LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda zampaflex » 17 set 2024 12:20

Bevute recenti, note veloci

Domaine de la Cras - Bourgogne coteaux de Dijon Cras monopole 2019
Se il rosso mi aveva fatto orrore, questo no. Riduzione minerale, cedro, erbe officinali, bella sapidità, buona densità e durata, lieve residuo. Un bello chenin. Ah, ma sarebbe chardonnay... :lol:
:D :D :D :) +

Domaine des Roches Neuves - Saumur-Champigny Les Mémoires 2014
Come avevo accennato, questo è un vino che mi ha fatto ingrigire e appassire come un fungo in agosto. Che totale mancanza di vitalità. Ciliegia soffusa sopra un marcante vegetale pirazinico, bocca fredda, acidina, corpo medio da vino della Coop, niente performa sopra media, niente scalda il cuore. Che tristezza.
:D :D :D ++

Baricci - BdM 2013
...a differenza di questo, che la classicità la sa interpretare molto bene. Marasca, terra, cuoio, sorso potente innervato ed elettrificato da una acidità pimpante ma mai nuda. Bella lunghezza, peso e presenza. Fuck Thierry!
:D :D :D :) ++

Curto - Barolo Arborina 2016
Se in una annata così gentile esce un vino confetturato, asciugante tra alcool e tannino, e pure dal corpo esile, c'è un problema di manico.
PS: devo aggiungere per rispetto del produttore che dopo abbondantissima (36/48 ore) aerazione ha prodotto dei più normali e consueti toni balsamici, ravvivando il quadro inizialmente pesantuccio, e assestandosi.
:D :D :D ++
Ultima modifica di zampaflex il 18 set 2024 13:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda arnaldo » 17 set 2024 23:06

E pensare che la Curto e' pompata da un noto ristoratore del Benaco :D :D
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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gianni femminella
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda gianni femminella » 18 set 2024 09:27

piergi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Ampeleia ha risposto, mi aspettano in azienda per assaggiare per bene la gamma e per sostituire la bottiglia.
Avevo capito già al banco di assaggio che hanno attenzione al cliente, la ragazza alla mescita era preparata e gentile.

La famiglia Foradori non improvvisa!!


Per ampliare il discorso Pier e Zampa.
Due domeniche fa ho fatto un giro a una piccola manifestazione a Castiglione della Pescaia. Ho assaggiato un po' di rossi locali, di aziende che più o meno conosco, e che so essere di un livello più elevato rispetto al resto del panorama locale. Sono andato diretto alle etichette di gamma più alta, giusto per ottimizzare.
Collemassari, Vini Amiata, Heba, Moris, Terenzi, Col di Bacche, Fattoria di Magliano...
Se non fosse per i prezzi, che sono allineati con tante riserve e GS del Chianti, ci sarebbero anche vini abbastanza buoni. Ma in generale in Maremma mancano il grip o la classe del Chianti. E a parità di prezzo preferisco il secondo, o anche tanti rossi di Montalcino ( il Brunello ormai è su una fascia ben più alta).

Ne approfitto per chiederti una info, ma esiste ancora l'azienda Erik Banti? 25/30 anni fa assieme alle pupille e a moris farm era l'unica i cui vini uscivano dalla provincia di Grosseto!


Banti esiste, ma a dire il vero non ho mai assaggiato niente. Di Moris invece ho bevuto due volte l'Avvoltore e mi è piaciuto. Sebbene sia stato entrambe le volte a manifestazioni, per cui il giudizio va preso con cautela.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda BaronBirra » 18 set 2024 11:10

gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Ampeleia ha risposto, mi aspettano in azienda per assaggiare per bene la gamma e per sostituire la bottiglia.
Avevo capito già al banco di assaggio che hanno attenzione al cliente, la ragazza alla mescita era preparata e gentile.

La famiglia Foradori non improvvisa!!


Per ampliare il discorso Pier e Zampa.
Due domeniche fa ho fatto un giro a una piccola manifestazione a Castiglione della Pescaia. Ho assaggiato un po' di rossi locali, di aziende che più o meno conosco, e che so essere di un livello più elevato rispetto al resto del panorama locale. Sono andato diretto alle etichette di gamma più alta, giusto per ottimizzare.
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Se non fosse per i prezzi, che sono allineati con tante riserve e GS del Chianti, ci sarebbero anche vini abbastanza buoni. Ma in generale in Maremma mancano il grip o la classe del Chianti. E a parità di prezzo preferisco il secondo, o anche tanti rossi di Montalcino ( il Brunello ormai è su una fascia ben più alta).

Ne approfitto per chiederti una info, ma esiste ancora l'azienda Erik Banti? 25/30 anni fa assieme alle pupille e a moris farm era l'unica i cui vini uscivano dalla provincia di Grosseto!


