...Milano beVe e dintorni...

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Avatar utente
gianni femminella
Messaggi: 3593
Iscritto il: 26 nov 2010 14:43
Località: Castiglione della Pescaia - Finale Emilia

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda gianni femminella » 03 apr 2024 22:14

Trabateo ha scritto:...nessuno e dico nessuno che mi abbia fatto notare che gli apostoli erano 12 e non 10


Così tanti?
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
Rutilio Namaziano, de reditu
Avatar utente
zampaflex
Messaggi: 12103
Iscritto il: 25 ago 2010 15:26
Località: Brianza

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 20 apr 2024 19:19

Oggi, presso l'eccellente ristorante Novanta di Bressana Bottarone (PV), abbiamo ricordato il bravo Gianni Colzi e sostenuto il figlio Christian, dopo la recente alluvione, con una abbondante bevuta di solidarietà con bottiglie recuperate letteralmente dal fango (tutte tranne De Fermo erano bottiglie che abbiamo comprato da Christian dopo il disastro, gli abbiamo chiesto di farci un cartone misto e questo è il risultato. Forza famiglia Colzi, siamo sempre con voi).

Collestefano - VdM 2020 magnum
La marca di San Michele - VdCdJ CapoVolto 2013 in singola
Bouquin-Dupont - Grand Cru Vieille Vigne Chardonnay in singola
Bouquin-Dupont - Grand Cru BdB Cuvée Jarod 2013 in singola
Les Clos Perdus - Corbières Le Rosé 2020 in doppia
Valentini - Cerasuolo d'Abruzzo 2022 in doppia
De Fermo - Le Cince 2022 in doppia (offerta dal ristorante)
MT Mascarello - Freisa 2021 in singola
San Giusto a Rentennano - Chianti Classico 2021 in magnum
Selvapiana - Chianti Rufina Bucerchiale 2020 in singola
Selvapiana - Chianti Rufina Bucerchiale 2019 in singola
Pira - Barolo Vigna Rionda 2019 in magnum
Brezza - Barolo Sarmassa 2016 in doppia
Steinmetz - Piesporter Goldtroepfchen 2016 in singola
Coto de Gomariz - Gomariz 12 2020 in singola

Voto otto a tutti, alla memoria.
Applausi anche alla cucina del ristorante e all'accoglienza dell'amico Simone in sala.
PS: stavolta siamo riusciti ad essere presenti in diciassette. Bella tavolata!
Ultima modifica di zampaflex il 30 apr 2024 23:03, modificato 4 volte in totale.
Non progredi est regredi
Trabateo
Messaggi: 840
Iscritto il: 10 mar 2022 17:57
Località: Milano

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 20 apr 2024 21:03

Valentini e Brezza in doppia... l'età e il grado alcolico :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Avatar utente
andrea
Messaggi: 8691
Iscritto il: 06 giu 2007 11:38
Località: Bassa Brianza

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda andrea » 22 apr 2024 00:34

Vini della giornata Valentini dopo almeno un'ora nel bicchiere e Coto de Gomariz vino dolce sorprendente, ma tutti i vini erano buoni
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
ale1984
Messaggi: 658
Iscritto il: 10 gen 2018 15:40

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda ale1984 » 22 apr 2024 08:37

Valentini indiscutibilmente vino della giornata, incredibile la complessità e la mobilità dopo qualche tempo nel bicchiere.
Ovviamente infanticidio, sarebbe bello mettere via tre casse e bere una bottiglia all’anno… :cry:

Gli altri vini tutti buoni, a mio gusto da bere oggi selvapiana 20 meglio di 19, San giusto in magnum difficile da approcciare al momento (GAC?), brezza meglio di pira (sorprendente brezza, mi ricordavo baroli più “cupi”, questo era solare ed aperto), bel vino Gomariz, che assaggiavo per la prima volta.

Grazie Cristian e grazie Simone, oste e padrone di casa. Ristorante Novanta e Bressana Bottarone caldamente consigliato, se siete in zona fateci un giro. Se non lo siete, programmate una gita :mrgreen:

Bravi tutti, come al solito ha vinto lo sport.
Il Parente
Messaggi: 476
Iscritto il: 28 mar 2021 21:34

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Il Parente » 22 apr 2024 09:47

Il Parente e i "suoi fratelli" a spasso con lo zio... :lol: :lol: :lol:
Bella giornata divertente, bravi ragazzi e grazie ancora al Simo per essersi accollato praticamente tutto lo sbattimento organizzativo.
Tra i vini, oltre ai già citati dall'Andrea e Ale, erano molto belli il collestefano versione magnum e soprattutto il capovolto 13 caratterizzato dall'equilibrio tra salinità e acidità e da una spiccata presenza olfattiva, piaciuto.
E poi ahimè... Devo dirlo #stocazzodisangiovese stavolta ha funzionato ben poco :lol:
Bucerchiale che buono che è, 20 più approcciabile della 19 che si presenta più scorbutica, ma che negli anni darà grandi soddisfazioni
Trabateo
Messaggi: 840
Iscritto il: 10 mar 2022 17:57
Località: Milano

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 30 apr 2024 22:47

Eravamo 5 gatti, (quasi) vegetariani, al bar...

A dirla tutta, non era il bar ma casa di Gabriele che, sfruttando la lontananza delle donne di Co(o)rte (siam pronti alla morte...), ha voluto invitare i 4 del bar a far conoscenza con le sue bestie: Vinicio, Macchia, Morgana, Grace (la matrona) e Lilly (la capobranco).
Dato che nessun vicentino era presente, si è tranquillamente potuto far bicchierata, fritto misto on the rocks, con ricche pietanze (quasi tutte vegetariane) e vinelli di tutto rispetto. :mrgreen:
Quindi, incatenata la cantinetta zeppa di assegnazioni (Rinaldi come se non ci fosse un domani...ma mai quanto visto nel caveau di Franco) con abbondanza di lucchetti...perché fidarsi è bene ma non fidarsi, di alcuni loschi figuri che subito si sono seduti appresso alla suddetta riserva di nebbioli, è meglio...si è dato inizio alle danze con:

Aperitivi (per chi non ne poteva più di avere il calice vuoto)
Vadin-Plateau - Ovalie - 2014
Zero dosage - 50PN + 50CH
Se non erro, sboccatura 19 che rende matura al punto giusto questa bollicina grondante di sangue.
La storia vuole che i dissapori tra padre e figlio siano terminati con il primo al campo santo e il secondo a marcire nelle patrie galere...SPQF: sono pazzi questi francesi!
Naso che ricorda Fallet, stile ossidativo certo, sorso ampio e materico, finale sapidissimo.

Olivier Horiot - 5 Sens - 2014
Zero dosage - Blend di CH + PN + PM + PB - sb 11/19
Anche questo ben maturo, stile ossidativo of course, profumi un po' più erbacei e caramellosi, in bocca una linea di acidità più spiccata del precedente. Finale altrettanto sapido dell'Ovalie.

Molto buoni entrambi, ho preferito di poco il secondo per l'acidità più marcata (non tagliente).

Bianchi, bianchetti, bianchini e bianconi
Aalto - Blanco de Parcela - Fuente de las Hontanillas - 2020
Buon verdejo (ho un debole per i bianchi spagnoli) che senza strafare fa il suo e lo fa bene.
Giovane ma di carattere, minerale e sapido al punto giusto, beva mai pesante: piaciuto anche questo.

Valentini - Trebbiano d'Abruzzo - 2002
Vegetale e minerale come un sauvignon della Loira poi qualcuno mette sul fuoco la moka e tutte le nubi di dissipano fino ad arrivare all'apoteosi delle formiche limone (Prof ipse dixit)...da annotare su vostri personali taccuini a imperitura memoria.
Buono buonissimo, lunga vita!

Rossi...e che rossi
Clos Rougeard – Saumur Champigny Les Poyeux - 2007
Nebbioleggia...vuoi vedere che finalmente Gabriele ha smollato un Monvigliero?
E lui: "è Cabernet Franc"
E io: "seeeeee, figurati se sta roba qui (in senso buono, molto buono) è un CF"
E lui: "se ti dico che è un CF, è un CF"
E io: "come no, adesso mi dici anche che è un Clos Rougeard..."
E infatti...seconda volta che ho la fortuna di assaggiarlo e seconda volta che mi lascia a bocca aperta.
Al momento, sta sicuramente tra i miei top 3...GAC

Walter Viberti - Santamaria - Barolo Capalot - 2016
Peccato...kaputt :(

Cavallotto - Barolo Bricco Boschis - 2010
Barolo con tutti i crismi, polveroso, balsamico, orientato più sulle note scure (cola, tamarindo) che su frutti e fiori rossi, bella e goduriosa beva. Buonissimo adesso e certamente con margini per un buon invecchiamento.
Cavallotto una certezza e solidità ma, per me, senza lode.

Formaggi e...
Filippon - Ramandolo - ?
Etichetta che riporta immagini sacre, dubbio il gusto (sempre dell'etichetta), al limite, conoscendo la terra d'origine, della blasfemia (di chi beve ovviamente)
Profumi di zafferano, sentori di albicocca e di amaretto. Beva piacevole e bilanciata e per nulla stucchevole.

Dolce finale
Sourgal - Moscato d'Asti - 2022
Buon moscato, zagara, fiori bianchi, pesca, salvia.

E poi si svegliano i gatti, inizia la baraonda, arriva il caffè del padrone di casa e visto che s'è fatta una certa, gli amici tolgono le tende.

Anche stavolta ha vinto lo sport :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Avatar utente
zampaflex
Messaggi: 12103
Iscritto il: 25 ago 2010 15:26
Località: Brianza

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 10 mag 2024 16:38

Duménil - Brut 1er cru grande réserve s.a.
Discreto sapore, corpo abbastanza sciolto, accettabile sapidità, da aperitivo.
:D :D :D

Gimonnet - Brut bdb Special club 2002
Riguardando gli appunti ho visto che lo avevo già bevuto dieci anni fa, ed era già un gioiellino. Bello ritrovarlo e vedere come si sia mantenuto perfettamente. Anima da chardonnay borgognone, bananoso, un po' di legno, erbe alpine e violetta, ciambella e cedro; sorso potente, sapido, molto saporito, di bella lunghezza.
:D :D :D :D

Larmandier-bernier - Extra brut 1er cru Rosé de saignée s.a.
Un po' di ginger, pesca, bocca dolcina e sciolta, cenni di orzata pesca e arancia, poco attivo, lieve delusione.
:D :D :D +++

Labet - Cotes du jura poulsard sur charrière 2014
Riguardando le note di un altro poulsard, En billat 15, vedo che qui ha decisamente pagato l'annata molto più fresca.
Colore chiarissimo, praticamente un rosato buccia di cipolla. Profuma di oliva, lievi ritorni di succhi gastrici (brett); sorso agrumato, aspro, lievemente amaro, corpo leggerino e un po' saponoso (altro segnale còlto talvolta con i vini naturali contaminati). Alcool 10,5° ( !!! ) aspetto positivo. Insomma, è eccentrico e un po' birrario ma intriga il giusto.
:D :D :D :)

Burlotto - Barolo Acclivi 2011
Edizione calda. China, erbe officinali, anice; piuttosto caldo, di buon corpo, tannino ruvidello e non integrato bene. Ritorni più di frutti neri che di fiori e spezie, difficile da collocare in Langa proprio per questo profilo caldo e scuro, che però a me non è dispiaciuto. Possibile bottiglia evoluta per conto suo.
:D :D :D :) ++

Antoniotti - Bramaterra 2019
Ciliegia e pongo; tannino che frena un po' il sorso che fa è poco concessivo (chiusura probabile). Qualche sbandata, un po' polveroso, lunghezza media, ritorni di pepe.
:D :D :D :) ++

Desvignes - Morgon Javernières 2022
Rispecchia la giovane età: detersivo, mirtillo, vegetale, frutti scuri. Tessitura da syrah, lunghezza media, tocco carezzevole, evolve su una parte floreale e di caramella. Alla fine è un po' evanescente ma da bere senza pensieri.
:D :D :D :) ++

Bea - Rosso de veo 2012
Boh. Pare un bordolese, tra liquirizia, prugna cotta e alcool, poi vaniglia. i tannini sono moderati ma l'alcool che pesta sgarbato induce a pensare ad annata calda. Lo yogurt al mirtillo al legno piccolo. Mi sembra ad un certo punto un Montepulciano marchigiano modernista :mrgreen:
:D :D :D :)

Gravner - Ribolla 2010
Pulito, agrumato, lieve cocco; ovviamente un po' alcoolico, ma con stile, equilibrio, porta eleganza.
:D :D :D :) ++

Karthäuserhof - Eitelsbacher Karthauserhofberg trocken - 2016
Non sono sicuro dell'attribuzione. Vino onesto, semplice con accenno botrite, leggero, non graffia.
:D :D :D ++
Non progredi est regredi
Trabateo
Messaggi: 840
Iscritto il: 10 mar 2022 17:57
Località: Milano

