Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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Palma
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda Palma » 08 mar 2009 21:51

Veramente grandissimo il finale di bocca di Giacosa, l'enorme persistenza che solo i veri grandi hanno.
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda Bart » 08 mar 2009 22:44

Palma ha scritto:Veramente grandissimo il finale di bocca di Giacosa, l'enorme persistenza che solo i veri grandi hanno.

Scusa, ma non trovo l'annata di questo, è il 1989?
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda Il Comandante » 08 mar 2009 22:54

Bart ha scritto:
Palma ha scritto:Veramente grandissimo il finale di bocca di Giacosa, l'enorme persistenza che solo i veri grandi hanno.

Scusa, ma non trovo l'annata di questo, è il 1989?


Sì, è la riserva '89 di Santo Stefano.
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda meursault » 08 mar 2009 23:10

La bolla è piaciuta molto anche a me, il borgogna bianco invece sembrava potersi liberare del legnetto e virare verso una bella complessità ma sostanzialmente rimane un po troppo monocorde.
Lo Chambertin si è dimostrato tutto sommato piacevole, è paritito con un frutto sparato per poi assestarsi su note meno mature, meno sul frutto, piacevole anche in bocca, manca l'allungo e la polposità, la profondità.
A questo punto credo che dovrei parlare del DRC ma ho ancora le idee un po confuse.
Posto che da subito era chiara la classe superiore di questo bicchiere, non credo di averlo apprezzato come gli altri presenti al tavolo.
Grande eleganza e bocca sottile, equilibrata ma piuttosto lunga; naso finissimo con un po di radice, genziana e alla fine anche incenso, fruttino rosso presente ma nella versione macerata.
Al tutto avrei assegnato 92 punti, magari qualcosa di più.
C'è un però......però da quando sono tornato a bomba la cosa più nitida e definita della giornata, olfattivamente parlando, è quel cacchio di profumo che c'era nel bicchiere di Jossik (con dentro il G.E.) a fine giornata.
Quindi, boh, quello che mi piace anche nel vino è che poter mutare in qualche modo opinione, anche pensando a come il vino ritorna alla mente dopo qualche tempo dalla degustazione.....e quel G.E. penso che me lo ricorderò per un po.
Soldera, e anche qui sono in controtendenza probabilmente, mi ha affascinato fin da subito al naso, con una mentuccia e una balsamicità molto interessanti.
La bocca forse non è a livello di quella dell'83 bevuto a Parma ma si fa comunque dare del lei......a me è piaciuto molto.
Santo Stefano 1989 parte con un'arancia e un frutto quasi bianco da panico, nitido e solare come pochi, si mostra per quello che è, un grandissimo Barbaresco, oggettivamente ( e lo dice proprio colui che ha il gusto oggettivo quindi non si discute) uno dei più grandi Nebbiolo di sempre.
Peccato che sia una rondine a Gennaio e che Giacosa abbia avuto un clamoroso passaggio a vuoto negli anni 80....... :D :D :D
Valentini 2001 buono ma dopo i mostri sarebbe stato difficile per tutti, parte con un profumo di prosciutto cotto un po sui genersi, poi si pulisce, rimane comunque vinoso, giovane.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda MCSE » 09 mar 2009 13:05

Splendida bevuta ragazzi !! E tanti auguri al giovane Palma :wink:

QUalche nota sul Valentini??? Sai ce ne sarebbe una che un amico mio vuole bere assieme e si sta valutando :mrgreen:

Grazie
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda Il Comandante » 09 mar 2009 13:07

MCSE ha scritto:Splendida bevuta ragazzi !! E tanti auguri al giovane Palma :wink:

QUalche nota sul Valentini??? Sai ce ne sarebbe una che un amico mio vuole bere assieme e si sta valutando :mrgreen:

Grazie


Decisamente troppo giovane, lascerei perdere.
Se proprio volete berlo, suggerisco di scaraffare.
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda MCSE » 09 mar 2009 13:10

Il Comandante ha scritto:
MCSE ha scritto:Splendida bevuta ragazzi !! E tanti auguri al giovane Palma :wink:

QUalche nota sul Valentini??? Sai ce ne sarebbe una che un amico mio vuole bere assieme e si sta valutando :mrgreen:

Grazie


Decisamente troppo giovane, lascerei perdere.
Se proprio volete berlo, suggerisco di scaraffare.


