Cosa si beve a marzo 2025?

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piergi
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda piergi » 20 mar 2025 10:52

Nexus1990 ha scritto:
piergi ha scritto:PS
È un po' una mia fissazione quella sui gradi alcolici al limite nei vini moderni, ma questo vino ne faceva 13...

Ma se bevi primitivo di gioia del colle a colazione!

Ma quei vini hanno una impalcatura atta a reggere quelle gradazioni, risultano comunque equilibrati. E comunque la mattina ti danno una sferzata di energia mediterranea!
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda l'oste » 20 mar 2025 12:35

piergi ha scritto:PS
È un po' una mia fissazione quella sui gradi alcolici al limite nei vini moderni, ma questo vino ne faceva 13...

Per la gradazione alcolica siamo assolutamente sulla stessa frequenza (ricordo sempre Chateau Latour 1961, una divinità a 11°).
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Nexus1990 » 20 mar 2025 13:08

l'oste ha scritto:
piergi ha scritto:PS
È un po' una mia fissazione quella sui gradi alcolici al limite nei vini moderni, ma questo vino ne faceva 13...

Per la gradazione alcolica siamo assolutamente sulla stessa frequenza (ricordo sempre Chateau Latour 1961, una divinità a 11°).

Ma non ascoltarlo, ti assicuro che beve vini da 15,5% senza battere ciglio
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda piergi » 20 mar 2025 13:17

Nexus1990 ha scritto:
l'oste ha scritto:
piergi ha scritto:PS
È un po' una mia fissazione quella sui gradi alcolici al limite nei vini moderni, ma questo vino ne faceva 13...

Per la gradazione alcolica siamo assolutamente sulla stessa frequenza (ricordo sempre Chateau Latour 1961, una divinità a 11°).

Ma non ascoltarlo, ti assicuro che beve vini da 15,5% senza battere ciglio

Basta non siano nebbiolo o sangiovese!!
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda l'oste » 20 mar 2025 17:23

Nexus1990 ha scritto:
l'oste ha scritto:
piergi ha scritto:PS
È un po' una mia fissazione quella sui gradi alcolici al limite nei vini moderni, ma questo vino ne faceva 13...

Per la gradazione alcolica siamo assolutamente sulla stessa frequenza (ricordo sempre Chateau Latour 1961, una divinità a 11°).

Ma non ascoltarlo, ti assicuro che beve vini da 15,5% senza battere ciglio

Scherzi a parte, mi fa sempre effetto fastidio quando mi capita di sentir dire da enotecari, venditori o "degustatori" che "...XYZ è un gran vino e poi, oh guarda ha ben 14,5°...".
Come se più alcool = più qualità.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Tex Willer » 20 mar 2025 20:09

Bue apis Cantina del Taburno 2000. Bottiglia ritirata da un forumista storico, tenuta benissimo. Vino di grande struttura ma non pesante,con gradazione alcolica quasi introvabile oggi(13,5°).Grande bevuta.
Se qualcosa è gratis, il prodotto sei tu
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda vinogodi » 20 mar 2025 21:07

Tex Willer ha scritto:Bue apis Cantina del Taburno 2000. Bottiglia ritirata da un forumista storico, tenuta benissimo. Vino di grande struttura ma non pesante,con gradazione alcolica quasi introvabile oggi(13,5°).Grande bevuta.
...confermo: bevuta di recente una 1999 da sballo...grande vino era, grandissimo vino oggi...
8)
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Monferrale » 20 mar 2025 21:14

-Primo Canato 2015, Grignolino del monferrato casalese. Grignolino affinato in legno tipo MOnferace anche se non fa parte dell'associazione. Bevuto 2 volte alla cieca: una volta ho detto Barbaresco o Roero Valmaggiore, l'altra ho detto Etna rosso.
L'ho scelto per la festa del papà visto che è un vino che il produttore Marco Canato ha dedicato a suo padre.
Per gioco l'ho aperto insieme a un Gattinara per vedere se alla cieca li confondevo ma il nebbiolo l'ho beccato subito.
Colore mattone da nebbiolo, il naso paga una leggerissimo principio di ossidazione però offre ancora molto: more di rovo, rose, mirtilli e un elegante nota balsamica che ricorda gli aghi di pino; in bocca è una vera goduria, pura seta, il centro bocca riprende e amplifica la nota balsamica; buona persistenza. Non ha quasi più niente del grignolino però è molto buono ed ha accompagnato splendidamente gli agnolotti ai 3 arrosti autoprodotti.