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 30 mag 2024 17:28

A spasso nella Loira - Chenin

Grazie alle sapienti e dotte abilità del Prof Luciano, ieri sera si è tenuta una lectio magistralis sullo Chenin Blanc in quel del Sotto Sotto (anche se qualcuno si ostina a chiamarlo Sotto Sopra, vero Diego?) in piena movida Chinatown a Milano.
Complimenti al Prof, all'assistente Luca che si è dimostrato meno severo di quanto dica la sua fama, alle coccole ricevute dal paziente personale del ristorante, ai 56 calici messici a disposizione, a Matteo che si è sbattuto per la logistica, al barboncino della bionda signora che l'ha accompagnata in bagno, al comune di Milano che mette i parcheggi con le strisce blu ma toglie i parchimetri nel controviale di Corso Sempione (saprò chi ringraziare nel caso arrivi una multa) e....massì, anche ai 13 studentelli che, tutto sommato, non si sono comportati nemmeno troppo male...tranne l'inevitabile caos con la quantità in fase di mescita.
Lo dico subito, così ci togliamo il pensiero: ha vinto lo sport...e il solito spaccio di bottiglie a bevuta ultimata :mrgreen:

Prima Batteria - Vini giovani (troppo giovani)
Thomas Batardière - Anjou L'Esprit Libre - 2020
Benoit Courault - Les Guinechiens - 2018
Guibertau - Saumur Les Moulins - 2020
Domaine Aux Moines - Savennières Roche Aux Moines - 2020

Se escludiamo Les Guinechiens, che qualche problema di tenuta lo deve aver avuto (peccato!), la sfrontata gioventù di questa batteria ha lasciato i presenti alquanto perplessi.
Come avrete ben capito, nessun balzo sulla cadrega, nessun wow, tanti punti interrogativi e pochi calici svuotati.
A ogni modo, nel mio personale tabellino, metto Guibertau davanti agli altri per avermi lasciato la netta sensazione di un prodotto con un bel futuro: si dice che c'è chi ha il manico e chi no.
Nota di merito anche per Domaine Aux Moines, niente male affatto.

Seconda Batteria - La maturità
Andrée - Anjou Les Faraunières - 2017
Ferme de la Sansonnière - Les Fouchardes - 2018
Chateau Pierre Bise - Savennières Clos de la Coulaine - 2002
De Bellivière - Coteaux du Loir Vieilles Vignes Eparses - 2015

Batteria dove si inizia a ragionare e bene anche.
Interessante il naso di Andrée: yogurt, chiodi di garofano e mela verde solo che poi si dissipa al sorso.
Ingresso di tarte tatin del Les Fouchardes peccato però che poi si sporchi un po' e tenga sotto traccia quello straccetto bagnato...però bocca molto divertente, solare, di agrume giallo e pesca, forse ancora un po' glicerica.
Esplosivo e con netti rimandi alla Coulée de Serrant di Joly, il naso di Pierre Bise (di cui ho apprezzato in passato i Coteaux du Layon): agrumi canditi, zafferano colatura di alici, affumicatura. Peccato per un sorso non all'altezza del naso e piuttosto debole con mandorla finale.
Alla fine ho preferito De Bellivière per una completezza d'insieme che gli altri vini in batteria non hanno avuto.
Coteaux du Loir Vieilles Vignes Eparses che ha giocato con profumi di pesca bianca, frutta esotica matura e nota finale di polvere pirica. In bocca all'ingresso dolce corrisponde poi una bella materia e lunghezza.

Ringer sudafricano
Badenhorst Family - Secateurs - 2022
Interessante, giocato sulla freschezza di pera e salvia: bel vino

Terza Batteria - I Panzer
Domaine du Collier - Saumur la Charpentrie 2014
Domaine des Roches Neuves (Thierry Germain) - Saumur Clos de l'Echelier - 2014
Eric Morgat - Savennières Fidès - 2014
De Bellivière - Hasnières Calligramme - 2011

Batteria che, alla fine, mi ha convinto meno di quella precedente.
De Bellivière sporchino e chewingummoso; Eric Morgat con un bel naso sulfureo e marino ma ancora verde al palato; un po' meglio con il Domaine du Collier con profumi di pera e affumicatura e morbidezza sapida al sorso.
Thierry Germain li ha messi in fila tutti: vino morbido ed elegante ma con un bel carattere (sopratutto sapido).

Quarta Batteria - I Top
Richard Leroy - Les Noels de Montbenault - 2015
Stephane Bernaudeau - Les Nourrissons - 2016

Mbè, che ve lo dico a fa?
Prima volta con Leroy a cui, nonostante l'indubbia qualità, continuo a preferire Bernaudeau che risulta più carico e ricco ma con quell'acidità che gli vuoi dire?
Quindi:
Les Noels de Montbenault di grande mineralità, elegante, persistente nella sua sapidità ma con ancora note verdi e vegetali da sgrezzare, ripulire;
Les Nourrissons è quel mostro di materia e stratificazione sorretto dall'acidità. Naso e sorso ricco, armonioso, persistente, anche lui deve maturare ma già così è quasi da glu-glu.

Quinta Batteria - I semidolci
Francois Chidane - Les Lys - 2009 + Les Grillonnières - 2017

Vince facile Les Lys per maturità acquisita, ricchezza di corredo e godibilità anche alcolica (11,5%): canditi, uva passa, panettone, menta, salvia, zucchero filato, mango e frutto della passione. Sorso mieloso e di grande coerenza con i profumi di cui sopra, buona acidità e bellissima persistenza.
Les Grillonnières più sottile, fruttato, leggero e ancora tutto da comporre e integrare.

Bella serata anche questa organizzata con solerte maestria da Lucianone nostro, è mancata la bolla ma 16+1 bottiglie non sono cosa da tutti i giorni...

https://youtu.be/sMz-4EtbbMo?feature=shared
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
giodiui
Messaggi: 660
Iscritto il: 14 set 2018 10:30
Località: Romagna
Contatta:

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda giodiui » 31 mag 2024 20:16

Cari amici milanesi,
Per puro caso proprio negli stessi giorni la condotta romagnola, in quel di Brisighella, organizzava una degustazione dedicata allo Chenin Blanc, quindi volentieri per confronto riporto qui qualche nota.
ça va sans dire che Brisighella non può competere con Milano, ma nel nostro piccolo teniamo accesa la fiaccola della wine passion.
Omaggio al piccolo comitato di otto fedelissimi che hanno percorso le strade della Romagna intera per rispondere al richiamo dello Chenin Blanc.

Non avendo preso note e avendo ormai la famigerata memoria del criceto i miei commenti sono ovviamente scarni

Apertura
Fabien Duveau, Saumur ‘La Hunaudière’ 2023. Il piccolo di famiglia. Bottiglia aperta essenzialmente per avvinare i bicchieri, e invece ha sorpreso tutti per pulizia, vitalità, precisione e fedeltà al vitigno. Di più onestamente non gli si poteva chiedere, ma decisamente un campione nella sua categoria.

Batteria 2017.
Clos de la Meslerie, Vouvray, 2017. Nello stile tradizionale degli chenin aperti ed espressivi, con un naso indiscutibilmente di Loira, e soprattutto un equilibrio in bocca che non ha trovato eguali nella batteria. Del resto è un po’ la cifra dei vini di Peter: si lascia lo zucchero che va lasciato, ma acidità, zuccheri, alcol in bocca sono sempre in un equilibrio semplicemente perfetto.

