CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

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davidef
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda davidef » 05 mag 2013 14:04

seicorde6 ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:

BENEDETTI Amarone della Valpolicella Classico “Croce del Gal” ’05.


COMPAGNIA DELLE NEBBIE©







BENEDETTI Amarone della Valpolicella Classico “Croce del Gal” ’05. Alcool.....Alcool e ancora Alcool. I 17 gradi si sentono tutti quanti. Boh, magari tra qualche anno....



diciamo che fortunatamente di vini ed annate migliori in Valpolicella ce ne sono diversi dai :mrgreen:
paperofranco
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda paperofranco » 05 mag 2013 14:06

davidef ha scritto:Immagine

molto classico, svolge il suo compitino, parecchio ferroso


Mamma mia che bicchiere brutto. O do' l'hai trovato :mrgreen: ?
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delta
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda delta » 05 mag 2013 15:09

IMMANCABILE :mrgreen: Monte Rossa Rosè, spaghetti con Bottarga di Muggine pinoli e pomodori secchi
dopo fritto misto :wink:

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meursault
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda meursault » 05 mag 2013 15:12

Massimiliano Nicli ha scritto:
arnaldo ha scritto:Dalle 11 alle 13,30. Non mi ha entusiasmato.e'pronto un filino evoluto...con quasi nulla acidita'.mia impressione.ha un profilo agee....

A me il pomeriggio é sembrato più pronto il Paje 2007 mentre la bocca del Paje ris . '99 mi è sembrata "tanta roba"...


Pajè riserva 1999 non è tanta roba, è tantissima roba..... :wink:
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda Alberto » 05 mag 2013 17:15

nebbiolone ha scritto:teoricamente dovrebbe essere il valferana, non indicato di recente in etichetta ma apposto sulla nuova annata 04

Nervi nel 2004 ha prodotto anche (come fa tutti gli anni, penso) un Gattinara senza indicazione di vigna, credo che Paperofranco abbia bevuto quello e mi fa piacere che lui lo abbia apprezzato più di me quando lo provai, mi sembrò un vino certamente fedele alla tradizione ma ben distante come finezza e complessità, per fare un esempio, dai "base" pari annata del duo al vertice Antoniolo-Travagliani. I vecchi Molsino invece sono gran belle bottiglie... :D
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda paperofranco » 05 mag 2013 17:28

Alberto ha scritto:
nebbiolone ha scritto:teoricamente dovrebbe essere il valferana, non indicato di recente in etichetta ma apposto sulla nuova annata 04

Nervi nel 2004 ha prodotto anche (come fa tutti gli anni, penso) un Gattinara senza indicazione di vigna, credo che Paperofranco abbia bevuto quello e mi fa piacere che lui lo abbia apprezzato più di me quando lo provai, mi sembrò un vino certamente fedele alla tradizione ma ben distante come finezza e complessità, per fare un esempio, dai "base" pari annata del duo al vertice Antoniolo-Travagliani. I vecchi Molsino invece sono gran belle bottiglie... :D


Sì Alberto, come detto, era un Gattinara senza indicazione di vigna, che ho molto apprezzato, in considerazione anche di un costo abbastanza contenuto. A questo punto penso che proverò anche il Valferana, che mi dici, merita?
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda fable_81 » 05 mag 2013 17:34

delta ha scritto:IMMANCABILE :mrgreen: Monte Rossa Rosè, spaghetti con Bottarga di Muggine pinoli e pomodori secchi
dopo fritto misto :wink:

Immagine

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Ma nel bicchiere c'è il rose'?
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda delta » 05 mag 2013 19:04

:mrgreen:

Il "rosa" del Monte Rossa Rosè è davvero molto molto tenue
foto archivio
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a differenza ad es del Foss Marai
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda nebbiolone » 05 mag 2013 19:58

paperofranco ha scritto:
Alberto ha scritto:
nebbiolone ha scritto:teoricamente dovrebbe essere il valferana, non indicato di recente in etichetta ma apposto sulla nuova annata 04

