Bevute novembrine

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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Patatasd » 26 nov 2024 13:05

ZEL WINE ha scritto:... se non hai voglia di aggiornare una carta dei vini cambia lavoro, perché resta un obbligo di legge come mantenere pulizia e ordine nelle cucine e nella sala.
... Continuare a far passare, tutte ste puttanate per “caratteristiche” (c’è quello che t’insulta, quello che non ha i prezzi esposti, quello che restituisce le stelle, quello che sticazazzi) o particolarità e’ un puro esercizio di stile, alla cassa prova a pagare con i soldi del monopoli a vedere l’effetto che fa.


Minchia quanto livore, che ti piaccia o no quelle sono le caratteristiche di quel posto, ci sono tante persone che lo amano per quello e altrettante che lo odiano.
Ora, non stiamo parlando di una chirurgia salva vita, ma di un'esperienza edonistica e conviviale.
Pretendere che tutto segua determinati standard come ritieni tu e privare tutte quelle persone che invece lo amano un posto del genere, quando ce ne sono già centinaia di migliaia di posti come dici tu non mi sembra un gran risultato.

Detto questo non capisco la logica dietro il discorso dei soldi del monopoly, non è che vai la e ti fanno bere acqua colorata o mangiare piatti in stile "Sette kili in sette giorni".
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda bobbisolo » 26 nov 2024 13:10

Patatasd ha scritto: Se sei uno che vuole andar la e avere tutto sotto controllo, non è il posto per te.


questa mi ha fatto sorridere :lol: :lol:

aggiungo che se è fuori legge non avere la carta prezzata (ammetto che la prima volta questa cosa mi ha "leggermente" indisposto da appassionato...) si può fare una segnalazione alla guardia di finanza... o no?
Io faccio senza e quando tempo e compagnia lo consentono vado... so che non sceglierò il vino per quella sera e pazienza, mi godo il cibo e magari qualche bella scoperta di vini che di solito non sceglierei... finchè non capita la sorpresa nel conto :mrgreen:
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Patatasd » 26 nov 2024 13:16

pstrada75 ha scritto:[
perche fino a una decina di anni fa le cose erano diverse e la carta dei vini (una ridotta con quelli consigliati e una enorme) c'era e potevi avere la tua scelta.....


Vero che le cose dopo le chiusure del lockdown sono cambiate. Ma loro si erano un po' stancati di lavorare come prima, avendo anche raggiunto una certa età. Si son trovati davanti alla scelta di chiudere o cambiare un po' le cose e hanno scelto la seconda.
Sicuramente queste scelte portano anche a filtrare un tipo di clientela con cui evidentemente preferivano non averci più tanto a che fare, e la cosa è evidente leggendo i commenti qua.

Poi io capisco perfettamente chi non si trova bene, non è che sto qua a volervi convincere che sia un'esperienza da fare. Solo trovo un po' assurdo che qualcuno pretenda che debbano cambiare il loro approccio per uniformarsi.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda ZEL WINE » 26 nov 2024 13:17

Patatasd ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:... se non hai voglia di aggiornare una carta dei vini cambia lavoro, perché resta un obbligo di legge come mantenere pulizia e ordine nelle cucine e nella sala.
... Continuare a far passare, tutte ste puttanate per “caratteristiche” (c’è quello che t’insulta, quello che non ha i prezzi esposti, quello che restituisce le stelle, quello che sticazazzi) o particolarità e’ un puro esercizio di stile, alla cassa prova a pagare con i soldi del monopoli a vedere l’effetto che fa.


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Detto questo non capisco la logica dietro il discorso dei soldi del monopoly, non è che vai la e ti fanno bere acqua colorata o mangiare piatti in stile "Sette kili in sette giorni".