Domaine Guibertau, Saumur ‘Brézé’, 2017. Il più classico, sfacciatamente borgogneggiante. Legno gestito bene, varietale non pervenuto, sorso preciso. Vino per il sottoscritto un po’ troppo tecnico, ma senza difetti né sbavature.

Domaine de la Taille Aux Loups, Montlouis sur Loire ‘Les Hauts de Husseau’, 2017. Un gran vino del compianto Jacky Blot, nello stile sottrattivo comune a Guiberteau. Molto simile nell’impianto, legno stranamente più in primo piano, bevuta un pelo noiosa. Jacky di solito fa meglio.

Sylvain Dittière, VdF ‘Le Saut Mignon’, 2017. Il vero outsider. Si apre su note floreali che ti spiazzano (qui non siamo in Loira, vero?), poi lentamente si riavvicina agli stilemi classici della regione ma mantenendo un profilo olfattivo sfuggente, cangiante, ed estremamente divertente. In bocca parte con una rifermentazione francamente fastidiosa ma che scompare dopo poco. Vero enfant terrible della serata (se l’ha dovuto declassare c’è una ragione….).

Jasnières
Domaine de la Roche Bleue, Jasnières ‘Le Clos des Molières’, 2018. Una vigna magnifica che anche in annate ‘sfigate’ come questa (o la 2020, la 2022) regala vini comunque di grande personalità, lunghi, espressivi e profondi. Lo chenin blanc in equilibrio tra tradizionalismo e modernismo.

Domaine de Bellivière, Jasnières ‘Calligramme’ 2014. Rispetto al precedente il salto è netto, ma devo dire che ci sta. Sono vicini di casa e di vigna, ma l’annata superiore e i 4 anni di vetro in più fanno la differenza. Per molti il vino della serata per equilibrio, finezza ed eleganza. Non strafà in nessuna direzione: chenin non troppo espressivo, nessuna concezione alle mode borgognone,, ecc. Insomma, Bellivière al suo meglio.

Fuori concorso
Nicolas Joly, Coulée de Serrant, 2015. Una bottiglia straordinariamente in forma, nessuna deviazione o difetto. Lo stile è ovviamente opulento ed esuberante: cera d’api, miele, albicocche mature e una valanga d’alcol. Una bella bevuta che però risulta un po’ ‘datata’ in termini di cifra stilistica.

Clos de la Meslerie, Vouvray, 2015. In questa annata Peter ha prodotto uno chenin dolce, circa 80gr/lt. di zucchero. Ma è un vino da formaggi, con un’acidità sferzante che azzera il carico glucidico. Il naso è quello dello chenin maturo: tanta cotogna, pere e poi cedro maturo. Un colore oro antico brillante e scintillante, e un sorso fresco e scattante come un riesling di Mosella.

Non abbiamo avuto i mostri sacri (in provincia arrivano raramente) ma la panoramica è stata abbastanza completa.
Un saluto agli amici milanesi.
Avatar utente
zampaflex
Messaggi: 12103
Iscritto il: 25 ago 2010 15:26
Località: Brianza

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 01 giu 2024 12:22

giodiui ha scritto:Cari amici milanesi,


Bravi!
Aggiungo due note: Guiberteau, per mia esperienza, ha mano dura e abbisogna di non pochi anni, sui vini più "costruiti" come il Brézé, per ammorbidirsi e rendersi disponibile. Ho in cantina la stessa annata, stesso vino, ma non lo aprirò prima di qualche anno ancora...

Joly, a mio parere, dalla 2010 esclusa in poi fa vini pachidermici e come hai giustamente detto, non più in sintonia con i tempi. Meglio la sua vicina Tessa Laroche, ormai.

Ed Eric Nicholas (Bellivière) è un manico. Calligramme è un gran vino.
Non progredi est regredi
Avatar utente
zampaflex
Messaggi: 12103
Iscritto il: 25 ago 2010 15:26
Località: Brianza

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 02 giu 2024 23:49

Due note mie, in ritardone.

Prima Batteria - Vini giovani
Thomas Batardière - Anjou L'Esprit Libre - 2020
Ho letto degli entusiasmi per questo produttore, e il buongiorno si vede da questo vino in basso nella sua gerarchia: naso classico da chenin, con note simil-ossidative, poi parte a mulinare sorprese con fiori, cedro, erbe officinali, caffé quasi valentiniano. Il sorso è giustamente sapido, un qb di morbidezze, tocco di giustezza ed equilibrio. Bella mano.
:D :D :D :) ++

Benoit Courault - VdF Les Guinechiens - 2018
Agrumato e minerale, più diritto, lineare, componenti abbastanza integrate, allunga sul sale, ma alla fine dimostra una vivacità non all'altezza della batteria.
:D :D :D :)

Guibertau - Saumur Les Moulins - 2020
Stretto, verticale, ossa robuste poca carne, un vino pensato con una logica differente, quasi chabliseggia. Ad alcuni è piaciuto molto, a me meno. Però ha potenza, sicuramente gittata, ma saprà aprirsi?
:D :D :D :) ++

Domaine Aux Moines - Savennières Roche-Aux-Moines - 2020
Parte bene, pare essere il migliore, però piano piano scivola in basso nelle preferenze soprattutto per un palato di presa limitata. Credo sia stato un problema legato alla loro esecuzione dell'annata.
:D :D :D ++

Seconda Batteria - La maturità
Domaine De Bellivière - Coteaux du Loir Vieilles Vignes Eparses - 2015
Mantiene le sue promesse, naso di selce e fumo con lieve agrumato e bocca potente, viva su sale e ancora agrume, ha forza e personalità.
:D :D :D :) ++

Andrée - Anjou Les Faraunières - 2017
Lemongrass, oliva, pera. Piuttosto fluido ma è un inganno, perché prende bene grazie a tanto sale e ottima acidità, gestite però con eleganza e finezza. Molto solido, bravo anche lui.
:D :D :D :D

Ferme de la Sansonnière - VdF Les Fouchardes - 2018
Qui si sa dove si va a parare, e c'è la conferma. Naso estivo di fieno, agrume maturo, timo, è la bocca ad avere la marcia in più con un lieve residuo ed un giocare di punta-tacco tra durezze e ciccia. Cremoso ma vitale, tiene bene, gioca col bevente.
:D :D :D :D

Chateau Pierre Bise - Savennières Clos de la Coulaine - 2002
Purtroppo molto evoluto, naso di mela cotta, colore molto carico, bocca che conserva dignità uscendo alla distanza con discreta tonicità e aromaticità, anche se con ritorni da distillato.
:D :D :D

Badenhorst Family - Swartland Secateurs - 2022
A mio parere un po' semplicino e privo della forza degli altri vini vicini, ha fatto la fine del vaso di coccio.
:D :D :D ++

