LE BEVUTE DI MARZO 2023

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Trabateo
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Trabateo » 27 mar 2023 14:54

Weingut Benedict Loosen Erben Urziger Wurzgarten Riesling Auslese - 1985
Partenza con idrocarburi spintissimi: gas metano da farci il pieno.
In bocca è più piacevole dove presenta ancora una discreta acidità e dolcezza.
Aprendosi, insieme agli idrocarburi, esce una mineralità più "gentile" di grafite e pietra focaia con qualche sparuta nota di frutta tropicale che si fa più viva al sorso.
Non di certo il miglior (vecchio) riesling bevuto sinora ma nemmeno il peggiore.
Si è sposato bene con un buonissimo plumcake all'arancia sfornato la stessa sera...ma queste sono note che solo il buon @Timoteo può capire :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda L_Andrea » 27 mar 2023 15:17

Trabateo ha scritto:Weingut Benedict Loosen Erben Urziger Wurzgarten Riesling Auslese - 1985
Partenza con idrocarburi spintissimi: gas metano da farci il pieno.
In bocca è più piacevole dove presenta ancora una discreta acidità e dolcezza.
Aprendosi, insieme agli idrocarburi, esce una mineralità più "gentile" di grafite e pietra focaia con qualche sparuta nota di frutta tropicale che si fa più viva al sorso.
Non di certo il miglior (vecchio) riesling bevuto sinora ma nemmeno il peggiore.
Si è sposato bene con un buonissimo plumcake all'arancia sfornato la stessa sera...ma queste sono note che solo il buon @Timoteo può capire :mrgreen:

La stessa bottiglia l ho bevuta con del cibo cinese da asporto è ho goduto parecchio. Avrei fatto un po' di fatica a berla su un plumcake all arancia ma ognuno ha il proprio palato.
gmi1
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda gmi1 » 27 mar 2023 15:30

Sabato sera in trattoria con amici:
Jérémy Recchione Hautes-Côtes de Nuits 2019
frutti rossi ad ampio raggio, uno spettro completo di profumi che li caratterizzano, colore brillante senza cedimenti; é fresco, carezzevole e piacevolissimo, un esempio che fa capire cosa puó essere il Pinot noir di Borgogna in denominazioni piú nobili ma con la mano di un bravissimo vignaiuolo.
Benoit Ente Aligoté Antichtone 2019
fresco, note di limone presenti e piacevoli, tutto sorretto da una ottima aciditá e da un corpo sorprendente per un aligoté, almeno per quei pochi che ho bevuto io...

ottimi vini entrambi, ormai l'unico livello o quasi che ci si puó permettere senza svenarsi in Borgogna, che peró portano belle soddisfazioni pur non essendo il vertice delle tipologie.
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Ludi » 27 mar 2023 19:06

Weekend in Irpinia. Siamo andati a trovare:
Ciro Picariello
La cantina nuova è molto bella, ed i vini non deludono certamente le attese, anche se ce ne hanno fatti assaggiare solo due. La Falanghina 2021 è piuttosto sorprendente per una certa nota idrocarburica che si sente molto raramente in questo vitigno da giovane, e che ci ha gradevolmente colpito. Una certezza il Fiano Ciro 906 2019, affilato come si deve, ma dalla grande complessità. Da dimenticare in cantina. Prezzi davvero corretti (20 € per il Fiano).

Luigi Tecce
Personaggio imprevedibile, volutamente bizzarro, ma di una simpatia irresistibile. Anche qui, due soli assaggi, ma siamo su un altro piano spazio-temporale: il rosato Calypso 2020 è commovente per quanto è buono, gradevole, beverino, goloso, gourmand, ma può invecchiare bene. Polyphemo 2016 è un vino grandissimo, sicuramente tra i migliori Taurasi mai provati, con una nota animale che non deborda mai sulla puzzetta, ed una nobile eleganza speziata, che non nasconde un vividissimo frutto croccante.

Dai bei sogni ci si sveglia spesso con un cambio d'umore; quello che abbiamo avuto quando il giorno dopo abbiamo visitato
Antonio Caggiano
già si è messa male quando ci hanno aggregato ad un gruppo di neofiti (pur essendoci noi qualificati). Il peggio, tuttavia, sono stati gli assaggi: Rosato 2021 totalmente insulso, Taurì 2020 zuppetta di legno, problema che abbiamo ritrovato anche nel Macchia dei Goti 2016, completamente sbilanciato. Unica, parziale consolazione il Fiano Vigna Isca 2020, buono pur non essendo esaltante.