Stai sereno che il livore lo tengo per altro se riesco, tu stai confondendo una disposizione di legge con altro, (la cosa fa fatica ad entrarti in zucca)non sono miei standard continua ad andarci che a me cambia zero, ma la sostanza del mio discorso non cambia.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Patatasd » 26 nov 2024 13:21

bobbisolo ha scritto:aggiungo che se è fuori legge non avere la carta prezzata (ammetto che la prima volta questa cosa mi ha "leggermente" indisposto da appassionato...) si può fare una segnalazione alla guardia di finanza... o no?


Per carità, ci mancherebbe... però fare una segnalazione alla GdF per una non conformità è diverso che pretendere che sti qua cambino il loro modo di lavorare.

Detto questo, si può anche quando si chiede una boccia dare un'idea della fascia di prezzo a cui si pensava, o quando vengono presentate chiedere quanto costano, dato che non è certo una furberia che sfruttano per infinocchiare le persone.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda bobbisolo » 26 nov 2024 13:36

Patatasd ha scritto:
bobbisolo ha scritto:aggiungo che se è fuori legge non avere la carta prezzata (ammetto che la prima volta questa cosa mi ha "leggermente" indisposto da appassionato...) si può fare una segnalazione alla guardia di finanza... o no?


Per carità, ci mancherebbe... però fare una segnalazione alla GdF per una non conformità è diverso che pretendere che sti qua cambino il loro modo di lavorare.

Detto questo, si può anche quando si chiede una boccia dare un'idea della fascia di prezzo a cui si pensava, o quando vengono presentate chiedere quanto costano, dato che non è certo una furberia che sfruttano per infinocchiare le persone.


lungi da me...

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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Nexus1990 » 26 nov 2024 13:47

Patatasd ha scritto:un tipo di clientela con cui evidentemente preferivano non averci più tanto a che fare

Non voler avere a che fare con un certo tipo di clientela non é compatibile con la gestione di un pubblico esercizio
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Nexus1990 » 26 nov 2024 13:48

bobbisolo ha scritto:
Patatasd ha scritto:
bobbisolo ha scritto:aggiungo che se è fuori legge non avere la carta prezzata (ammetto che la prima volta questa cosa mi ha "leggermente" indisposto da appassionato...) si può fare una segnalazione alla guardia di finanza... o no?


Per carità, ci mancherebbe... però fare una segnalazione alla GdF per una non conformità è diverso che pretendere che sti qua cambino il loro modo di lavorare.

Detto questo, si può anche quando si chiede una boccia dare un'idea della fascia di prezzo a cui si pensava, o quando vengono presentate chiedere quanto costano, dato che non è certo una furberia che sfruttano per infinocchiare le persone.


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Re: Bevute novembrine

Messaggioda ZEL WINE » 26 nov 2024 13:54

Nexus1990 ha scritto:
Patatasd ha scritto:un tipo di clientela con cui evidentemente preferivano non averci più tanto a che fare

Non voler avere a che fare con un certo tipo di clientela non é compatibile con la gestione di un pubblico esercizio

E’ proprio lì la questione ! Se non ti va di rispettare le norme, avere ospiti che non rientrano nei tuoi canoni (ma veramente leggere ste robe… “se entri in sintonia” tu cliente devi entrare in sintonia … :lol: ) chiudi, ospiti a casa tua chi vuoi, offri il vino senza prezzo e fai felice tutti. Ma veramente !
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Nexus1990 » 26 nov 2024 13:58

ZEL WINE ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Patatasd ha scritto:un tipo di clientela con cui evidentemente preferivano non averci più tanto a che fare

Non voler avere a che fare con un certo tipo di clientela non é compatibile con la gestione di un pubblico esercizio

E’ proprio lì la questione ! Se non ti va di rispettare le norme, avere ospiti che non rientrano nei tuoi canoni (ma veramente leggere ste robe… “se entri in sintonia” tu cliente devi entrare in sintonia … :lol: ) chiudi, ospiti a casa tua chi vuoi, offri il vino senza prezzo e fai felice tutti. Ma veramente !

Sono d’accordo. Volendo si potrebbe anche formare una associazione, così almeno puoi dividere le spese
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda ZEL WINE » 26 nov 2024 14:02

Nexus1990 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Patatasd ha scritto:un tipo di clientela con cui evidentemente preferivano non averci più tanto a che fare

Non voler avere a che fare con un certo tipo di clientela non é compatibile con la gestione di un pubblico esercizio

E’ proprio lì la questione ! Se non ti va di rispettare le norme, avere ospiti che non rientrano nei tuoi canoni (ma veramente leggere ste robe… “se entri in sintonia” tu cliente devi entrare in sintonia … :lol: ) chiudi, ospiti a casa tua chi vuoi, offri il vino senza prezzo e fai felice tutti. Ma veramente !

Sono d’accordo. Volendo si potrebbe anche formare una associazione, così almeno puoi dividere le spese

Guarda, a me sembra una discussione surreale: stiamo parlando delle basi, basi dell’ospitalità. Lavoro mi faccio il mazzo, entro in un locale pubblico per stare in pace con il mondo godermi della buona cucina e magari scegliere una buona bottiglia, NO. Debbo sperare di entrare in sintonia con gli osti, giocare la schedina per la bottiglia di vino e magari chiedere scusa per la visita se non si e’ abbastanza in linea con la personalità di chi ci ospita. Bah !
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda alleg » 26 nov 2024 14:05

ZEL WINE ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Patatasd ha scritto:un tipo di clientela con cui evidentemente preferivano non averci più tanto a che fare

Non voler avere a che fare con un certo tipo di clientela non é compatibile con la gestione di un pubblico esercizio

E’ proprio lì la questione ! Se non ti va di rispettare le norme, avere ospiti che non rientrano nei tuoi canoni (ma veramente leggere ste robe… “se entri in sintonia” tu cliente devi entrare in sintonia … :lol: ) chiudi, ospiti a casa tua chi vuoi e fai felice tutti. Ma veramente !


L idea attuale è un po’ quella… continuare a servire clienti che sono anche amici finché se ne ha voglia da entrambe le parti poi buonanotte ai suonatori. Non ci vedo niente di male, la carta dei vini era un optional da un po’ e non credo che nessuno possa mai essersi detto fregato dal loro servizio. io gli sono molto affezionato anche se non sempre ci sono stato in “sintonia”, sono anni che non vado. Un po’ me ne dispiaccio e mi dico che molto é dovuto alla difficoltà di coniugare il nuovo formato alle esigenze familiari/al tempo libero limitato ma forse é anche perché mi piace ricordarlo come ai vecchi tempi….
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda ZEL WINE » 26 nov 2024 14:39

alleg ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Patatasd ha scritto:un tipo di clientela con cui evidentemente preferivano non averci più tanto a che fare

Non voler avere a che fare con un certo tipo di clientela non é compatibile con la gestione di un pubblico esercizio

E’ proprio lì la questione ! Se non ti va di rispettare le norme, avere ospiti che non rientrano nei tuoi canoni (ma veramente leggere ste robe… “se entri in sintonia” tu cliente devi entrare in sintonia … :lol: ) chiudi, ospiti a casa tua chi vuoi e fai felice tutti. Ma veramente !


L idea attuale è un po’ quella… continuare a servire clienti che sono anche amici finché se ne ha voglia da entrambe le parti poi buonanotte ai suonatori. Non ci vedo niente di male, la carta dei vini era un optional da un po’ e non credo che nessuno possa mai essersi detto fregato dal loro servizio. io gli sono molto affezionato anche se non sempre ci sono stato in “sintonia”, sono anni che non vado. Un po’ me ne dispiaccio e mi dico che molto é dovuto alla difficoltà di coniugare il nuovo formato alle esigenze familiari/al tempo libero limitato ma forse é anche perché mi piace ricordarlo come ai vecchi tempi….