Terza Batteria - I Panzer
Domaine des Roches Neuves - Saumur Clos de l'Echelier - 2014
Produttore sempre a rischio di evanescenza, predilige costruire vini da rincorrere. Qui, a dieci anni dalla vendemmia, finalmente il liquido si ferma e ci permette di riconoscerne i pregi. La parte migliore è la solidità del palato, al tempo stesso magro e cremoso, lineare ed esplosivo. Altra bottiglia chabliseggiante, ma dal verso giusto.
:D :D :D :D

Eric Morgat - Savennières Fidès - 2014
E questo signore è un altro che ha la mano giusta. Un po' verdolino, ma pulito, al palato è dritto, apparentemente senza sforzo, ma è il guanto di velluto, perché ha grande durata, resistenza e la capacità di restare presente pur chiudendo in leggerezza. Gangster con la faccia d'angelo.
:D :D :D :D ++

Domaine du Collier - Saumur la Charpentrie 2014
Qui c'è un fortissimo hype eppure è la seconda volta che bevo questa cuvée e l'impressione è sempre di una notevole underperformance. Un po' caseario, sporchino, poi si pulisce e emerge anche un grazioso balsamico. Ha buon corpo, salinità, ma non va oltre il compitino. Si aprirà di più in futuro? Mah. Di certo oggi non vale i prezzi aftermarket.
:D :D :D :)

Domaine De Bellivière - Jasnières Calligramme - 2011
Bottiglia troppo evoluta, toni virano sul passito, il calvados.
NG

Quarta Batteria - I Top
Richard Leroy - VdF Les Noels de Montbenault - 2015
Naso meraviglioso, un bouquet di agrumi vari e fiori estivi, abbinato ad una bocca più stretta, ma molto lunga e solida, tanto attiva; alla stappatura di controllo meridiana presentava una lieve sensazione di residuo, qui sparita per presentarsi molto secco. Ha la stoffa del campione ma non del fuoriclasse.
:D :D :D :D :)

Stephane Bernaudeau - VdF Les Nourrissons - 2016
Che invece è costui. Naso più canonico dell chenin, tra scorza di limone e toni fintoossidativi, e palato formidabile di grande forza e durata, resistenza all'aria a piacere, glicerine che entrano piano per arrotondare e rifinire. Che vino, e pensare che quel 20% di Verdelho che c'è in vigna è pure illegale e non si può ripiantare: bisogna solo sperare che duri a lungo.
:D :D :D :D :) ++

Quinta Batteria - I semidolci
François Chidaine - Les Lys - 2009
Gran naso, un vero passito ricco di tutto e anche di equilibrio, qualità e lunghezza, agrumato e fresco.
:D :D :D :D :)

François Chidaine - Les Grillonnières - 2017
Qui invece, con la vigna appena acquisita, la conoscenza delle uve ha fatto fare un mezzo passo falso. Calvados, ritorni di amaretto, più stretto, sale e acidità non sono ben connesse ed il resto un po' latita. Abbastanza secco.
:D :D :D :) ++
Non progredi est regredi
innoz89
Messaggi: 62
Iscritto il: 14 set 2021 02:37

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda innoz89 » 15 lug 2024 19:13

Nella torrida Ripatown (MI), ebbe luogo godereccia bevuta che riporto per le memorie future.

- T. Hyest Courcelles 14 sb. 23.
- Ferrari Perlè Rosè 02 (sb 2016)
- Collestefano 13
- Grunhaus Kabinett 15
- JJ GH Spatlese 09
- Deiss Grasberg 10
- Schloss Lieser auslese goldkapsel 12
- Ascesa Valtellina sup 20

Rosso a parte, beva a dir poco assassina su tutti i fronti e menzione particolare per un commovente Collestefano (servito da solo - a bottiglia coperta per evitare improbabili paragoni - ha fatto davvero una grande figura).
Trabateo
Messaggi: 840
Iscritto il: 10 mar 2022 17:57
Località: Milano

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 16 lug 2024 09:54

innoz89 ha scritto:Nella torrida Ripatown (MI), ebbe luogo godereccia bevuta che riporto per le memorie future.

- T. Hyest Courcelles 14 sb. 23.
- Ferrari Perlè Rosè 02 (sb 2016)
- Collestefano 13
- Grunhaus Kabinett 15
- JJ GH Spatlese 09
- Deiss Grasberg 10
- Schloss Lieser auslese goldkapsel 12
- Ascesa Valtellina sup 20

Rosso a parte, beva a dir poco assassina su tutti i fronti e menzione particolare per un commovente Collestefano (servito da solo - a bottiglia coperta per evitare improbabili paragoni - ha fatto davvero una grande figura).


E bravo Ale che ci ha voluto ospitare e intrattenere, con aneddoti da divano (quel divano!), in una calda serata estiva.
Bene anche le pietanze da delivery cinese ma il vino, come sempre, ha fatto la voce grossa.

Come già aveva avuto modo di dire qualcun altro, "Hyest terribile, soldi buttati, fatevi un favore e non compratelo che non ne vale la pena... :roll: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:"

Sorpresa per il buon Ferrari...al mandarino :mrgreen:

Collestefano si conferma uno dei, se non il, migliori rapporto q/p in Italia e non solo: ancora irrealmente giovane, fresco, iodato, minerale, erbaceo, fiori bianchi, macchia mediterranea. Bocca con note dolci rieslingheggianti.

Grunhaus Kabinett molto buono, Deiss Grasberg un po' troppo maturo (ci sarebbero voluti dei bei formaggi per apprezzarlo al meglio) e alcolico (14%), JJ Prum GH Spatlese orgasmico! :shock: :shock: :shock:
Inizia con profumi da benzinaio (tipo la pompa diesel del distributore Q8 di Piazzale Accursio - Milano) e poi esplode con tutta la gamma possibile immaginabile di frutta tropicale: dall'ananas al jack fruit :shock: :shock: :shock:
Bibita estiva da 8,5%: glu, glu, glu, glu, glu

Schloss Lieser auslese goldkapsel altra bella bombetta della serata :shock: :shock: :shock:

Ascesa Valtellina nebbiolo che parte un po' sporchino ma poi tira fuori le classiche note della valle

E adesso che è arrivato il vero caldo, c'è solo voglia di bollicine :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Trabateo
Messaggi: 840
Iscritto il: 10 mar 2022 17:57
Località: Milano

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 04 ago 2024 18:19

Tour dei bianchetti
In una calda serata di fine luglio, chez Nicolò (quello mentalmente non disturbato), un nutrito gruppo del GR Milano ha ben pensato di organizzare una delle consuete bicchierate con tema libero purché fossero bolle o bianchi.
E bianchi e bolle furono, con il consueto approvvigionamento di abbondanti e prelibate libagioni.

