Le bevute di APRILE 2014

[davidef]

questo invece di sbagliato non ha nulla, stappato per caso, mia moglie mi chiede un bianco al volo per gli asparagi e non avendo tempo di cercare nulla pesco nel mucchietto delle cose giovani che chissà perchè quelle pronte da bere son sempre incasinate , raffrescata con la fascia 5 minuti e verso un pochino timoroso per la giuovine età....ragazzi, se Miani tira fuori questo da un Friulano annata 2011 bisogna inchinarsi veramente, un equilibrio mirabile in tutto, zero affinamento percepibile, sero invadenza alcolica, un profilo quasi borgognone di razza per impronta strutturale ma di quei borgognoni "freddi" senza pesi o rotondità eccessive, il naso è ancora indietro ma quello che cede lì lo recupera con energia in bocca dove si fa bere alla grande armonizzandosi senza alcun problema ad uova ed asparagi, vino gastronomico dotato di corredo minerale importante e di struttura ben presente ma non prevaricante, ho bevuto pochissimi bianchi di Miani ma mi sa che devo applicarmi alla materia perchè quà siamo alti, bravo

[davidef]

ma quando si faranno gli Chablis 2007 ? , ci si fa male alla bocca a berli

però è bello soffrire così

[davidef]

al ristorante nel veronese son incuriosito da questo IGT prootto da Terre di Leone, produttore da testare con più calme perchè alcune cose sue mi affascinano ed altre mi perplimono, sicuramente però non passa inosservato nel suo lavoro...

questo Dedicatum, IGT Veronese annata 2006 dal nome di fantasia, diciamo che va bene per gli amanti delle glicerine e del frutto rotondo e goloso, se avete delle compagne occhio alla bottiglia che si volatizza e poi se tiene l'alcool faseta altrimenti sbornia triste , se invece siete amanti delle cose complesse diciamo che si fa bere anche volentieri ma dopo 2-3 bicchieri diventa un pochino noioso, piacevole sicuramente, anche buono all'inizio ma da impiegare con moderazione per poi passare ad altro, intendiamoci il vino non è caricaturale ne squilibrato anche se comunque spostato più sulle parti morbide, solo che è un po' monocorde, comunque si fa bere dai...un filino ruffiano, forse questo è il suo limite maggiore

[davidef]

p.s sul sassicaia '83.
E' anche bello bere l'ultima bottiglia che si ha in cantina .

però è più bello quando c'è il capolavoro sapere che lo puoi apprezzare ancora...però veramente lo ho goduto alla grande, che bella bevuta veramente

[davidef]

gli altri diversi dal solito quando ho tempo, adesso lavoro chiama ancora un pochino

[vinogodi]

grazie Endrya della risp. ma voi chi? non vedo nessun altro commento a parte il mio su Granbussia97 che ricordo mostruosamente infarcito di legno smaltato e svuotatissimo al palato

...beh , scusa, Hansen: mi sembra non sia la prima volta che ti dico che quella che tu credi una cantinetta termoregolata di fianco agli altri elettrodomestici dove tieni le bottiglie è un microonde e mettere ogni tanto il potenziometro su "12" non è la temperatura di termoregolazione ma l'intensità delle microonde...

[hansen]

grazie Endrya della risp. ma voi chi? non vedo nessun altro commento a parte il mio su Granbussia97 che ricordo mostruosamente infarcito di legno smaltato e svuotatissimo al palato

...beh , scusa, Hansen: mi sembra non sia la prima volta che ti dico che quella che tu credi una cantinetta termoregolata di fianco agli altri elettrodomestici dove tieni le bottiglie è un microonde e mettere ogni tanto il potenziometro su "12" non è la temperatura di termoregolazione ma l'intensità delle microonde...

per fortuna non ho in casa cantinette elettriche e neppure microonde se no ci avrei quasi creduto ..ora però ho il terrore ad aprire GB96 eppure provengono da cantina ok ed altre cose prese erano stupende tipo Monprivato96 giusto x dirne una...staremo a vedere magari x Pasqua la porto a far benedire con le uova sode

[picenum]

gli altri diversi dal solito quando ho tempo, adesso lavoro chiama ancora un pochino

complimenti per le bevute.