Perfetto: che mettano un cartello all’esterno o sul web che indichi a chiare lettere che sono stanchi, non sopportano più di tanto i clienti se non quelli allineati e in sintonia, che per i vini fanno loro e non scassassero la uollera che il tempo libero è’ sempre meno: se non va bene passare oltre. Ribadisco alla cassa consegni banconote vere non i soldi del monopoli.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Patatasd » 26 nov 2024 14:45

ZEL WINE ha scritto: tu stai confondendo una disposizione di legge con altro, (la cosa fa fatica ad entrarti in zucca)


Ma in realtà la cosa mi è molto chiara, il fatto è che nel discorso ci sono più parti stratificate che discutendole assieme creano confusione, proviamo a separarle.

Parte 1, mancanza del prezzo dei vini esposti al pubblico, e qua se effettivamente c'è una non conformità di legge ognuno è libero di farlo notare o fare una segnalazione, tutti d'accordo. Infatti per me prima dove c'era una lista semplice di vini prezzati e poi potevi chiedere anche altro "fuori menu" era il miglior compromesso.

Parte 2, obbligatorietà di esporre tutta la loro cantina in lista prezzata. E qua no, non c'è nessuna legge che ti obbliga a mettere in pubblico il tuo inventario in cantina. Puoi tranquillamente mostrare la parte ridotta e decidere se proporre altre chicche fuori dalla carta a chi vuoi, a tua discrezione.

Parte 3, approccio sulla proposta dei vini. A me piace andar la e far fare a loro, dando giusto un'idea di quanto vogliamo bere e più o meno che tipologia, perchè ho voglia di provare cose nuove e fiducia sulla loro proposta. Questa pratica in culture come quella Giapponese è ben radicata e codificata con un nome proprio: "Omakase" e crea un contratto non firmato in cui il cliente si affida totalmente all'oste e l'oste in cambio cerca di rispondere offrendogli il meglio che ha senza spendere troppo.
Ora, capisco che per l'occidentale e per l'Italiano questo possa essere visto come un "Ottimo, così ti rifilo i fondi di magazzino e te li vendo a ricarico massimo". Capisco anche chi non voglia andare in un posto dove i vini vengono serviti solo in modalità Omakase. D'altronde c'è anche chi non vuole andare in ristoranti dove ci sono solo percorsi di degustazione senza possibilità di scegliere "à la carte", ed è altrettanto legittimo.
Ma il fatto che qua si pretenda ad un piccolo ristorante dell'appenino di insegnare come debbano lavorare e del come debbano assecondare tutte le esigenze degli appassionati d vino, o peggio ancora che posti come questo non debbano esistere, questo no, non mi sembra legittimo.
Ultima modifica di Patatasd il 26 nov 2024 14:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda ZEL WINE » 26 nov 2024 14:50

Patatasd ha scritto:
ZEL WINE ha scritto: tu stai confondendo una disposizione di legge con altro, (la cosa fa fatica ad entrarti in zucca)


Ma in realtà la cosa mi è molto chiara, il fatto è che nel discorso ci sono più parti stratificate che discutendole assieme creano confusione, proviamo a separarle.

Parte 1, mancanza del prezzo dei vini esposti al pubblico, e qua se effettivamente c'è una non conformità di legge ognuno è libero di farlo notare o fare una segnalazione, tutti d'accordo. Infatti per me prima dove c'era una lista semplice di vini prezzati e poi potevi chiedere anche altro "fuori menu" era il miglior compromesso.

Parte 2, obbligatorietà di esporre tutta la loro cantina in lista prezzata. E qua no, non c'è nessuna legge che ti obbliga a mettere in pubblico il tuo inventario in cantina. Puoi tranquillamente mostrare la parte ridotta e decidere se proporre altre chicche fuori dalla carta a chi vuoi, a tua discrezione.

Parte 3, approccio sulla proposta dei vini. A me piace andar la e far fare a loro, dando giusto un'idea di quanto vogliamo bere e più o meno che tipologia, perchè ho voglia di provare cose nuove e fiducia sulla loro proposta. Questa pratica in culture come quella Giapponese è ben radicata e codificata con un nome proprio: "Omakase" e crea un contratto non firmato in cui il cliente si affida totalmente all'oste e l'oste in cambio cerca di rispondere offrendogli il meglio che ha senza spendere troppo.
Ora, capisco che per l'occidentale e per l'Italiano questo possa essere visto come un "Ottimo, così ti rifilo i fondi di magazzino e te li vendo a ricarico massimo". Capisco anche chi non voglia andare in un posto dove i vini vengono serviti solo in modalità Omakase. D'altronde c'è anche chi non vuole andare in ristoranti dove ci sono solo percorsi di degustazione senza possibilità di scegliere "à la carte", ed è altrettanto legittimo.
Ma il fatto che qua si pretenda ad un piccolo ristorante dell'appenino di insegnare come debbano lavorare e del come debbano assecondare tutte le esigenze degli appassionati d vino, questo no, non mi sembra legittimo.

Per il punto 2 l’obbligatorietà riguarda il menù e i prodotti da “bar”
Con l’Omakase: dichiaro pubblicamente di non essere al livello per proseguire la discussione.
Cordiali saluti
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Patatasd » 26 nov 2024 15:40

ZEL WINE ha scritto:Per il punto 2 l’obbligatorietà riguarda il menù e i prodotti da “bar”

Prodotti da "bar" mi sembra una definizione un po' poco significativa se si vuole fare i puntigliosi su questioni legali.

Il punto è che facendo riferimento alla legge regionale, basta anche avere una mini carta dei vini da una pagina con la proposta attuale e assolvi il tuo obbligo di legge (Come io ho d'altronde sempre visto fare quando andavo), se poi vuoi proporre altre cose fuori carta lo puoi fare a tua totale discrezione. Anche perché si tratta di bottiglie che hai in cantina che è un luogo non accessibile al pubblico e non sono quindi pubblicamente esposti.

Comunque devo ammettere che mi fa piacere che in questo forum ci sia finalmente puntigliosità sul rispetto delle leggi.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Patatasd » 26 nov 2024 15:49

ZEL WINE ha scritto:Perfetto: che mettano un cartello all’esterno o sul web che indichi a chiare lettere che sono stanchi, non sopportano più di tanto i clienti se non quelli allineati e in sintonia, che per i vini fanno loro e non scassassero la uollera che il tempo libero è’ sempre meno: se non va bene passare oltre.


https://locandamariella.it/cantina/

Qualche estratto dal sito:
In trattoria le bottiglie erano proposte con ricarichi veramente esigui e la Carta dei vino portava una clientela di appassionati, abituati alla cucina stellata, che si “accontentavano” della cucina di osteria per degustare bottiglie costose a prezzi amichevoli. Non erano certo clienti che potessero entrare in sintonia con noi, ma ho potuto conoscere anche veri appassionati con i quali era molto interessante condividere un buon vino che da soli, né io né loro, avremmo potuto permetterci.


“La carta dei vini qui a un certo punto ha smesso di esistere – aggiunge rabboccando i calici – con la scusa dell’ampiezza della nostra cantina e dei prezzi moderati piombavano persone che distorcevano la nostra filosofia di vino. Quindi abbiamo scelto di assumere noi stessi il ruolo di una carta parlante, lasciando riporre la fiducia del cliente sul fatto che beviamo e viviamo il vino da oltre 30 anni. Proponiamo sempre bottiglie entro i 30 euro di default. Se mi azzardo a scegliere qualcosa di più costoso, perché noto il contesto giusto, sono sempre il primo a rimarcarlo per tutelare la spesa degli ospiti. Un buon servizio non significa coniugare il verbo servire, ma presume una forma di rispetto e collettività che condiziona l’esperienza a tavola. Alcuni vini possono regalarti una magia, una tensione vi- tale che quando viene condivisa risulta ancora più bella. Avendo trafficato una vita tra l’analogico e il digitale, oggi definisco il nostro lavoro in sala come un approccio da tecnico umanista


Mi ricordo che, in questa situazione, vivevamo poca sintonia anche con i nuovi clienti che cercavano la cucina “quasi stellata a buon mercato”, sempre e costantemente ipercritici sul luogo in contrasto con i crismi estetici della massa di neo-gastronomi ed enofili. Certamente non avevano per nulla capito l’anima del luogo o forse eravamo noi a non riuscire più ad esprimerla.

Pian piano è subentrato un malessere profondo: la nostra idea di trattoria, crogiolo di momenti felici e vera amicizia, non poteva essere distrutta e consumata dall’ “infighettamento” di chi cerca la bella “location”, l’estetica dei piatti, il servizio formalmente corretto.
Ultima modifica di Patatasd il 26 nov 2024 16:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda pstrada75 » 26 nov 2024 15:56

Patatasd ha scritto:
ZEL WINE ha scritto: tu stai confondendo una disposizione di legge con altro, (la cosa fa fatica ad entrarti in zucca)


Ma in realtà la cosa mi è molto chiara, il fatto è che nel discorso ci sono più parti stratificate che discutendole assieme creano confusione, proviamo a separarle.

Parte 1, mancanza del prezzo dei vini esposti al pubblico, e qua se effettivamente c'è una non conformità di legge ognuno è libero di farlo notare o fare una segnalazione, tutti d'accordo. Infatti per me prima dove c'era una lista semplice di vini prezzati e poi potevi chiedere anche altro "fuori menu" era il miglior compromesso.

Parte 2, obbligatorietà di esporre tutta la loro cantina in lista prezzata. E qua no, non c'è nessuna legge che ti obbliga a mettere in pubblico il tuo inventario in cantina. Puoi tranquillamente mostrare la parte ridotta e decidere se proporre altre chicche fuori dalla carta a chi vuoi, a tua discrezione.

Parte 3, approccio sulla proposta dei vini. A me piace andar la e far fare a loro, dando giusto un'idea di quanto vogliamo bere e più o meno che tipologia, perchè ho voglia di provare cose nuove e fiducia sulla loro proposta. Questa pratica in culture come quella Giapponese è ben radicata e codificata con un nome proprio: "Omakase" e crea un contratto non firmato in cui il cliente si affida totalmente all'oste e l'oste in cambio cerca di rispondere offrendogli il meglio che ha senza spendere troppo.
Ora, capisco che per l'occidentale e per l'Italiano questo possa essere visto come un "Ottimo, così ti rifilo i fondi di magazzino e te li vendo a ricarico massimo". Capisco anche chi non voglia andare in un posto dove i vini vengono serviti solo in modalità Omakase. D'altronde c'è anche chi non vuole andare in ristoranti dove ci sono solo percorsi di degustazione senza possibilità di scegliere "à la carte", ed è altrettanto legittimo.
Ma il fatto che qua si pretenda ad un piccolo ristorante dell'appenino di insegnare come debbano lavorare e del come debbano assecondare tutte le esigenze degli appassionati d vino, o peggio ancora che posti come questo non debbano esistere, questo no, non mi sembra legittimo.


Guarda, sono appena rientrato da 3 settimane in Giappone, paese che adoro e forse il mio preferito in assoluto proprio per la pulizia, onesta' e civilta' di chi ci abita. Omakase e' cosi ma sulla parte food, in tutti i ristoranti in cui sono stato pero' c'era una carta di vini (o piuttosto sake) da cui scegliere.....

IN ogni caso io sono d'accordo con te che la parte 2 sarebbe stata la soluzione migliore (simile a quella che avevano anni fa). Poi finita li' , purtroppo oramai non fa piu' per me, non solo per i vini ma anche perche' e' profondamente cambiatoa livello cucina.....e sicuramente per me possono fare quello che vogliono, mica sono io a decidere per loro :-)
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda ZEL WINE » 26 nov 2024 16:05

Patatasd ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:Per il punto 2 l’obbligatorietà riguarda il menù e i prodotti da “bar”

Prodotti da "bar" mi sembra una definizione un po' poco significativa se si vuole fare i puntigliosi su questioni legali.

Il punto è che facendo riferimento alla legge regionale, basta anche avere una mini carta dei vini da una pagina con la proposta attuale e assolvi il tuo obbligo di legge (Come io ho d'altronde sempre visto fare quando andavo), se poi vuoi proporre altre cose fuori carta lo puoi fare a tua totale discrezione. Anche perché si tratta di bottiglie che hai in cantina che è un luogo non accessibile al pubblico e non sono quindi pubblicamente esposti.

Comunque devo ammettere che mi fa piacere che in questo forum ci sia finalmente puntigliosità sul rispetto delle leggi.

Mamma mia che noia: prodotti da bar con le virgolette, riguarda il listino prezzi dei prodotti somministrati al banco: caffè caffè corretto cappuccino sambuca …. Continuo ? Poi credimi, tu vai ti ci trovi bene ? Perfetto siamo tutti felici
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Patatasd » 26 nov 2024 16:09

ZEL WINE ha scritto: Mamma mia che noia: prodotti da bar con le virgolette, riguarda il listino prezzi dei prodotti somministrati al banco: caffè caffè corretto cappuccino sambuca …. Continuo ?

Convieni allora con me che non c'è nessuna legge che ti obbliga a esporre i prezzi di ogni bottiglia che hai in cantina.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda ZEL WINE » 26 nov 2024 16:11

Patatasd ha scritto:
ZEL WINE ha scritto: Mamma mia che noia: prodotti da bar con le virgolette, riguarda il listino prezzi dei prodotti somministrati al banco: caffè caffè corretto cappuccino sambuca …. Continuo ?

Convieni allora con me che non c'è nessuna legge che ti obbliga a esporre i prezzi di ogni bottiglia che hai in cantina.

Non convengo nulla, la carta dei vini offerti all’ospite in un pubblico esercizio deve essere chiara leggibile e con i prezzi esposti compresi di iva. Tanto più che il prezzo esposto non e’ passibile di modifiche in fase di emissione del conto. Qualora ci sia una bottiglia fuori “listino” deve essere chiaramente presentata con etichetta rivolta verso l’ospite ed espressamente concordato il prezzo che può essere più o meno accettato, previa sostituzione della stessa con altra o con nulla.
Questo e’ quanto tutto il resto sono chiacchiere, giapponesi compresi
Ultima modifica di ZEL WINE il 26 nov 2024 16:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Patatasd » 26 nov 2024 16:15

Ma su questo siamo d'accordo infatti (ed è il punto 1) stavo parlando del fatto che la carta dei vini con prezzi esposti non debba per forza dettagliare ogni cosa che c'è in cantina ma può essere fatta a discrezione del proprietario (punto 2).
vinogodi
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda vinogodi » 26 nov 2024 18:36

