Bella serata davvero, grazie a tutti i partecipanti e in particolare a Stefano per le bocce!
Mi spiace solo che alla fine il tempo trascorso insieme risulta comunque poco - eppure la colonia ha aperto e poi chiuso il locale!
Io oggi ho fatto questo interessantisssimo confronto a distanza di 24 ore (leggi: ho finito tutti i fondi delle bottiglie
)
Non sono mancati colpi di scena.
Il mio podio ieri:
1. Flaccianello
2. Prunotto
3. Montesodi
Quello di oggi:
1. Azelia
2. Roagna (ma era praticamente un ex aequo)
3. Ama
quindi la situazione si è ribaltata....
Qualche nota:
Barbaresco Roagna '82 - ecco ieri il contenuto del mio bicchiere è finito dritto nel cuvèe del concierge tanto che era improponibile. Qualche commensale fiducioso (e che sa il fatto suo) ha tenuto il bicchiere lì fino alla fine della serata (e ha fatto bene). Comunque ancora dopo 4 ore nel bicchiere non era niente di tutto quello che era oggi. Pulitissimo al naso (ieri era puzzolente), molto complesso, sfodera di tutto di più, a partire da decise note floreali (viola, forse rosa), lamponi, fragoline di bosco, spezie dolci, rondelle di liquirizia. Mi è sembrato di sentire poi un profumo di pino molto deciso... ma proprio tutti gli odori che si possono sentire in una pineta al mare, gli aghi dei pini, le pigne, pure l'odore del mare - può essere mai, oppure ho preso un svista olfattiva clamorosa? In fondo anche un po' di terriccio e katrame. Al palato mi sembrava quasi un po' mentolato, molto vivo, fresco, con un'acidità molto pronunciata.
Prunotto Barolo Bussia '82 - questo riservato era e riservato è rimasto. Un signore ben vestito, elegante, a modo, che parla a bassa voce. Poi dice cose interessanti, ma bisogna origliare bene. Al naso fiori appassiti, forse più fiori di campo che la viola. In bocca mi è colpito il tannino che non ricordavo così presente. E' una bottiglia che ha tenuto bene da ieri ma è apparso comunque stanco, affaticato.
Castello di Ama '86 - Vigneto San Lorenzo - arancia rossa e una bella passata di pomodoro un po' speziato. Al palato decisamente avvolgente, morbido, vellutato, ti lascia la bocca patinata, ed è anche bello persistente. Non mi pare migliorato rispetto a ieri ma certamente evoluto e comunque rivalutato in confronto agli altri.
Flaccianello '88 - il giorno dopo è ancora un bel bere, ma meno impressionante di ieri. Molto meno frutto, più spezie, un po' di fumo e cenere. In generale mi è sembrato meno pulito e meno definito rispetto a ieri.
Altesino Brunello Riserva '85 - defunto. Muto al naso e assente al palato.
Montesodi '82 - fragoline di bosco lì lì per marcire, viola appassita e prugne secche. Ha perso quasi tutto lo slancio di ieri.
Cappellano Barolo '74 - dado, solo dado, poi veglia funebre
Azelia Barolo Riserva '82 - ah però. Ieri una befana che borbottava, oggi una bella signora di mezza età, serena e distesa che conversa brillantemente. Anche parecchio seduttiva. Ha dei bei profumi vivi, soprattutto di frutto, lamponi, ribes, fragoline, poi qualcosa che mi ricordava il borotalco, la gianduja, un po' liquirizia a rondelle. Il tutto è molto invitante, avrei voluto avere la bottiglia piena...
Concusione della serata: dal punto di vista didattico andava benissimo così, io ho avuto la sensazione che abbiamo fatto un'esplorazione alla ricerca del limite. Dal punto di vista godereccio, avrei preferito tutte le bottiglie con ca. 10 anni in meno sulle spalle (qualcuno magari anche 15). Per quanto riguarda l'apertura delle bottiglie, con il senno di poi forse avremmo dovuto farlo addirittura a turni: Roagna e Azelia la mattina, Cappellano e Altesino un'ora prima per sentire gli ultimi sospiri, il resto di pomeriggio. A saperlo...