Nervi nel 2004 ha prodotto anche (come fa tutti gli anni, penso) un Gattinara senza indicazione di vigna, credo che Paperofranco abbia bevuto quello e mi fa piacere che lui lo abbia apprezzato più di me quando lo provai, mi sembrò un vino certamente fedele alla tradizione ma ben distante come finezza e complessità, per fare un esempio, dai "base" pari annata del duo al vertice Antoniolo-Travagliani. I vecchi Molsino invece sono gran belle bottiglie... :D


Sì Alberto, come detto, era un Gattinara senza indicazione di vigna, che ho molto apprezzato, in considerazione anche di un costo abbastanza contenuto. A questo punto penso che proverò anche il Valferana, che mi dici, merita?


lo assagiai ai tempi prima dell'uscita in commercio e non mi entusiasmò il valferana, per questo che ci son rimasto nel leggere le tue note.
L'azienda è stata acquistata e i vini nel frattempo han riposato nelle botti sino alla decisione di uscire sul mercato con il 2004.
Tanto fa il prezzo perchè ai tempi pareva volessero aumentare tanto il prezzo, se mi dici che lo hai trovato, il valferana, al giusto bene :wink:
Per Quelli quelli fatti in titanio …prima si paga poi si spedisce sempre il lunedì dopo…

NB consiglio di scrivermi con messaggio privato
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda nebbiolone » 05 mag 2013 20:00

Alberto ha scritto:
nebbiolone ha scritto:teoricamente dovrebbe essere il valferana, non indicato di recente in etichetta ma apposto sulla nuova annata 04

Nervi nel 2004 ha prodotto anche (come fa tutti gli anni, penso) un Gattinara senza indicazione di vigna, credo che Paperofranco abbia bevuto quello e mi fa piacere che lui lo abbia apprezzato più di me quando lo provai, mi sembrò un vino certamente fedele alla tradizione ma ben distante come finezza e complessità, per fare un esempio, dai "base" pari annata del duo al vertice Antoniolo-Travagliani. I vecchi Molsino invece sono gran belle bottiglie... :D


prima facevano solo gattinara e molsino.
Anche a me non entusiasmò, era in linea con le ultime annate uscite sul mercato e reperibili anche sul forum a poco
Per Quelli quelli fatti in titanio …prima si paga poi si spedisce sempre il lunedì dopo…

NB consiglio di scrivermi con messaggio privato
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda paperofranco » 05 mag 2013 20:13

nebbiolone ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Alberto ha scritto:
nebbiolone ha scritto:teoricamente dovrebbe essere il valferana, non indicato di recente in etichetta ma apposto sulla nuova annata 04

Nervi nel 2004 ha prodotto anche (come fa tutti gli anni, penso) un Gattinara senza indicazione di vigna, credo che Paperofranco abbia bevuto quello e mi fa piacere che lui lo abbia apprezzato più di me quando lo provai, mi sembrò un vino certamente fedele alla tradizione ma ben distante come finezza e complessità, per fare un esempio, dai "base" pari annata del duo al vertice Antoniolo-Travagliani. I vecchi Molsino invece sono gran belle bottiglie... :D


Sì Alberto, come detto, era un Gattinara senza indicazione di vigna, che ho molto apprezzato, in considerazione anche di un costo abbastanza contenuto. A questo punto penso che proverò anche il Valferana, che mi dici, merita?


lo assagiai ai tempi prima dell'uscita in commercio e non mi entusiasmò il valferana, per questo che ci son rimasto nel leggere le tue note.
L'azienda è stata acquistata e i vini nel frattempo han riposato nelle botti sino alla decisione di uscire sul mercato con il 2004.
Tanto fa il prezzo perchè ai tempi pareva volessero aumentare tanto il prezzo, se mi dici che lo hai trovato, il valferana, al giusto bene :wink:


