Wineduck ha scritto:arnaldo ha scritto:zampaflex ha scritto:Nexus1990 ha scritto:gpetrus ha scritto:bel vino , da attendere un paio d'anni ancora pero'
Concordo pienamente, nella mia esperienza prima dei 5 anni dalla vendemmia il rischio limonata è davvero alto. Idealmente lo berrei sugli 8/10 anni almeno
Concordo.
I suoi rossi invece si fa meglio a venderli, mettono tristezza.
Aho Lucia' non ti piace piu' una mazza. ma perchè mettono tristezza ?? Trovami un cabernet franc tipo La marginale che costa un cazzo ed è fatto piu' bene...poco vegetale etc etc.....Poi salendo appunto Memories o Franc de Pied sono delle signore Bottiglie che costano ancora un cazzo e sono fatte molto bene....in piu' si trovano facilmente,vedi 1jour1 vin.
Forse magari non ti piacciono i franc in generale,allora diventa una questione di gusti personali....ma dire che mettono tristezza...
Concordo pienamente con Aldo, per me è il miglior rapporto Q/P della Loira. Io non vado matto per il CF ma loro lo lavorano veramente bene e soprattutto riescono a far evolvere veramente bene i loro vini migliori. E' chiaro che se bevi vini da annate freddine e snelle come la 2013 puoi rimanere deluso ma con la 15 ad esempio, la musica cambia totalmente: c'è struttura, complessità e profondità. La bravura del produttore l'ho potuta testare direttamente in Loira dove sono stato in vacanza due anni fa assaggiando una grande fetta degli altri produttori locali, splecialmente i tanto celebrati naturisti locali. Germain riesce a dare personalità ma anche pulizia e stabilità ai suoi vini. Comincio a pensare che questo sia il motivo principale per cui molti critici lo snobbano.
D’accordissimo sul discorso climatico, chi è troppo sensibile alla “freddezza” dovrebbe scegliere annate più calde, che lì non sono ancora un problema, anzi. Però vorrei approfondire un po’ il discorso sui produttori “nature” di zona, e per una volta vorrei spenderci qualche buona parola: in tanti terroir “storici” anche francesi (in Italia è la regola) il movimento naturale spesso va a cozzare con la tradizione, a scapito della tipicità che poi viene preservata solo a parole. Invece in Loira il treno è partito molto prima e il movimento è a tutti gli effetti parte integrante della tradizione del luogo, che quindi non viene trasfigurata in maniera drammatica come in altri luoghi. Trovo inoltre che il livello medio dei produttori naturali di Loira sia piuttosto alto, con prezzi spesso ancora appetibili