SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

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zampaflex
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda zampaflex » 29 apr 2024 10:08

Azz, versante orobico mai visto niente, io.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda brontosauro » 29 apr 2024 11:24

Ne approfitto per chiedervi un nome: cinque o sei anni fa ho casualmente acquistato al supermercato (un supermercato Conad con una zona enoteca molto fornita e selezionata) una bottiglia di Rosso di Valtellina di un piccolo produttore che non conoscevo, di cui in questo thread non ho visto traccia e di cui… non ricordo più il nome! Ricordo solo, perché il fatto mi aveva colpito, che proveniva da una vigna nella zona di Albosaggia, sopra Sondrio ma nel versante orobico. La bottiglia era molto “grossa”, di vetro pesante, come dovesse sfidare i secoli. La produzione era di poche centinaia di bottiglie. Non ricordo neppure l’annata.
Qualcuno riesce ad identificare il produttore?


Non conosco il vino né la zona, ma sono bergamasco (di città) e... provo a indovinare.
Un piccolo produttore che si chiama "BastiànCuntràri"? Qualche indizio collima.
Due giovani fulminati dalla viticoltura, che aprono una vitivinicola proprio ad Albosaggia. Anzi, "la loro cantina infatti è l’unica cantina valtellinese a trovarsi sul versante orobico".
Producono un Rosso di Valtellina e un Valtellina Superiore.
E qui mi fermo. Non so nulla della bottiglia (ma qualche foto dell'etichetta si trova) né della distribuzione.
Potrebbe essere?
Bronto Sauro

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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda zampaflex » 29 apr 2024 12:13

Se fosse Bastian Cuntrari, allora non merita più di tanto. Ma è Sassella, solo la cantina è ad Albosaggia.
Bevuto l'anno scorso, trovate rece qui se cercate.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 29 apr 2024 18:33

No, la bottiglia non era quella…
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda brontosauro » 29 apr 2024 20:28

No, la bottiglia non era quella…


Faccio un secondo tentativo di identificazione, anche questo "al buio" (cioè senza conoscere l'etichetta né la zona): poi mi taccio.
Rosso di Valtellina "Le Gaggine" di Stefano Beltrama.
2 ha vitati condotti in biologico, ad Albosaggia. 2500 bottiglie come produzione totale dell'azienda.
Etichetta austera, nera, bottiglia che alla vista dà l'idea di "pesante".
Mai citato nel thread.
Quello che non mi torna sarebbe la presenza in GDO.
Bronto Sauro

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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 30 apr 2024 19:10

Si! Adesso ricordo era proprio quello! Non male, mi sembra di ricordare, come Rosso… leggero leggero ma fine e saporoso…
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda Nexus1990 » 01 mag 2024 15:52

Ogni tanto mi concedo anche io un’incursione nella chiavennasca, che mi piace molto, quindi la settimana scorsa ho stappato:
Rainoldi Sassella Riserva 2009
Naso finemente speziato, cipria e pepe bianco, poi un bel profumo di rosa. Sorso energico, dove l’austerità millantata dal produttore in etichetta si è trasformata in una goduriosità fatta di agrume candito con un cenno balsamico ma non pungente. Retrolfattiva sfaccettata, dove ritorna la nota cosmetica e la rosa, con qualcosa di erbaceo ad allungarla. Vino di grandissima eleganza
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 03 mag 2024 20:22