Questo mi pare 14/15, e secondo me ci si può stare alla grande, il Valferana dovrebbe essere sui 27/28. Al Vinitaly, per quel che conta, mi era piaciuto molto anche quest'ultimo, ma non ricordo che annata presentavano.
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda Alenet77 » 05 mag 2013 21:15

Ragazzi e' stato un vero piacere..mio preferito il kupra. Il peggiore sicuramente Amarone benedetti croce del gal 2005, veramente un Amarone pessimo. È solo alcol e niente di più. Aspetterò qualche anno ma sono certo che non cambierà.
Poggio di sotto ottimo.
Spendo una super parola per il pavillon ROUGE....mi è piaciuto "na cifra"

Ma se devo essere sincero il meglio e' stato il....bagoss...fantastico.
Alla prossima amici...organizziamo ancora dai...
Ciao ciao
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lancio nuovo sito...iscrivetevi
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda Cristianmark » 05 mag 2013 21:24

Alenet77 ha scritto:Ragazzi e' stato un vero piacere..mio preferito il kupra. Il peggiore sicuramente Amarone benedetti croce del gal 2005, veramente un Amarone pessimo. È solo alcol e niente di più. Aspetterò qualche anno ma sono certo che non cambierà.
Poggio di sotto ottimo.
Spendo una super parola per il pavillon ROUGE....mi è piaciuto "na cifra"

Ma se devo essere sincero il meglio e' stato il....bagoss...fantastico.
Alla prossima amici...organizziamo ancora dai...
Ciao ciao
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rotellone
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda rotellone » 05 mag 2013 21:26

Egly - Ouriet brut rosé g.c. deg. 2010 07

All'aspetto colore rosa intenso con riflessi aranciati di una certa profondità, bolle fini ai limiti dell'impercettibile.
Al naso si presenta leggermente chiuso ma con una discreta complessità di aromi; alle iniziali note di fragola e fondo vegetale via via che la bottiglia cala ed il vino si scalda leggermente predomina la ciliegia sotto spirito.
In bocca la bollicina è quasi impercettibile e - pur aborrando quella invadente - qui se ne avverte quasi la mancanza ..
Pari pari la distesa degli aromi, con frutto intenso e concentrato. Il corpo centrale resta asciutto con una vena minerale netta e precisa che apre su un finale di media persistenza e leggermente terroso.

Nel complesso un rosé di buona fattura ma sicuramente non tra i migliori che abbia bevuto sia fine a se stesso che nel rapporto qualità/prezzo. Forse non all'altezza della fama della Maison d'Ambonnay
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videodrome
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda videodrome » 05 mag 2013 22:20