[paperofranco]

Meursault 2009 J.P. Fichet.
Giallo paglierino classico. Al naso è di grande eleganza, prevalentemente floreale di acacia, un tocco di vaniglia, una particolare nota rinfrescante quasi mentolata. Bocca in perfetto equilibrio tra frutto, freschezza, sapidità; ottimo allungo, sorso disinvolto e appagante. Sicuramente giovane, ma godibilissimo.
Spesso le espressioni usate e talvolta abusate "legno ben dosato.....legno buono.....elegante tono boisé.......i francesi il legno lo sanno usare meglio......." , per definire e in qualche modo giustificare la bontà di un Borgogna bianco, suscitano risatine e battute ironiche dell'Arnaldo di turno(Arnaldo, perdonami, ti giuro che non ho saputo resistere...... con la massima simpatia, davvero). E invece secondo me è così, si sente l'affinamento, ma come in questo caso, difficilmente il risultato è paragonabile a qualcuno dei nostri; ovviamente parlo solo dello chardonnay, a scanso di equivoci.
Un ottimo village, di un produttore molto bravo.

[paperofranco]

questo invece di sbagliato non ha nulla, stappato per caso, mia moglie mi chiede un bianco al volo per gli asparagi e non avendo tempo di cercare nulla pesco nel mucchietto delle cose giovani che chissà perchè quelle pronte da bere son sempre incasinate , raffrescata con la fascia 5 minuti e verso un pochino timoroso per la giuovine età....ragazzi, se Miani tira fuori questo da un Friulano annata 2011 bisogna inchinarsi veramente, un equilibrio mirabile in tutto, zero affinamento percepibile, sero invadenza alcolica, un profilo quasi borgognone di razza per impronta strutturale ma di quei borgognoni "freddi" senza pesi o rotondità eccessive, il naso è ancora indietro ma quello che cede lì lo recupera con energia in bocca dove si fa bere alla grande armonizzandosi senza alcun problema ad uova ed asparagi, vino gastronomico dotato di corredo minerale importante e di struttura ben presente ma non prevaricante, ho bevuto pochissimi bianchi di Miani ma mi sa che devo applicarmi alla materia perchè quà siamo alti, bravo

Meno male che hai bevuto bene.....

[Chicco76]

questo invece di sbagliato non ha nulla, stappato per caso, mia moglie mi chiede un bianco al volo per gli asparagi e non avendo tempo di cercare nulla pesco nel mucchietto delle cose giovani che chissà perchè quelle pronte da bere son sempre incasinate , raffrescata con la fascia 5 minuti e verso un pochino timoroso per la giuovine età....ragazzi, se Miani tira fuori questo da un Friulano annata 2011 bisogna inchinarsi veramente, un equilibrio mirabile in tutto, zero affinamento percepibile, sero invadenza alcolica, un profilo quasi borgognone di razza per impronta strutturale ma di quei borgognoni "freddi" senza pesi o rotondità eccessive, il naso è ancora indietro ma quello che cede lì lo recupera con energia in bocca dove si fa bere alla grande armonizzandosi senza alcun problema ad uova ed asparagi, vino gastronomico dotato di corredo minerale importante e di struttura ben presente ma non prevaricante, ho bevuto pochissimi bianchi di Miani ma mi sa che devo applicarmi alla materia perchè quà siamo alti, bravo

Meno male che hai bevuto bene.....

Papero ... Miani non si tocca ...

[puspo]

Un unico dubbio: l'eiswein 1992 credo di conoscerlo e mi pare renanissimo, forse l'indirizzo del produttore, dopo cotanta bevuta, ha tratto in inganno anche i migliori.

Ad maiora

...amminchia... e io che mi arrovellavo dell'origine di questa bottiglietta trovata in cantinetta....