Lette in questo forum molte recensioni positive per questo vino, che non avevo mai assaggiato, ho pensato di acquistare due bottiglie di annata buona.
In questione è il Valtellina Superiore Sassella Riserva 2016 - Terrazzi Alti di Siro Buzzetti.
Mi aspettavo molto, viste le degustazioni riportate in questo forum.
Ma.
Il vino ha una materia importante ed evidente. Il colore è granato intenso, scuro e denso.
Il bouquet, che si apre molto molto lentamente, è già terziario, totalmente “autunnale”, scuro, sembra il vino di venticinque anni che ho bevuto l’altro ieri invece del vino di otto anni che ho effettivamente davanti. C’è la mineralità della Sassellla, ma immersa in una veste funebre. Il profumo, comunque, dopo ore di areazione, lo chiamo interessante, peculiare.
In bocca, però, il tannino è ancora troppo graffiante e con una nota amara che, se anche questa è peculiare e - capisco - possa piacere molto a qualcuno, non è realmente gradevole. La persistenza è corta.
Questo è un Valtellina, corretto, senza le puzzette delle botti vecchie, ma di concezione vecchia, vecchia. Questa non è “tipicità” o, se è tipicità, è tipicità che non fa risaltare tutte le grandi potenzialità che, a mio parere, il grande vino di Valtellina può avere.
Ripeto, la materia è importante. L’interpretazione del terroir non è quella che, secondo me, può portare la Valtellina tra le prime aree vitivinicole del mondo, come altri prodotti recenti e no stanno facendo.
Comunque, come molti vini del genere, può darsi che fra dieci anni questo vino sia un capolavoro. La seconda bottiglia che ho acquistato insieme a questa la dimentico in cantina almeno per quel periodo…
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda zampaflex » 04 mag 2024 15:33

ferrari federico ha scritto:Lette in questo forum molte recensioni positive per questo vino, che non avevo mai assaggiato, ho pensato di acquistare due bottiglie di annata buona.
In questione è il Valtellina Superiore Sassella Riserva 2016 - Terrazzi Alti di Siro Buzzetti.
Mi aspettavo molto, viste le degustazioni riportate in questo forum.
Ma.
Il vino ha una materia importante ed evidente. Il colore è granato intenso, scuro e denso.
Il bouquet, che si apre molto molto lentamente, è già terziario, totalmente “autunnale”, scuro, sembra il vino di venticinque anni che ho bevuto l’altro ieri invece del vino di otto anni che ho effettivamente davanti. C’è la mineralità della Sassellla, ma immersa in una veste funebre. Il profumo, comunque, dopo ore di areazione, lo chiamo interessante, peculiare.
In bocca, però, il tannino è ancora troppo graffiante e con una nota amara che, se anche questa è peculiare e - capisco - possa piacere molto a qualcuno, non è realmente gradevole. La persistenza è corta.
Questo è un Valtellina, corretto, senza le puzzette delle botti vecchie, ma di concezione vecchia, vecchia. Questa non è “tipicità” o, se è tipicità, è tipicità che non fa risaltare tutte le grandi potenzialità che, a mio parere, il grande vino di Valtellina può avere.
Ripeto, la materia è importante. L’interpretazione del terroir non è quella che, secondo me, può portare la Valtellina tra le prime aree vitivinicole del mondo, come altri prodotti recenti e no stanno facendo.
Comunque, come molti vini del genere, può darsi che fra dieci anni questo vino sia un capolavoro. La seconda bottiglia che ho acquistato insieme a questa la dimentico in cantina almeno per quel periodo…

A me ha ricordato un quasi sforzato. E non credo sia la strada giusta da percorrere.
Per quello che costa poi, anche no.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 17 mag 2024 20:36

Rosso di Valtellina 2022 - Ar.Pe.Pe.
Forse non è il miglior Valtellina base (pardon, Rosso di Valtellina) che ho assaggiato in questo ultimo periodo, il RdV di Marco Ferrari è a mio parere più fine e complessivamente un vino “migliore”, ma questo Rosso di Ar.Pe.Pe. ha indubbiamente più carattere.
Quello che perde in termini di finezza guadagna in termini di complessità e carnosità, fermo restando che stiamo parlando di un modello di Valtellina - giustamente - più facile e immediato delle sottozone del Superiore o delle Riserve.
Rubino di media intensità il colore; esuberante il profumo, lampone e susina rossa in evidenza, molto tipico e - nella sua relativa semplicità - molto accattivante e interessante.
La bocca è pronta alla beva, dotata di una manifesta ma gradevole acidità, con un tannino lieve lieve, che accarezza la bocca.
Vent’anni fa un Valtellina base (pardon, Rosso di Valtellina) così pulito, fresco, fine, era del tutto impensabile.
90/100, per me.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 24 mag 2024 20:21

