Champagne, il thread definitivo

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
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alexer3b
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Messaggioda alexer3b » 08 mag 2008 18:12

master ha scritto:Che sia uno champagne per esempio :D

Tanto per inquadrare il mio modo di vedere, io vendo champagne di vigneron tra cui anche bulard, billiot, e selosse, non vendo grandi maison. Perchè sono fondamentalmente curioso e mi piacciono le differenze territoriali che lo champagne può esprimer, e perchè i piccoli hanno un gran bel rapporto qualità prezzo rispetto alle gamme delle maison

Però se devo fare l'elenco di migliori champagne provati, ti sparerei un elenco di Domperignò, bellepocche, uistoncerci, krug, salò......... in varie annate e raramente nelle versioni diciamo per generalizzare R.D. e quelle rare volte sempre con anni dalla sboccatura. Quindi quando mi accosto a un grande champagne di un piccolo produttore, non cerco qualcosa di "diverso" da questi, ma una diversa declinazione della stessa cosa, una versione più espressiva del territorio, J beaufort 1989, e 1979, e il rosè doux del 1990, Renè collard 1976 roi renè il 1969 rosè, il brut 1975, Corbon 1988 e un pò a culo a seconda della bottiglia anche il "vendage" 1971, Agrapart 1985 e 1983, Diebolt vallois mi sembra 77 e 85 ma dovrei riguardare gli appuntini, Aubry de humbert 1989, aubry blanc de blanc 1976 e 1982, Legras 1990......

Concludendo per me il substance è impatto gustativo ++ emozione generale - - - soprattutto a bicchiere "caldo", Ho gusti arcaici

Quest'uomo è mio amico ! :D

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
Luca Mazzoleni
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Messaggioda Luca Mazzoleni » 08 mag 2008 18:17

master ha scritto:
Luca Mazzoleni ha scritto:
master ha scritto:tra l'altro tra i tre che hai citato il petraea di boulard è l'unico che mi convince veramente, non amo billiot su tutta la linea, fa prodotti impegnativi, dal punto di vista gustativo mi stancano, e si stancano in fretta, nella mia esperienza non è bene tenerli a lungo in cantina, soprattutto il base, si spegne presto.


abbiamo o gusti o esperienze di assaggio diverse su bottiglie diverse di Billiot, prendo atto delle tue delusioni che purtroppo non posso suffragare con i miei ricordi.

Il substance di selosse è un caso a parte, so che andrò contro tutti qui, ma lo trovo un prodotto che non ha i numeri per costare quello che costa, per me è un ottimo prodotto da cinquanta/sessanta euro non di più.


vale la pena notare che Anselme Selosse sta estendendo il metodo solera al resto della sua gamma, dal 1994 infatti ha avviato una base solera anche per il Contraste.
riguardo al Petraea di Boulard io trovo che l'uscita 1997-2003 sia probabilmente piu' completa e slanciata verso il futuro che non la 1996-2002, ma posso sbagliarmi (sebbene entrambe siano di alto livello e di alta serieta' vignaiola, imo).
i produttori che si impegnano con il metodo solera fanno in genere una sola cuvee con questa tecnica (altrimenti i costi sarebbero esorbitanti, e solo un nome come Selosse si puo' permettere certi prezzi su tutta la gamma), mentre le altre cuvees vengono prodotte con vin de reserve comunque esistente in azienda, utilizzato in percentuali diverse a seconda dell'annata e del giudizio del produttore. se ci pensiamo una cuvee metodo solera e' tutta prodotta con vin de reserve, che cosa chiedere di piu' dalla vita e dalla Champagne?


Che sia uno champagne per esempio :D

Tanto per inquadrare il mio modo di vedere, io vendo champagne di vigneron tra cui anche bulard, billiot, e selosse, non vendo grandi maison. Perchè sono fondamentalmente curioso e mi piacciono le differenze territoriali che lo champagne può esprimer, e perchè i piccoli hanno un gran bel rapporto qualità prezzo rispetto alle gamme delle maison