Aperitivo
Bruno Paillard 2008 e 2012 + Oudiette Filles Composition
Le bicchierate al buio offrono anche questi coup de théâtre e a bocce svelate i raffronti sono inevitabili.
Il 2012 (sb 2020) di Paillard presenta un bel mix di frutti gialli e tropicali, ben vivo e fresco, succoso, iodato, di lunga persistenza.
Al confronto il 2008 (sb 2015) è una bollicina nel pieno della sua maturità, con note di erbe officinali, iodato e di lunga persistenza pure questo, alla lunga un po' stanca per quello il 12 ci è sembrato più vivace e mobile.
Bella sorpresa per il Composition (sb 2023) che, seppur giocando nelle retrovie un po' nascosto dai Paillard, incuriosisce non poco con note di solvente che intrigano e impreziosiscono il quadro olfattivo, bel corredo di fruttini rossi e bella tensione alla beva: bollicina molto interessante...cbcr.

Poi arrivano le ombre bianche
Prima batteria
Pascal Cotat - Les Monts Damnes - 2014 vs Ganevat - La Barraque - 2016 vs Torre Zambara - Piana Marina - 2019
I francesi giocano un altro campionato e il trebbiano che, seppur alla distanza, qualcosina racconta (aromatico, spruzzata di polvere pirica, limonoso ma senza allungo si chiude presto), finisce per fare la figura del reggi moccolo...sarà stato per via del conferitore in serata malmostosa? :mrgreen:
Tornando ai pesi massimi e lasciando l'abruzzese in un angolo da solo a giocar con le biglie di vetro, Cotat presenta un vino
poliedrico: profumi di fieno e gesso prima per poi virare in eccentriche note tropicali e poi ancora in polvere da sparo. Sapidissimo tanto al naso quanto in bocca, sorretto da una acidità rotonda, legno completamente svolto, nessuna pesantezza: gran bel vino.
Ganevat parte con note di riduzione (solvente), poi esprime un bel frutto (albicocca) e ancora pop-corn. Sorso leggermente piccante, succosissimo e dotato di acidità prospettica: gran bel bere pure questo.
Match da X per me.

Seconda batteria
Jeremy Recchione - Pouilly-Fuissé 1er Cru Clos Reyssier - 2018 vs Renato Keber - Collio Sauvignon Grici - 2000
Francese che gioca sul vegetale (erbaceo e peperone verde) con beva agrumata un po' stringente, sapido sia in ingresso che di ritorno.
Keber con Sauvignon certamente maturo ma di varie sfaccettature: tropicale, note vegetale di piselli ed erbe di campo, polvere pirica. Beva succosa dove tornano le note tropicali, forse un filino glicerico.
Lo chardonnay di Recchione è sicuramente un buon vino ma non mi ha fatto impazzire (forse più hype che sostanza?), mentre Renatone nostro ci ha fatto capire che, quando il Collio non era ancora una regione del nord Africa, si potevano produrre vini molto interessanti e piacevoli.

Terza batteria
Pieropan - Calvarino - 2007 vs Matrot - Puligny Montrachet - Les Chalumeaux - 2010
Indiscutibilmente il Calvarino è stata la bottiglia della serata (gran rientro di Maurizio!): una magnum renana che se sparassero questi missili su Gaza, Beirut, Tel Aviv e Kyev le guerre durerebbero 5 minuti e non farebbero morti...al limite qualche bella e sana ciucca.
Comunque, tornando al Soave (bono!) di Pieropan, inutile perdersi nel cercare note rieslingheggianti, meglio giocare su profumi di pompelmo e mandarino, sbuffi tropicali, speziato, iodio e nota di zafferano. Sorso agrumato con note di uva passa, lunghissima acidità e persistenza.
Matrot che ci mette un po' a uscire: albicocca e frutti gialli ma anche camomilla e affumicatura. Sorso un po' stanco e glicerico ma comunque morbido e persistente.
Non la sua miglior bottiglia, ma neanche la peggiore

Il rosso della staffa
E visto che la cantinetta di Nicolò era stata presa in ostaggio da un paio di personaggetti non del tutto raccomandabili, il padrone di casa ha dovuto cedere ed acconsentire a stappare un Cornas Les p'tits bouts di Mickael Bourg - 2021, che i commensali (tranne uno) hanno ben apprezzato.

Saluti e baci a fine serata con finale dove si è rischiata la rissa per via di una 744 che degli incauti ragazzotti in cerca di avventure, aiutati dai personaggetti di cui sopra, hanno tentato di sottrarre al legittimo proprietario.
Tutto è bene quel che finisce bene, i ragazzotti hanno proseguito verso la loro meta e i personaggetti, riposta la 744 nell'apposito spazio cartonato, hanno comunque goduto, anche questa volta, del consueto car-sharing. :mrgreen:

E come sempre...ha vinto lo sport!
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Trabateo
Messaggi: 840
Iscritto il: 10 mar 2022 17:57
Località: Milano

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 21 ago 2024 17:40

Champeritivo

Appena il caldo opprimente ha mollato un po' la presa è arrivata la chiamata alle armi di mastro Francesco.
Non è passato un giro di lancette che, chi come me, sta passando agosto dividendosi tra l'ufficio e l'inferno casalingo, ha risposto: presente Sensei!
Ecco quindi che, ieri sera, ospiti nell'azienda di Mauro e Franco, questa piccola comunità si è riunita per valutare alcune bollicine francesi arrivate all'uopo per essere, giustamente e degnamente, tracannate!
Udite udite, messeri del Forum, fatto più unico che raro, anche la quota rosa è stata orgogliosamente rappresentata: presente infatti anche la figlia di Franco che non ha ceduto una goccia ai dispotici cavalieri della tavola quadrata.
Oltre a varie prelibatezze posizionate in ordine sparso, si bevve:

Jean Josselin - Les Blancs - 2018 - BdB EB sb 07/2023
Champagne che esprime un effluvio di profumi di fiori bianchi e un bel frutto a polpa bianca.
Pecca nella spinta acida e, seppure gradevole, chiude abbastanza presto non prima di aver buttato lì una nota pirica.
Diciamo che va bene per un buon aperitivo.

Audrey Brocard - Rosé de Meunier - PM in purezza EB sb 09/2023
Si presenta con un bel colore che mischia crodino e gingerino e con leggera volatile al naso.
Escono poi note di frutto di bosco nero, china e ginger.
Al sorso ritroviamo il ginger con l'agrume.
Buon prodotto ma non mi ha colpito particolarmente...ammetto però che non vado pazzo per i rosé.

Domaine Des Tuileries - Les Crayeres - 2019 - Blend dei 3 vitigni base (PN 45 + CH 45 + PM 10) Nature sb 03/2023
L'intruso portato da Ale non ha per nulla sfigurato anche se andrebbe valutato meglio nel tempo.
Profumi di iodio, leggera ossidazione (buccia di mela gialla) che risulta un po' più marcata in bocca, bolla più grossa della serata, si sente che fa botte nuova.