Erano più di vent’anni che non assaggiavo l’Inferno del Nobili, un “classico” di Valtellina. Non ne avevo un ricordo ottimo: vino certo “tipico”, con tutti gli annessi e connessi che questo voleva dire fino agli anni ‘90, ma non sempre pulito nei profumi e spesso ancora troppo acidulo…
Oggi questo Inferno Riserva 2017 mi propone un prodotto uguale nella tipicità (questa volta in senso buono) ma completamente trasformato in termini di finezza, correttezza d’esecuzione, spessore qualitativo.
Il vino è molto buono e si posiziona tra i migliori Inferno degli ultimi anni.
Colore ancora fresco, rubino scuro con unghia granato. Profumo sommesso ma composito e fine, sul registro del balsamico (mallo di noce, gemme di pino), del fruttato maturo (sorbo, melograno e persino buccia di pera), dell’animalico-empireumatico (pelliccia, tabacco) e dello speziato dolce (cannella, pepe di Sichuan).
Il gusto è morbido, pronto da bere, con la nota acidula che, se non eccessiva, è la caratteristica positiva dei Valtellina Superiore. Di medio corpo.
92/100 il mio giudizio
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 28 mag 2024 19:52

Stasera filetto di cavallo con salsa allo yogurt e aglio nero con rapa rossa grattugiata con olio e salsa Ponzu (soia e limone).
Un buon Valtellina Superiore come vino: il Pietrisco 2021 di Boffalora.
Molto profumato al naso nel registro del fiorito, uno dei miei preferiti sui vini da Nebbiolo non invecchiati: rosa, violetta, fiori di campo; a bicchiere areato esce lo speziato - minerale tipico della sottozona Sassella (le vigne sono a Castione Andevenno, proprio dopo, o prima a seconda di come percorri la valle, la Sassella).
In bocca si evidenzia l’impostazione “tradizionale” del vino, ma in chiave enologicamente corretta, pulita, moderna nel senso buono del termine…
Corpo medio ma persistenza buona e buon equilibrio. Il vino può sicuramente ancora migliorare ma è già pronto al consumo.
Il colore è fresco, ovviamente - data l’annata recente - rubino di media intensità.
91/100 il mio giudizio.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda maxer » 29 mag 2024 00:33

ferrari federico ha scritto:Stasera filetto di cavallo con salsa allo yogurt e aglio nero con rapa rossa grattugiata con olio e salsa Ponzu (soia e limone).
Un buon Valtellina Superiore come vino: il Pietrisco 2021 di Boffalora

...
non mi esprimo sul vino, non l' ho mai assaggiato
apprezzo invece ( e molto ) l' idea brillante e fantasiosa del tuo piatto abbinato
difficile sì da cucinare, per la varietà dei tanti ingredienti ma, se si riesce a raggiungere un giusto equilibrio di sapori, può diventare un "grande piatto"
...

mi complimento inoltre con te perché, per ogni descrizione di un vino, sempre l' accompagni scrivendo anche l' abbinamento di un piatto : purtroppo lo fanno in pochi
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 30 mag 2024 15:55

Grazie. ☺️
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 07 giu 2024 20:07

Stasera Magret de Canard sauce Madeira con patate al forno.
Grande il Valtellina Superiore: Sassella Le Barbarine 2018 di La Castellina, l’azienda agricola della Fondazione Fojanini.
Il Sassella della Fojanini è sempre stato considerato, anche 30 anni fa, come un antesignano della qualità che, 30 anni dopo posso dire che si è compiutamente realizzata nel vino valtellinese. Qualità che, a partire dalle pratiche vitinicole più consapevoli, ad arrivare alla perizia enologica dell’enologo dell’epoca, proprio quell’Introini che successivamente fece la fortuna della Sertoli Salis, era - come dire - in fieri…
Oggi quella qualità è, secondo me, compiutamente realizzata: colore granato di media intensità come da manuale del nebbiolo tradizionale; corpo medio, già abbastanza armonizzato ma in predicato e predisposizione a ulteriori miglioramenti, con il tannino “cuoioso” ancora in evidenza e l’acidità caratteristica dei vini di Valtellina ad assicurare la durata del vino.
La persistenza e la consistenza sono ottime.
Ma è nel profumo che questo vino diventa grande. Il frutto maturo (ciliegia rossa, lampone, ribes ma anche un tocco di esotico - frutto della passione e persino ananas), lo speziato (il chiodo di garofano, il pepe bianco), il balsamico (mallo di noce) e soprattutto il minerale tipico della Sassella (limatura di ferro, roccia bagnata).
Il bouquet è - qualitativamente parlando e fatte le debite differenze di terroir - del tutto al livello di un grande Barolo. Molto simile al profumo di una buona annata di Rocce Rosse (ad un terzo buono del costo…).
Per me, 93/100 la valutazione.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda Fabrizio_l » 16 ago 2024 21:43

