Saar Kallstadter Annaberg Riesling Spatlese trocken 2012 - Koheler Ruprecht. Al naso frutta fresca, con la pera in primo piano, spezie più che idrocarburi, sorso con una certa ruvidità a centro bocca a rovinare un poco il quadro. Non mi ha entusiasmato troppo.
Champagne carte noir Brut - Veuve Cheurlin. Lo stesso in versione demi-sec è stato trascurabilissimissimo, questo invece per onesti sedicieuroecinquanta direi che non è male, fruttini rossi al naso, piacevole scia sapida al sorso, bolla migliorabile ma direi che si lascia bere.
Rosso di Montalcino 2019 - Baricci. Questo fa decisamente il verso al Nebbiolo si Sandri bevuto poco tempo fa: fruttini rossi, bella speziatura profonda, saporito al sorso col tannino che ancora rinvigorisce la beva. Appagante.
Roccamonfina Sphaeranera 2018 - I Cacciagalli. Avevo provato tutta la linea in un paio di occasioni anni fa, e mi avevano colpito per solarità e golosità. Poi passarono alle anfore e macerazioni lunghe, vini incupiti parecchio, lasciai perdere... ed ecco che mi imbatto in questa bottiglia, bollino della Velier, mi son detto riproviamo dai: parte cupo e radicoso, poi pian piano si apre un poco, ma non abbastanza per me... meglio al sorso, ma rimane nella media. Peccato.
Trentino Muller Thurgau 2022 - F.lli Pelz. Visto che i miei genitori al ristorante hanno bevuto questo vitigno per vent'anni, glielo conferisco, come souvenir dalla Val di Cembra, e devo dire che è fatto piuttosto bene, agrumato, teso, serio, lo attenderei volentieri ancora qualche anno per vedere quello che succede.
Champagne Non Dosé 2002 - Olivier Pere e Fils. Preso qui sul forum anni fa, è nel bicchiere come ce lo si aspetta: è maturo al punto giusto con creme, nocciole, biscotti, sorso teso ma ormai disteso, bolla cremosa, ritorni di spezia dolce, c'è giusto una nota lattica che va e viene ma è sopportabile. E' sulle ossidazioni si, ma ancora vitale. Bella bevuta.