Dopo le ultime disquisizioni, riportiamo la chiesa al centro del villaggio...
Rosso di sera, bella bevuta si speraE così fu, anche con qualche defaillance, si bevve comunque molto bene anche l'altra sera.
Compagnia al solito allegra e caciarona, con quota d'oltralpe ma, ovviamente, non femminile...che a noi quella roba lì ci deve fare proprio schifo.
Si disse, serata in rosso appunto perché, con questi primi piovaschi autunnali e l'umidità padana che inizia a permeare nelle ossa, prima che i riscaldamenti prendano vita, con qualcosa bisognerà pur rincuorarsi.
E quindi...
Aperitivo per chi aspetta con doppio Krug 172...che purtroppo rimane a prendere la polvere lì sul ripiano.
Aperitivo per chi c'era
Gaspard Brochet - 333Un brut nature ben fatto e diviso in 3 parti eguali come Leonardo, Troisi e Benigni vollero.
Un po' penalizzato dalla sboccatura recente (07/23) per cui si capisce che è bollicina che deve ancora uscire dal guscio: composto, elegante, frutta gialla e spezie il giusto...bene bravo 7+.
Ruppert Leroy - Fosse GrelyAltro brut nature, più maturo (sb 10/21), diviso in parti uguali tra PN e CH, champagne molto ma molto interessante: naso acciugoso, un po' wild, frutta secca, nota cognaccosa, sorso bello pieno e molto gustoso.
Bollicina che esce dai canoni e per questo intriga, chiama approfondimento.
L'apripista
VikeVike - Ghirada Istevene - 2021Macchia mediterranea, polveroso, bel frutto rosso, balsamico, per nulla pesantemente alcolico, anzi...bellissima espressione del Cannonau.
Portato da Andrea Dag che per un attimo sveste i panni del necrofilo e ci propone il vino più giovane della serata...e che vino: applausi signori!!!
Prima batteria
Bruno Clavelier - Corton Le Rognet - GC - 2011Per me vino della serata.
Continua evoluzione nel bicchiere con parecchie sfaccettature, arancia, spezie, fruttini rossi, erbe officinali, nota ferrosa, tannino levigatissimo...profondo, fine ed elegante...chapeau!
Clos d'Estournel - Saint-Estèphe - 2011Profumi inconfondibili del Bordeaux di gran classe: al peperone verde arrosto del CS faceva contraltare il carnoso del Merlot, note vanigliate non ancora integrate.
A me non è piaciuto in bocca, troppo scomposto e scontroso, intriso di quel verde che non mi ha concesso una bella bevuta: infanticidio. Giudizi divisivi su questo vino, altri compagni di merende l'hanno vieppù apprezzato.
Seconda batteria
Montevertine - 2009Bottiglia in forma straordinaria.
Ottimo grado di maturazione: nuance gusto-olfattive da borgogna, anche arancia sanguinella e bella balsamicità, un guanto di velluto di ottima fattura, molto elegante.
Château Bel Air Marquis d'Aligre - Margaux - 2010Meno bordeaux di quanto ci si possa aspettare: sarà perché non fa legno? Anche se comunque alla fine lì ti riporta.
Vino super godibilissimo già da oggi, frutto rosso, spezie e note di radice di liquerizia.
Piaciuto molto di più del collega.
Terza batteria
Tenute del Cerro - La Poderina - Poggio Abate - BdM - 2010Tappazzo subdolo e infame
Massolino - Barolo Vigna Rionda - 2008Tappazzo doppiamente tappazzo
M.Perillo - Taurasi Riserva - 2010Si immola per salvare la batteria ma purtroppo paga la sua gioventù non esaltando le papille gustative degli astanti.
Parte sporchino ma anche ripulendosi non mette mai fuori la testa. Buono è buono certamente, ma si avvicina più ai primi segni di pubertà di un adolescente che alle straordinarie bevute a cui ci aveva abituato nel contest Taurasi vs Barolo.
Per chi ne ha in cantina, ripassare tra non meno di 5 anni...forse anche 10.
Dolce e ossidato finale
Capezzana - Vin Santo di Carmignano - Riserva 2012Come dicono quelli bravi, profumi di mallo di noce, mandorla...etc, etc, etc.
Sorso che invece mi è piaciuto assai: un mix di noce e fichi secchi, godibilissimo e per nulla pesante.
Un plauso ad Alessandro, come sempre ottimo padrone di casa e a tutto il gruppo che, ancora una volta si dimostra coeso quando si affrontano certi argomenti tabù e molto meno quando si discute di vino
Ricordiamo con piacere la massima di Andrea: "Nel vino non esiste oggettività tranne quando si parla di Krug", un po' meno quella di John: "Se c'è Sangiovese del Nebbiolo si fa anche a meno", per lui foglio di via immediato e braccialetto elettronico.
E come sempre ha vinto lo sport!
...ma questa volta non il nebbiolo

Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...