Banti esiste, ma a dire il vero non ho mai assaggiato niente. Di Moris invece ho bevuto due volte l'Avvoltore e mi è piaciuto. Sebbene sia stato entrambe le volte a manifestazioni, per cui il giudizio va preso con cautela.


Ti posso chiedere invece cosa pensi di Roccapesta? Li ho sempre trovati buoni e sono tra i pochi in Maremma ad usare le botti grandi..
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda gianni femminella » 18 set 2024 17:03

@baronbirra
La riserva di Roccapesta è buona e territoriale. Tempo fa ad una bicchierata aveva tenuto bene il confronto con altre bottiglie quotate. L'ultimo mio assaggio risale a un anno fa e si era confermato di buon valore.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda l'oste » 18 set 2024 17:48

gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Ampeleia ha risposto, mi aspettano in azienda per assaggiare per bene la gamma e per sostituire la bottiglia.
Avevo capito già al banco di assaggio che hanno attenzione al cliente, la ragazza alla mescita era preparata e gentile.

La famiglia Foradori non improvvisa!!


Per ampliare il discorso Pier e Zampa.
Due domeniche fa ho fatto un giro a una piccola manifestazione a Castiglione della Pescaia. Ho assaggiato un po' di rossi locali, di aziende che più o meno conosco, e che so essere di un livello più elevato rispetto al resto del panorama locale. Sono andato diretto alle etichette di gamma più alta, giusto per ottimizzare.
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Se non fosse per i prezzi, che sono allineati con tante riserve e GS del Chianti, ci sarebbero anche vini abbastanza buoni. Ma in generale in Maremma mancano il grip o la classe del Chianti. E a parità di prezzo preferisco il secondo, o anche tanti rossi di Montalcino ( il Brunello ormai è su una fascia ben più alta).

Ne approfitto per chiederti una info, ma esiste ancora l'azienda Erik Banti? 25/30 anni fa assieme alle pupille e a moris farm era l'unica i cui vini uscivano dalla provincia di Grosseto!


Banti esiste, ma a dire il vero non ho mai assaggiato niente. Di Moris invece ho bevuto due volte l'Avvoltore e mi è piaciuto. Sebbene sia stato entrambe le volte a manifestazioni, per cui il giudizio va preso con cautela.

Ho bevuto una decina di annate random dell'Avvoltore, dal '97 in poi. Se uno cerca un vino strettamente tipico toscano meglio bere altro, ma è perfetto se si vuole bere un vino fatto bene, elegante, ricco e pulito, un sangiobordolese o supertuscan che dir si voglia, ad un prezzo non ancora esagerato.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda gianni femminella » 18 set 2024 18:19

@l'oste
Sì, l'Avvoltore credo anche io che sia così.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda gianni femminella » 18 set 2024 20:07

Oggi non è stata giornata.
Ma giunge la sera, i pensieri si schiariscono, finalmente rientro a casa e ritrovo la mia bella famiglia, mi sale un sorriso.
Poi vado in cantina a cercare una bottiglia amica. Non ci penso molto, torno su con:

C.C. Retromarcia 2019 Montebernardi
Dopo un'estate che ho dedicato a bianchi e rosati è bello tornare ai rossi.
Col suo bel naso di violetta, al palato dà una scossa di acidità elettrizzante, che poggia sulle solide basi di un frutto carnoso e una struttura importante, su una tavola di tannino che raschia, asciuga, bello ruvido, senza concessioni, senza tregua.
Da tenere presente che è per palati forti, no nebbiolari e affini :mrgreen:

Un po' di licenza poetica e di ironia non guastano.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda picenum » 19 set 2024 09:59

gianni femminella ha scritto:Ampeleia ha risposto, mi aspettano in azienda per assaggiare per bene la gamma e per sostituire la bottiglia.
Avevo capito già al banco di assaggio che hanno attenzione al cliente, la ragazza alla mescita era preparata e gentile.

Ciao Gianni, a me i vini loro non fanno impazzire. se ci vai vai chiedi di Roberto Lo Pinto (è stato al fianco di Sangiorgi qui a Roma per un paio d'anni almeno); non so se ci lavora ancora, ma se c'è parla con lui che è un bravo degustatore, e salutamelo tanto.