Però se devo fare l'elenco di migliori champagne provati, ti sparerei un elenco di Domperignò, bellepocche, uistoncerci, krug, salò......... in varie annate e raramente nelle versioni diciamo per generalizzare R.D. e quelle rare volte sempre con anni dalla sboccatura. Quindi quando mi accosto a un grande champagne di un piccolo produttore, non cerco qualcosa di "diverso" da questi, ma una diversa declinazione della stessa cosa, una versione più espressiva del territorio, J beaufort 1989, e 1979, e il rosè doux del 1990, Renè collard 1976 roi renè il 1969 rosè, il brut 1975, Corbon 1988 e un pò a culo a seconda della bottiglia anche il "vendage" 1971, Agrapart 1985 e 1983, Diebolt vallois mi sembra 77 e 85 ma dovrei riguardare gli appuntini, Aubry de humbert 1989, aubry blanc de blanc 1976 e 1982, Legras 1990......

Concludendo per me il substance è impatto gustativo ++ emozione generale - - - soprattutto a bicchiere "caldo", Ho gusti arcaici


sulle considerazioni che hai esposto qui sopra nessuno puo' dissentire, idem per la lista di millesimati 'vignaioli' di gran vaglia che hai snocciolato (quoto sopratutto Collard, Corbon e Diebolt).

pero' un conto e' il discorso sulla disponibilita' o meno di sufficiente 'vin de reserve' nelle caves dei piccoli vignerons, un conto e' la questione dei millesimati (dove di vin de reserve ne entra ben poco o nulla).
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Messaggioda master » 08 mag 2008 18:42

Luca Mazzoleni ha scritto:
master ha scritto:
Luca Mazzoleni ha scritto:
master ha scritto:tra l'altro tra i tre che hai citato il petraea di boulard è l'unico che mi convince veramente, non amo billiot su tutta la linea, fa prodotti impegnativi, dal punto di vista gustativo mi stancano, e si stancano in fretta, nella mia esperienza non è bene tenerli a lungo in cantina, soprattutto il base, si spegne presto.


abbiamo o gusti o esperienze di assaggio diverse su bottiglie diverse di Billiot, prendo atto delle tue delusioni che purtroppo non posso suffragare con i miei ricordi.

Il substance di selosse è un caso a parte, so che andrò contro tutti qui, ma lo trovo un prodotto che non ha i numeri per costare quello che costa, per me è un ottimo prodotto da cinquanta/sessanta euro non di più.


vale la pena notare che Anselme Selosse sta estendendo il metodo solera al resto della sua gamma, dal 1994 infatti ha avviato una base solera anche per il Contraste.
riguardo al Petraea di Boulard io trovo che l'uscita 1997-2003 sia probabilmente piu' completa e slanciata verso il futuro che non la 1996-2002, ma posso sbagliarmi (sebbene entrambe siano di alto livello e di alta serieta' vignaiola, imo).
i produttori che si impegnano con il metodo solera fanno in genere una sola cuvee con questa tecnica (altrimenti i costi sarebbero esorbitanti, e solo un nome come Selosse si puo' permettere certi prezzi su tutta la gamma), mentre le altre cuvees vengono prodotte con vin de reserve comunque esistente in azienda, utilizzato in percentuali diverse a seconda dell'annata e del giudizio del produttore. se ci pensiamo una cuvee metodo solera e' tutta prodotta con vin de reserve, che cosa chiedere di piu' dalla vita e dalla Champagne?


Che sia uno champagne per esempio :D

Tanto per inquadrare il mio modo di vedere, io vendo champagne di vigneron tra cui anche bulard, billiot, e selosse, non vendo grandi maison. Perchè sono fondamentalmente curioso e mi piacciono le differenze territoriali che lo champagne può esprimer, e perchè i piccoli hanno un gran bel rapporto qualità prezzo rispetto alle gamme delle maison

Però se devo fare l'elenco di migliori champagne provati, ti sparerei un elenco di Domperignò, bellepocche, uistoncerci, krug, salò......... in varie annate e raramente nelle versioni diciamo per generalizzare R.D. e quelle rare volte sempre con anni dalla sboccatura. Quindi quando mi accosto a un grande champagne di un piccolo produttore, non cerco qualcosa di "diverso" da questi, ma una diversa declinazione della stessa cosa, una versione più espressiva del territorio, J beaufort 1989, e 1979, e il rosè doux del 1990, Renè collard 1976 roi renè il 1969 rosè, il brut 1975, Corbon 1988 e un pò a culo a seconda della bottiglia anche il "vendage" 1971, Agrapart 1985 e 1983, Diebolt vallois mi sembra 77 e 85 ma dovrei riguardare gli appuntini, Aubry de humbert 1989, aubry blanc de blanc 1976 e 1982, Legras 1990......

Concludendo per me il substance è impatto gustativo ++ emozione generale - - - soprattutto a bicchiere "caldo", Ho gusti arcaici


sulle considerazioni che hai esposto qui sopra nessuno puo' dissentire, idem per la lista di millesimati 'vignaioli' di gran vaglia che hai snocciolato (quoto sopratutto Collard, Corbon e Diebolt).

pero' un conto e' il discorso sulla disponibilita' o meno di sufficiente 'vin de reserve' nelle caves dei piccoli vignerons, un conto e' la questione dei millesimati (dove di vin de reserve ne entra ben poco o nulla).



Era solo per dare un inquadramento ai miei gusti e alla mia ricerca da appassionato nello champagne, cerco per quanto possibile di trovare dei prodotti base e millesimati che esprimano il più possibile il territorio di provenienza, come moncuit o turgy a le mesnil, gatinoise o gosset brabant ad ay.... e de Carlini e M. arnould a verzenay ......
E tra i millesimati cerco sempre di intravedere nel futuro una evoluzione che si avvicini a quelli che ho citato, cosa piuttosto rara.

La critica al metodo solera, è più di stile e di emozione che non di gusto, potrei fare una sorta di parallelo con i vini bianchi, diciamo stile Gravner, che a me piacciono ma il varietale e le caratteristiche territoriali spesso si perdono. Trovo che il metodo solera presenti lo stesso problema, soprattutto per selosse e billiot molto meno per Bulard..
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Messaggioda Luca Mazzoleni » 08 mag 2008 18:55

indubbiamente la scelta del metodo solera e' effettuata scientemente per svincolare il terroir e l'appellation Champagne dallo stereotipo del 'vino con le bollicine' o 'vino delle feste' e restituire allo Champagne la sua dignita di 'vino' di territorio. questo credo spiegherebbero Francis, Anselme o Henri se fossero parte di questa discussione (Anselme Selosse per esempio ha spesso dichiarato che la carbonica e' quasi un accessorio per i suoi vini, mentre l'obiettivo primario e' ottenere una struttura profonda e sana, aromi quasi da vino bianco piu' che da Champagne).
dunque lo Champagne da metodo solera 'e un gusto acquisito, anche se fortunatamente siamo lontani anni luce in Petraea, Substance e Cuvee Laetitia da certi sentori 'neoprimitivi' che ben conosciamo grazie a diversi biodinamici nostrani... (non faccio nomi).

credo che negli Champagne metodo solera la vinosita' e la complessita' risultino legate alle uve e al suolo anziche' all'autolisi dei lieviti, al dosage o alla carbonica in maniera maggiore (magari non sempre gradita da tutti) rispetto agli Champagne di concezione tradizionale.
l'uso del metodo solera e' comunque ristretto ad un pugno cosi' limitato di vignerons che qualsiasi considerazione rimane per il momento del tutto probabilistica e opinabile.
viva la diversita', come dicono in regione 'il n'y a pas le Champagne mais des vins de Champagne'
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Messaggioda master » 08 mag 2008 19:36

Luca Mazzoleni ha scritto:indubbiamente la scelta del metodo solera e' effettuata scientemente per svincolare il terroir e l'appellation Champagne dallo stereotipo del 'vino con le bollicine' o 'vino delle feste' e restituire allo Champagne la sua dignita di 'vino' di territorio. questo credo spiegherebbero Francis, Anselme o Henri se fossero parte di questa discussione (Anselme Selosse per esempio ha spesso dichiarato che la carbonica e' quasi un accessorio per i suoi vini, mentre l'obiettivo primario e' ottenere una struttura profonda e sana, aromi quasi da vino bianco piu' che da Champagne).
dunque lo Champagne da metodo solera 'e un gusto acquisito, anche se fortunatamente siamo lontani anni luce in Petraea, Substance e Cuvee Laetitia da certi sentori 'neoprimitivi' che ben conosciamo grazie a diversi biodinamici nostrani... (non faccio nomi).