Mi sa che qui ci ho messo lo zampino io

[paperofranco]

questo invece di sbagliato non ha nulla, stappato per caso, mia moglie mi chiede un bianco al volo per gli asparagi e non avendo tempo di cercare nulla pesco nel mucchietto delle cose giovani che chissà perchè quelle pronte da bere son sempre incasinate , raffrescata con la fascia 5 minuti e verso un pochino timoroso per la giuovine età....ragazzi, se Miani tira fuori questo da un Friulano annata 2011 bisogna inchinarsi veramente, un equilibrio mirabile in tutto, zero affinamento percepibile, sero invadenza alcolica, un profilo quasi borgognone di razza per impronta strutturale ma di quei borgognoni "freddi" senza pesi o rotondità eccessive, il naso è ancora indietro ma quello che cede lì lo recupera con energia in bocca dove si fa bere alla grande armonizzandosi senza alcun problema ad uova ed asparagi, vino gastronomico dotato di corredo minerale importante e di struttura ben presente ma non prevaricante, ho bevuto pochissimi bianchi di Miani ma mi sa che devo applicarmi alla materia perchè quà siamo alti, bravo

Meno male che hai bevuto bene.....

Papero ... Miani non si tocca ...

Ma infatti la mia ironia era tutta rivolta a quel tristissimo piatto di uova sode e asparagi bianchi......

[alì65]

ieri sera un piccolo approfondimento Taurasi; preso dalle faccende culinarie ricordo poco, se qualche presente volesse integrare sarebbe buono

Ramonet Les Vergers 05, si comincia male, tca (Paolo tocca offrire ancora )
Pietracupa 06, ricordo che fu uno di quelli che mi piacquero di più, preciso e ben amalgamato, ottima struttura e ottimissimo fruttino croccante
Molettieri Vigna 5 Querce 96, conservazione non ottimale, tappo sbriciolato, n.g.
Feudi Piano di Montevergine 96, ottima maturazione e da godere ora, forse un paio di annetti fa era più fresco e mi sarebbe piaciuto di più
Terredora Pago dei Fusi 03, non lo ricordo
Terredora 99, non lo ricordo
Villa Matilde 07, tca
Macchialupa 02, carino
Caggiano Macchia dei Goti 02, un bel vinello ma si ferma li
Mastro Radici ris.97, in grande spolvero, sempre un bel frutto maturo sotto e questa è una delle migliori bt bevute, ancora molti anni avanti
Mastro Radici ris.98, quello che mi è piaciuto meno dei tre, altri l'hanno trovato ottimo, per me pagava il passo
Mastro Radici ris.99, il più austero, il più giovane e fresco, quello che ci accmpagnerà nella vecchiaia, perfetto!!

pensavo di peggio ma devo dire che alla fine è stata un'ottima bevuta

[piergi]

Vigneti Massa-Costa del vento 2004
10 anni sulle spalle hanno reso questo vino un campione maturo e rappresentativo di un grande bianco italiano.
Il naso è caratterizzato da nette note terziarie e minerali, pietra focaia, roccia e sale. Perfetta la corrispondenza al palato, la potenza glicerica supportata da una acidità ancora affilata ne rendono la beva compulsiva. Lunghissima la pai.

[zampaflex]

Le Vigne di Zamò - Ronco dei Roseti 1997
Bello nel bicchiere, granato con decisi lampi rubino a testimoniare tenuta nel tempo e cura nella conservazione.
Naso purtroppo reticentissimo, timidamente si affacciano ciliegia, prugna, caffé e tabacco, un poco di pot pourri e peperone verde.
Bocca irrimediabilmente scomposta e sgomitante, con una chiusura netta su tannini vispi e una buona freschezza. Appena aperto appare ferocemente verde, per poi recuperare un poco di rotondità e di frutto col passare del tempo, soprattutto nel bicchiere. Peraltro ieri, a 24 ore dall'apertura, reggeva ancora bene e scommetto che stasera sarà ancora così.