Speciale Club - Roland Champion - 2018 - BdB B sb 07/2023
Bei profumi di fiori, speziato e cenere.
Sorso salino, arriva abbastanza presto in chiusura con nota dolciastra.
Non male ma non la mia tazza di tè.

Audrey Brocard - Coeur de Village - Blend dei 3 vitigni base (PM 55 + CH 25 + PN 20) EB sb 11/2023
Bollicina che dà una sferzata alla calda e zanzarosa serata.
Profumi di cedro e legno di cedro e fiori primaverili delicati.
Sorso deciso ma al contempo elegante: agrume con salinità via via in aumento e molto persistente.
Come direbbero i francesi: chapeau!

Jean Josselin - Rosé Saignée - Audace - BdN da PN EB sb 05/2023
Se la signora Brocard ha tirato la volata, Josselin si è lanciato oltre il traguardo.
Bel colore rosso scarico, profumi che sembrava di trovarsi immersi in un roveto (senza spine) di frutti rossi (lamponi e fragole a iosa), poi esce pure il pompelmo rosa.
Bocca corrispondente al 100%
Buono tanto tanto tanto...tanto tanto tanto...

E a conclusione di una splendida serata, Franco ci ha voluto omaggiare della ciliegina sulla torta (che non c'era...mai nessuno che pensi ai dolci?! :mrgreen: )
Louis Roederer - Cristal - 2008
Champagne dello Zar che non abbisogna di presentazioni.
Naso ricco da far schifo con fiori bianchi, zagara, frolla della crostata con una crema pasticcera al limone del Maestro Massari, pan brioche e agrumi vari come se non ci fosse un domani.
Sorso cremoso, salino, con note piriche, acidità schioccante e lunghissima persistenza.
Bollicina da fine pena mai!

Che dire? Gran serata ricca di bollicine ma anche di aneddoti delle scorribande francesi del Sensei e di Mauro.
Siamo stati bene...e come sempre ha vinto lo sport! :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Avatar utente
zampaflex
Messaggi: 12103
Iscritto il: 25 ago 2010 15:26
Località: Brianza

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 07 set 2024 16:09

Rientro ufficiale, mercoledì scorso. Serata a tema libero che si è rivelato un po' troppo libero :mrgreen:

Tarlant - Brut nature zéro (base 2015) sb 03/22
Già lo conosciamo, sempre una garanzia, qui in versione più fine e acidina, correttamente data l'annata.
:D :D :D :) ++

Gatta - Brut nature bdb 50 lune sb 03/23
Sorpresona, ma grossa, una volta tolta la calza. E' un vino asciutto, sapido, lungo, robusto; un bdb solido con cenni di aromaticità da pinot nero: forse annata calda? Parte alla grande e poi comincia col caldo a cedere leggermente, manifestando un po' di calore e qualche accenno di amari.
NB: etichetta dice solo 12%: beh, a mio parere è assolutamente impossibile in Franciacorta (dove nasce sto vino, ma di cui non porta il nome, eh, strano no?) raccogliere uve con 10,5 /11 gradi di potenziale poi svolto, prima della aggiunta della liqueur per la spumantizzazione, e presentare un profilo da maturità fenolica perfettamente centrato. Cisterne vaganti? Intercessioni divine?
:D :D :D :) +++

Alain Réaut - Extra brut merci nature sb 00/20
Champagne un po' freak che nasce da Pinot Grigio e Pinot Bianco. Giovanile, puntato sulla freschezza, ma con cenni di agrume maturo e scorza d'arancia. Gli manca l'assestamento, bocca un po' ruvida e bolla grossolana. Si fa bere.
:D :D :D :) +

Bucci - VdCdJ classico riserva Villa Bucci 2017
Ai banchi d'assaggio non mi convinse particolarmente, e l'impressione si è ripetuta da maturo: è un vino un po' troppo esile e di moderata presenza gusto-olfattiva. Come se avessero raccolto troppo presto o ci fosse stato qualche arresto vegetativo.
:D :D :D :)

Deiss - Alsace burg le vignoble feodal 2017
Se poi lo confrontiamo con questa opulenza, questa ricchezza di aromi, di estratti, di residuo, non c'è gara di piacevolezza. Alcool ben integrato, materia tanta ma agile, bel vino da fiera ma dalla abbinabilità limitata.
:D :D :D :) ++

Benanti - Pietramarina 2014
Naso molto fine, sulle erbe. Strano. Infatti la bocca è debolissima, quasi indefinibile. Non presenta punti di forza, che ti aspetti dell'acidità o della sapidità in questo quadro, e invece siamo semplicemente molto, molto scarichi. Mah.
:D :D :D ++

Gravner - Ribolla 2013
E di nuovo il vaso di coccio lo paragoniamo ad un pachiderma. Naso intenso, forte, espressivo di scorza d'arancia, poi un poco latteo. Bocca classicamente fluida, senza particolari asperità, lieve grip tannico. Eleganza e durata, presenza e personalità. Bono. Bianco della serata, per me.
:D :D :D :D

Montevertine - Montevertine 2016
E questo diventa poco dopo il rosso della serata. Naso sfrontato, allegro, ciliegia e arancia, violetta, fiori e accenni speziati. Facile e infiltrante, grande piacevolezza con il limite della prestanza e della durata chiaramente non elevati al cubo come il fratello maggiore PT.
:D :D :D :D

Cerbaia - Brunello di Montalcino 2016
Azienda minore, vino minore. Con i parametri del territorio ma senza eleganza e tenuta di insieme.
:D :D :D :)

Roddolo - Nebbiolo 2009
Profuma di sciroppo, erbe officinali, naso ricco su una bocca piuttosto sciolta e dai riflessi meno gradevoli di medicina. Cerca di aggiustarsi in corsa, ha una buona presenza qualitativa con uno spessore non di primo piano, ecco. Personale, un po' fuori dal consenso, interessante.
:D :D :D :)

Bussoletti - Ràmici 2018
Uno dei più buoni ciliegiolo che rivela perché sia un vitigno quasi mai imbottigliato in purezza: un grazioso vinellino e nulla più.
:D :D :D

Dettori - Chimbanta e battoro 2006
Qui mi chiamo fuori perché per me era estremamente sintetico e volatile, oltre la mia soglia di bevibilità.