Oggi da Ciapponi a Morbegno. Opera di mamete previsti i 19€. Una marea di rosé e spumanti brut, spumanti brut al prezzo dei migliori Franciacorta e Trento doc. Non ci siamo. Vediamo cosa mi offre la costiera dei cech e l'amato Fay.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda zampaflex » 03 ott 2024 12:22

Vado in un nuovo ristorante (consigliatissimo, grandi materie prime, Il Triciclo a Oga) e vedo molte etichette che non conosco.
Alla fine mi porto via una bottiglia di tiratura limitatissima (300) di produttore mai sentito.

Az. Agr. Felizzari - Matock Zero 2019
Questa piccola cantina sta ad Albosaggia, da Maps si vedono un po' di vigneti in zona, già questa una rarità (versante orobico, esposizione a nord, il sole lo vedono d'estate). Il vino è un "esperimento" di recupero, essendogli avanzato dello sforzato, e lo ha quindi mescolato con del normale Rosso.
Purtroppo, a monte, ci sono stati serissimi problemi di contaminazione da brettanomiceti, e probabilmente un controllo della temperatura sbagliato.
C'è abbastanza volatile da darmi fastidio, e un ritorno di sapore di succhi gastrici che sono un marker tipico.
Fruttone smaccato senza eleganza, ovviamente a questo punto né florealità né speziatura.
Medio corpo, un po' bruciante tra alcool e volatile.
Non ci siamo proprio.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda maxer » 03 ott 2024 18:11

zampaflex ha scritto:
... alla fine mi porto via una bottiglia di tiratura limitatissima (300) di produttore mai sentito.

Az. Agr. Felizzari - Matock Zero 2019
Questa piccola cantina sta ad Albosaggia, da Maps si vedono un po' di vigneti in zona, già questa una rarità (versante orobico, esposizione a nord, il sole lo vedono d'estate). Il vino è un "esperimento" di recupero, essendogli avanzato dello sforzato, e lo ha quindi mescolato con del normale Rosso.
Purtroppo, a monte, ci sono stati serissimi problemi di contaminazione da brettanomiceti, e probabilmente un controllo della temperatura sbagliato.
C'è abbastanza volatile da darmi fastidio, e un ritorno di sapore di succhi gastrici che sono un marker tipico.
Fruttone smaccato senza eleganza, ovviamente a questo punto né florealità né speziatura.
Medio corpo, un po' bruciante tra alcool e volatile.
Non ci siamo proprio

...
colpo di scena :shock:

la prima volta, da quando ti leggo ( diversi anni ...), che non assegni le tue solite tre ridenti faccine ad un vino !

dev' essersi proprio trattato di un liquido imbevibile, di più, pessimo e disgustoso

fortuna che ne abbiano prodotte solo 300 bottiglie :lol:
...
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 06 ott 2024 16:43

Valtellina Superiore Sassella Grisone 2021
Alfio Mozzi

Colore chiaro, rubino con riflessi granato, da nebbiolo tradizionale.
Profumo esuberante, molto complesso e variegato nelle sue tante sottigliezze. Fine, già maturo (anche se non evoluto), offre nuances di mallo di noce, limatura di ferro, piccoli frutti rossi maturi, mentuccia, rosa appassita.
In bocca si trova una perfetta corrispondenza con il naso, con una beva già aperta e pronta, un corpo medio-leggero che armonizza bene e con buona finezza tannino e acidità.
Un vino molto tipico, pulito, di qualità superiore.
92/100
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Messaggioda ferrari federico » 19 ott 2024 13:08

