vinogodi ha scritto:...apro regolarmente Barolo di oltre 50 anni , a volte vicino ai 100...sempre con grande emozione. Taurasi cosi' vecchi non ci sono mai riuscito, quindi non posso che lasciare in sospeso la perentoria affermazione che confermi la tua convinzione...markov ha scritto:vinogodi ha scritto:markov ha scritto:Chiude la bella serata la riflessione che sarebbe interessante riprovare i stessi vini tra dieci anni.
Dato che sono convinto che l’aglianico sia più longevo del nebbiolo penso che l’esito potrebbe essere ben diverso.
Detto questo , vorrei dissentire leggermente dall'affermazione di Markov : li vorrei risentire non fra 10 , ma fra 20 e più anni avendo esperienze di longevità dei 2 vitigni ( chi assaggia oggi i Taurasi del '68 di Mastroberardino che selezionò per area , Castelfranci, Montemarano , e Piano D'Angelo) capirà di cosa parlo: stiamo discutendo di vini fra i più grandi mai prodotti in Italia , così come Barolo e Barbaresco di oltre 50 anni senza fare piega alcuna di produttori storici.
Invero siamo d'accordo perchè l'idea è riprovare i stessi vini tra dieci anni concludendo la serata con la considerazione che sarebbe interessante riprovare i stessi vini tra dieci anni, di dieci anni in dieci anni finchè la salute ci sostiene ...vinogodi ha scritto:
Dissento sulla maggior longevità dell'Aglianico solo perchè è difficilissimo paragonarne la valenza storica e di longevità portata agli estremi , molto più "letteraria" nei Nebbioli
Scusa ma non ho compreso le ragioni del dissenso.
Ma è probabile che in un Barolo degli anni 20 ci sia tanto aglianico. E' ufficiale, riporto dalla Gazzetta Ufficiale disciplinare del Taurasi:
"L’anno 1928 rappresenta la vendemmia simbolo della rinascita del Taurasi. Tutta l’Europa è sconvolta dalla fillossera che ha distrutto i vigneti dei migliori distretti francesi e del nord Italia; a Taurasi la fillossera non è ancora arrivata, grazie ai terreni campani, sabbiosi e vulcanici, che ne impediscono la prolificazione. In quell’anno con la “ferrovia del vino” da Taurasi partono interi vagoni di vino Aglianico, per rinsanguare i principali distretti viticoli toscani, piemontesi e di Bordeaux."
Cmq non intendevo chiederti di motivare il tuo dissenso: ti conosco, so che hai una straordinaria esperienza di degustazione che ti consente di parlare in scienza e coscienza.
Volevo un aiuto alla comprensione della frase:
Dissento sulla maggior longevità dell'Aglianico solo perchè è difficilissimo paragonarne la valenza storica e di longevità portata agli estremi , molto più "letteraria" nei Nebbioli
Puoi chiarire?