Che bevuta pazzesca! Come sempre organizzazione magistrale di Marco vinogodi...sequenza in progressione magnifica! Sorprese e finali che da soli valevano il viaggio...poi ci aggiungi una tavolata di altissimo livello, il divertimento è assicurato...
Due commenti veloci e il podio di giornata...
Champagne, Cristal 2012 tra le versioni più 'grosse' di cui ho memoria, sarà interessante seguirne l'evoluzione, al momento reputo la 2008 superiore in futuro vedremo...Krug 171 ormai una certezza, ecco su di lui qualche dubbio di longevità ce l'ho...Herve Mathelin prima volta che bevevo L'Instant Tendresse, ottimo come preaperitivo...
Meo Camuzet, dopo anni di studio a Viadana sono riuscito a riconoscere la mano non facendomi tradire dai sentori nebbioleschi che han fuorviato buona parte del tavolo, vino molto chiuso e un po' cupo con tanta liquirizia...
Roumier, inizialmente è stato difficile collocarlo a Chambolle da quanto era 'grosso', ma l'evoluzione nel bicchiere non ha lasciato dubbi...
Ester Canale, tolti gli ultimi Roagna rimane il più pinoteggiante tra i Barolo, facile da individuare come ringer, ma non ha minimamente sfigurato nella batteria...
Vogue, vino molitico e poco persuasivo, ma in generale rimango un po' perplesso sulla classificazione a Grand Cru di Bonnes-Mares ripensando a certi 1er Cru, dopo vado a rileggere Castagno cosa ha scritto in merito...
Rouget, faccio ammenda, nemmeno lontano parente degli altri suoi Echezeaux bevuti, quello di ieri era un grande vino e per certi versi ricordava Ligier Belair...sicuro di non aver fatto qualche travaso Marco?
Dujac, vino potente, raspo sempre ben presente, forse mancava un po' di equilibrio in bocca...o ha semplicemente bisogno di stare ancora un po' di tempo in bottiglia...
Mugnier, l'eleganza e la femminilità di Chambolle-Musigny, naso suadente, ti veniva voglia di star li ad annusare il calice senza berlo, vino senza dubbio da podio di giornata...
Gros Frere, anche qui gli anni di studio a Viadana han dato qualche risultato, produttore azzeccato ma non pensavo a Richebourg ma più al suo Clos Vougeot 'Musigni', mancava quel naso stordente che mi ha sempre impressionato (ricordo un 2001 ai tempi del covid che aveva richiesto l'evacuazione della sala alla Barrique), manico che è sempre una garanzia comunque...
Prieur, avendo battezzato 'Musigni' il precedente unito alla potenza e ridotta eleganza di questo vino pensavo ad un Vosne, in realtà era proprio Musigny...
Leroy, ehhh Madame è sempre Madame, naso psicadelico infinito, bocca con acidità ben bilanciata e di una lunghezza spaventosa, inizialmente gli ho preferito il vino successivo ma più restava nel bicchiere più guadagnava punti...
DRC, vino spettacolare e perfetto, nulla fuori posto, è stato il vino della giornata...
Valentini, grande sorpresa/regalo che mi ha fatto Marco, dopo aver parlato con lui di questo vino che veniva da molti reputato tra i migliori 5 vini rossi degli ultimi decenni, mentre per i miei assaggi difficilmente entrava in una classifica dei primi 100, ha voluto farmi capire la vera potenza di questo vino...creando involontariamente un problema, adesso devo mettermi a cercare qualche bottiglia ben conservata (prossimamente voglio metterlo a battagliare con Calvari

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Egon Muller, arrivare dopo tutta la Borgogna rossa elencata in precedenza è un compito ingrato per chiunque, ma se vieni soprannominato il Coche Dury della Mosella allora puoi fare quello che vuoi, vino top, ha resettato completamente la bocca al punto che potevamo ricominciare tutto da capo...
Thomas Haag, degna chiusura dolce, più denso e dolce di Egon Muller (giustamente Auslese vs Kabinett) ma naso e bocca 'limitati' rispetto al campione precedente...
Podio finale:
1. DRC
2. Leroy
3. Mugnier