Messaggioda l'oste » 11 dic 2024 18:42
Ho conoscenze elementari e ringrazio chi più esperto e tecnico volesse integrare, approfondire, correggere o specificare per scienza e conoscenza sul forum di tutti, neofiti ed esperti.
Terroir nonostante l'assonanza non è la traduzione di terreno.
Il termine francese terroir è l'insieme di fattori naturali e umani riguardo la produzione di un vino.
I fattori naturali principali credo siano clima "tradizionale" di una data zona, meteo delle differenti annate, altitudine, suoli, topografia, esposizione.
I fattori umani si basano prevalentemente sulle scelte non dipendenti dalla natura ma dai produttori e dagli enologi.
Escluderei la pigiatura che rispetto a cento e passa anni fa, è per la maggior parte meccanica, ovviamente effettuata con macchinari diversi ma, per capirci, sostanzialmente pochissimissimi vini sul mercato vengono pigiati ancora con i piedi.
Quindi i principali fattori umani sono la scelta del vitigno, delle rese, dell'irrigazione, il tipo di coltivazione e impianti, il momento X della vendemmia, l'eventuale selezione dei grappoli (manuale o "meccanica"), l'uso di diserbanti, di prodotti chimici, zolfo eccetera.
Infine la "vinificazione" ovvero, generalizzando, i tempi, modi e i contenitori per la macerazione e fermentazione, diraspature e vinaccioli si o no, uso di lieviti "starter" indigeni o selezionati, enzimi, tannini gallici, "zucchero" (dove consentito) e altre nunerose scelte enologiche oltre ovviamente ai differenti procedimenti e tempi di affinamento del futuro vino (botte grande, barrique, cigarillo, anfora, vaso da notte ecc).
Ho sicuramente dimenticato molti aspetti ma ho voluto scrivere questo post sicuramente troppo lungo per condividere e riassumere, perché proprio il tema "terroir" è stato poche settimane fa l'argomento di una discussione molto interessante in cui ho imparato molto, ad una cena con un piccolo produttore, un commerciante e un enologo (che segue una piccola vigna di parenti in nord Piemonte). Naturalmente discussione bagnata da bottiglie di Gattinara, Lessona, Boca e Bramaterra.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini