Messaggioda arnaldo » 17 feb 2015 12:03
Sempre Plazio da internet gourmet stavolta sui Premier e Grand Cruù
Premier Cru
Thierry Mortet, Clos Prieur. C’è il frutto ma non sembra molto maturo. Potrebbe essere una vinificazione coi raspi e quindi ci sta, ma va risentito. 2 faccini?
J.M. Guillon, La Petite Chapelle. Frutto nitido di lampone, moderno, si fa piacere. 2 faccini
Bruno Clair, Clos du Fonteny. Bel frutto, minerale, fiori. Giovanissimo e molto potenziale. Tra i migliori. 2 faccini e mezzo
Bruno Clair, Clos Saint-Jacques. Si sente l’élévage, ma sotto palpita una bella materia. Minerale e floreale, poi erbe e spezie. Giovanissimo. Sul podio. 3 faccini
Denis Berthaud, Clos Saint-Jacques. Fine, pulito e agrumato. Peccato che il legno asciughi il finale. Si farà con il tempo? 2- faccini
Maume, Champeaux. Molto fine e delicato, quasi etereo. 2+ faccini
Denis Mortet, Champeaux. Si sente il legno, ma ha materia per sostenerlo. Moderno e potente. 2 faccini e mezzo
Fédéric Magnien, Lavaut S.Jacques. Cuoio e tabacco, fiori. Fine. Eccellente. Sul podio. 3- faccini
Maume, Lavaux S. Jacques. Si sente di più il legno che nel finale asciuga. Ha però materia e potrebbe anche risultare una gran bella bottiglia. 2 faccini e mezzo
Denis Mortet, Lavaux S. Jacques. Anche qui si percepisce il legno, evidente ricerca della potenza, non è il mio stile ma piacerà a molti. 2 faccini e mezzo
Pierre Naigeon, Lavaux S. Jacques Vieilles Vignes. Rosa, lampone, bellissimo insieme di naso e palato dove il vino sfodera tutta la sua classe. Il migliore della categoria. 3 faccini
Grand Cru
Non è banale ricordare che la rarità e il costo non garantiscono in nessun caso un vino migliore. Anzi, molti vini “base” riescono a catturare l’emozione più di tanti Grand Cru. Vale la pena quindi formarsi una propria opinione e cercare di ragionare in modo indipendente, senza guardare in faccia i blasoni e i prezzi delle bottiglie. A buon intenditore…
Réné Bouvier, Charmes-Chambertin. Fiori, spezie, lungo e fine. Meraviglioso. Uno dei migliori di tutta la degustazione e un vero grand cru. 3+ faccini
Michel Magnien, Charmes-Chambertin. Floreale, naso da vendemmia a grappoli interi. Per questo è ancora tannico e ha bisogno di tempo. Splendido. Sul podio. 3 faccini
Frédéric Magnien, Charmes-Chambertin. Fine, vegetale, dimensione raccolta e sottile, speziato e molto lungo. Altro vino magnifico al top. 3 faccini
Pierre Nageon, Charmes-Chambertin Vieilles Vignes. Stile moderno, profumato. Bella freschezza. Accessibile con complessità. 2+ faccini
Perrot-Minot, Charmes-Chambertin. Sapido, floreale, fine e lungo. Buono. 2 faccini e mezzo
Perrot-Minot, Mazoyères-Chambertin. Bella finezza di bocca, sembra ottenuto da grappoli interi, solo il finale è un pelo pesante. 2 + faccini
Château de Marsannay, Ruchottes-Chambertin. Alcol, pepe e tannini decisi. In forma, bel vino. 2 faccini e mezzo
Chantal Rémy, Latricières-Chambertin. Affinamento in legno ben condotto, massiccio, virile, lungo. 2 faccini e mezzo
Trapet, Latricières-Chambertin. Altro capolavoro, fine, elegante e lungo, da attendere però. 3 faccini
Maume, Mazis-Chambertin. Fiori, buccia d’arancio, evoluzione ancora molto indietro, potenziale. 2 faccini e mezzo
Tortochot, Mazis-Chambertin. Ridotto, sapido, lungo ed etereo, buon potenziale. Tra i migliori. 3- faccini
Pierre Damoy, Chambertin Clos de Bèze. Molta materia, sapido e legno da assorbire. 2 faccini
Pierre Gelin, Chambertin Clos de Bèze. Bella materia, peccato per il legno. 2– faccini
Cecile Tremblay, Chapelle-Chambertin. Naso fantastico, vinificazione a grappoli interi, lungo e fine ma serviranno molti anni per trovarlo al meglio. Pazienza. 3 faccini
Trapet, Chambertin. Un piccolo passo indietro, legno troppo pesante anche se l’insieme è molto giovane e potenzialmente potrebbe ritrovarsi. Da sentire tra dieci anni. 2 faccini e mezzo