credo che negli Champagne metodo solera la vinosita' e la complessita' risultino legate alle uve e al suolo anziche' all'autolisi dei lieviti, al dosage o alla carbonica in maniera maggiore (magari non sempre gradita da tutti) rispetto agli Champagne di concezione tradizionale.
l'uso del metodo solera e' comunque ristretto ad un pugno cosi' limitato di vignerons che qualsiasi considerazione rimane per il momento del tutto probabilistica e opinabile.
viva la diversita', come dicono in regione 'il n'y a pas le Champagne mais des vins de Champagne'


io invece vedo e sento la complessita dei vini di selosse molto legati al metodo e poco all'uva e al suolo di provenienza, ti faccio un esempio alternativo, George Laval, i suoi vini non spumantizzati sono bei vini profondi e raggiungono una grande complessità in pochi anni di bottiglia e li ritrovi al 100% delle loro caratteristiche dopo la spumantizzazione, e questo vale anche per i suoi prodotti base che non sono assolutamente da bere subito, o anche Fallet Prevostat per tornare a luoghi più vicini a selosse, tutti e due attentissimi in vigna e piuttosto tradizionali in cantina....

E per me insisto ma selosse necessita le bolle almeno negli ultimi anni.
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Messaggioda Luca Mazzoleni » 08 mag 2008 19:45

a questo punto bisognerebbe che parlassero direttamente i vignaioli per spiegare le loro intenzioni e la loro visione di cosa debba essere o non essere Champagne 'autentico'.

quando si tratta di produttori seri io amo bere tanto lo Champagne fresco, netto e 'convenzionale' (che mi pare sia il tuo preferito) quanto lo Champagne evoluto, vinoso e 'non convenzionale' (che sia ottenuto con metodo solera o con pochissima solfitazione, vedi Franck Pascal o Leclapart).
ribadisco pero' la mia esperienza sensoriale sugli Champagne metodo solera di Selosse, Boulard e Billiot: mai una bottiglia men che brillante fino ad oggi e grande tenuta gusto=olfattiva a bottiglia aperta e in bicchiere.
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Messaggioda MCSE » 09 mag 2008 09:21

Visto che se ne era parlato sul tread dei Nav , allora ieri sera con il buon babbo si è aperto:

Champagne Larmandier-Bernier Terre de Vertus

BUONO !!
Giallo paglierino con unghia dorata, brillante.Naso sfaccettato di mineralità un po compressa e una prugna gialla dolce , con un sottofondo leggero di lieviti.Bocca Fresca , perlage quasi come una mousse , sapido e citrino , finale fresco di agrumi .
Ultima modifica di MCSE il 09 mag 2008 15:33, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 09:34

master ha scritto:
Luca Mazzoleni ha scritto:
master ha scritto:tra l'altro tra i tre che hai citato il petraea di boulard è l'unico che mi convince veramente, non amo billiot su tutta la linea, fa prodotti impegnativi, dal punto di vista gustativo mi stancano, e si stancano in fretta, nella mia esperienza non è bene tenerli a lungo in cantina, soprattutto il base, si spegne presto.


abbiamo o gusti o esperienze di assaggio diverse su bottiglie diverse di Billiot, prendo atto delle tue delusioni che purtroppo non posso suffragare con i miei ricordi.

Il substance di selosse è un caso a parte, so che andrò contro tutti qui, ma lo trovo un prodotto che non ha i numeri per costare quello che costa, per me è un ottimo prodotto da cinquanta/sessanta euro non di più.


vale la pena notare che Anselme Selosse sta estendendo il metodo solera al resto della sua gamma, dal 1994 infatti ha avviato una base solera anche per il Contraste.
riguardo al Petraea di Boulard io trovo che l'uscita 1997-2003 sia probabilmente piu' completa e slanciata verso il futuro che non la 1996-2002, ma posso sbagliarmi (sebbene entrambe siano di alto livello e di alta serieta' vignaiola, imo).
i produttori che si impegnano con il metodo solera fanno in genere una sola cuvee con questa tecnica (altrimenti i costi sarebbero esorbitanti, e solo un nome come Selosse si puo' permettere certi prezzi su tutta la gamma), mentre le altre cuvees vengono prodotte con vin de reserve comunque esistente in azienda, utilizzato in percentuali diverse a seconda dell'annata e del giudizio del produttore. se ci pensiamo una cuvee metodo solera e' tutta prodotta con vin de reserve, che cosa chiedere di piu' dalla vita e dalla Champagne?


