Messaggioda l'oste » 01 feb 2010 18:34
Sabato sera pieno di bottiglie con qualche sfiziosa preparazione gastronomica.
Dopo un aperitivo con verdurine gratinate e un rossese Ghenefusse 2007, semplice con anche un piacevole inizio di leggeri fruttini, bocca meno equilibrata con qualche dolcezza a mio parere troppo costruita, ma comunque bevibile, piacicchiato.
A seguire parecchi bianchi, soprattutto causa l'abbinamento, con i gamberi in tempura fritti in olio di arachidi, decorati con un rivolo di miele piccante e accompagnati da verdurine saltate con olio d'oliva, aglio e quattro gocce di soja. Bellissimo accostamento con il riesling 1995 di S.A.Prüm Wehlener Sonnenuhr Riesling Spatlese, per me che ho poca esperienza con la tipologia, è stato molto impressivo, ricchissimo, senza una sbavatura o un eccesso, cremoso ed equilibrato, un mantello agrumato sul palato. In più l'etichetta è di una bellezza grafica notevole. Piaciuto un bel po'.
L'altro non me lo sono segnato, era un Kabinett 2002 con l'etichetta nera e scritte oro, era della Mosel-Saar e mi sembra ci fosse Sankt e Ott o qualcosa del genere, ma alla fine della serata, quando ho cercato il vuoto per memorizzare il nome, stavo già ben messo con in mano un bicchiere di Caol Ila 18 anni...
Perfetto il secondo abbinamento con un piatto molto riuscito, la scaloppa di foie gras con composta di marmellata di cipolla rossa al miele, ananas fresco e foglie di salvia fritte.
I due vini, prima un Sauternes, Chateau les Justice 1998, stratificato abbastanza su aromi di miele e propoli, polpa di frutta dolce e anche secca, in bocca sapido e molto pieno, persistente, piaciuto abbastanza.
Molto, molto buono lo Jurançon 2003 - Domaine Cahuapè nella versione secca, gran bel vino, anche non troppo complicato ma fresco di profumi d'ananas che sposava sè stessa in forma solida nel piatto, piaciuto proprio.
Con l'insalata di roastbeef, condita con salsina di olio-soja-zenzero e peperoncino (ormai un classico) prima un meraviglioso Pommard les Pezerolles 1996 - Domaine DeMontille, emblematico dello stile essenziale, coerente e tipico del vecchio Hubert. Profumi splendidi di lamponi, fragoline giacosiane, nota minerale come di pietra con muschio, un naso di altissimo livello. Peccato, per cercare il pelo, quella minor presenza al palato, senza difetti ma un filo esile come corpo, come peso specifico. Nonstante l'acidità sia equilibrata e il tatto soave e piacevole, con una persistenza maggiore sarebbe stato un capolavoro. Piaciuto molto.
Subito dopo Pergole Torte 1998 - Montevertine, profumi non su molti livelli ma precisi, frutto tondo e schioccante, terrosità e freschezza balsamica. In bocca è anche tondo, ma un po' semplice, bell'acidità, corpo medio e una cioccolatosa frezza dolce in ritorno finale. Piaciuto.
Finale con formaggio erborinato in parte sfortunato (per il Barolo 1964 di Pio Cesare nettamente scollinato) molto meglio l'Amarone 1995 - Speri, degna chiusura con un mazzo di carte, prima del whisky; vino serio, nessuna ruffianeria, con profumi di cacao e prugna secca molto piacevoli e una bocca autorevole, densa e cremosa ma senza alcun peso o ridondanza zuccherina. Acidità contenuta e finale con l'eco molto lungo. Piaciuto proprio.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini