Verdicchio - Il thread assolutistico

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 18 mar 2013 16:48

M. de Hades ha scritto:
Minchia, ma non c'hai proprio un cazzo da fare!!! :evil:
Quand'è che ti trovi un lavoro nuovo? :roll: :wink: :mrgreen: :mrgreen:


Sarebbe meglio per tutti, specialmente per me. :P :P :P

Ciao

.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda M. de Hades » 18 mar 2013 16:58

vignadelmar ha scritto:
M. de Hades ha scritto:
Minchia, ma non c'hai proprio un cazzo da fare!!! :evil:
Quand'è che ti trovi un lavoro nuovo? :roll: :wink: :mrgreen: :mrgreen:


Sarebbe meglio per tutti, specialmente per me. :P :P :P

Ciao

.



Te l'ho detto, vieni su al nord... io quattro locali per metterci dentro altrettante mig...te ce li ho: mi serve giusto un pappone col phisique du role.
Poi la materia prima si trova...

P.S. Mi punge vaghezza di essermi espresso in modo vagamente sessista... o quantomeno un pochino politically uncorrect... si dice così? :?
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda paperofranco » 18 mar 2013 18:39

Teddy ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Qualcuno mi potrebbe spiegare se, facendo rima, trovi ricorrente il "greto di torrente" come descrittore dei verdicchi di Jesi?

Ma, principalmente, che minchia di descrittore è il "greto di torrente" ???
.


Non mi pare cosi' astruso come descrittore: è la sensazione olfattiva che senti quando ti rechi sulla riva di un torrente.
Non credo abbia meno dignità chesso' delle note "marine" oppure "iodate" o "gessose" che sono molto più frequenti nelle descrizioni.

Se poi sul verdicchio di jesi sia un timbro ricorrente o meno è altro paio di maniche....


Se mi posso permettere, Luciano, anzi direi "Luciani" :mrgreen: , messa così è un po' generica e potrebbe essere fuorviante. Per me il "greto del fiume o del torrente" è il letto o le parti asciutte del letto di un fiume o di un torrente a fondo ghiaioso, sassoso, ciottoloso. Sono un vecchio pescatore e ne ho macinati di chilometri lungo i greti dei fiumi, con tanto di cosciali, canna da pesca, attrezzatura completa, sotto il sole cocente, alla ricerca della pozza perfetta. Una situazione che ovviamente si verifica per lo più in estate e se ha un profumo da ricordare per me è quello dei sassi arsi dal sole, quindi siamo nella grande famiglia del minerale, oggi così tanto di moda che se in un vino non tiri fuori almeno un sentore minerale sei considerato uno *** :mrgreen: . Dicendo "greto del torrente" è ben diverso che dire sensazione marina/iodata: quest'ultima anche un ciucco la capisce ed ha un rimando odoroso ben preciso, immediato; la prima invece richiede un maggiore sforzo di comprensione. Secondo me può rientrare in quella piccola dose di lirismo delle descrizioni che non guasta mai, basta stare attenti a non esagerare :wink: .
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 18 mar 2013 18:52

paperofranco ha scritto:

Se mi posso permettere, Luciano, anzi direi "Luciani" :mrgreen: , messa così è un po' generica e potrebbe essere fuorviante. Per me il "greto del fiume o del torrente" è il letto o le parti asciutte del letto di un fiume o di un torrente a fondo ghiaioso, sassoso, ciottoloso. Sono un vecchio pescatore e ne ho macinati di chilometri lungo i greti dei fiumi, con tanto di cosciali, canna da pesca, attrezzatura completa, sotto il sole cocente, alla ricerca della pozza perfetta. Una situazione che ovviamente si verifica per lo più in estate e se ha un profumo da ricordare per me è quello dei sassi arsi dal sole, quindi siamo nella grande famiglia del minerale, oggi così tanto di moda che se in un vino non tiri fuori almeno un sentore minerale sei considerato uno *** :mrgreen: . Dicendo "greto del torrente" è ben diverso che dire sensazione marina/iodata: quest'ultima anche un ciucco la capisce ed ha un rimando odoroso ben preciso, immediato; la prima invece richiede un maggiore sforzo di comprensione. Secondo me può rientrare in quella piccola dose di lirismo delle descrizioni che non guasta mai, basta stare attenti a non esagerare :wink: .


Pur apprezzando molto il titanico sforzo per farmi arrivare a capire :oops: :oops: :oops: quella dell'odore dei sassi arsi dal sole è una descrizione che ti espone al pubblico ludibrio.... :P :P :P

Scherzi a parte, davvero non arrivo a capire quale odore si voglia evocare. Passi il lirismo, anche io ne faccio uso, ma minimamente dovrebbe essere comprensibile.

Ciao

.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda paperofranco » 18 mar 2013 20:29

vignadelmar ha scritto:
paperofranco ha scritto:

Se mi posso permettere, Luciano, anzi direi "Luciani" :mrgreen: , messa così è un po' generica e potrebbe essere fuorviante. Per me il "greto del fiume o del torrente" è il letto o le parti asciutte del letto di un fiume o di un torrente a fondo ghiaioso, sassoso, ciottoloso. Sono un vecchio pescatore e ne ho macinati di chilometri lungo i greti dei fiumi, con tanto di cosciali, canna da pesca, attrezzatura completa, sotto il sole cocente, alla ricerca della pozza perfetta. Una situazione che ovviamente si verifica per lo più in estate e se ha un profumo da ricordare per me è quello dei sassi arsi dal sole, quindi siamo nella grande famiglia del minerale, oggi così tanto di moda che se in un vino non tiri fuori almeno un sentore minerale sei considerato uno *** :mrgreen: . Dicendo "greto del torrente" è ben diverso che dire sensazione marina/iodata: quest'ultima anche un ciucco la capisce ed ha un rimando odoroso ben preciso, immediato; la prima invece richiede un maggiore sforzo di comprensione. Secondo me può rientrare in quella piccola dose di lirismo delle descrizioni che non guasta mai, basta stare attenti a non esagerare :wink: .


Pur apprezzando molto il titanico sforzo per farmi arrivare a capire :oops: :oops: :oops: quella dell'odore dei sassi arsi dal sole è una descrizione che ti espone al pubblico ludibrio.... :P :P :P

Scherzi a parte, davvero non arrivo a capire quale odore si voglia evocare. Passi il lirismo, anche io ne faccio uso, ma minimamente dovrebbe essere comprensibile.

Ciao

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Beh, bisogna essere o essere stati dei pescatori..... :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 18 mar 2013 22:07

paperofranco ha scritto:Beh, bisogna essere o essere stati dei pescatori..... :mrgreen: :mrgreen:


poi, un giorno, laggiù, una diga sul fiumiciattolo. E amore fu. :oops:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda de magistris » 18 mar 2013 22:13

Francvino ha scritto:
paperofranco ha scritto:Beh, bisogna essere o essere stati dei pescatori..... :mrgreen: :mrgreen:


poi, un giorno, laggiù, una diga sul fiumiciattolo. E amore fu. :oops:


come dimenticarlo... :oops:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda ugc » 19 mar 2013 13:27

Visto che ultimamente si parla di verdicchi imbevibili, giusto ieri sera...
Bisci - Verdicchio di Matelica 2006: con questo produttore ho un rapporto strano, nel senso che 9 volte su 10 quando vado in visita preferisco il suo base alle riserve, che alla fine non compro mai, auto-impedendomi quindi di cambiare opinione negli anni. Ma parliamone di questo base, partendo dal difetto più evidente che in bocca sembra diluito tanto scappa via al palato e si separa, acqua di qua, alcool di là, però il naso, che naso ragazzi, da innamorarsi. Anice nettissima, pompelmo e poi salvia, melissa, biancospino...bellissimo tourbillon che ti fa rimanere qualche minuto a fissare ciascun aroma per trovare il descrittore più adatto. E pazienza se in bocca non è un mostro, perché poi sono anch'io un po' scassaballlllll... :D
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et c'est l'autre que je préfère, il n'a rien dit, mais il me plaît.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 19 mar 2013 15:51

ugc ha scritto:Visto che ultimamente si parla di verdicchi imbevibili, giusto ieri sera...
Bisci - Verdicchio di Matelica 2006: con questo produttore ho un rapporto strano, nel senso che 9 volte su 10 quando vado in visita preferisco il suo base alle riserve, che alla fine non compro mai, auto-impedendomi quindi di cambiare opinione negli anni. Ma parliamone di questo base, partendo dal difetto più evidente che in bocca sembra diluito tanto scappa via al palato e si separa, acqua di qua, alcool di là, però il naso, che naso ragazzi, da innamorarsi. Anice nettissima, pompelmo e poi salvia, melissa, biancospino...bellissimo tourbillon che ti fa rimanere qualche minuto a fissare ciascun aroma per trovare il descrittore più adatto. E pazienza se in bocca non è un mostro, perché poi sono anch'io un po' scassaballlllll... :D


I nasi dei Matelica Bisci sono quanto di più tradizionale possa esprime il vitigno nella Denominazione.
Dimentichi, ma magari non ce l'hai sentita, una nettissima nota di frutta secca, mandorla tostata che talvolta vira verso la nocciola, che per me è ancor più caratterizzante dello stesso anice.
Io, differentemente da te, preferisco sempre il Vigneto Fogliano al suo base per articolazione e capacità a dar solida longevità. Lo preferisco, in definitiva, perché difficilmente trovi un Vign.Fogliano diluito e scisso in bocca dopo appena 7 anni.
Per Riserve immagino tu ti riferisca proprio al Vigneto Fogliano, che è una selezione derivante da un cru. Riserva vera e propria è solo il Senex (una vasca di Vign.Fogliano particolarmente riuscita e lasciata lì in cemento per qualche anno prima d'imbottigliarlo) uscita sin ora solamente due volte: 1998 e 2003.
Vado a mente, spero di non essermi sbagliato. :D
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda ugc » 19 mar 2013 17:41

Francvino ha scritto:
ugc ha scritto:Visto che ultimamente si parla di verdicchi imbevibili, giusto ieri sera...
Bisci - Verdicchio di Matelica 2006: con questo produttore ho un rapporto strano, nel senso che 9 volte su 10 quando vado in visita preferisco il suo base alle riserve, che alla fine non compro mai, auto-impedendomi quindi di cambiare opinione negli anni. Ma parliamone di questo base, partendo dal difetto più evidente che in bocca sembra diluito tanto scappa via al palato e si separa, acqua di qua, alcool di là, però il naso, che naso ragazzi, da innamorarsi. Anice nettissima, pompelmo e poi salvia, melissa, biancospino...bellissimo tourbillon che ti fa rimanere qualche minuto a fissare ciascun aroma per trovare il descrittore più adatto. E pazienza se in bocca non è un mostro, perché poi sono anch'io un po' scassaballlllll... :D


I nasi dei Matelica Bisci sono quanto di più tradizionale possa esprime il vitigno nella Denominazione.
Dimentichi, ma magari non ce l'hai sentita, una nettissima nota di frutta secca, mandorla tostata che talvolta vira verso la nocciola, che per me è ancor più caratterizzante dello stesso anice.
Io, differentemente da te, preferisco sempre il Vigneto Fogliano al suo base per articolazione e capacità a dar solida longevità. Insomma perché difficilmente trovi un Vign.Fogliano, dopo appena 7 anni, diluito e scisso in bocca.
Per Riserve immagino tu ti riferisca proprio al Vigneto Fogliano, che è una selezione derivante da un cru. Riserva vera e propria è solo il Senex (una vasca di Vign.Fogliano particolarmente riuscita e lasciata lì in cemento per qualche anno prima d'imbottigliarlo) uscita sin ora solamente due volte: 1998 e 2003.
Vado a mente, spero di non essermi sbagliato. :D

Si tutto giusto, sono stato veloce e ridotto nello scrivere.
Sul giudizio base vs "selezione" Fogliano hai sicuramente ragione tu, ed infatti è da un po' che mi dico, quando mi piace il base, di mettere in cantina pure qualche Fogliano anche se non sono completamente convinto all'assaggio...il senex 03 invece mai piaciuto...
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 19 mar 2013 17:50

ugc ha scritto:Si tutto giusto, sono stato veloce e ridotto nello scrivere.
Sul giudizio base vs "selezione" Fogliano hai sicuramente ragione tu, ed infatti è da un po' che mi dico, quando mi piace il base, di mettere in cantina pure qualche Fogliano anche se non sono completamente convinto all'assaggio...il senex 03 invece mai piaciuto...


Sul Senex 2003 convengo e non capisco la bizzarrìa di metterlo in commercio, oltretutto in un'annata tutt'altro che ideale. Forse, rispetto a tutti gli altri, lo consideravano meglio. Un po' come l'orbo che in mezzo ai ciechi è un re.
Il Senex 1998 invece era una gran boccia.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda ugc » 19 mar 2013 18:52

Francvino ha scritto:
ugc ha scritto:Si tutto giusto, sono stato veloce e ridotto nello scrivere.
Sul giudizio base vs "selezione" Fogliano hai sicuramente ragione tu, ed infatti è da un po' che mi dico, quando mi piace il base, di mettere in cantina pure qualche Fogliano anche se non sono completamente convinto all'assaggio...il senex 03 invece mai piaciuto...

Sul Senex 2003 convengo e non capisco la bizzarrìa di metterlo in commercio, oltretutto in un'annata tutt'altro che ideale. Forse, rispetto a tutti gli altri, lo consideravano meglio. Un po' come l'orbo che in mezzo ai ciechi è un re.
Il Senex 1998 invece era una gran boccia.

Ahimé mai avuto la fortuna di assaggiarlo. Dopo sai che annate sono "in pista"?
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda piergi » 03 apr 2013 20:36

Colonnara- verdicchio classico Jesi cuprese 2011
Naso muto per tutto il tempo, in compenso bella bocca cangiante. Inizialmente ferma su note predominanti di radice di liquirizia, evolve, col passare dei minuti e l'alzarsi della temperatura ,in note iodate e gessose chiudendo con una netta sensazione di pesca bianca.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 04 apr 2013 17:17

Francvino ha scritto:
gp ha scritto:
Francvino ha scritto:
gp ha scritto: personalmente una serie di 2011 "base" che ho assaggiato li avrei messi tranquillamente a 1 bicchiere, e invece stanno a 2.

tipo?

Ti rispondo sui Verdicchi dei Castelli di Jesi 2011 assaggiati a cui mi riferivo (...):
    Pallio di S. Floriano Monteschiavo
    Pievalta Pievalta
    Cuprese Colonnara (L 12.143)
    Macrina Garofoli
Quello che secondo me li accomuna è un impronta più o meno forte di pera verdolina + menta, stile San Michele all'Adige: se non fosse per la (relativa) salinità del sapore, potrei pensare a un Pinot... Verde del Trentino. Come ho detto sopra, vini corretti ma ben poco entusiasmanti, almeno per me.


Innanzi tutto quelli che hai citato non sono i vini base ma delle selezioni ad eccezione del Pievalta, che tra l'altro, pur se esile, ha un grip acido ben profilato e in controtendenza rispetto ai canoni dell'annata che lo rende molto gradevole. Le testimonianze di tanti forumisti che l'hanno assaggiato e apprezzato a Fornovo andavano in questo senso. Anzi, in diversi, tra cui Andreadago mi pare, l'hanno trovato migliore della sua selezione, il Dominé.
Secondo me non è così ma ci sta che in questo periodo possa esser più performante.

Il Cuprese (ottenuto parzialmente con la tecnica della criomacerazione) è quello che più mi assomiglia alla descrizione generale che ne hai dato (lotto L12 074).
Non è un campione di complessità, è molto gradevole specie a tavola ed è un vino che generalmente cresce dal secondo anno di vita. Questo non avrà la vita (anzi, è solo lontano parente) delle annate pre 2000 ma resta un buon vino d'annata. Concordo che nei nomi che mi hai fatto è probabilmente quello meno performante.

Citazione tratta da pagina 54 del thread (4 mesi fa, originale integrato con i numeri di lotto scritti in post successivi). A questo punto tocca anche a te "dare i numeri"... :wink: (intendo il lotto, volendo anche il giudizio indicativo in "bicchieri").

La liquirizia personalmente non la ricordo, la pesca (più verde che bianca) sì, fin dal profumo stile "Val di Cembra". Iodio semmai pochino: per me è un descrittore tipico del Verdicchio jesino di pregio, e lì secondo me di pregio non ce n'era molto, come ho scritto.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda piergi » 04 apr 2013 19:12

Non ho parlato di liquirizia ma di radice di liquirizia (che in tutta la fascia jonica cosentina cresce spontaneamente), quindi una sensazione meno dolce ma più cupa e "terrosa". Sensazione predominante nei primi 5-10 minuti, quindi le sensazioni sono diventate meno scure, più solari e aperte e c'era una decisa impronta salina, la pesca non sono stato a guardare se era verde o gialla, di sicuro non era stramatura.
Non sono solito attribuire bicchieri o punteggi ma il vino non mi è dispiaciuto, non un vino da strapparsi i capelli (che non porto) ma un decente compagno delle alici arriganate che mi sono sbafato.
Mi spiace bottiglia già finita in campana, niente lotto !!
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 04 apr 2013 23:04

piergi ha scritto:
Mi spiace bottiglia già finita in campana, niente lotto !!


Riusceremo a farcene una ragione :wink:

Ciao

.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda ugc » 19 apr 2013 12:47

Qualche assaggio qua e la

Collestefano 2012: assaggio veloce e solo indicativo, da bottiglia aperta da un po', cmq naso molto espressivo e più fruttoso del solito (sauvignoneggia invece di rieslingheggiare se mi passate il termine), bocca però molto verdicchiesca. Versione ruffiana, riscuoterà un successone, non mi è però sembrato di cogliere la profondità delle grandi versioni. Cmq piaciuto e da risentire tra qualche mese.
Collestefano brut 2009: discreta bolla, molto dolce sia al naso sia in bocca nonostante non sia dosato. Buono ma secondo me più "anonimo" della versione "ferma". Un esperimento cmq interessante.
segnalo qua anche se OT il Rosa di Elena 2012: questa mi è piaciuta decisamente e specialmente al naso, molto variegato, con tocchi rossi su di un'impalcatura molto fresca e sapida. In bocca mostra qualche limite in lunghezza ma sarà da sgargarozzare con piacere quest'estate.

Casaleta Castijo 2011: nella media per l'annata, fa il suo dovere ma segna il passo rispetto alla versione 2010. I limiti più evidenti sono nella progressione in bocca.
Casaleta La Posta 2010: Il naso è ancora compresso ma ammazzate che bocca, salina e persistente, un vero carrarmato, fin esagerata. Da risentire tra qualche anno sperando che il naso inizi a fare il suo dovere.

Tenuta dell'Ugolino 2011: mi è piaciuto questo base 2011, e mi è sembrato tra le versioni migliori dell'annata. Magro ma non troppo, ruffiano quel giusto al naso, semplice ma schiettamente verdicchiesco.

Sartarelli Classico 2011: buon bicchiere, fa il suo dovere, nulla più.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 19 apr 2013 17:29

Un bel bicchiere 2011, per quanto con tutti i limiti dell'annata, è il Terre di Sampaolo 2011 di Piersanti: sapido e morbido, profumato di buccia d'agrumi, succoso e bilanciato nell'alcolicità.
Confesso senza ritegno di aver abusato della bottiglia, tutt'altro che minorenne anzi di buona maturità (sia come frutto di partenza, sia come espressione evolutiva).
Invecchierà presto ma al momento regala un bel godimento.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gremul » 22 apr 2013 10:57

Torno dopo parecchio tempo su questi lidi per scrivere che l'altra sera al ristorante ho bevuto praticamente da solo (e non capitava da tanto tempo), mia moglie beve pochissimo, tutta una bottiglia di Collestefano 2011, signori Chapeau, non so se sia un'ottima annata o meno, vino per i miei gusti assolutamente splendido.

Colore paglierino luminoso, naso Chabliseggiante che più non si può (alla cieca avrei detto Chablis tutta la vita), con uno splendido agrume amaro, sentori di burro freschissimo, mineralità netta e decisa, sorso di splendida acidità, salato, scintillante, fresco, beva incredibile. Un vino che sembra semplice ma che semplice non è come solo i grandi vini sanno essere. Ah e aggiungo, importante per me, digeribilità del vino ottima, nessun problema del giorno dopo.

Ricordo ancora la magnum di 2004 (epocale) che bevemmo a Dolceacqua e un'altra ottima bevuta (non ricordo dove nè l'annata) con qualcuno che lo travasò in una borgognotta per trarci in inganno (Marcolandia ?)