Che sia uno champagne per esempio :D

Tanto per inquadrare il mio modo di vedere, io vendo champagne di vigneron tra cui anche bulard, billiot, e selosse, non vendo grandi maison. Perchè sono fondamentalmente curioso e mi piacciono le differenze territoriali che lo champagne può esprimer, e perchè i piccoli hanno un gran bel rapporto qualità prezzo rispetto alle gamme delle maison

Però se devo fare l'elenco di migliori champagne provati, ti sparerei un elenco di Domperignò, bellepocche, uistoncerci, krug, salò......... in varie annate e raramente nelle versioni diciamo per generalizzare R.D. e quelle rare volte sempre con anni dalla sboccatura. Quindi quando mi accosto a un grande champagne di un piccolo produttore, non cerco qualcosa di "diverso" da questi, ma una diversa declinazione della stessa cosa, una versione più espressiva del territorio, J beaufort 1989, e 1979, e il rosè doux del 1990, Renè collard 1976 roi renè il 1969 rosè, il brut 1975, Corbon 1988 e un pò a culo a seconda della bottiglia anche il "vendage" 1971, Agrapart 1985 e 1983, Diebolt vallois mi sembra 77 e 85 ma dovrei riguardare gli appuntini, Aubry de humbert 1989, aubry blanc de blanc 1976 e 1982, Legras 1990......

Concludendo per me il substance è impatto gustativo ++ emozione generale - - - soprattutto a bicchiere "caldo", Ho gusti arcaici


chapeau, quand'è che ci troviamo a bere qualcosa assieme?? :D :D
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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 09:53

Comunque complimenti a Luca e Master discussione veramente interessante, in soldoni anche io mi sento di apprezzare di più uno Champagne aderente al territorio rispetto ad uno più "manipolato" (anche se manipolato egregiamente come nel caso dei solera di Selosse, Boulard...)

Il Substance ad esempio non mi ha fatto gridare al miracolo, soprattutto dopo qualche minuto nel bicchiere. A breve berrò il Reflet d'Antan di Bereche che non ho ancora provato.
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Messaggioda ilvinaio » 09 mag 2008 09:54

[ Però se devo fare l'elenco di migliori champagne provati, ti sparerei un elenco di Domperignò, bellepocche, uistoncerci, krug, salò......... in varie annate e raramente nelle versioni diciamo per generalizzare R.D. e quelle rare volte sempre con anni dalla sboccatura. Quindi quando mi accosto a un grande champagne di un piccolo produttore, non cerco qualcosa di "diverso" da questi, ma una diversa declinazione della stessa cosa, una versione più espressiva del territorio, J beaufort 1989, e 1979, e il rosè doux del 1990, Renè collard 1976 roi renè il 1969 rosè, il brut 1975, Corbon 1988 e un pò a culo a seconda della bottiglia anche il "vendage" 1971, Agrapart 1985 e 1983, Diebolt vallois mi sembra 77 e 85 ma dovrei riguardare gli appuntini, Aubry de humbert 1989, aubry blanc de blanc 1976 e 1982, Legras 1990......

Concludendo per me il substance è impatto gustativo ++ emozione generale - - - soprattutto a bicchiere "caldo", Ho gusti arcaici[/quote]

chapeau, quand'è che ci troviamo a bere qualcosa assieme?? :D :D[/quote]


Più che "chapeau" x me la lettura ieri è stata un suplizio di Tantalo :D
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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 09:57

ilvinaio ha scritto:Più che "chapeau" x me la lettura ieri è stata un suplizio di Tantalo :D


:lol: :lol: :lol:

concordo Francesco!!!! organizziamo dai che mi è venuta sete di bolle!!! :D :D
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Messaggioda MCSE » 09 mag 2008 10:03

gremul ha scritto:
ilvinaio ha scritto:Più che "chapeau" x me la lettura ieri è stata un suplizio di Tantalo :D


:lol: :lol: :lol:

concordo Francesco!!!! organizziamo dai che mi è venuta sete di bolle!!! :D :D


cè posto o è un privè ? :lol:
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Messaggioda l'oste » 09 mag 2008 10:06

gremul ha scritto:
ilvinaio ha scritto:Più che "chapeau" x me la lettura ieri è stata un suplizio di Tantalo :D


:lol: :lol: :lol:

concordo Francesco!!!! organizziamo dai che mi è venuta sete di bolle!!! :D :D


Non ti sono bastate l'altro ieri?
Sei inesauribilmente frizzante... :lol: :lol:
Se ci mettiamo anche dei rossi, potrebbe essere per l'occasione di cui parlavamo poco fa...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 10:10

l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:
ilvinaio ha scritto:Più che "chapeau" x me la lettura ieri è stata un suplizio di Tantalo :D


:lol: :lol: :lol:

concordo Francesco!!!! organizziamo dai che mi è venuta sete di bolle!!! :D :D


Non ti sono bastate l'altro ieri?
Sei inesauribilmente frizzante... :lol: :lol:
Se ci mettiamo anche dei rossi, potrebbe essere per l'occasione di cui parlavamo poco fa...


rossi?? di cosa si tratta? :D :D

pussa via dal nostro thread!!!! :lol: :lol:
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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 10:11

MCSE ha scritto:
gremul ha scritto:
ilvinaio ha scritto:Più che "chapeau" x me la lettura ieri è stata un suplizio di Tantalo :D


:lol: :lol: :lol:

concordo Francesco!!!! organizziamo dai che mi è venuta sete di bolle!!! :D :D


cè posto o è un privè ? :lol:


se porti qualcosa anni 70/80 un buco si trova!! :D :D
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Messaggioda ilvinaio » 09 mag 2008 10:31

gremul ha scritto:
MCSE ha scritto:
gremul ha scritto:
ilvinaio ha scritto:Più che "chapeau" x me la lettura ieri è stata un suplizio di Tantalo :D


:lol: :lol: :lol:

concordo Francesco!!!! organizziamo dai che mi è venuta sete di bolle!!! :D :D


cè posto o è un privè ? :lol:


se porti qualcosa anni 70/80 un buco si trova!! :D :D






Allora buttiamo le basi :wink: Bottiglie minimo 20 anni e location o Il Borgo a Concorezzo o il Due Spade a Cernusco o dove volete voi.x il quando bisogna vedere tutti i vari impegni di ognuno e sarà il punto più in salita da organizzare le bottiglie infatti le abbiamo tutti :D
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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 10:44

ilvinaio ha scritto:
gremul ha scritto:
MCSE ha scritto:
gremul ha scritto:
ilvinaio ha scritto:Più che "chapeau" x me la lettura ieri è stata un suplizio di Tantalo :D


:lol: :lol: :lol:

concordo Francesco!!!! organizziamo dai che mi è venuta sete di bolle!!! :D :D


cè posto o è un privè ? :lol:


se porti qualcosa anni 70/80 un buco si trova!! :D :D






Allora buttiamo le basi :wink: Bottiglie minimo 20 anni e location o Il Borgo a Concorezzo o il Due Spade a Cernusco o dove volete voi.x il quando bisogna vedere tutti i vari impegni di ognuno e sarà il punto più in salita da organizzare le bottiglie infatti le abbiamo tutti :D


si, ho la cantina piena di Champagne anni 70/80, non so più dove metterle, quindi nessun problema!! :lol: :lol:
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Messaggioda tasteclimber » 09 mag 2008 11:02

MCSE ha scritto:Visto che se ne era parlato sul tread dei Nav , allora ieri sera con il buon babbo si è aperto:

Champagne Larmandier-Bernier Terre de Vertus

BUONO !!
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Standing ovation
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Messaggioda Luca Mazzoleni » 09 mag 2008 14:36

gremul ha scritto:Comunque complimenti a Luca e Master discussione veramente interessante, in soldoni anche io mi sento di apprezzare di più uno Champagne aderente al territorio rispetto ad uno più "manipolato" (anche se manipolato egregiamente come nel caso dei solera di Selosse, Boulard...)