PS. in maremma qlcs di buono o anche molto buono la si trova. a cominciare da Antonio Camillo, i cui vini mettono in fila tanti ma tanti chianti. se ti capita assaggia le nuove selezione anche. non economiche ma di valore. vallerana alta poi difficile che deluda. gran ciliegiolo. ma anche il base e il vermentino (che trovarlo decente non è facile) da mettere a tavola fanno il loro.
sempre ciliegiolo Sassotondo pure non scherza.
personalmente (personalmente) piacciono anche i vini de La Busattina, Ranchelle e La Maliosa.

una novità che mi sembra interessante a Seggiano è Le Vignette.
Ciao
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Trabateo » 19 set 2024 10:17

gianni femminella ha scritto:Oggi non è stata giornata.
Ma giunge la sera, i pensieri si schiariscono, finalmente rientro a casa e ritrovo la mia bella famiglia, mi sale un sorriso.
Poi vado in cantina a cercare una bottiglia amica. Non ci penso molto, torno su con:

C.C. Retromarcia 2019 Montebernardi
Dopo un'estate che ho dedicato a bianchi e rosati è bello tornare ai rossi.
Col suo bel naso di violetta, al palato dà una scossa di acidità elettrizzante, che poggia sulle solide basi di un frutto carnoso e una struttura importante, su una tavola di tannino che raschia, asciuga, bello ruvido, senza concessioni, senza tregua.
Da tenere presente che è per palati forti, no nebbiolari e affini :mrgreen:

Un po' di licenza poetica e di ironia non guastano.


Provocatore...
uè ti, fighetta sangiovesara, ten giò i man dala mobilia...no nebbiolo, no party!
:mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda gianni femminella » 19 set 2024 10:59

picenum ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Ampeleia ha risposto, mi aspettano in azienda per assaggiare per bene la gamma e per sostituire la bottiglia.
Avevo capito già al banco di assaggio che hanno attenzione al cliente, la ragazza alla mescita era preparata e gentile.

Ciao Gianni, a me i vini loro non fanno impazzire. se ci vai vai chiedi di Roberto Lo Pinto (è stato al fianco di Sangiorgi qui a Roma per un paio d'anni almeno); non so se ci lavora ancora, ma se c'è parla con lui che è un bravo degustatore, e salutamelo tanto.

PS. in maremma qlcs di buono o anche molto buono la si trova. a cominciare da Antonio Camillo, i cui vini mettono in fila tanti ma tanti chianti. se ti capita assaggia le nuove selezione anche. non economiche ma di valore. vallerana alta poi difficile che deluda. gran ciliegiolo. ma anche il base e il vermentino (che trovarlo decente non è facile) da mettere a tavola fanno il loro.
sempre ciliegiolo Sassotondo pure non scherza.
personalmente (personalmente) piacciono anche i vini de La Busattina, Ranchelle e La Maliosa.

una novità che mi sembra interessante a Seggiano è Le Vignette.
Ciao


Ciao Emidio, pensavo giusto ieri che è da un po' che non ti si vedeva qui in giro.
Camillo lo seguo da parecchi anni ormai, e ho parlato di lui più volte, anche se non puoi ricordarlo ovviamente. È giusto ricordarlo visto che si parla di Maremma. So anche che ha una nuova linea, basata su una certa ricerca e sperimentazione, vedremo cosa ne esce.
Alla serata di Castiglione ho assaggiato La Maliosa, non mi è dispiaciuta, è senz' altro da riassaggiare per trovare conferma.
Non mi sono familiari invece Busattina, Ranchelle e Le Vignette ( o forse le ho sentite nominare, ma non ho assaggi). Grazie della segnalazione. Spero di incontrarti presso quel lazzarone di Timoteo una sera o l'altra.


PS. trabateo prima o poi ci sarà la resa dei conti 8)
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Ziliovino » 19 set 2024 11:06

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Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Polifemo 2013 - Terraviva. Colore intenso e compatto, leggerissimo tca al sughero, nel bicchiere sembra inizialmente resistere, c'è una bella marasca, qualche nota mentolata, poi cioccolato al latte, sorso di buona concentrazione e freschezza, ma pian piano il tappino si fa tappone e sovrasta tutto... peccato, perché l'inizio sembrava promettente. Contattata l'azienda sembra la sostituiscano, vi aggiornerò quindi...

Trebbiano d'Abruzzo S. Maria dell'Arco 2015 - Faraone. Colore dorato carico, parte tutto su cereali e fieno, con qualche tono ossidativo al sorso, ma paradossalmente l'aria sembra fargli comunque bene e col tempo esce una bella scorza d'arancia e té nero, ed anche il sorso si mette a posto, di bella tensione.


