gp ha scritto:Questo caso dimostra anche che l'uso di poche fasce di giudizio (le stelle e le mezze stelle, in questo caso) aumenta il rischio di risultati paradossali invece che diminuirlo, perché dare "erroneamente" 83 a un Titulus (un nome a caso) e 82 a un Classico di Sartarelli o a un Vigneti del Cerro è meno grave che dare 3 stelle al primo, creando la catena di ex aequo che ho ricordato, e due e mezza ai secondi (come è successo nella degustazione di Winesurf).
Mi par di ricordare che Macchi all'inizio della sua avventura con Winesurf parlava del suo modo di rappresentare la critica al vino, con un sistema di icone assegnate da 1 a 5 a cui si accede cliccando su ogni singolo vino, come di un sistema innovativo rispetto al passato.
A me sembra debole per la ragione che dici: una scala così stretta, se non supportata da alcuna parola che ne descrive le motivazioni del punteggio assegnato, mi par destinata a lasciare un segno flebile. Io avrei letto avidamente (come ho fatto con l'introduzione alla degustazione citata anche da jajo85) i giudizi di ogni singolo vino e probabilmente avrei compreso meglio le ragioni dei suoi giudizi.
E magari acquistato per ritrovarmi o meno con le sue parole.
Ma tant'è.