-Gattinara 2016 Nervi/Conterno. Naso stupendo da pinot nero con fragole di bosco, arancia rossa, rose, cuoio, sigari e sottobosco; tannini un pò più nervosetti rispetto al grignolino ma a me piacciono così; beva irresistibile grazie ad acidità e aromi di bocca prorompenti. Abbinato con soddisfazione al coniglio arrosto.

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ferrari federico
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda ferrari federico » 21 mar 2025 15:27

Cahors 2015
Clos de Gamot

Molto scuro il colore, ancora giovanissimo, con bagliori rubino su un velluto violaceo quasi nero.
Profumi sommessi, in cui il frutto maturo (ciliegia nera, buccia di pera e un tocco di esotico, frutto della passione e lychee) spunta dietro una spessa coltre di sottobosco, tartufo, noce moscata, goudron, con una nota di fumé.
Al gusto è morbido e molto buono, sono lievi sia l’acidità che il tannino, perfettamente armonizzati ed equilibrati tra loro.
Molto diverso da un Malbec argentino, l’altra zona di riferimento a livello mondiale per questo vitigno, che qui dà vita ad un vino molto più “classico” e austero, in versione tradizionalissima e dotato della generosità e della genetica per un potenziale lungo invecchiamento.
92/100 per il mio giudizio.

Accordo cibo-vino perfetto con un Moliterno al tartufo e fave fresche.
gmi1
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda gmi1 » 21 mar 2025 16:42

Dom Perignon verticale 1982–1999 Trattoria Entrá, Salde di Entrtá, 18 Marzo 2025
In buonissima compagnia alla Trattoria Entrá, aperta appositamente dall’amico Antonio, ci siamo finalmente dedicati alla degustazione di 7 annate di Dom Perignon Vintage, con la dovuta calma e tranquillitá.
7 annate per 7 commensali, ognuno ne ha portata una:
1999 – 1995  con alici marinate, carpaccio di ricciola e pesce spada, ostriche (2)
1996 – 1990  con spaghetto “Martelli” alle vongole
1985 – 1983 – 1982  con galletto (sovraccoscia) e funghi - formaggi
Tutte bocce che hanno dato una buona performance, confermando come questo grande Champagne abbia una ottima tenuta nel tempo, anzi migliorando con il passare degli anni; solo il 1982 ha avuto qualche problemino all’apertura, ma l’ultimo cm di tappo a contatto con il vino era integro e, alla sua rimozione, c’é stato un piccolo sbuffo di gas in uscita che ci ha dato ulteriori garanzie.
Riporto qualche nota e commento, non approfondite perché abbiamo pensato a goderci la serata e la compagnia, ma le impressioni e quanto i vini hanno espresso sono ben chiare.
1999 si é mostrato in tutta la sua giovinezza, non ancora arrivato ad una piena armonia che ne permetta la piena espressione, che, in ogni caso, non potrá essere eccelsa perché si sentono le piccole mancanze dell’annata  90pt
1995 versione molto elegante, espressivo e molto piacevole, é un vino compiuto che ha sicuramente molta vita davanti, ma che giustifica giá l’investimento per averlo e che sicuramente non ha deluso le aspettative  94pt
1996 un treno in corsa, un cavallo al galoppo con la criniera al vento, ha entusiasmato tutti per la sua piacevolezza nell’entrata in bocca, una mineralitá favolosa che accompagna una piena e gradevole aciditá che ne garantirá una lunghissima vita; per tutti WoN, tra qualche anno le migliori bottiglie potranno aggiungere uno o due punti allo score di stasera  97pt
1990 sinceramente mi aspettavo di piú, pensando che fosse l’annata (grande) nel pieno della maturitá con ancora tutti i sentori di un vino vivo ed energico; é sicuramente piacevole, rotondo, con una bolla carezzevole che abbraccia tutto il palato, peró non affascina ed emoziona come ci aspettavamo  93pt
1985 cambiando decade si cambia anche tonalitá di colori, dimostrandosi peró ancora piacevole, con una bolla presente che aiuta a non avere cedimenti fino al post deglutizione; 40 anni dalla vendemmia portati piú che bene  93pt
1983 qui abbiamo un colore molto carico che tende all’evoluto spinto, fin troppo sinceramente; l’unica annata che accenna piccole note non del tutto piacevoli in bocca, bolla poco presente, finale corto e anonimo  85pt
1982 bellissimo e buonissimo vino, a me é piaciuto tantissimo, a qualcuno un pelino meno, ma sicuramente il migliore della decade ’80; colore evoluto il giusto, probabilmente la piú buona nocciolina delle 7 annate, (la 99 non la esprime ancora), bolla lieve ma carezzevole, finale lunghissimo  94pt
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda piergi » 21 mar 2025 17:36