Un veloce puntata presso la cantina del compianto Bepi
Bianco secco 2011 bianco a base garganega con variabili percentuali di sauvignon, chardonnay e savorin, vino che non fa legno, note floreali ancora abbastanza verdi, non da strapparsi le vesti
Primo fiore 2009 un blend con base di cabernet s. di seconda scelta che non va nell'alzero, le note piraziniche appaiono ancora evidenti anche se non disturbamti, freschezza e acidità per un vino ancora molto giovane di facile approccio.
Valpolicella 2004 naso ancora un poco chiuso, meno sfacciato della 2003, meno austero della 2001, la parte migliore arriva al sorso che è di spessore, succoso con una materia di prim'ordine. Ancora un paio d'anni e diventerà un gran vino.
Rosso del Bepi 2002 piaciuto davvero ques'amarone declassato, naso espressivo senza alcun accenno di volatile, con tabacco biondo, liquirizia e sbuffi balsamici, in bocca c'è materia, non è un vino rigido nè algido, nè slegato, anzi, molto equilibrato, in bocca è una bombetta raffinata. Per me un best buy.
Amarone 2003 la versione non riserva dell'amarone è caratterizata da una fine trama che ti accarezza la bocca, l'impressione è di soavità, il frutto, pur maturo, (marasca, fragola, ciliegia) è fresco ed invoglia a berne. Quando noto la gradazione alcoolica (16,5) sorrido per quanto sia quanto sia facile le beva. Finale leggermente nocciolato dell'appassimento. Penso sia il primo amarone post Bepi, promosso a pieni voti, forse non sarà tra le annate più longeve ma colpisce per la fine golosità.
Alzero 2001, appena accennata una sfumatura erbacea, ovviamente il più concentrato della gamma, la bocca più strutturata tra i vini bevuti, pur senza eccessi, (cioccolato, quasi cinereo nel finale).E' ancora in fascie, si percepisce una leggera astringenza nel finale (unico vino con questa nota, ma considerando la struttura è comprensibile). Il residuo zuccherino (mi pare sui 10 gr/l) si percepisce rispetto all'amarone, pur in presenza di un'acidità che sorregge adeguatamente l'alcool (sui 15, se non erro). Vino ancora molto prospettico e in divenire, meno nelle mie corde, lo trovo anche di non facile abbinamento. Certo tra una decina d'anni potrebbe diventare un gran bel mostriciattolo.
Recioto 2001 godurioso, per niente stucchevole, lascia una scia prolungata in bocca, siamo sui 100 g/l di residuo zuccherino (se non lo confondo con l'amabile del Ceré) che sorretti dalla giusta acidità invoglia a berne, bocca pulita e profonda.
Amabile del Cerè aperto da almeno una 15 di giorni, note di ossidazione (ma vah) con mela cotta in evidenza, in bocca è ancora pimpante, altrochè, grande acidità e una scia interminabile di frutta secca, mela cotogna, caramello e tantissimo altro.
Nessun vino caratterizzato da volatile in eccesso (che bellezza).
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda davidef » 05 mag 2013 23:02

paperofranco ha scritto:
davidef ha scritto:Immagine

molto classico, svolge il suo compitino, parecchio ferroso


Mamma mia che bicchiere brutto. O do' l'hai trovato :mrgreen: ?


perché mi dici ciò ? :lol:

H.Bremer soffiato a bocca, ha un piacere tattile quando appoggi le labbra molto valido grazie allo spessore ed al bordo giusti, è un pochino troppo aperto e quindi lo uso solo per vini che necessitano di aria nel caso non ho possibilità di stappare per tempo

amo bicchieri che chiudano maggiormente ma questo col nebbiolo lavora bene dai.... :mrgreen:

e poi te...con che bicchieri bevi? io ne ho quattro marche diverse, forse i due bicchieri con cui mi trovo meglio sono lo Schott zwiesel Top Ten e lo Spigeleau Bordeaux serio
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda Winezip » 05 mag 2013 23:13

Tiezzi Brunello di Montalcino Vigna Soccorso Riserva 2006 tutto sommato un bel Brunello anche se l'eleganza non è il suo forte. Il colore è di un bel rubino carico e al naso si mettono in evidenza didattica i profumi tipici del sangiovese grosso. La bocca però rivela un tannino un pò slegato, ruvidino. La gioventù...forse. Il 2007 base bevuto qualche giorno prima mi era piaciuto di più. Sicuramente, lo spero, si farà, ma si sta facendo strada nel mio pensiero che questo sia un buon produttore di seconda fascia e che la strada per l'olimpo ilcinese sia ancora lunga da percorrere.
Travaglini Gattinara 2007 uno storico produttore che difficilmente tradisce con i suoi vini l'esborso non esoso del portafoglio. Ad un colore di un bel granato luminoso e trasparente, corrisponde un profilo olfattivo variegato ed ampio con una bella arancia sanguinella in evidenza e toni speziati. La bocca non è ampia e il tannino non brilla per eleganza evidenziando ancora una scia di acidità in assestamento (annata calda?). Nel complesso è un ottimo bicchiere.
I veri intenditori non bevono vino: degustano segreti. Salvador Dalí
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda Winezip » 05 mag 2013 23:16

davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
davidef ha scritto:Immagine

molto classico, svolge il suo compitino, parecchio ferroso


Mamma mia che bicchiere brutto. O do' l'hai trovato :mrgreen: ?