le due bottiglie qui sopra sono stati souvenir estivi abruzzesi:
da Faraone mi imbuco in un gruppetto in degustazione, il trebbiano le vigne 2023 è facile, fresco e teso, lo riassaggerei tra qualche anno per vedere se acquisisce articolazione. Lo stesso nella selezione santa Maria dell'Arco 2021 guadagna corpo ed allungo, sempre fresco, al naso alla susina si aggiunge un tocco di cereale, convincente e promettente. Gli assaggi sono condotti dal giovane e competente produttore, che in poche efficaci parole farà anche un doveroso ripasso di legislazione ed ampelografia: sapevate che il trebbiano d'Abruzzo può essere fatto al 100% con il bombino bianco? io no, il taglio con un qualche trebbiano non è più necessario. E ricordate che Pagadebit, Passerina e bombino bianco sono lo stesso vitigno, che praticamente attraversa tutto lo stivale? A forza di parcelle di Borgogna e cloni di nebbiolo, è nozione finita decisamente nel dimenticatoio per me... Queste premesse sono necessarie in quanto qui si è scelto di fare i trebbiano solo con la Passerina (che è quindi vino ossimoro...), ritenuta la più performante nei vigneti aziendali, posti a pochi chilometri dal mare, in una valletta il cui fondovalle riesce a mantenere un microclima abbastanza fresco. Le selezioni Santa Maria dell'Arco rimandano ad una cappella vicina ai vigneti storici che il padre aveva invece in affitto in una frazione del paese.
Il metodo classico, sempre da passerina e prodotto storico aziendale è interessante, ma nulla più, come il Pecorino 2023, vitigno con cui ho poco feeling, ben fatto qui comunque.
Piaciuto invece il Cerasuolo 2023, che il produttore definisce come "fatto all'antica", ovvero distante dai moderni rosatini alla provenzale, perché una volta questo era "il vino rosso da bere d'estate", meglio fresco e non freddo. Aggiunge anche di provarlo in inverno quasi a temperatura ambiente: "un pinot noir". A parte la sparata (comunque effettuerò test empirico, si sa mai...) direi che mi è piaciuto, è sicuramente "rosatone" ma mantiene buona freschezza, ed il grip è assicurato anche dal cenno di tannino. Necessita di aria (non pulitissimo appena versato) ed anche di tempo, viene prodotto dal salasso del Montepulciano Le Vigne. Quest'ultimo nell'annata 2019 è intenso nel colore e nella frutta scura, anche al sorso, che manca un poco di dinamicità. Ultimo assaggio il Montepulciano Santa Maria dell'Arco 2017, che cresce in concentrazione ed intensità, ma forse l'annata calda si è fatta sentire. Ero venuto per ottimi ricordi di vecchie annate di quest'ultimo vino, ne esco entusiasta di bianchi e rosé...

Sempre nel teramano, sulle colline appena alle spalle di Tortoreto Lido c'è invece Terraviva, il cui slogan "vini vista mare" dice già parecchio, visto che i vigneti posti in un anfiteatro attorno alla cantina la brezza marina la sentono sicuramente...
Arrivo mentre si sta vendemmiando una parte del Trebbiano (che qui è invece clone abruzzese) ma c'è comunque tempo per quattro assaggi. Si parte da un davvero ottimo Pecorino 2022, agrumato, rotondo ma di buona sapidità. Salinità che torna anche nel trebbiano Mario's 49 2021, dove il numero cambia ogni anno in quanto è l'età della vigna, bianco di struttura e buona prospettiva, iodato, ma da bottiglia aperta da qualche giorno, mi riservo di riassaggiarlo con più calma. Il Cerasuolo viene qui prodotto da vendemmia precoce, resta comunque lontano dall'esile buccia di cipolla, guadagnando però in freschezza ed equilibrio, con qualche nota ferrosa a chiudere, 2023. Si chiude con Luì 2020, da vecchie vigne e botti grandi, intenso ma elegante, col leggero garofano oltre ai frutti, al sorso buona freschezza ed ancora sapidità, che la produttrice dice essere ovviamente nota peculiare dei suoi vini e donata dai terreni.
Segnalo che entrambe le aziende vendono diverse vecchie annate dei loro vini, plus mica male.


Nota a parte per la tappa spezza-viaggio sulle colline di Pesaro. La MilanoBeVe del forum (o per lo meno una sua parte) sponsorizza oltre a Terraviva anche Fattorie Mancini, che propone l'aperitivo vista mare al tramonto. Da gran modaiolo potevo esimermi? posto davvero fantastico, cercatevi qualche foto fatta meglio delle mie... Organizzati per grandi numeri, direi che in infrasettimanale si sta bene. Ah, e il vino? Un pinot nero, vinificato in bianco, maturato su assolate colline vista mare e vinificato pure in legno... sulla carta un horror-wine che terrorizzerebbe almeno il 101% dei frequentatori di questo forum, nel bicchiere invece il vino si fa piacere, un agrumato gatorade salino, cristallino e senza sbavature. Certo, il contesto inciderà sicuramente, ma dategli pure una chance, se vi capita... Impero 2022.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