[piergi]

Fessina-A' puddara 2011
Era una notte buia e tempestosa...quella di ieri in quel di Bari. Acqua e vento gelido da sembrare novembre, aria salmastra dal mare e chianche umide a terra. Il freddo penetra nelle ossa, ma noi indefessi procediamo verso una tremolante lucina lontana, che altro non é che l'ingresso dell'osteria perbacco, promessa di caldo ristoro (nonostante l'oste).
Qui azzardiamo un vino che parrebbe poco attinente a una serata da vin brulè.
Il bicchiere ci restituisce per incanto le medesime sensazioni meteo, ma come specularmente. La lama tagliente del vento è una splendida acidità che tutt'altro che gelida rimanda a sensazioni agrumate, come di lime, l'apparente freddezza del vino, è solo ritrosia, c'è si l'agrume ma è "caldo" e vi si aggiunge una bella carica sulfurea e una leggerissima percezione zuccherina finale che rende questo vino un buon viatico per il notturno ritorno a casa.

[kubik]

Fessina-A' puddara 2011
Era una notte buia e tempestosa...quella di ieri in quel di Bari. Acqua e vento gelido da sembrare novembre, aria salmastra dal mare e chianche umide a terra. Il freddo penetra nelle ossa, ma noi indefessi procediamo verso una tremolante lucina lontana, che altro non é che l'ingresso dell'osteria perbacco, promessa di caldo ristoro (nonostante l'oste).
Qui azzardiamo un vino che parrebbe poco attinente a una serata da vin brulè.
Il bicchiere ci restituisce per incanto le medesime sensazioni meteo, ma come specularmente. La lama tagliente del vento è una splendida acidità che tutt'altro che gelida rimanda a sensazioni agrumate, come di lime, l'apparente freddezza del vino, è solo ritrosia, c'è si l'agrume ma è "caldo" e vi si aggiunge una bella carica sulfurea e una leggerissima percezione zuccherina finale che rende questo vino un buon viatico per il notturno ritorno a casa.

bella !

[gianni femminella]

Polvanera, Primitivo di Gioia del Colle 2009 - gradi 16,5 - L14012
Gli albori della mia passione per il vino hanno uno stretto legame con i vini Pugliesi che in seguito si è perso da qualche parte lungo la via. Sporadicamente mi dedico ancora a qualche assaggio dei vini di questa regione, senza però ritrovare il feeling di una volta, come per questo primitivo che dalla sua ha un bel colore dal riflesso violaceo che dà una impressione di giovinezza, ma che alla controprova, a parte una bella acidità che stempera la forte gradazione, non mi esprime niente di particolare. Forse la bottiglia ha conosciuto tempi migliori in giovinezza, ora il vino rimane come incompiuto, privo di quella identità che questa azienda pensavo riuscisse a donare ai suoi vini, almeno secondo quanto letto in giro. Un discreto vino di mezzo che non ricomprerei.

[paperofranco]

Langhe Nebbiolo 2011 Giuseppe Mascarello e figlio.
Impossibile resistere e non scolarsi la boccia, e infatti non resisto. Come ho già detto un'altra volta, sta su una linea di vini di mezzo che amo particolarmente. Inarrivabile come Langhe Nebbiolo, per conto mio meglio di tanti baroletti, e tanto per sfrucugliare un po', credo che non ci sia village borgognone che gli si avvicini.
Mascarelliano fino al midollo, di un profilo abbastanza "caldo", immagino specchio dell'annata. La solita superba riuscita.

[Alberto]

Langhe Nebbiolo 2011 Giuseppe Mascarello e figlio.
Impossibile resistere e non scolarsi la boccia, e infatti non resisto. Come ho già detto un'altra volta, sta su una linea di vini di mezzo che amo particolarmente. Inarrivabile come Langhe Nebbiolo, per conto mio meglio di tanti baroletti, e tanto per sfrucugliare un po', credo che non ci sia village borgognone che gli si avvicini.
Mascarelliano fino al midollo, di un profilo abbastanza "caldo", immagino specchio dell'annata. La solita superba riuscita.

Ricordo ancora con affetto infinito il 2002 che aveva dentro le uve del Monprivato, colore granato chiarissimo quasi irreale ed una florealità stupenda...servitomi 10 anni fa al bicchiere da un amico allora gestore di un bistrot vicino all'Università (ed ora proprietario di due ottime enoteche) per accompagare un semplice panino in pausa pranzo dalle lezioni: probabilmente è stata quella LA bottiglia che mi ha acceso d'improvviso la scintilla della passionaccia per il vino...

