoux. — Et je l’ai trouvée amère. — Et je l’ai injuriée...
...Et j’ai joué de bons tours à la folie.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 01 mar 2010 17:14

Deruj ha scritto:
l'oste ha scritto:Clos St. Jacques 2005 - Fourrier piaciuto molto

il 2007, insieme a poggio di sotto riserva 04, è stato il mio miglior assaggio di ieri a prato.
piove; ci si bagna.
lo so.


Com'era Pergole 2007?
Altre cosine interessanti?
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 mar 2010 18:36

Con lo Chardonnay '93 di Terlano era la mia seconda volta e la precedente bottiglia mi era sembrato più vivo lo spettro aromatico. Ieri c'era frutta e fiori secchi, ma anche un elo inerte, forse un piccolo quid di ossidato. In bocca però molto meglio, mineralità e freschezza con buona persistenza. Ha fatto il suo dovere con le polpette di baccalà.

Il Vaucrains è probabilmente il cru più tannico e longevo di NSG (magister et empirismus dixit), ma nonostante ciò e pur aggiungendo la mano non certo soave di Chicotot, non mi è parso inavvicinabile (ma forse conta la nomea di Erode). Certo, non ci si deve aspettare nessuna terziarizzazione complessa su radici o tuberi nobili. C'è un grande fruttino, bellissima la vena minerale/balsamica e in bocca ha un bel corpo, tannino educatamente rustico e una forte acidità, secondo me perfetta per fare da contraltare alla grassezza delle salsine. Finale bello lungo.

Sui due St Jacques non c'è partita. Troppo scuro e monocorde il naso del '98 di Esmonin, leggermente alcolico anche se sopra un bel frutto affumicato e con una scorrevolezza al palato senza intoppi. Chiude in un finale medio lungo e la sensazione che mi aspettavo di più.

CSJ '05 di Fourrier è ormai la terza bottiglia che bevo: Erode sarà un dilettante, ma a lui ne restano di più in cantina. Sorriso.
Non ho trovato chiusure nè difetti evidenti, tolta una logica giovinezza, quasi indomabile ma tanto tanto piacevole. I profumi infatti sgomitano fuori sfaccettati e baldanzosi con il passar dei minuti. Sentori puliti, ampi con fragoline & co. ma anche liquirizia ed eucaliptolo; sembra un esercizio di pattinaggio con tutte le figure base fatte senza sbavature (si, ho seguito molto le Olimpiadi). Penso che il tempo di certo potrà ancora arricchire di serietà e profondità lo spettro aromatico, anche se quel frutto oggi è libidine pura. Bevibilità catalogabile come esondante.
Ringrazio ancora chi me lo ha fatto conoscere anni fa perchè al mio gusto, trovo che Fourrier abbia una mano molto felice con il pinot noir di Gevrey, rispettando e lasciando visibilità al terroir/cru pur con un marchio di manico personale.
Spero che un giorno il Domaine possa vinificare lo Chambertin, sarebbe una voce nuova nel grande coro. Mi piacciono un po' meno, forse dipende dalle parcelle o dal mio gusto, i suoi altri vini fuori l'appellation Gevrey (il Clos Solon di Morey e un 1er di Chambolle Musigny).
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Messaggioda Il Comandante » 01 mar 2010 18:40

l'oste ha scritto:Sui due St Jacques non c'è partita.


Beh, sarebbe stato stupefacente il contrario. Non solo trovo Fourrier superiore alla Esmonin come manico, ma la '05 è un'annata a 5 stelle, la '98 arriva a stento a tre, sul mio personalissimo cartellino.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 mar 2010 19:12

Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:Sui due St Jacques non c'è partita.


Beh, sarebbe stato stupefacente il contrario. Non solo trovo Fourrier superiore alla Esmonin come manico, ma la '05 è un'annata a 5 stelle, la '98 arriva a stento a tre, sul mio personalissimo cartellino.

Claro per l'annata. Anche se immagino ricorderai un Grands Echezeaux '98 di Engel, ben più alto di "tre stelle a stento". Valore del manico, del cru e un pizzico di relativismo.

Se non erro, ricordo qualcuno che raccontava che negli ultimi anni i vini di Esmonin siano in trend di crescita positivo. Purtroppo a parte i base, di CSJ recente ho provato solo il 2001, due/tre anni fa, piaciuto ma un pelo duro e esile.
Comunque i due Domaine hanno stili abbastanza diversi, da quanto leggevo sulla bibbia di Coates, in preparazione alla stappatura. Tra l'altro nella scheda si dice anche che Sylvie Esmonin abbia voluto sostituire i vecchi ceppi morti di pinot noir con alcuni di Pinot Beurot, un vitigno legale fino al 10% (leggo ora in rete essere parente del pinot gris), che rispetto al pinot noir ha maggiori livelli zuccherini.
Mi ha colpito questa info perchè non mi ricordavo di aver sentito nominare prima questo Pinot Beurot in Borgogna.
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Messaggioda Il Comandante » 01 mar 2010 19:33

l'oste ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:Sui due St Jacques non c'è partita.


Beh, sarebbe stato stupefacente il contrario. Non solo trovo Fourrier superiore alla Esmonin come manico, ma la '05 è un'annata a 5 stelle, la '98 arriva a stento a tre, sul mio personalissimo cartellino.

Claro per l'annata. Anche se immagino ricorderai un Grands Echezeaux '98 di Engel, ben più alto di "tre stelle a stento". Valore del manico, del cru e un pizzico di relativismo.


Certo, quando si esprime un'opinione su un'annata mica vuol dire che tutti i vini di quell'annata, uno per uno, valgano quella valutazione.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 mar 2010 19:43

Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:Sui due St Jacques non c'è partita.


Beh, sarebbe stato stupefacente il contrario. Non solo trovo Fourrier superiore alla Esmonin come manico, ma la '05 è un'annata a 5 stelle, la '98 arriva a stento a tre, sul mio personalissimo cartellino.

Claro per l'annata. Anche se immagino ricorderai un Grands Echezeaux '98 di Engel, ben più alto di "tre stelle a stento". Valore del manico, del cru e un pizzico di relativismo.


Certo, quando si esprime un'opinione su un'annata mica vuol dire che tutti i vini di quell'annata, uno per uno, valgano quella valutazione.

Claro pure questo.
Che palle con 'sto relativismo empirico e la legge di San Tommaso...
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