marcolandia ha scritto:Quale ingrediente hai volontariamente omesso?

Risata.
Alludi all'usanza della mia povera nonna, cuoca tradizionale sublime, che quando una persona che non le era simpatica chiedeva una ricetta, ometteva un ingrediente o un "trucco" di proposito.
E' un fatto vero, ma siccome io non ho la sua abilità in cucina, nè quella di nonno, vero e antico incantatore di materie prime, devo riferire le mie ricette con precisione, almeno c'è speranza che esca qualcosa di onorevole.
Comunque ho riletto per vedere se mi fosse scappato qualcosa ed in realtà, mancano le quantità.
Credo, banalmente, che per preparare qualsiasi piatto sia fondamentale la ricerca di una materia prima principe di qualità, sia esso un uovo o un astice. Dopo viene l'equilibrio tra sapori, consistenze e quantità degli ingredienti complementari e secondari del piatto.
Tornando al baccalà, per quattro persone che mangiano senza tenersi troppo, servono quattro "tocchi" di pesce da poco meno di 100 gr l'uno (quello bagnato, di solito nelle pescherie si trova perfetto al giovedì, dopo qualche giorno di ammolli in acqua).
Bastano invece un paio di aringhe affumicate, tagliate a fettine sottili per il lungo e disposte in modo omogeneo tra i pezzi di baccalà. Non si aggiunge sale sul pesce perchè entrambi ne sono dotati. Si mette, come ho scritto, solo sulle patate, (la quantità del tubero deve coprire il tutto nella teglia, un paio di cm di vaporosi fiocchi).
Se si ama il baccalà suggerisco davvero di provare a farlo, per il rapporto semplicità/gusto.