[arnaldo]

Meursault 2009 J.P. Fichet.
Giallo paglierino classico. Al naso è di grande eleganza, prevalentemente floreale di acacia, un tocco di vaniglia, una particolare nota rinfrescante quasi mentolata. Bocca in perfetto equilibrio tra frutto, freschezza, sapidità; ottimo allungo, sorso disinvolto e appagante. Sicuramente giovane, ma godibilissimo.
Spesso le espressioni usate e talvolta abusate "legno ben dosato.....legno buono.....elegante tono boisé.......i francesi il legno lo sanno usare meglio......." , per definire e in qualche modo giustificare la bontà di un Borgogna bianco, suscitano risatine e battute ironiche dell'Arnaldo di turno(Arnaldo, perdonami, ti giuro che non ho saputo resistere...... con la massima simpatia, davvero). E invece secondo me è così, si sente l'affinamento, ma come in questo caso, difficilmente il risultato è paragonabile a qualcuno dei nostri; ovviamente parlo solo dello chardonnay, a scanso di equivoci.
Un ottimo village, di un produttore molto bravo.

Diciamo che la differenza tra i nostri bianchi che fanno barrique e i loro.....sta in quel fdo sapido/minerale a loro vantaggio.
Bisogna anche dire che comunque nelle annate sfigate,a volte anche da loro i legni violentano la materia e che mai si integra....
Poi ci sono le differenze di stile tra i produttori. Grivault,Germain o Bouzerau (i primi che mi vengono in mente) difficilmente troverai i legni invadenti. Girardin,Monnier o Marc Morey spesso invece picchiano tanto.

[Sydney]

Langhe Nebbiolo 2011 Giuseppe Mascarello e figlio.
Impossibile resistere e non scolarsi la boccia, e infatti non resisto. Come ho già detto un'altra volta, sta su una linea di vini di mezzo che amo particolarmente. Inarrivabile come Langhe Nebbiolo, per conto mio meglio di tanti baroletti, e tanto per sfrucugliare un po', credo che non ci sia village borgognone che gli si avvicini.
Mascarelliano fino al midollo, di un profilo abbastanza "caldo", immagino specchio dell'annata. La solita superba riuscita.

% alcol?

[paperofranco]

Langhe Nebbiolo 2011 Giuseppe Mascarello e figlio.
Impossibile resistere e non scolarsi la boccia, e infatti non resisto. Come ho già detto un'altra volta, sta su una linea di vini di mezzo che amo particolarmente. Inarrivabile come Langhe Nebbiolo, per conto mio meglio di tanti baroletti, e tanto per sfrucugliare un po', credo che non ci sia village borgognone che gli si avvicini.
Mascarelliano fino al midollo, di un profilo abbastanza "caldo", immagino specchio dell'annata. La solita superba riuscita.

Ricordo ancora con affetto infinito il 2002 che aveva dentro le uve del Monprivato, colore granato chiarissimo quasi irreale ed una florealità stupenda...servitomi 10 anni fa al bicchiere da un amico allora gestore di un bistrot vicino all'Università (ed ora proprietario di due ottime enoteche) per accompagare un semplice panino in pausa pranzo dalle lezioni: probabilmente è stata quella LA bottiglia che mi ha acceso d'improvviso la scintilla della passionaccia per il vino...

Porca miseria Alberto, davvero non ti facevo uno da vini "chiari"......

[paperofranco]

Langhe Nebbiolo 2011 Giuseppe Mascarello e figlio.
Impossibile resistere e non scolarsi la boccia, e infatti non resisto. Come ho già detto un'altra volta, sta su una linea di vini di mezzo che amo particolarmente. Inarrivabile come Langhe Nebbiolo, per conto mio meglio di tanti baroletti, e tanto per sfrucugliare un po', credo che non ci sia village borgognone che gli si avvicini.
Mascarelliano fino al midollo, di un profilo abbastanza "caldo", immagino specchio dell'annata. La solita superba riuscita.

% alcol?

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