perché mi dici ciò ? :lol:

H.Bremer soffiato a bocca, ha un piacere tattile quando appoggi le labbra molto valido grazie allo spessore ed al bordo giusti, è un pochino troppo aperto e quindi lo uso solo per vini che necessitano di aria nel caso non ho possibilità di stappare per tempo

amo bicchieri che chiudano maggiormente ma questo col nebbiolo lavora bene dai.... :mrgreen:

e poi te...con che bicchieri bevi? io ne ho quattro marche diverse, forse i due bicchieri con cui mi trovo meglio sono lo Schott zwiesel Top Ten e lo Spigeleau Bordeaux serio


Ma i bicchieri di Zalto Denk'Art qualcuno sa chi li rappresenta in Toscana o li vende. Me ne sono innamorato. Sono fantastici
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda davidef » 05 mag 2013 23:20

belli i Zalto, ci ho bevuto qualche volta e vanno da Dio, hanno 2 soli problemi, il costo e la fragilità
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda Winezip » 05 mag 2013 23:40

davidef ha scritto:belli i Zalto, ci ho bevuto qualche volta e vanno da Dio, hanno 2 soli problemi, il costo e la fragilità


Da usarsi esclusivamente con commensali che non agitano troppo le mani o alzano il gomito :D :wink:
Per il resto ci sono bicchieri in squallido vetro raccatati in fiere e degustazioni con tanto di stemma stampato all'uopo
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda paperofranco » 06 mag 2013 00:20

davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
davidef ha scritto:Immagine

molto classico, svolge il suo compitino, parecchio ferroso


Mamma mia che bicchiere brutto. O do' l'hai trovato :mrgreen: ?


perché mi dici ciò ? :lol:

H.Bremer soffiato a bocca, ha un piacere tattile quando appoggi le labbra molto valido grazie allo spessore ed al bordo giusti, è un pochino troppo aperto e quindi lo uso solo per vini che necessitano di aria nel caso non ho possibilità di stappare per tempo

amo bicchieri che chiudano maggiormente ma questo col nebbiolo lavora bene dai.... :mrgreen:

e poi te...con che bicchieri bevi? io ne ho quattro marche diverse, forse i due bicchieri con cui mi trovo meglio sono lo Schott zwiesel Top Ten e lo Spigeleau Bordeaux serio


Per tutti i giorni e per pranzi o cene un po' movimentate con poco spazio di manovra in tavola, uso un semplice bicchiere(calp, vilca) di forma ovoidale, tipo l'ISO standard, ovviamente più grande. Ci bevo dalla vernaccia al barolo e per me va benissimo.
Quando mi voglio trattare un po' meglio, uso lo Spiegelau Bordeaux, un gran bel bicchiere.

p.s. in questi bicchieri io ci bevo anche lo champagne che a mio avviso non necessita di forme particolari.
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda Alberto » 06 mag 2013 07:41

CARTOLINE DAL FRIULI: RONC DI BIANCA - ROSAZZO

Sabato mattina visita all'azienda friulana di proprietà della signora Bianca Nadalutti e di suo figlio Simone Anzolini, in quel di Rosazzo, nel territorio comunale di Manzano.

E' una piccola azienda, la più vicina all'Abbazia di Rosazzo (se si eccettua la cantina storica del monastero), che imbottiglia dal 1999 col marchio commerciale di Ronc di Bianca circa 10.000 bottiglie all'anno, provenienti dai 6 ettari di vigneti tutti attorno la bella casa colonica della famiglia, nella quale trova spazio la minuscola cantina. Ronc di Bianca mi era stata segnalata a suo tempo da Christian Patat di Nec-Otium, il quale ha iniziato a curarne la distribuzione all'estero tramite la società The Wine Trio.