Fiano di Avellino 015- Filadoro
Da Lapio, un concentrato di sale marino, conchigliame e idrocarburo. Al sorso ci sta sia questa parte mineral/verticale che dimensionalità tattile, canfora, frutta a pasta gialla, mandarino tardivo.
Finale che stupisce per una leggera noterella di zucchero filato che anziché stancare crea un bel connubio con l'energia iodata che sicuramente rappresenta l'elemento più caratterizzante di questa bottiglia.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda zampaflex » 21 mar 2025 19:51

Sono rimaste indietro un po' di bottiglie, niente di eclatante comunque.

Les Cretes - Cuvée Bois 2018
Di fronte al legno invadente che è uscito alla prima snasata, ed al fatto che non si è più ripulito, in aggiunta al corpo decisamente inadeguato, non posso che inastare cartelli di implorazione a cambiare ricetta. E non serve raccogliere prima o aumentare le rese per avere un vino più verticale, anzi, se poi lo prendono a dogate...me lo ricordavo più decente.
:D :D :)

Zind Humbrecht - Gwt Turckheim 2020
Portato da amici. Non è il loro vino di punta, ok, ma non si riesce a finirlo neanche pagando dei barboni californiani.
:D :D :)

Cuilleron - Saint-Joseph Les Serines 2017
Annata è quello che è, zona altrettanto, se (pure qui) meni di legno (40% nuovo) devi aspettare due giorni affinché finalmente si pulisca, e poi lo puoi bere. Semplice, di buon corpo, complessità di basso livello, piacevolezza al palato almeno discreta.
:D :D :D ++

Piancornello - BdM 2015
Ho appuntato: giovane, fresco, frenato, sparpagliato, primario. Forse, non è nemmeno un male. Diamogli tempo.
:D :D :D :) -

Rizzi - Barbaresco Pajoré 2013
Nonostante gli anni c'è ancora un po di ruvidità al palato che non mi aggrada molto, lo avrei voluto più setoso. Gradevole l'aromatica, con una soffusa balsamicità in divenire.
:D :D :D :) +

Fregonese - Barolo Cerretta 2015
Prospettico, dal ventaglio intrigante (melone, gigli, anice), ma anche dal corpo fine e dalla chiusura un po' troppo a sparire. Buona mano, da quel cru avrei sperato in più corpo.
:D :D :D :) +

Clos Marie - Pic Saint Loup Les Glorieuses 2010
Verticale, decisamente fresco, quasi sul lato corto della maturità. Succo di ribes e mirtilli, più carnalità che fiorellini, è goloso e non si fa pregare.
:D :D :D :)
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda gianni femminella » 21 mar 2025 21:41

piergi ha scritto:Fiano di Avellino 015- Filadoro
Da Lapio, un concentrato di sale marino, conchigliame e idrocarburo. Al sorso ci sta sia questa parte mineral/verticale che dimensionalità tattile, canfora, frutta a pasta gialla, mandarino tardivo.
Finale che stupisce per una leggera noterella di zucchero filato che anziché stancare crea un bel connubio con l'energia iodata che sicuramente rappresenta l'elemento più caratterizzante di questa bottiglia.


È una sfida alla mia memoria, non mi verrà mai in mente di che bottiglie si trattasse, ma un leggero zucchero filato nel Fiano mi è capitato di trovarlo più di una volta.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
Rutilio Namaziano, de reditu
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda piergi » 22 mar 2025 12:07

gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:Fiano di Avellino 015- Filadoro
Da Lapio, un concentrato di sale marino, conchigliame e idrocarburo. Al sorso ci sta sia questa parte mineral/verticale che dimensionalità tattile, canfora, frutta a pasta gialla, mandarino tardivo.
Finale che stupisce per una leggera noterella di zucchero filato che anziché stancare crea un bel connubio con l'energia iodata che sicuramente rappresenta l'elemento più caratterizzante di questa bottiglia.


È una sfida alla mia memoria, non mi verrà mai in mente di che bottiglie si trattasse, ma un leggero zucchero filato nel Fiano mi è capitato di trovarlo più di una volta.