"Il vino non lo scegli... è lui che sceglie te"
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Nexus1990 » 19 set 2024 21:13

Dopo l’ultima discussione su Germain sul topic dedicato ho deciso, su un bellissimo menù a base di baccalà e halibut affumicati, di stappare una sua bottiglia
Domaine des Roches Neuves Saumur Clos Romans 2015
Profumi abbastanza intensi, anche qualcosa di dolce in zona frutto. Bocca che ha buona densità nella parte tattile ma ben piu asciutta, meno accomodante, con frutto chiaro, percorso da bella tensione acido/sapida, mineralità sia fumè che “rocciosa” ad allungare il sorso, nel finale perfino un tocco scuro che sembra liquirizia. Un bel vino, sicuramente giovane, migliorerà ancora per 3/4 anni. 16,75
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Trabateo » 20 set 2024 09:33

Guido Marsella - Greco di Tufo - Poggi Reali - 2018
Buono tanto!
Profumi di zest di limone e note minerali ben marcate.
Sorso materico e sapidità lunghissima.
Vino da medio-lunga prospettiva
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda paperopap » 20 set 2024 18:36

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Ar.Pe.Pe - Rocca de Piro Grumello 2017
Una bella espressione di nebbiolo, una bella espressione di Valtellina. Colore molto vivo, con una bella trasparenza. Il naso si riempie di fruttini rossi, di viola, di spezie non troppo scure. Il sorso è vibrante, tra tannino (non scomposto) e gradevole acidità. Davvero un vino pulito.

Valter Mattoni - Rossomatò 2018
Questo è un bel cavallo di razza. Grenache (da quelle parti chiamato "Bordò", siamo nelle Marche) ben strutturato, non stucchevole, complesso e pieno. All'olfatto si avvicendano spezie dolci, cioccolato, fragole mature, ribes, rosa appassita, tabacco, cuoio e altro ancora. In bocca è decisamente avvolgente, non presenta spigoli pur dando idea di acidità presente. Luuuuuunga la persistenza!
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Trabateo » 20 set 2024 22:43

La Ca Nova - Barbaresco Montestefano - 2021
No, ma vabbè, a Gianni spostate, anzi, fai "Retromarcia" e fermati a giocare al parchino con i bambini di Montebernardi. :mrgreen:
Rimettiamo la chiesa al centro del villaggio: qui si parla di una bellissimissima espressione del nebbiolo...NEB-BIO-LO...che, per fortuna, ancora non è preda delle "zecche di Telegram" (cit. Luciano) e vittima di speculazioni...anche se Galloni ci prova a mettere i bastoni tra le ruote, sto monello.
Ma veniamo al vino in sé, che dire, con "umiltè", "straordinerio" sarebbe semplicemente sminuirlo.
Profondo, intenso, balsamico (tanto), con note di frutta rossa (ciliegione) e nera (mora, cassis, mirtillo), radice di liquirizia e chiodi di garofano.
Sorso succoso, entra con nota dolce di liquerizia ma è un attimo, poi è il frutto a prendere il comando e a trascinarti in langa con estrema eleganza grazie all'acidità ben bilanciata e tannino presente ma vellutato.
A volergli per forza cercare un difetto, diciamo che con qualche anno in bottiglia anche quell'anticchia di alcool andrà svolta del tutto.

Sangiovese chi??? :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Nexus1990 » 21 set 2024 10:31

Trabateo ha scritto:La Ca Nova - Barbaresco Montestefano - 2021
No, ma vabbè, a Gianni spostate, anzi, fai "Retromarcia" e fermati a giocare al parchino con i bambini di Montebernardi. :mrgreen:
Rimettiamo la chiesa al centro del villaggio: qui si parla di una bellissimissima espressione del nebbiolo...NEB-BIO-LO...che, per fortuna, ancora non è preda delle "zecche di Telegram" (cit. Luciano) e vittima di speculazioni...anche se Galloni ci prova a mettere i bastoni tra le ruote, sto monello.
Ma veniamo al vino in sé, che dire, con "umiltè", "straordinerio" sarebbe semplicemente sminuirlo.
Profondo, intenso, balsamico (tanto), con note di frutta rossa (ciliegione) e nera (mora, cassis, mirtillo), radice di liquirizia e chiodi di garofano.
Sorso succoso, entra con nota dolce di liquerizia ma è un attimo, poi è il frutto a prendere il comando e a trascinarti in langa con estrema eleganza grazie all'acidità ben bilanciata e tannino presente ma vellutato.
A volergli per forza cercare un difetto, diciamo che con qualche anno in bottiglia anche quell'anticchia di alcool andrà svolta del tutto.