Il corpo centrale dei vigneti, a parte qualche porzione più vecchia della quale dirò dopo, risale al 1987; quasi tutti su terrazzamenti, sono condotti a guyot ed in parte anche a cappuccina, con inerbimento totale e lavorazione estiva a filari alternati; per le selezioni che andranno in bottiglia (parte prende invece la via dello sfuso) le rese si attestano su 1-1,2 Kg per ceppo. In vinificazione Simone preferisce affidarsi esclusivamente a lieviti selezionati, sia per i bianchi, ottenuti tutti da pressatura soffice, sia per i rossi (merlot, cabernet sauvignon e tazzelenghe), in cui le macerazioni non si protraggono oltre la dozzina di giorni. Passaggio in tonneaux solo per i rossi, anche se Simone su suggerimento di Christian pensa di sperimentare nel prossimo futuro la fermentazione in legno sullo chardonnay.

Immagine
Friulano, vigna di 40+ anni

Immagine
I terrazzamenti

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Tazzelenghe, vigna di 60+ anni

ImmagineImmagine
Vin de Garage! :wink:

Seduti nel magnifico giardino e rifocillati da stuzzichini di prosciutto di Sauris e formaggio, e poi da un ottimo risotto di asparagi bianchi preparati dalla moglie di Simone, Chiara, abbiamo testato:

Friulano, 2011 (13,5%)
Il "cuore" di questo vino è una bellissima parcella di oltre 40 anni di età, in un pianoro sopra i terrazzamenti vicino casa. Profilo molto classico, quasi didattico, per un tocai (oops...) tutto acciaio: pera, mandorla verde, lieviti, poi anche sfumature agrumate, in bocca l'acidità non è altissima ma il vino ugualmente non perde slancio. Bello così, senza complicazioni e orpelli.

Pinot Grigio, 2011 (13,5%)
Naso preciso di glicine, fieno, ed una suggestione di dolcezza al naso che però in bocca non ritrovi, anzi è decisamente secco, e pure lui, anche se non è una lama di acidità, non si "siede" assolutamente. Chiusura con una punta amaricante. Da bere un po' freddo perché l'alcol tende ad uscire.

Chardonnay, 2011 (13,5%)
Anche in questo caso gran nettezza e pulizia aromatica: melone leggermente acerbo, ritorna il glicine, poi tabacco biondo nel tempo; palato salino e teso, con una spinta acida ed un allungo superiore ai vini precedenti. Bellissimo chardonnay "nudo".

Chardonnay, 2010 (13,5%)
Leggerissima carbonica residua, in questa bottiglia (i bianchi subiscono un solo travaso, un mese circa prima di andare in bottiglia in tarda Primavera). Profilo aromatico più impostato sulla vegetalità rispetto al 2011, c'è anche della mela verde, rimangono i fiori bianchi; bocca dall'acidità quasi severa. Bello, ma il 2011 sembra un gradino sopra in termini di polpa.

Sauvignon, 2010 (14%)
Clone R3. Intenso al naso, di sambuco e pesca bianca, bocca invece abbastanza scarica, che tende un po' a "sfilar via", soprattuto in termini di persistenza. Mi ha coinvolto meno.

Tazzelenghe, 2010 (13%)
Un solo tonneau prodotto annualmente, da una vecchia vigna di circa 60 anni più una parcella impiantata nel 2005, entrambe allevate alla cappuccina. 24 mesi in rovere. Naso davvero bello, pieno di suggestioni ancora una volta, non mi stanco di ripeterlo, molto vivide e precise: pepe bianco, yogurt ai frutti di bosco (dal legno?), sandalo ed altri legni aromatici (molto Rosazzo!), nel tempo si amplia anche il frutto (ciliegia). In bocca si capisce però che non è l'annata migliore per questo vino, infatti impatta tannico ed acido da buon Taz, ma lo sviluppo poi è quasi tutto "in lungo" e pochissimo "in largo"; sono sicuro che la 2011 e la 2012 daranno quegli estratti e quel peso che mancavano nel vino sentito Sabato.

