Giornata stupenda, inserita in un periodo non troppo roseo, è stata proprio una giornata che ti ricarica le batterie!
Complimenti come sempre a Marco, questa volta messo a dura prova (ma neanche un po'
) nel gestire la progessione, dopo averci abituati ad un crescendo con picco nella batteria finale, questa volta ha inserito due picchi e che picchi equidistanti rendendo la bevuta lineare e memorabile!
Venendo alle bottiglie: preaperitivo all'altezza, conosco poco i parcellari di Richomme ma questa bottiglia è stata fulminata con grande soddisfazione.
P2 vs Krug,olitamente è uno scontro che finisce 6-0 ma 'raccontandola' in termini sciistici i due vini si son giocati la prima manche dello slalom, poi nella seconda P2 ha inforcato e Krug ha stravinto in scioltezza!
Dom Perignon solito naso, bocca invece interessante anche se un po' stazionaria ma veramente è stata la miglior 2004 bevuta finora (bottiglia comprata ad Acerra
)
Krug come sempre in versione demolitore. Dove passa lui...non c'è competizione!
Ramonet vs Leflaive
La sfida tra Batard con la giusta maturità, presi all'apice della parabola, inizialmente appena versati nei bicchieri i fiorellini di Ramonet lasciavano presagire una netta preferenza, ma è bastato un sorso per farmi ricordare che Madame Leflaive non è seconda nessuno (chiaro tolta l'altra Madame ma quella gioca un campionato a parte).
Naso di Ramonet stordente, bocca quasi piccante. Leflaive naso timido ma lasciandolo nel bicchiere è venuta fuori tutta la potenza di cui è dotato il suo Batard, bocca monumentale fin da subito, larga, cicciona e golossisima.
Batteria Bianchi
Sauzet eleganza liquida, uno dei Montrachet più buoni che ho bevuto, appena versato mi ha rapito nonostante i bianchi precedenti.
Per Coche Dury discorso simile a Leflaive, ha avuto bisogno di tanto tempo nel bicchiere. Inizialmente al naso non pensavo nemmeno fosse lui, mancava il quid pirico mentre la bocca si era da Coche fin da subito. Poi piano piano nel bicchiere si è trasformato, chiaramente non è Meursault ma fa uno dei village di Puligny che possono tranquillamente attraversare la strada e sedersi al tavolo con il 90% dei Grand Cru!
Ok tocca a Madame Leroy, aspettative altissime, si potrebbe scrivere un libro per quanta roba c'era in quel dannato calice. Un vino sensoriale che tocca tutte le dimensioni, la strada è netta e ben precisa ma tutto attorno si arricchisce continuamente di particolari, Madame basta berla una volta nella vita e non te la scordi più. L'ho tenuto nel calice fino alla fine e al naso se l'è giocata con tutti, RSV compreso (bocca non potevo verificare perché senno finiva
). Continuo a non capire come diamine faccia a fare vini del genere! (La mia teoria l'ho espressa in separata sede
)
Rispondendo alla domanda iniziale nemmeno questa bottiglia è riuscita a scalfire il primato di quel dannato Les Narvaux 2002, è stata una bellissima esperienza ma quel vino per ora rimane la miglior bottiglia mai bevuta nella mia breve carriera di assetato degustatore!
Batteria Rossi
Crichet Paje non era alla cieca altrimenti qualche dubbio sul suolo d'origine poteva venire, ha avuto l'ingrato ruolo di aprire la strada dopo il picco dei bianchi. Annata 2008 segna un cambio di stile in casa Roagna, vino che rasenta la perfezione e probabilmente oggi è il miglior vino prodotto in Italia (ecco magari non mettiamola sul rapporto q/p).
Bonnes Mares, solitamente non è un grand cru che mi emoziona, ma la mano di Dujac lo rende delizioso. Vincitore senza se e senza ma della batteria!
Qualcuno sostiene di aver bevuto un grande Echezeaux di Rouget, io fortunatamente mi sono assentato quanto basta per non correre il rischio.
Battute a parte, naso scontroso con delle note verdi che non mi han invogliato a berlo, in bocca non ho trovato nessun fruttino rosso degno della raffinatezza di Echezeaux.
A questo punto lancio una provocazione a Marco per una futura bevuta, una panoramica sui top Echezeaux: io gioco il mio euro su Rouget perdente!
Batteria Rossi 2
Qua l'affare si complica...
CSJ di Rousseau avrebbe stravinto in qualsiasi altra degustazione, vino mostruosamente complesso, tutti gli Chambertin degli altri produttori darebbero forfait prima della partenza. Ma...
...accanto si ritrova un Musigny di Mugnier monumentale, naso di beleniana-memoria, costa un botto ma quelle di quel livello mica costano tanto meno
passando poi alla bocca...da beva compulsiva, ho dovuto veramente gestirmi per non finirlo in un amen...
...proseguendo con RSV, possiamo raccontarci tutto quello che vogliamo sulla soggezione dell'etichetta, sulla creazione del mito attorno alla cantina. Ma se DRC è DRC il motivo è ben preciso, tolta Madame, dopo un suo vino fai fatica a bere vino per settimane. La perfezione in bottiglia! Parte con un naso timido, non propriamente superlativo ma appena lo assaggi resetti tutto e ti godi la sua energica perfezione!
bobbisolo ha scritto:[..] per chiudere la batteria echezeaux, naso molto lineare e poco fruttato, più tendente a note verdi, qualcuno ci ha visto carciofi altri invece hanno quasi visto la madonna, ha fatto discutere: c'era gente che non era in formissima e ha preferito il bonnes mares [..]
Questo ha tutta l'aria di essere un
dissing, visto che ultimamente va di moda...
sono andato a letto presto per arrivare riposato
la sera prima non ho fumato
tu il Po te lo sei bevuto tutto
per forza hai visto la Madonna in un vino così brutto
go go Bobbi go!