Sangiovese chi??? :mrgreen:

Quando bevete sti barbaresco di quinta fascia sembra sempre che state bevendo Musigny
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Trabateo » 21 set 2024 16:47

Nexus1990 ha scritto:
Trabateo ha scritto:La Ca Nova - Barbaresco Montestefano - 2021
No, ma vabbè, a Gianni spostate, anzi, fai "Retromarcia" e fermati a giocare al parchino con i bambini di Montebernardi. :mrgreen:
Rimettiamo la chiesa al centro del villaggio: qui si parla di una bellissimissima espressione del nebbiolo...NEB-BIO-LO...che, per fortuna, ancora non è preda delle "zecche di Telegram" (cit. Luciano) e vittima di speculazioni...anche se Galloni ci prova a mettere i bastoni tra le ruote, sto monello.
Ma veniamo al vino in sé, che dire, con "umiltè", "straordinerio" sarebbe semplicemente sminuirlo.
Profondo, intenso, balsamico (tanto), con note di frutta rossa (ciliegione) e nera (mora, cassis, mirtillo), radice di liquirizia e chiodi di garofano.
Sorso succoso, entra con nota dolce di liquerizia ma è un attimo, poi è il frutto a prendere il comando e a trascinarti in langa con estrema eleganza grazie all'acidità ben bilanciata e tannino presente ma vellutato.
A volergli per forza cercare un difetto, diciamo che con qualche anno in bottiglia anche quell'anticchia di alcool andrà svolta del tutto.

Sangiovese chi??? :mrgreen:

Quando bevete sti barbaresco di quinta fascia sembra sempre che state bevendo Musigny


Mai bevuto Musigny (almeno credo, magari qualche peccato di gioventù andatosene insieme a gran parte della mia memoria... controllerò tra i papiri se per caso ne trovo traccia, ma dubito fortemente)...come tante altre cose...rimango nel mio piccolo orticello con il barbaresco di quinta fascia ironizzando e scherzando con chi ha voglia di fare altrettanto.
Comunque voi sangiovesisti siete di un permaloso :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Nexus1990
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Nexus1990 » 21 set 2024 19:46

Trabateo ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Trabateo ha scritto:La Ca Nova - Barbaresco Montestefano - 2021
No, ma vabbè, a Gianni spostate, anzi, fai "Retromarcia" e fermati a giocare al parchino con i bambini di Montebernardi. :mrgreen:
Rimettiamo la chiesa al centro del villaggio: qui si parla di una bellissimissima espressione del nebbiolo...NEB-BIO-LO...che, per fortuna, ancora non è preda delle "zecche di Telegram" (cit. Luciano) e vittima di speculazioni...anche se Galloni ci prova a mettere i bastoni tra le ruote, sto monello.
Ma veniamo al vino in sé, che dire, con "umiltè", "straordinerio" sarebbe semplicemente sminuirlo.
Profondo, intenso, balsamico (tanto), con note di frutta rossa (ciliegione) e nera (mora, cassis, mirtillo), radice di liquirizia e chiodi di garofano.
Sorso succoso, entra con nota dolce di liquerizia ma è un attimo, poi è il frutto a prendere il comando e a trascinarti in langa con estrema eleganza grazie all'acidità ben bilanciata e tannino presente ma vellutato.
A volergli per forza cercare un difetto, diciamo che con qualche anno in bottiglia anche quell'anticchia di alcool andrà svolta del tutto.

Sangiovese chi??? :mrgreen:

Quando bevete sti barbaresco di quinta fascia sembra sempre che state bevendo Musigny


Mai bevuto Musigny (almeno credo, magari qualche peccato di gioventù andatosene insieme a gran parte della mia memoria... controllerò tra i papiri se per caso ne trovo traccia, ma dubito fortemente)...come tante altre cose...rimango nel mio piccolo orticello con il barbaresco di quinta fascia ironizzando e scherzando con chi ha voglia di fare altrettanto.
Comunque voi sangiovesisti siete di un permaloso :mrgreen:

Anche se non ho messo le faccine sto scherzando anche io ehhhhh…
P.S. La Ca Nova è uno di quei produttori che ho sempre voluto provare ma poi per un motivo o per l’altro non l’ho mai assaggiato…
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda gianni femminella » 21 set 2024 21:40

CC Poggiolino riserva 2018

Prima si svolge all'ombra di una fastidiosa caramella mou, che con l'ossigenazione si attenua, ma non evolve in un quadro positivo. È poco dinamico, scomposto, dal profilo sgradevolmente scuro. Non mi è proprio piaciuto.
Avevo invece apprezzato abbastanza il base 2019.