Il Substance ad esempio non mi ha fatto gridare al miracolo, soprattutto dopo qualche minuto nel bicchiere. A breve berrò il Reflet d'Antan di Bereche che non ho ancora provato.


trovo un po' ingeneroso e paradossale che gli Champagne dei vignerons che si dedicano di piu' al recupero della vita naturale dei loro vigneti e che spendono un sacco di tempo, soldi ed energie a creare una batteria di solera per rendere piu' individuali e caratterizzati i loro vini... vengano definiti Champagne 'piu' manipolati', come fossero prodotti industriali fortemente smanettati in cantina.

Gremul se mi dici che il Petraea di Boulard e' uno Champagne 'manipolato' mentre magari che so, Winston Churchill o altre cuvee haute-de-gamme di grandi maison sono Champagne 'aderenti al territorio', be' significa veramente che ci sono pochi punti di contatto tra il mio gusto e il tuo, sorry!
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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 14:46

Luca Mazzoleni ha scritto:
gremul ha scritto:Comunque complimenti a Luca e Master discussione veramente interessante, in soldoni anche io mi sento di apprezzare di più uno Champagne aderente al territorio rispetto ad uno più "manipolato" (anche se manipolato egregiamente come nel caso dei solera di Selosse, Boulard...)

Il Substance ad esempio non mi ha fatto gridare al miracolo, soprattutto dopo qualche minuto nel bicchiere. A breve berrò il Reflet d'Antan di Bereche che non ho ancora provato.


trovo un po' ingeneroso e paradossale che gli Champagne dei vignerons che si dedicano di piu' al recupero della vita naturale dei loro vigneti e che spendono un sacco di tempo, soldi ed energie a creare una batteria di solera per rendere piu' individuali e caratterizzati i loro vini... vengano definiti Champagne 'piu' manipolati', come fossero prodotti industriali fortemente smanettati in cantina.

Gremul se mi dici che il Petraea di Boulard e' uno Champagne 'manipolato' mentre magari che so, Winston Churchill o altre cuvee haute-de-gamme di grandi maison sono Champagne 'aderenti al territorio', be' significa veramente che ci sono pochi punti di contatto tra il mio gusto e il tuo, sorry!


Luca hai frainteso il mio pensiero, riferendomi a Champagne "manipolati" (che ho messo tra virgolette, non voglio dargli un'accezione negativa) mi riferisco solo ai metodo solera.

Amo molto, più degli altri, gli Champagne di Boulard e di tutti gli RM, ci mancherebbe altro, proprio perchè li trovo assai aderenti al territorio!
Ultima modifica di gremul il 09 mag 2008 14:50, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 14:48

Voglio solo dire che fatico a capire come il Substance sia da considerarsi l'archetipo della territorialità, poi ben venga Selosse e mi piace assai il Petraea!!!
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Messaggioda pippuz » 09 mag 2008 15:09

gremul ha scritto:Voglio solo dire che fatico a capire come il Substance sia da considerarsi l'archetipo della territorialità, poi ben venga Selosse e mi piace assai il Petraea!!!

Secondo me si sta facendo confusione.
Cosa c'entra l'utilizzo della solera con la territorialità ?
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Messaggioda l'oste » 09 mag 2008 15:12

pippuz ha scritto:
gremul ha scritto:Voglio solo dire che fatico a capire come il Substance sia da considerarsi l'archetipo della territorialità, poi ben venga Selosse e mi piace assai il Petraea!!!

Secondo me si sta facendo confusione.
Cosa c'entra l'utilizzo della solera con la territorialità ?


Immagine

Che schifezza mischiare il vino con la birra.
Giusto per fare rutti più forti... :P :P
Ultima modifica di l'oste il 09 mag 2008 15:22, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda gremul » 09 mag 2008 15:12

pippuz ha scritto:
gremul ha scritto:Voglio solo dire che fatico a capire come il Substance sia da considerarsi l'archetipo della territorialità, poi ben venga Selosse e mi piace assai il Petraea!!!

Secondo me si sta facendo confusione.
Cosa c'entra l'utilizzo della solera con la territorialità ?


niente, nel senso che la pratica solera va forse a "mascherare" (anche in senso positivo, ci mancherebbe) un po' il vino

più che mascherare forse cambiare....ma alla fine poi dipende dai gusti, non credo sia una cosa che si può definire giusta o sbagliata
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Messaggioda l'oste » 09 mag 2008 15:14

:P
Ultima modifica di l'oste il 09 mag 2008 15:22, modificato 1 volta in totale.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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