...ribadisco : conoscendo assai bene Guido e Mariella ( anche per ragioni anagrafiche : siamo quasi cresciuti assieme) , il loro trascorso e la loro filosofia , non mi stupisce per nulla l'evoluzione della loro proposta . Chi non li conosce e si ferma all'aspetto legale/formale ne rimane profondamente perplesso . Avevano una cantina sterminata , fra le più incredibili solo ad immaginarlo ( ricordo benissimo la magnum di Chambertin di Bernard Dugat Py all'ingresso sulla botte , quante volte li ho rimbrottati ... roba più unica che rara , penso ne produca mezza dozzina solo nelle annate eccezionali): la loro cantina su più piani, io, l'ho vista con senso di frustrazione che manco vedere quella di Pinchiorri mi fece così effetto, tenuto conto anche della location , così come ricordo le tre valigette piene di elenchi telefonici ... che erano la carta dei vini (prezzati ... da lacrime) , che dopo mezz'ora e la consultazione di un millesimo del contenuto, scoraggiato ti lasciavi consigliare da Guido per fare prima e sempre ti tirava fuori chicche che erano sue scoperte magari neppure in carta dei vini , perchè lui viaggiava per le cantine , ma tanto. Ma i tempi sono cambiati, cambiato è lo spirito ( da onnivori del vino a selezione feroce dei produttori per sconvolgimenti filosofici personali), cambiato il concetto del servizio riducendo fortemente i posti e sconvolgendo persino la proposta gastronomica. Io la discuto , ma l'accetto . L'estrema selettività invocata gli ha portato più serenità e meno nevrosi : meno , per loro , "rompiscatole" , meno clienti ( apparentemente) ma più selezionati secondo il loro credo empatico . Sta di fatto che ha una lista d'attesa ormai da stellato : vuol dire che , probabilmente, hanno raggiunto i loro obiettivi . Forse anch'io preferivo prima , ma non mi sogno lontanamente , conoscendoli , né di criticarli né di accondiscenderli falsamente : ma accettare la loro scelta sì . Ci vado un pò meno , mi sento pure io libero di scegliere ( se voglio un Borgogna bianco , voglio un Borgogna bianco e non un Jura del contadino bio - natural con tre filari dietro la chiesa di Arbois...) 8) ...
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Trabateo
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Trabateo » 26 nov 2024 23:08

Domaine Alain Jeanniard - Ladoix "Champ Pussuet" - 2019
Inizia tanto carnoso poi, via via, un po' speziato, cenere, viola e frutto nero.
Sorso molto succoso dove domina il frutto nero e una spezia che non ho saputo identificare.
Leggermente tannico, acidità godibile e lunga persistenza.
Si prospetta una bella longevità.
Piaciutissimo :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Ziliovino
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Re: Bevute novembrine

Messaggioda Ziliovino » 27 nov 2024 00:43

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Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Donna Cloe 2020 - Sparapani. Colore dorato, sembra esserci una bella materia, sotto abbondante vaniglia però. Anice ed agrume riescono faticosamente a districarsi. Sorso ricco e glicerico, ma con buona spinta acida. Migliorabile.

Nobile di Montepulciano 2019 - Dei. Era da parecchio che non lo riassaggiavo, e lo ritrovo meno rigido e più goloso, arrotondato, ma senza perdere l'anima del sangiovese solare. Più goloso di come me lo ricordassi ma comunque direi che mi ha convinto. Magari è solo l'annata ricca, comunque.

Champagne Terre de Vertus Extra Brut 2008 - Larmandier-Bernier. Una certezza... già da giovane quest'annata è marcata da una decisa nota di noce, quella fresca, che comunque con gli anni non si è fatta preponderante, e vira oggi sul pan speziato. C'è ancora l'agrume a rinfrescare. Sorso verticale, preciso e senza sbavature, finale sapido, ottimo Champagne.

Barbera d'Alba 2013 - Sandrone. Sensuale e carnosa, una barbera sexy... la 2010 non mi era parsa così convincente, qui invece c'è un frutto scuro stratificato, intenso, mai cupo, spezia sempre scura di contorno, e l'acidità guizzante ma piacevole della barbera, stemperata dalle curve, nei punti giusti. Non ha sicuramente la raffinatezza e complessità di una Cascina Francia, per dire, ma ne guadagna in golosità.

Roero Montegalletto 2019 - Cascina del Pozzo. Un nebbiolo didattico, dal colore scarico, naso floreale, sorso di medio corpo e dal tannino vivace, che però rimane un po' sulle sue, rimanendo solo discreto.

Sherry Amontillado La Casilla - Callejuela. Parte intenso e deciso con una menta piperita nettissima, poi liquirizia pura ed in radice, passando per albicocche sotto spirito, nocciole tostate e scorza d'arancia. Di rara intensità anche al sorso, quanto sentito al naso ritorna in retrolfazione, avvolgenza glicerica quanto basta, notevole la persistenza. La finezza non è il suo forte, ma che carattere ragazzi... Buono l'abbinamento con ramen home made, ne sarebbe servita una versione bella strong.
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