Giovane Vinoso leggo dalle note del conte.....sarà dura allora tirarci fuori qualcosa.....
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda mbrown » 09 mar 2009 13:11

MCSE ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
MCSE ha scritto:Splendida bevuta ragazzi !! E tanti auguri al giovane Palma :wink:

QUalche nota sul Valentini??? Sai ce ne sarebbe una che un amico mio vuole bere assieme e si sta valutando :mrgreen:

Grazie


Decisamente troppo giovane, lascerei perdere.
Se proprio volete berlo, suggerisco di scaraffare.


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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda Il Comandante » 09 mar 2009 13:12

mbrown ha scritto:La 01 è un'annata MOLTO indietro. Se proprio devi, ripiega piuttosto sulla 00... :wink:


Infatti, il 2000 lo ricordo già buono. E comunque, per non sapere né leggere né scrivere, decanterei anche quella.
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda mbrown » 09 mar 2009 13:15

Il Comandante ha scritto:
mbrown ha scritto:La 01 è un'annata MOLTO indietro. Se proprio devi, ripiega piuttosto sulla 00... :wink:


Infatti, il 2000 lo ricordo già buono. E comunque, per non sapere né leggere né scrivere, decanterei anche quella.


Certo, altrimenti scolmi il famoso mezzo bicchiere un giorno prima..
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda MCSE » 09 mar 2009 13:17

Ragazzi grazie adesso vedremo cosa ci proporrà la nostra sete .... :P
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda Palma » 09 mar 2009 23:22

Quindi alla fine devo eleggere Valentini vino della giornata, in virtù dell'estrema gioventù che ci contraddistingue entrambi :D :D
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda MCSE » 10 mar 2009 11:12

Palma ha scritto:Quindi alla fine devo eleggere Valentini vino della giornata, in virtù dell'estrema gioventù che ci contraddistingue entrambi :D :D


Questo è quello che faresti per "ammortizzare" l'età :lol:
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda petitbogho » 11 mar 2009 13:15

MCSE ha scritto:Ragazzi grazie adesso vedremo cosa ci proporrà la nostra sete .... :P

:roll: :roll: qualche idea ce l'avrei
inanto allora dico ai Valentini di andare tornare a dormire
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda Palma » 20 mar 2009 11:28

Ieri sera:
dopo un signor Trebbiano d'Abruzzo 2000 Valentini è andata in onda la sfida tra gli Chambolle Musigny 2006 di Roumier vs Pacalet. Metto giusto due note, preparate di corsa e quindi molto mal fatte, ma che fanno ampiamente capire come io abbia riscontrato profonde differenze rispetto agli assaggi dell'Oste e di De Magistris.
Roumier: Attraversa fasi molto diverse, dal colore che nel bicchiere incredibilmente si schiarisce al naso che parte con un impatto potente ma serrato, di difficile discernimento e poi inizia una sorta di recital a puntate. Sembra di attraversare la cote de nuits: si lascia beaune e si arriva subito a nuits st georges con nette note terrose/radicose e di frutto scuro, si passa per Vosne Romanée con una fase di spezie orientali (pepe rosa e cardamomo) e incenso, si fa una sosta a Vougeot quando le erbe officinali conquistano la scena e si approda finalmente a Chambolle quando il colore si schiarisce e con lui un frutto rosso polposo e quasi agrumato con una buccia di mandarino da mettersi a cantare a cappella.
Il naso è promessa e divertimento, la bocca è godimento di gioventù: tutt'altro che cerebrale, un vino carnoso e soddisfacente, da sesso senza amore ma anche senza sensi di colpa. Una gioventù che non dipende da elementi troppo in rilievo, da acidità che spinge o tannini da riassorbire, quanto dalla sensazione che ci sia nel tempo il margine per esibire ulteriore fusione e drittezza. Solo un pizzico di alcool è in questo momento di troppo, i tannini sono talmente maturi e vellutati da sembrare che non ci siano, il resto è generosità, avvolgenza, sapore, lunghezza aromatica e si immagina i fratelli maggiori esattamente così ma con tutto qualche gradino in più. Ed è un'immaginazione che fa rima con perfezione. Non ha un pizzico di amaro o di sovraestrazione, il legno è magistrale, non stanca mai.
Pacalet: Lo Chambolle 2006 ha il colore classico del pinoir, non concentratissimo e luminoso. Al naso apre con un volume ampio sulle giovani note di frutto e talco/cipria, con una vena minerale leggermente fredda che si ritrova anche al palato. Tenuto da parte e riprovato alla sera, pur mantenendo il volume, ha sostituito la leggiadria con un frutto più "di radici" se si capisce la sensazione. Non ha una grande complessità, ma credo che il tipo di annata e la sua giovinezza siano complici del fatto. Rispetto al suo NSG, Pommard o Gevrey provati (anche i 2005), questo non ha tannicità eccessive da addomesticare nel tempo, ma nemmeno la lunga persistenza "concreta" al palato. La cosa che mi colpisce ancora una volta di questo produttore (oltre alla pulizia specifica sullo Chambolle), è la straordinaria beva, sembra che la bottiglia sia una mezzina per quanto finisce rapidamente. Peccato davvero, unico difetto sensibile, che costi parecchio per un village.
:mrgreen: :mrgreen:
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda de magistris » 20 mar 2009 11:36

Palma ha scritto:Ieri sera:
dopo un signor Trebbiano d'Abruzzo 2000 Valentini è andata in onda la sfida tra gli Chambolle Musigny 2006 di Roumier vs Pacalet. Metto giusto due note, preparate di corsa e quindi molto mal fatte, ma che fanno ampiamente capire come io abbia riscontrato profonde differenze rispetto agli assaggi dell'Oste e di De Magistris.
Roumier: Attraversa fasi molto diverse, dal colore che nel bicchiere incredibilmente si schiarisce al naso che parte con un impatto potente ma serrato, di difficile discernimento e poi inizia una sorta di recital a puntate. Sembra di attraversare la cote de nuits: si lascia beaune e si arriva subito a nuits st georges con nette note terrose/radicose e di frutto scuro, si passa per Vosne Romanée con una fase di spezie orientali (pepe rosa e cardamomo) e incenso, si fa una sosta a Vougeot quando le erbe officinali conquistano la scena e si approda finalmente a Chambolle quando il colore si schiarisce e con lui un frutto rosso polposo e quasi agrumato con una buccia di mandarino da mettersi a cantare a cappella.
Il naso è promessa e divertimento, la bocca è godimento di gioventù: tutt'altro che cerebrale, un vino carnoso e soddisfacente, da sesso senza amore ma anche senza sensi di colpa. Una gioventù che non dipende da elementi troppo in rilievo, da acidità che spinge o tannini da riassorbire, quanto dalla sensazione che ci sia nel tempo il margine per esibire ulteriore fusione e drittezza. Solo un pizzico di alcool è in questo momento di troppo, i tannini sono talmente maturi e vellutati da sembrare che non ci siano, il resto è generosità, avvolgenza, sapore, lunghezza aromatica e si immagina i fratelli maggiori esattamente così ma con tutto qualche gradino in più. Ed è un'immaginazione che fa rima con perfezione. Non ha un pizzico di amaro o di sovraestrazione, il legno è magistrale, non stanca mai.
Pacalet: Lo Chambolle 2006 ha il colore classico del pinoir, non concentratissimo e luminoso. Al naso apre con un volume ampio sulle giovani note di frutto e talco/cipria, con una vena minerale leggermente fredda che si ritrova anche al palato. Tenuto da parte e riprovato alla sera, pur mantenendo il volume, ha sostituito la leggiadria con un frutto più "di radici" se si capisce la sensazione. Non ha una grande complessità, ma credo che il tipo di annata e la sua giovinezza siano complici del fatto. Rispetto al suo NSG, Pommard o Gevrey provati (anche i 2005), questo non ha tannicità eccessive da addomesticare nel tempo, ma nemmeno la lunga persistenza "concreta" al palato. La cosa che mi colpisce ancora una volta di questo produttore (oltre alla pulizia specifica sullo Chambolle), è la straordinaria beva, sembra che la bottiglia sia una mezzina per quanto finisce rapidamente. Peccato davvero, unico difetto sensibile, che costi parecchio per un village.
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda l'oste » 20 mar 2009 11:58