Avevo grande curiosità per il nuovo “Tre bicchieri” della guida Gambero Rosso, un’etichetta che non avevo mai assaggiato: il Grumello SO de I Vitari, in questo caso nell’annata 2021.
Confermo che si tratta di un ottimo vino, anche se nella mia personale elezione preferisco sia i profumi esuberanti e finissimi dei lievi Grumello di Luca Faccinelli sia la materia e il corpo dei Dossi salati di Dirupi.
Questo Grumello SO 2021 de I Vitari fa capire che intorno ci sta un progetto e un investimento importante, un enologo esperto (anche se con un curriculum sul Sangiovese e non sul Nebbiolo), un modello di tipicità tradizionale (botti grandi ecc.) sulla falsariga di Ar.Pe.Pe.
Il colore è tipico e corretto, un rubino - granato di media intensità con qualche bagliore aranciato che rivela uno stato di evoluzione già avanzato, nonostante la annata relativamente recente.
I profumi si aprono molto molto lentamente ma ala fine mettono in primo piano un bouquet più sullo speziato - animalico (tabacco, cuoio, una lontana cannella, terra umida, sottobosco) che non sul fruttato - floreale come forse ci aspetterebbe da un Grumello giovane. I fiori ci sono ma è un poutpourri appassito.
Non so se dipenda dall’annata ma sembra un vino con molti più anni di maturazione. Ottimo profumo, in complesso, comunque, di finezza superiore.
In bocca, invece, il tannino non è ancora completamente pronto, e l’equilibrio acidità - morbidezza deve ancora raggiungere un migliore livello di armonia. Al retro bocca, di ottima persistenza, si evidenzia un alone amarognolo che necessita di essere accompagnato da un cibo con adeguate caratteristiche.
Complessivamente 91/100 per il mio giudizio.
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda ferrari federico » 20 ott 2024 13:15

Inferno Riserva 2019
Rainoldi

Vino poco appariscente: non mette in campo la sovraestrazione e il corpo che molti dei produttori valtellinesi delle ultime generazioni inseguono, propone un modello di “tradizione” basato sulla esuberanza dei profumi sottili e compositi e non sulla cupezza dei toni “autunnali” che certe etichette enfatizzano, gioca - come è doveroso per ogni vino di Valtellina che non si chiami Sforzato - più sulla finezza che sulla potenza…
È sempre stato ed è ancora uno dei migliori Inferno, a mio parere. Nella ottima annata 2019 mostra una ottima potenzialità di evoluzione, tutta giocata sulla spina acida piuttosto che sul tannino.
Il colore è rubino vivace, di media intensità di colore, senza eccessivi sconfinamenti sul granata. Finissimi i profumi, molto esemplificativi della tipicità valtellinese, con uno start balsamico - animalico, come ci si aspetta da un Inferno, di mallo di noce, cuoio, sottobosco, tabacco dolce, ma con un cuore fruttato-fiorito esemplare che offre il lampone e il ribes rosso, la rosa fresca e quella appassita, e persino la carruba e la buccia di pera. Erbe aromatiche, timo e origano fresco, e spezie dolci, cannella e noce moscata, si affacciano in lontananza.
Già pronto da bere, con un tannino lieve e già risolto, tra qualche anno assorbirà anche la punta di acidità che, pur rinfrescando la bocca, specialmente con piatti grassi come i Pizzoccheri con cui l’ho bevuto (manco a dirlo, match perfetto…), è oggi l’elemento che sfora un poco da un’armonia perfettamente realizzata.
Rapporto qualità-prezzo esemplare.
Per me 92/100.
gp
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda gp » 17 feb 2025 16:48