Un'accoglienza incredibile, della quale ringrazio di cuore tutta la famiglia...un'azienda sicuramente emergente e da seguire in futuro. Bravi! :D
Ultima modifica di Alberto il 06 mag 2013 08:15, modificato 1 volta in totale.
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda arnaldo » 06 mag 2013 08:09

paperofranco ha scritto:
Mamma mia che bicchiere brutto. O do' l'hai trovato :mrgreen: ?


Papero.....questi qui sono proprio i bicchieri da barbaresco-barolo........ 8) 8) :D :lol: ripassa i tipi di bicchieri...... :lol: :lol:
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda paperofranco » 06 mag 2013 08:48

arnaldo ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Mamma mia che bicchiere brutto. O do' l'hai trovato :mrgreen: ?


Papero.....questi qui sono proprio i bicchieri da barbaresco-barolo........ 8) 8) :D :lol: ripassa i tipi di bicchieri...... :lol: :lol:


:mrgreen: , lo so, lo so....ma a parte tutto, secondo me, bicchieri di forme svariate in relazione a tipologie di vini differenti, sono più una civetteria e uno sfizio per l'appassionato, e quindi un ottimo business per chi li vende, che realmente utili ai fini di una buona degustazione. Non mi piacciono i tulipani né i ballons, non mi piacciono in genere i bicchieri troppo grandi o con un bevante così alto che quando ci metti il naso o la bocca sei a mezzo metro di distanza dal vino. Ovviamente anch'io apprezzo un bel cristallo leggero, infatti ho gli Spiegelau mod. Bordeaux "serio", e la semplice forma ovoidale resta comunque la mia preferita, per tutti i vini.
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Ludi
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Re: CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

Messaggioda Ludi » 06 mag 2013 09:58

Sassetti, Brunello di Montalcino Pertimali 1997: Buonissimo, molto sui terziari con scatola di sigaro, cuoio, terriccio, pepe, acciuga in salamoia, incenso. Grande eleganza e rigore.
Tardieu Lorent, St. Joseph Vieilles Vignes Les Roches 2003: anche un semplice St. Joseph fa sfigurare qualsiasi syrah italiano. Esemplare con pepe nero, garrigue, olive verdi in salamoia, carne arrosto ma anche una bellissima mora. Persino meglio in bocca, per la freschezza e la setosità dei tannini.
Fontodi, CHianti Classico Ris. Vigna del Sorbo 2003: sempre affidabile, anche in annata calda, pur pagando qualcosa in termini di scissione alcolica. I profumi di erbe selvatiche e macchia mediterranea sono però splendidi.
Bea, Sagrantino di Montefalco Passito 2003 : nell'etichetta, Giampiero Bea lo descrive come "melodia dei sensi", ed ha ragione. La leggerezza e la setosità della trama tannica sono assolutamente incredibili per un SdM, così come ammalianti sono le note di dattero, spezie dolci, sciroppo di more e marron glacé. Eccezionale l'abbinamento con una crostata di ricotta e visciole.
Domaine des Comtes Lafon, Macon Chardonnay Clos de la Crochette 2008: tipico chardonnay del sud della Borgogna, elegante ma con un pizzico di freschezza e complessità in meno. Belle, comunque, le note di anice e susina gialla.
Chateau Haut Bergey, Pessac Leognan Rouge 2008: bevibilissimo ed elegante, con note di mirtillo e ribes che iniziano ad essere affiancate da grafite, macis e spezie orientali. In chiusura nota di liquirizia dolce.
Mazzei, Tenuta Belguardo 2003: nulla da dire: molto toscano, con macchia mediterranea, ginepro e sottobosco a go go, assieme ad una nota cioccolatosa. Qui l'annata non sembra aver preteso dazio in termini di freschezza ed alcol.
Chateau Bouscassé, Pacherenc di Vic Bilh Frimaire 1995: appena meno entusiasmante dello splendido 2001, è comunque un gran vino, alternativa perfetta ad un Sauternes. Meno zafferano, e più cotognata fresca, latte di mandorla, albicocca.

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