Penso sia un descrittore che esce fuori nelle bottiglie che hanno qualche annetto sulle spalle, anche la canfora
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda ferrari federico » 22 mar 2025 14:25

Vermentino di Sardegna La Cala 2024
Sella & Mosca

Vino easy, da consumo quotidiano, molto pulito e corretto negli aromi come nei profumi.
Giallo paglierino a tirare sul verde pallido, molto limpido e brillante.
Profumi molto delicati di fiori bianchi, soprattutto gelsomino, ed erbe verdi appena tagliate.
In bocca è il meglio, buona intensità e freschezza, ottima sapidità (come è lecito aspettarsi da un vermentino sardo). Buona anche la PAI.
Consigliabile.
87/100
Il Parente
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Il Parente » 22 mar 2025 15:11

piergi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:Fiano di Avellino 015- Filadoro
Da Lapio, un concentrato di sale marino, conchigliame e idrocarburo. Al sorso ci sta sia questa parte mineral/verticale che dimensionalità tattile, canfora, frutta a pasta gialla, mandarino tardivo.
Finale che stupisce per una leggera noterella di zucchero filato che anziché stancare crea un bel connubio con l'energia iodata che sicuramente rappresenta l'elemento più caratterizzante di questa bottiglia.


È una sfida alla mia memoria, non mi verrà mai in mente di che bottiglie si trattasse, ma un leggero zucchero filato nel Fiano mi è capitato di trovarlo più di una volta.

Penso sia un descrittore che esce fuori nelle bottiglie che hanno qualche annetto sulle spalle, anche la canfora


Giannì è il ciclotene il responsabile di questo odore gradevole, a me ricorda le bancarelle di dolciumi dei luna park :D .
È una molecola odorosa rintracciabile principalmente tra i varietali che caratterizzano lo chardonnay, però anch'io l'ho identificato diverse volte tra i profumi che contraddistinguono il bouquet olfattivo del fiano (odore influenzato anche da passaggioin barrique, però così il discorso va un po' troppo per le lunghe andiamo oltre :mrgreen: ).
Per la canfora, invece, nn siamo nel campo dei varietali, ma nella naturale fase evolutiva: terziarizzazione.
Riguardano il fiano come qualsiasi altra cultivar :cry:
Principali responsabili sono il vitispirano ( che però ha il suo perché soprattutto nei rossi agée) e l'actinidolo.
Sono molecole standardizzati che accompagnano il vino verso il "mutismo varietale".
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Noirphenix81 » 22 mar 2025 16:21

vinogodi ha scritto:
Tex Willer ha scritto:Bue apis Cantina del Taburno 2000. Bottiglia ritirata da un forumista storico, tenuta benissimo. Vino di grande struttura ma non pesante,con gradazione alcolica quasi introvabile oggi(13,5°).Grande bevuta.
...confermo: bevuta di recente una 1999 da sballo...grande vino era, grandissimo vino oggi...
8)


Avevo acquistato una 2016 un paio di anni fa ed attende...quanto ancora pensate dovrei aspettare per poter goderne appieno?
Grazie
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda paperopap » 22 mar 2025 18:20

Il Parente ha scritto:
Giannì è il ciclotene il responsabile di questo odore gradevole, a me ricorda le bancarelle di dolciumi dei luna park :D .
È una molecola odorosa rintracciabile principalmente tra i varietali che caratterizzano lo chardonnay, però anch'io l'ho identificato diverse volte tra i profumi che contraddistinguono il bouquet olfattivo del fiano (odore influenzato anche da passaggioin barrique, però così il discorso va un po' troppo per le lunghe andiamo oltre :mrgreen: ).
Per la canfora, invece, nn siamo nel campo dei varietali, ma nella naturale fase evolutiva: terziarizzazione.
Riguardano il fiano come qualsiasi altra cultivar :cry:
Principali responsabili sono il vitispirano ( che però ha il suo perché soprattutto nei rossi agée) e l'actinidolo.
Sono molecole standardizzati che accompagnano il vino verso il "mutismo varietale".


Adoro i tecnicismi e la scienza applicata alle nostre passioni.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda paperopap » 22 mar 2025 18:46

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Giovanni Almondo - Bricco delle Ciliegie 2023
Da uno dei padri del Roero Arneis una tipica e ben dosata espressione del vitigno: naso ondivago tra fiori bianchi, arancia o meglio ancora clementina, erba appena falciata, tiglio, mentuccia... in bocca risulta minerale, con una notevole combo tra acidità e sapidità che richiama quasi il tannino. Qualche anno in più potrebbe aggiungere qualcosa. Giudizio decisamente positivo.