ferrari federico ha scritto:Inferno Riserva 2019
Rainoldi

Vino poco appariscente: non mette in campo la sovraestrazione e il corpo che molti dei produttori valtellinesi delle ultime generazioni inseguono, propone un modello di “tradizione” basato sulla esuberanza dei profumi sottili e compositi e non sulla cupezza dei toni “autunnali” che certe etichette enfatizzano, gioca - come è doveroso per ogni vino di Valtellina che non si chiami Sforzato - più sulla finezza che sulla potenza…
È sempre stato ed è ancora uno dei migliori Inferno, a mio parere. Nella ottima annata 2019 mostra una ottima potenzialità di evoluzione, tutta giocata sulla spina acida piuttosto che sul tannino.
Il colore è rubino vivace, di media intensità di colore, senza eccessivi sconfinamenti sul granata. Finissimi i profumi, molto esemplificativi della tipicità valtellinese, con uno start balsamico - animalico, come ci si aspetta da un Inferno, di mallo di noce, cuoio, sottobosco, tabacco dolce, ma con un cuore fruttato-fiorito esemplare che offre il lampone e il ribes rosso, la rosa fresca e quella appassita, e persino la carruba e la buccia di pera. Erbe aromatiche, timo e origano fresco, e spezie dolci, cannella e noce moscata, si affacciano in lontananza.
Già pronto da bere, con un tannino lieve e già risolto, tra qualche anno assorbirà anche la punta di acidità che, pur rinfrescando la bocca, specialmente con piatti grassi come i Pizzoccheri con cui l’ho bevuto (manco a dirlo, match perfetto…), è oggi l’elemento che sfora un poco da un’armonia perfettamente realizzata.
Rapporto qualità-prezzo esemplare.
Per me 92/100.

Ho assaggiato anch’io il VS Inferno Riserva 2019 di Rainoldi (14°, L. 23079, 34 euro a scaffale).

Alla cieca con un altro VS della stessa annata che pensavo fosse simile come stile, si è fatto riconoscere. Il vino è carico, sia come (pseudo) dolcezza sia come alcol, con note vanigliate e mentolate in evidenza, glicerico/burroso, con qualche nota minerale seria ma non in primo piano. Effettivamente l’acidità è un po’ sopra le righe rispetto allo stile delle casa, i tannini invece come di consueto sono già molto arrotondati. Il secondo giorno si affaccia un cenno di goudron. Nel complesso, un vino marcato dal legno piccolo, seppure gestito con una certa eleganza.

A mio giudizio non è un vino di particolare pregio né originalità, come d’altronde c’è da aspettarsi da un negociant, categoria abituata a lavorare molto in cantina una materia prima eterogenea sia come qualità sia come provenienza. Simpatizzo quindi con Slow Wine che non l’ha incluso tra i 7 vini valtellinesi premiati quest’anno, pur valutandolo come miglior vino dell’azienda, piuttosto che col Gambero Rosso che l’ha incluso tra i 6 premiati (di cui la metà negociant).

L’altro vino era il VS Valgella Vigna Fracia 2019 di Negri (13,5°, L. 1200 R3S, 39,90 euro a scaffale). Ricordo versioni passate di questo vino molto marcate dal legno, ma evidentemente c’è stato un restyling in azienda, almeno per questa linea di recente creazione in cui è confluito il Vigna Fracia. Pur avendo un prezzo da Riserva, il vino secondo me non ne ha la stoffa e resta irrisolto, con acidità marcata, alcol un po’ scisso e tannini superiori alla media valtellinese (bassotta) che non riescono a comporsi in un disegno coerente, facendo sembrare il vino più giovane di quello che è. Il reparto aromatico, centrato su susina e fieno, non è sovraccaricato da spezie da legno ma al tempo stesso risulta un po’ statico.

Riguardo all’annata 2019, non la definirei una ”ottima annata”. In assenza di una valutazione ufficiale attendibile, la si può ricavare da quei vitivinicoltori che fanno le riserve solo nelle annate che ritengono migliori. In questa selettività metterei al primo posto ArPePe, che dopo la 2018 passerà direttamente alla 2021 per le sue riserve, ma anche Terrazzi Alti, che ha fatto la stessa cosa per il suo Sassella Riserva. Invece le riserve di Rainoldi, pur rivendicando da sempre di essere prodotte “solo nelle annate migliori”, escono in quasi tutte le annate, salvo quelle davvero proibitive (ultima la 2014).
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda zampaflex » 17 feb 2025 17:56

gp ha scritto:Ho assaggiato anch’io il VS Inferno Riserva 2019 di Rainoldi (14°, L. 23079, 34 euro a scaffale).