Plauso ad Andrea per la cucina, si è come sempre onorato ampiamente la tavola, dove non sono mancate le ricercatezze (ma il pavone arrosto da tardo impero romano no, quello non ci siamo ancora arrivati).
Non progredi est regredi
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 13574
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda l'oste » 07 set 2024 16:58

zampaflex ha scritto:Gatta - Brut nature bdb 50 lune sb 03/23
Sorpresona, ma grossa, una volta tolta la calza. E' un vino asciutto, sapido, lungo, robusto; un bdb solido con cenni di aromaticità da pinot nero: forse annata calda? Parte alla grande e poi comincia col caldo a cedere leggermente, manifestando un po' di calore e qualche accenno di amari.
NB: etichetta dice solo 12%: beh, a mio parere è assolutamente impossibile in Franciacorta (dove nasce sto vino, ma di cui non porta il nome, eh, strano no?) raccogliere uve con 10,5 /11 gradi di potenziale poi svolto, prima della aggiunta della liqueur per la spumantizzazione, e presentare un profilo da maturità fenolica perfettamente centrato. Cisterne vaganti? Intercessioni divine?
:D :D :D :) +++

Non credo alle divinità ma nella mano, in questo caso molto abile, del bravo produttore, in cantina e con le uve. L'ho conosciuto una decina d'anni fa, le prime annate, idee chiare, marketing basati sugli assaggi in giro, poco fighettismo ed era un vinogià centrato, varietale senza caricature o sovradosaggi. Il base bdb me lo proposero e ne comprai sei casse per il locale, del resto allora alzava 15€.


zampaflex ha scritto:Bucci - VdCdJ classico riserva Villa Bucci 2017
Ai banchi d'assaggio non mi convinse particolarmente, e l'impressione si è ripetuta da maturo: è un vino un po' troppo esile e di moderata presenza gusto-olfattiva. Come se avessero raccolto troppo presto o ci fosse stato qualche arresto vegetativo.
:D :D :D :)

Peccato, per me sempre uno dei 10 bianchi più buoni d'Italia, soprattutto le annate quando Ampelio era tra noi.

zampaflex ha scritto:Montevertine - Montevertine 2016
E questo diventa poco dopo il rosso della serata. Naso sfrontato, allegro, ciliegia e arancia, violetta, fiori e accenni speziati. Facile e infiltrante, grande piacevolezza con il limite della prestanza e della durata chiaramente non elevati al cubo come il fratello maggiore PT.
:D :D :D :D

Mi fa molto piacere. Appena uscito era un po' compresso, legato, se non ricordo male per il 2016 avevano introdotto qualche botte e barrique nuova. Mi sa che durerà qualche lustro comodamente.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
Wineduck
Messaggi: 4936
Iscritto il: 06 giu 2007 15:16

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Wineduck » 08 set 2024 11:03

zampaflex ha scritto:
Montevertine - Montevertine 2016
E questo diventa poco dopo il rosso della serata. Naso sfrontato, allegro, ciliegia e arancia, violetta, fiori e accenni speziati. Facile e infiltrante, grande piacevolezza con il limite della prestanza e della durata chiaramente non elevati al cubo come il fratello maggiore PT.
:D :D :D :D

[



Un mio amico vorrebbe comprare qualche bottiglia di questo "gioiellino": con 50 euro se la cava oppure ne servono di più? Chi mi può aiutare sul prezzo?
Grazie

P.S. scusate l'OT
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton
vinogodi
Messaggi: 34139
Iscritto il: 13 giu 2007 15:20
Località: nord

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda vinogodi » 08 set 2024 12:28

Wineduck ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Montevertine - Montevertine 2016
E questo diventa poco dopo il rosso della serata. Naso sfrontato, allegro, ciliegia e arancia, violetta, fiori e accenni speziati. Facile e infiltrante, grande piacevolezza con il limite della prestanza e della durata chiaramente non elevati al cubo come il fratello maggiore PT.
:D :D :D :D

[



Un mio amico vorrebbe comprare qualche bottiglia di questo "gioiellino": con 50 euro se la cava oppure ne servono di più? Chi mi può aiutare sul prezzo?
Grazie

P.S. scusate l'OT
...qualcosina in più...
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
Avatar utente
zampaflex
Messaggi: 12103
Iscritto il: 25 ago 2010 15:26
Località: Brianza

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 08 set 2024 19:23

Wineduck ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Montevertine - Montevertine 2016
E questo diventa poco dopo il rosso della serata. Naso sfrontato, allegro, ciliegia e arancia, violetta, fiori e accenni speziati. Facile e infiltrante, grande piacevolezza con il limite della prestanza e della durata chiaramente non elevati al cubo come il fratello maggiore PT.
:D :D :D :D

[



Un mio amico vorrebbe comprare qualche bottiglia di questo "gioiellino": con 50 euro se la cava oppure ne servono di più? Chi mi può aiutare sul prezzo?
Grazie

P.S. scusate l'OT


:mrgreen:
Non progredi est regredi
Avatar utente
Wineduck
Messaggi: 4936
Iscritto il: 06 giu 2007 15:16

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Wineduck » 09 set 2024 07:52

vinogodi ha scritto:
Wineduck ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Montevertine - Montevertine 2016
E questo diventa poco dopo il rosso della serata. Naso sfrontato, allegro, ciliegia e arancia, violetta, fiori e accenni speziati. Facile e infiltrante, grande piacevolezza con il limite della prestanza e della durata chiaramente non elevati al cubo come il fratello maggiore PT.
:D :D :D :D

[



Un mio amico vorrebbe comprare qualche bottiglia di questo "gioiellino": con 50 euro se la cava oppure ne servono di più? Chi mi può aiutare sul prezzo?
Grazie

P.S. scusate l'OT
...qualcosina in più...


Grazie Marco!
Su wine-searcher chiedono da 85 in su, ma quelli non sono prezzi, solo richieste. Sul forum credi che si possa acquistare sui 75?
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton
Trabateo
Messaggi: 840
Iscritto il: 10 mar 2022 17:57
Località: Milano

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 09 set 2024 09:11

A volte basta essere pazienti e aspettare l'occasione giusta...
viewtopic.php?f=17&t=285856&p=2077813&hilit=Montevertine+2016&sid=579ad2dfd422cadc1e0d49460469edfe#p2077813

Alessandro, come ti dicevo su WA, alla fine abbiamo comprato il cartone a 330: ho ben due testimoni :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
vinogodi
Messaggi: 34139
Iscritto il: 13 giu 2007 15:20
Località: nord

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda vinogodi » 09 set 2024 09:53

...io le ho pagate 65 Euri
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
alleg
Messaggi: 812
Iscritto il: 10 feb 2014 22:26
Località: Parma/Milano

Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda alleg » 09 set 2024 11:13

Per quello che può valere io all’ uscita l avevo comprata in enoteca a 40 euro. Ma mi sfugge quale sia il punto della discussione. Secondo te Ale è troppo caro? Si, puó essere e altre volte si è rivelato non tanto superiore ad alcuni Riserva di Radda. Quella dell altra sera però era una gran bella bottiglia aperta in una fase molto golosa e sono contento che qualcuno l abbia buttata nella mischia. Che poi valga la pena acquistarlo ai prezzi correnti è un altro paio di maniche….

Torna a “Vino&Co.: polemiche e opinioni”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 33 ospiti