Comm. G.B. Burlotto - Dolcetto d'Alba 2019
La cantina non ha bisogno di presentazione ed anche il suo dolcetto risulta di livello. La frutta (lampone, ciliegia, prugna) risulta al contempo fresca e matura a seconda della temperatura del calice, la viola si alterna al ciclamino, classico poi il sentore vinoso. In bocca non ha nella freschezza la dote principale, piuttosto si declina morbido ma con un tannino presente sullo sfondo. PAI non banale.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Ludi » 23 mar 2025 08:37

Gitarella in Chianti, con un paio di visite:

Buondonno: vini naturali senza che questo incida sulla loro pulizia; anzi, il tratto essenziale è proprio la bevibilità, la succosità del frutto, unita alla complessità. Buono persino il taglio bordolese (+ Syrah) Campo ai Ciliegi. Il Lèmme Lèmme è decisamente un gran bel Sangiovese.

L'Erta di Radda: vini pettinati, precisi, fin troppo. Non che non siano buoni, ma non muovono emozioni. Un po' irritante che, pur avendo acquistato non poche bottiglie, e non avendo fatto perder tempo al titolare chiedendogli che differenza c'è tra barrique e tonneau, ci sia stata fatta pagare la visita.

Invece, preso in enoteca e bevuto a cena:
Monte Bernardi, Chianti Classico Riserva Sa'Etta 2020: buono, buono, buono...aiutatemi a dire buono. Di una sorprendente complessità al naso, si evolve nel bicchiere e al sorso esplode di una potenza gentile. Di uno straordinario equilibrio, tenuto conto dell'annata molto calda. Decisamente un produttore che vorrei approfondire.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda alì65 » 23 mar 2025 09:51

Ludi ha scritto:Gitarella in Chianti, con un paio di visite:

L'Erta di Radda: vini pettinati, precisi, fin troppo. Non che non siano buoni, ma non muovono emozioni. Un po' irritante che, pur avendo acquistato non poche bottiglie, e non avendo fatto perder tempo al titolare chiedendogli che differenza c'è tra barrique e tonneau, ci sia stata fatta pagare la visita.



in questo caso io avrei pagato la visita e avrei mollato le bt, cose mi fanno girare le palle non poco, ma tantè...
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Ludi » 23 mar 2025 09:57

alì65 ha scritto:
Ludi ha scritto:Gitarella in Chianti, con un paio di visite:

L'Erta di Radda: vini pettinati, precisi, fin troppo. Non che non siano buoni, ma non muovono emozioni. Un po' irritante che, pur avendo acquistato non poche bottiglie, e non avendo fatto perder tempo al titolare chiedendogli che differenza c'è tra barrique e tonneau, ci sia stata fatta pagare la visita.



in questo caso io avrei pagato la visita e avrei mollato le bt, cose mi fanno girare le palle non poco, ma tantè...


la tentazione è stata forte, ma alla fine ho taciuto e pagato. Diciamo che i loro vini non li prenderò più, neppure al ristorante; e, per quanto valga, ho segnalato la cosa qui.

Comunque questa tendenza sta pericolosamente diffondendosi. Capisco che in una visita ti dedicano tempo, però un conto è avere a che fare con un gruppo di profani che sbevazzano e alla fine ti comprano una bottiglia del base, un conto avere a che fare con appassionati che magari sono anche in grado di darti un feedback che può esserti utile e alla fine ti comprano otto bottiglie. In genere per sicurezza mi informo prima se la visita è a pagamento, stavolta avevamo organizzato un po' all'ultimo e non ci eravamo informati.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda romanee' » 23 mar 2025 12:20

Ludi ha scritto:
alì65 ha scritto:
Ludi ha scritto:Gitarella in Chianti, con un paio di visite:

L'Erta di Radda: vini pettinati, precisi, fin troppo. Non che non siano buoni, ma non muovono emozioni. Un po' irritante che, pur avendo acquistato non poche bottiglie, e non avendo fatto perder tempo al titolare chiedendogli che differenza c'è tra barrique e tonneau, ci sia stata fatta pagare la visita.



in questo caso io avrei pagato la visita e avrei mollato le bt, cose mi fanno girare le palle non poco, ma tantè...


la tentazione è stata forte, ma alla fine ho taciuto e pagato. Diciamo che i loro vini non li prenderò più, neppure al ristorante; e, per quanto valga, ho segnalato la cosa qui.