Miii è tornato GP.
Due osservazioni.
Rainoldi ha sia vigne proprie (mi risulta dieci ettari) che acquisto di uve da conferitori, a memoria non so cosa realizzi dalle proprie vigne, magari riesco a scoprirlo stasera *
Sulla 19 non eccellente in Valtellina ho pochi riscontri di assaggi ma non sono stato folgorato, mentre sul provato storico credo che ci siano più annate buone tra quelle calde, rispetto al resto d'Italia, che tra quelle ottimali (vedi 16 e 19 per esempio).

* PS: verificato, si dichiarano 11,5 ettari di proprietà e 60% del totale uve acquistato. Rimane un 40% che non è poco, suppongo ci siano dentro tutte le riserve.
Non progredi est regredi
gp
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Re: SFURSAT e Valtellina Sup. - Quali secondo i forumisti

Messaggioda gp » 31 mar 2025 18:09

nel thread 'Cosa si beve a marzo 2025?' ferrari federico ha scritto:
ferrari federico ha scritto:Rosso di Valtellina 2022
Marco Ferrari

Jauss, teorico della letteratura tedesco che ha scritto tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, scriveva di “orizzonte delle attese”…
Nel mio personale orizzonte delle attese, nel mio ricordo di questa etichetta nelle annate precedenti, c’era una grande aspettativa: il Rosso di Valtellina di Marco Ferrari mi era sembrato, nelle annate precedenti, insieme a quello di Ar.Pe.Pe., il top della produzione attuale della valle in questa tipologia.

gp ha scritto:Sarebbe il caso di ragionare sulla tipologia "Rosso di Valtellina", per evitare di cadere nella trappola di mettere ai primi posti vini che almeno in certe annate sono dei Valtellina Superiore declassati (come nel caso del RdV 2020 di ArPePe, ma anche il 2019 con i suoi 14° in etichetta non scherzava...), dimenticandone altri che a mio parere sono più in linea con la tipologia. Ne nomino due: il RdV di Ascesa e il RdV Murachi di Radìs, guarda caso entrambi elevati in acciaio.
Non secondaria è anche la questione del prezzo a scaffale, che per i due vini che ho citato mi risulta inferiore ai 20 euro mentre per Arpepe (e credo anche Ferrari) è abbondantemente sopra.
Nello specificoo del RdV di Ferrari, a quanto risulta viene vinificato come i suoi Valtellina Superiore, salvo il periodo di affinamento più breve (ma sempre in tonneau come quelli): vedi qui https://www.20italie.com/marco-ferrari- ... altellina/


ferrari federico ha scritto:Non che questo 2022 sia deludente, tutt’altro; però, se nelle annate precedenti paragonavo il Rosso di Valtellina a un giovane Bourgogne base di ottima qualità, questo 2022 lo devo per forza apparentare con un Valtellina d’antan, profumi esuberanti (per fortuna puliti e netti) ma bocca dominata dall’acidità (non sgradevole) e tannino un po’ verde.
Dipende dall’annata? Dipende dalla percentuale alta (70%) di uve non diraspate?
Non so. Qualcuno dirà senz’altro che questo modello è molto più “tipico” di quello delle precedenti annate…
L’aerazione aiuta. Anche la bocca trova una sua più equilibrata sistemazione.
Resta il dubbio: si tratta di un prodotto “ad hoc” con una sua dimensione pensata e ricercata, come sembrava per le precedenti annate, o si tratta della “ricaduta” delle uve meno qualitativamente interessanti delle due etichette maggiori, Sassella e Inferno? Questo Rosso, mi sbaglierò, ma mi sembra molto “sasselloso”…
Almeno 88/100.


Il giorno dopo, a bottiglia aerata per 12 ore, escono profumi che ieri sera non avvertivo: prima di tutto una forte mineralità (limatura di ferro, pietra focaia), poi una inusuale nota di rosmarino ed erbe aromatiche miste. Il tutto su una base tipica di piccoli frutti rossi e rose fresche che ieri non avevo evidenziato. La beva resta sempre un po’ “brusca” ma la finezza del bouquet alza di un punto la valutazione complessiva, fino a 89/100.
gp

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