Secondo me è colpa di trabateo.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Trabateo » 21 set 2024 21:56

Nexus1990 ha scritto:
Trabateo ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Trabateo ha scritto:La Ca Nova - Barbaresco Montestefano - 2021
No, ma vabbè, a Gianni spostate, anzi, fai "Retromarcia" e fermati a giocare al parchino con i bambini di Montebernardi. :mrgreen:
Rimettiamo la chiesa al centro del villaggio: qui si parla di una bellissimissima espressione del nebbiolo...NEB-BIO-LO...che, per fortuna, ancora non è preda delle "zecche di Telegram" (cit. Luciano) e vittima di speculazioni...anche se Galloni ci prova a mettere i bastoni tra le ruote, sto monello.
Ma veniamo al vino in sé, che dire, con "umiltè", "straordinerio" sarebbe semplicemente sminuirlo.
Profondo, intenso, balsamico (tanto), con note di frutta rossa (ciliegione) e nera (mora, cassis, mirtillo), radice di liquirizia e chiodi di garofano.
Sorso succoso, entra con nota dolce di liquerizia ma è un attimo, poi è il frutto a prendere il comando e a trascinarti in langa con estrema eleganza grazie all'acidità ben bilanciata e tannino presente ma vellutato.
A volergli per forza cercare un difetto, diciamo che con qualche anno in bottiglia anche quell'anticchia di alcool andrà svolta del tutto.

Sangiovese chi??? :mrgreen:

Quando bevete sti barbaresco di quinta fascia sembra sempre che state bevendo Musigny


Mai bevuto Musigny (almeno credo, magari qualche peccato di gioventù andatosene insieme a gran parte della mia memoria... controllerò tra i papiri se per caso ne trovo traccia, ma dubito fortemente)...come tante altre cose...rimango nel mio piccolo orticello con il barbaresco di quinta fascia ironizzando e scherzando con chi ha voglia di fare altrettanto.
Comunque voi sangiovesisti siete di un permaloso :mrgreen:

Anche se non ho messo le faccine sto scherzando anche io ehhhhh…
P.S. La Ca Nova è uno di quei produttori che ho sempre voluto provare ma poi per un motivo o per l’altro non l’ho mai assaggiato…


Ma no, è barbaresco di quinta fascia, continua con i tuoi sangiovesi che avrai più soddisfazioni :mrgreen:
Semmai ci dovessimo trovare (insieme a Gianni), ve lo porto io :wink:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Trabateo » 21 set 2024 21:57

gianni femminella ha scritto:CC Poggiolino riserva 2018

Prima si svolge all'ombra di una fastidiosa caramella mou, che con l'ossigenazione si attenua, ma non evolve in un quadro positivo. È poco dinamico, scomposto, dal profilo sgradevolmente scuro. Non mi è proprio piaciuto.
Avevo invece apprezzato abbastanza il base 2019.

Secondo me è colpa di trabateo.


Nebbiolo rulez! :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda gianni femminella » 22 set 2024 11:10

gianni femminella ha scritto:A proposito di Cabernet franc, di cui si parla in altro thread. Ho stappato un Ampeleia 2022 di una azienda maremmana che dista poco da casa mia. Avevo belle aspettative, ma si è rivelata a dir poco deludente a causa di una acetica coprente.
Stamattina gli ho inviato una email per chiedere se mi ricevono per confrontarci. Non ho chiesto rimborsi né niente, ma visto che mi ci potrei recare agevolmente mi è venuta voglia di sentire il loro parere. È una cosa che non ho mai fatto, e sono anche consapevole che hanno una filosofia naturalistica
Vediamo se mi danno retta.


Mi hanno dunque invitato in azienda (a mezz'ora da casa mia).
Ieri mi ha accolto la gentilissima Ilaria che, con passione, mi ha accompagnato per la proprietà. Il vigneto è stupendo, incorniciato da una vallata rigogliosa di lecci e sughere, dalla quale si vede distintamente il mare, pur in lontananza. La filosofia è biodinamica, ma non per una scelta commerciale, bensì per convinzione. Le mucche pascolavano in giro belle e miti, da un orticello ricavano una parte del fabbisogno del ristorante.
La cantina è pulitissima, e ho constatato che la sperimentazione va avanti su diversi fronti, ad esempio con prove in contenitori diversi, ed altro ancora. Ilaria mi ha anche spiegato che i terreni sono molto diversi da un punto all'altro e presto imbottiglieranno alcuni filari che insistono sull'argilla per diversificare le etichette. Siamo sulle colline metallifere, e questo ovviamente comporta tante cose per la tessitura.
Ho riassaggiato il franc ( la bottiglia che, a casa, avevo trovato difettosa ) e lo Ampeleia, entrambi puliti e corretti. L'erbaceo di cui si è parlato in altro thread io non l'ho trovato, forse un mio limite, se non, a voler essere pignoli, proprio in chiusura.
A bottiglia coperta credo che sia difficile individuare di che vitigno si tratti. È il territorio a prevalere nettamente e a dare vini dalla personalità spiccata, che personalmente ho apprezzato.
Capisco d'altro canto che la fascia di prezzo è impegnativa e le alternative sono tante a quel livello, la concorrenza è forte e non so se sarete invogliati a provare, visti anche i commenti non certo entusiastici di Luciano e altri.
Ringrazio sentitamente Ilaria e l'azienda per avermi invitato e aver sostituito la mia bottiglia ( con quella di gamma più alta per inciso ).
So che mi leggeranno poiché siamo d'accordo che gli segnalerò il mio commento. Spero anche in una loro risposta qui, visto il vivace scambio di idee che abbiamo avuto.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda piergi » 22 set 2024 18:26

Assistendo alla sterile querelle fra sangiovesisti e nebbiolisti, tutta gente che ignora l'aglianicone di caselle in pittari, decido di decollare due neopatentati.
Barbaresco Rabaja 06-Cortese
Parte inizialmente contratto per poi distendersi setoso, con un tannino ormai ammorbiditosi. Toni di liquirizia, menta secca, ciliegia croccante. Teso fino alla fine, una bella scia salmastra certifica la fine del sorso, con una bella chiusura lunga.
Orcia Frasi 06-Capitoni
Qui il tannino pare essere più da legno che da frutto, ma anche questo nel bicchiere tende a stendersi e rilassarsi. Viola, tabacco, mora matura, legno di cedro. Pecca un po' in chiusura, terminando in maniera un po' repentina, ma è peccato veniale tenendo conto che si tratta di un diciottenne da zona, la val d'Orcia, non certo famosa per i vini!
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2024

Messaggioda Ziliovino » 22 set 2024 21:30

gianni femminella ha scritto:
gianni femminella ha scritto:A proposito di Cabernet franc, di cui si parla in altro thread. Ho stappato un Ampeleia 2022 di una azienda maremmana che dista poco da casa mia. Avevo belle aspettative, ma si è rivelata a dir poco deludente a causa di una acetica coprente.
Stamattina gli ho inviato una email per chiedere se mi ricevono per confrontarci. Non ho chiesto rimborsi né niente, ma visto che mi ci potrei recare agevolmente mi è venuta voglia di sentire il loro parere. È una cosa che non ho mai fatto, e sono anche consapevole che hanno una filosofia naturalistica
Vediamo se mi danno retta.


Mi hanno dunque invitato in azienda (a mezz'ora da casa mia).
Ieri mi ha accolto la gentilissima Ilaria che, con passione, mi ha accompagnato per la proprietà. Il vigneto è stupendo, incorniciato da una vallata rigogliosa di lecci e sughere, dalla quale si vede distintamente il mare, pur in lontananza. La filosofia è biodinamica, ma non per una scelta commerciale, bensì per convinzione. Le mucche pascolavano in giro belle e miti, da un orticello ricavano una parte del fabbisogno del ristorante.
La cantina è pulitissima, e ho constatato che la sperimentazione va avanti su diversi fronti, ad esempio con prove in contenitori diversi, ed altro ancora. Ilaria mi ha anche spiegato che i terreni sono molto diversi da un punto all'altro e presto imbottiglieranno alcuni filari che insistono sull'argilla per diversificare le etichette. Siamo sulle colline metallifere, e questo ovviamente comporta tante cose per la tessitura.
Ho riassaggiato il franc ( la bottiglia che, a casa, avevo trovato difettosa ) e lo Ampeleia, entrambi puliti e corretti. L'erbaceo di cui si è parlato in altro thread io non l'ho trovato, forse un mio limite, se non, a voler essere pignoli, proprio in chiusura.
A bottiglia coperta credo che sia difficile individuare di che vitigno si tratti. È il territorio a prevalere nettamente e a dare vini dalla personalità spiccata, che personalmente ho apprezzato.
Capisco d'altro canto che la fascia di prezzo è impegnativa e le alternative sono tante a quel livello, la concorrenza è forte e non so se sarete invogliati a provare, visti anche i commenti non certo entusiastici di Luciano e altri.
Ringrazio sentitamente Ilaria e l'azienda per avermi invitato e aver sostituito la mia bottiglia ( con quella di gamma più alta per inciso ).
So che mi leggeranno poiché siamo d'accordo che gli segnalerò il mio commento. Spero anche in una loro risposta qui, visto il vivace scambio di idee che abbiamo avuto.


eh, ma la solforosa ce la mettono?
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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