Belle davvero le note su Roumier...
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda Palma » 20 mar 2009 12:54

Scherzi a parte, devo dire che i due Chambolle sono piaciuti parecchio. Roumier neanche parente, pur essendo bottiglia gemella, di quello bevuto a Novembre, a partire già dal colore, certo non carichissimo, come pure Pacalet, ma decisamente brillante e da pinot nero, non da chiarello del Garda. Due vini con molte diversità, ma anche naturalmente tanti toni comuni. Durante la sera si sono continuamente rincorsi ed allontanati. Più impattante Pacalet, più misurato, ma alla fine anche più complesso Roumier del quale ho finito per prefrire il naso, assegnando la vittoria della bocca a Pacalet. Dovessi esprimere un punteggio, starei per entrambi sugli 88 con un + per Roumier ed un - per Pacalet. Nel complesso li ho trovati già perfettamente godibili, certo andranno avanti parecchio, ma berli ora non è certo reato.
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Re: Bollettino AVR - "I cinque lustri del Marchese" da pag. 65

Messaggioda JohnnyTheFly » 20 mar 2009 21:35

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Re: Bollettino AVR - "Bed&Breakfast" da pag. 67

Messaggioda JohnnyTheFly » 22 mar 2009 21:31

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Re: Bollettino AVR - "Bed&Breakfast" da pag. 67

Messaggioda alì65 » 22 mar 2009 21:34

AZZ!!!!!!!!!!.......tutta sta roba! Complimenti al fisico......o meglio al fegato
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Re: Bollettino AVR - "Bed&Breakfast" da pag. 67

Messaggioda meursault » 22 mar 2009 21:39

Sono piuttosto provato.
Noto una pericolosa influenza marchigiana in questa line-up, chissà come mai......
Devo riconoscere la grande prova di Palmieri, al confronto la doppietta di oggi di Ibra è quasi un mezza pugnetta, ma ha trovato un rivale degno e forse anche superiore.
Il campione invece era stato messo fuori causa, altrimenti non sgallettavate mica così......

X Alì: la prossima volta ti proviamo la febbre anche a te quindi non ghignartela troppo.... :D :D :D
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Re: Bollettino AVR - "Bed&Breakfast" da pag. 67

Messaggioda JohnnyTheFly » 22 mar 2009 21:40

alì65 ha scritto:AZZ!!!!!!!!!!.......tutta sta roba! Complimenti al fisico......o meglio al fegato

In effetti......Comunque, per dovere di cronaca, va detto che siamo stati notevolmente agevolati dalla presenza di Francvino.
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Re: Bollettino AVR - "Bed&Breakfast" da pag. 67

Messaggioda alì65 » 22 mar 2009 22:07

meursault ha scritto:X Alì: la prossima volta ti proviamo la febbre anche a te quindi non ghignartela troppo.... :D :D :D


comincio ad allenarmi........tu preparati per Sabato
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Re: Bollettino AVR - "Bed&Breakfast" da pag. 67

Messaggioda de magistris » 22 mar 2009 22:48

sono semplicemente senza parole... :oops:
e conoscendo il conte, non ho dubbi che le bottiglie siano state prosciugate fino all'ultima goccia. :lol:
I'm waiting for your news and your instructions. :mrgreen:
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