Comunque questa tendenza sta pericolosamente diffondendosi. Capisco che in una visita ti dedicano tempo, però un conto è avere a che fare con un gruppo di profani che sbevazzano e alla fine ti comprano una bottiglia del base, un conto avere a che fare con appassionati che magari sono anche in grado di darti un feedback che può esserti utile e alla fine ti comprano otto bottiglie. In genere per sicurezza mi informo prima se la visita è a pagamento, stavolta avevamo organizzato un po' all'ultimo e non ci eravamo informati.



Ormai molte aziende hanno incrementato la loro fonte di guadagno,facendo pagare le visite ,ed alcune aziende tra l'altro chiedono l'importo pari al costo di un biglietto di un concerto..questo lo potrei anche tollerare(cosa che non faccio)...ma quando alcune aziende fanno pagare visita ad operatori del settore(commercianti di vino,agenti,distributori ecc ecc) lo trovo propio inaccettabile e di un essere venale orribile
SPEDISCO SOLITAMENTE DOPO 1 O 2 GIORNI DAL PAGAMENTO...MA A MOLTI HO SPEDITO E SPEDIRO' ANCOR PRIMA.. :D :wink:
ferrari federico
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda ferrari federico » 23 mar 2025 14:33

Valtellina Superiore Sassella Riserva Rocce Rosse 2016
Ar.Pe.Pe.

Un bel granato chiaro con riflessi rubino all’esame visivo.
Il Rocce Rosse anche in questa annata si conferma come il punto di riferimento tra I Sassella (e, di conseguenza, per tutti i Valtellina). Eppure tra tutti i Valtellina di grande passo e spessore apparsi in questi ultimi decenni, questo è senza dubbio quello che mi ricorda di più un Barolo: la tipica nota ferrosa della Sassella, ovviamente, lo rende anche piuttosto diverso ma la combo rosa-goudron al naso ne ricorda moltissimo il profilo olfattivo di un Barolo di ottima finezza e qualità. In bocca la acidità tipica lo rende, se mai, più simile ad un grande nebbiolo del nord Piemonte, ma il bouquet è variegato e finissimo proprio come quello di un grand cru di Barolo o di Barbaresco. La qualità è quella.
A bicchiere areato esce anche la menta, i piccoli frutti rossi (soprattutto cassis e lampone), il tabacco biondo, l’arancia rossa, il cuoio.
In bocca è un po’ più scarico rispetto ad altre annate precedenti, con l’acidità a svettare su un tannino gentile. A bicchiere areato, si ammorbidisce e diventa perfettamente equilibrato e centrato.
Anche in questa annata, come in tutte quelle recenti, il Rocce Rosse non presenta più (per fortuna) quel profilo troppo “autunnale” e a volte già in fase discendente che caratterizzava le prime uscite di questa etichetta negli anni ‘90; non presenta più (ovviamente, vista la ristrutturazione completa della cantina) quei profumi a volte poco focalizzati e un po’ dubbi dati dalle vecchie botti di castagno; riesce pienamente a rendere tutta la nobiltà del terroir (quello del Rocce Rosse è senza dubbio il più classico e importante appezzamento nella sottozona Sassella, insieme a quello dalla Fondazione Fojanini e al Clos San Lorenzo di Mamete Prevostini) con grande tipicità e senza rincorrere sovraestrazioni e eccessive concentrazioni.
In questa annata, credo, un po’ di materia in più poteva anche starci: così come è, è un vino tutto sulla finezza e sulla complessità, più “aereo” che carnoso.
Molto molto buono. Purtroppo costa come un grande Barolo. Vale come un grande Barolo.
È stato ed è ancora il principale alfiere della nobiltà e della grandezza del vino dí Valtellina negli ultimi decenni, facendo scuola e creando tutta una serie di seguaci.
95/100 imo.

Bevuto con grande soddisfazione con tagliatelle ai funghi misti (molti shiitake).
L_Andrea
Messaggi: 397
Iscritto il: 18 mar 2021 08:15

Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda L_Andrea » 23 mar 2025 15:06

[b]Il Mottolo[ Baciorosso 2021 /b]
È il nuovo taglio bordolese della Cantina di Eno, rispetto al Serro presenta una percentuale di Merlot maggiore nel blend (Cab Sauvignon, Merlot e Carmenere).
Ancora con margine di evoluzione positiva ma ha tutto al suo posto. La dolcezza fruttata del Merlot è contrastata dalle speziatura del Cabernet e Carmenere; diciamo che ha la sua personalità e resta un best buy come tutti i vini del Mottolo.

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