Per me il migior bianco italiano.
Ultima modifica di gremul il 22 apr 2013 11:28, modificato 1 volta in totale.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda benux » 22 apr 2013 11:14

una domanda per voi espertoni di verdicchio :D

Come abbiamo già ampiamente dimostrato il verdicchio è indubbiamente il vitigno italiano più poliedrico, in grado di dare i migliori bianchi italiani da invecchiamento, mi chiedo coma mai nessuno al di fuori della zona di ANCOna/macerata ha provato ad impiantarlo?
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gremul » 22 apr 2013 11:20

benux ha scritto:una domanda per voi espertoni di verdicchio :D

Come abbiamo già ampiamente dimostrato il verdicchio è indubbiamente il vitigno italiano più poliedrico, in grado di dare i migliori bianchi italiani da invecchiamento, mi chiedo coma mai nessuno al di fuori della zona di ANCOna/macerata ha provato ad impiantarlo?


perchè lo Chardonnay fuori dalla Borgogna fa cagare :D
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 22 apr 2013 11:56

gremul ha scritto:
benux ha scritto:una domanda per voi espertoni di verdicchio :D

Come abbiamo già ampiamente dimostrato il verdicchio è indubbiamente il vitigno italiano più poliedrico, in grado di dare i migliori bianchi italiani da invecchiamento, mi chiedo coma mai nessuno al di fuori della zona di ANCOna/macerata ha provato ad impiantarlo?


perchè lo Chardonnay fuori dalla Borgogna fa cagare :D


Sul Lago di Garda è pieno di verdicchio, e così anche in qualche filare a soave (trebbiano di Soave).
Non tutti sono d'accordo sulla sinonimia tra verdicchio, trebbiano di Soave e trebbiano di Lugana ma pare che il DNA abbia confermato che sono lo stesso vitigno.
Per il resto nelle Marche del sud (il Piceno) il verdicchio c'è sempre stato (così, ma forse più random, anche nel maceratese) ma i risultati più o meno sembrano confermare la teoria di Gremul.
In verità il Piceno è una zona tendenzialmente più calda e il verdicchio odia il caldo, specie se si accompagna al precoce.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
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zampaflex
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda zampaflex » 22 apr 2013 12:27

gremul ha scritto:Torno dopo parecchio tempo su questi lidi per scrivere che l'altra sera al ristorante ho bevuto praticamente da solo (e non capitava da tanto tempo), mia moglie beve pochissimo, tutta una bottiglia di Collestefano 2011, signori Chapeau, non so se sia un'ottima annata o meno, vino per i miei gusti assolutamente splendido.

Colore paglierino luminoso, naso Chabliseggiante che più non si può (alla cieca avrei detto Chablis tutta la vita), con uno splendido agrume amaro, sentori di burro freschissimo, mineralità netta e decisa, sorso di splendida acidità, salato, scintillante, fresco, beva incredibile. Un vino che sembra semplice ma che semplice non è come solo i grandi vini sanno essere. Ah e aggiungo, importante per me, digeribilità del vino ottima, nessun problema del giorno dopo.



HA! E mo' chi glielo dice a Fufluns? :mrgreen:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gabriele succi » 22 apr 2013 12:32

Francvino ha scritto:
gremul ha scritto:
benux ha scritto:una domanda per voi espertoni di verdicchio :D

Come abbiamo già ampiamente dimostrato il verdicchio è indubbiamente il vitigno italiano più poliedrico, in grado di dare i migliori bianchi italiani da invecchiamento, mi chiedo coma mai nessuno al di fuori della zona di ANCOna/macerata ha provato ad impiantarlo?


perchè lo Chardonnay fuori dalla Borgogna fa cagare :D


Sul Lago di Garda è pieno di verdicchio, e così anche in qualche filare a soave (trebbiano di Soave).
Non tutti sono d'accordo sulla sinonimia tra verdicchio, trebbiano di Soave e trebbiano di Lugana ma pare che il DNA abbia confermato che sono lo stesso vitigno.
...

Confermo, è lo stesso vitigno. Le analisi del DNA ne hanno dato la conferma.
Più o meno come il Grechetto è il Pignoletto e il Cannonau è il Grenache in Francia e il Tocai Rosso in Veneto e Friuli.
...e il Nerello Mascalese è il Pinot nero...
...e il Gracanico è la Garganega...

Comunque, a conferma di ciò, nei cataloghi clonali dei vari vitigni se si va a vedere la voce "Trebbiano di Lugana" c'è scritto "vedi Verdicchio"...
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 12:37

gremul ha scritto:e un'altra ottima bevuta (non ricordo dove nè l'annata) con qualcuno che lo travasò in una borgognotta per trarci in inganno (Marcolandia ?)

Per me il migior bianco italiano.

Credo sia la 2006 che io vi propinai dentro una bottiglia di Bourgogne Blanc di JOBARD (chez MaxTrezzo).. :mrgreen:
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