Chiudiamo da
Quintodecimo
Cantina bellissima, maniacalmente ordinata e pulita. Quanto ai vini, abbiamo provato Giallo d'Arles ed Exultet 2022; entrambi ottimi, rimarcavano bene le caratteristiche dei vitigni, con il Greco già godibile ed il Fiano decisamente da attendere (acidità estrema) ma che promette benissimo sulla lunga distanza. Meno convincente il Terra d'Eclano 2020, viziato, come nel caso di Caggiano (l'enologo del resto è Moio...) da un eccesso di legno, leggermente meno sgradevole ma pur sempre segnante.
Nexus1990
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Nexus1990 » 28 mar 2023 17:40

Ludi ha scritto:Weekend in Irpinia. Siamo andati a trovare:
Ciro Picariello
La cantina nuova è molto bella, ed i vini non deludono certamente le attese, anche se ce ne hanno fatti assaggiare solo due. La Falanghina 2021 è piuttosto sorprendente per una certa nota idrocarburica che si sente molto raramente in questo vitigno da giovane, e che ci ha gradevolmente colpito. Una certezza il Fiano Ciro 906 2019, affilato come si deve, ma dalla grande complessità. Da dimenticare in cantina. Prezzi davvero corretti (20 € per il Fiano).

Luigi Tecce
Personaggio imprevedibile, volutamente bizzarro, ma di una simpatia irresistibile. Anche qui, due soli assaggi, ma siamo su un altro piano spazio-temporale: il rosato Calypso 2020 è commovente per quanto è buono, gradevole, beverino, goloso, gourmand, ma può invecchiare bene. Polyphemo 2016 è un vino grandissimo, sicuramente tra i migliori Taurasi mai provati, con una nota animale che non deborda mai sulla puzzetta, ed una nobile eleganza speziata, che non nasconde un vividissimo frutto croccante.

Dai bei sogni ci si sveglia spesso con un cambio d'umore; quello che abbiamo avuto quando il giorno dopo abbiamo visitato
Antonio Caggiano
già si è messa male quando ci hanno aggregato ad un gruppo di neofiti (pur essendoci noi qualificati). Il peggio, tuttavia, sono stati gli assaggi: Rosato 2021 totalmente insulso, Taurì 2020 zuppetta di legno, problema che abbiamo ritrovato anche nel Macchia dei Goti 2016, completamente sbilanciato. Unica, parziale consolazione il Fiano Vigna Isca 2020, buono pur non essendo esaltante.

Chiudiamo da
Quintodecimo
Cantina bellissima, maniacalmente ordinata e pulita. Quanto ai vini, abbiamo provato Giallo d'Arles ed Exultet 2022; entrambi ottimi, rimarcavano bene le caratteristiche dei vitigni, con il Greco già godibile ed il Fiano decisamente da attendere (acidità estrema) ma che promette benissimo sulla lunga distanza. Meno convincente il Terra d'Eclano 2020, viziato, come nel caso di Caggiano (l'enologo del resto è Moio...) da un eccesso di legno, leggermente meno sgradevole ma pur sempre segnante.

Concordo su Caggiano, vini che ho sempre trovato insulsi… Il macchia dei goti piace anche ad alcuni presunti esperti :mrgreen:
Davvero l’hai trovato così buono il rosato di Tecce? Io l’ho bevuto due volte e non mi è piaciuto, quando poi ho visto i prezzi a cui gira… Sui taurasi d’accordissimo, per me ai vertici della denominazione
guggenheim
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda guggenheim » 28 mar 2023 19:22

Meglio di perillo?
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Nexus1990 » 28 mar 2023 19:50

guggenheim ha scritto:Meglio di perillo?

Dipende dai gusti. Tecce ha più variabilitá tra le bottiglie, ma forse nel breve periodo la bottiglia buona di Tecce trasmette più emozione. Detto ció non ho assaggi molto datati di Tecce, quindi non saprei come si comporta sui 15/20 anni, età a cui perillo diventa una certezza
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda littlewood » 28 mar 2023 20:25

Nexus1990 ha scritto:
guggenheim ha scritto:Meglio di perillo?

Dipende dai gusti. Tecce ha più variabilitá tra le bottiglie, ma forse nel breve periodo la bottiglia buona di Tecce trasmette più emozione. Detto ció non ho assaggi molto datati di Tecce, quindi non saprei come si comporta sui 15/20 anni, età a cui perillo diventa una certezza

La ris 15 anni di perrillo nn ha rivali x me ..
Nexus1990
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Nexus1990 » 28 mar 2023 21:08

littlewood ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
guggenheim ha scritto:Meglio di perillo?

Dipende dai gusti. Tecce ha più variabilitá tra le bottiglie, ma forse nel breve periodo la bottiglia buona di Tecce trasmette più emozione. Detto ció non ho assaggi molto datati di Tecce, quindi non saprei come si comporta sui 15/20 anni, età a cui perillo diventa una certezza

La ris 15 anni di perrillo nn ha rivali x me ..

Ho un solo assaggio, risalente a Giovedi scorso, deludente. Ma qualcuno diceva che non esistono grandi vini ma grandi bottilglie… Non che il vino fosse cattivo ma mi aspettavo chissà che, goduto molto di più con le riserve 06 e 03
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda piergi » 28 mar 2023 22:20

Nexus1990 ha scritto:
Ludi ha scritto:Weekend in Irpinia. Siamo andati a trovare:
Ciro Picariello
La cantina nuova è molto bella, ed i vini non deludono certamente le attese, anche se ce ne hanno fatti assaggiare solo due. La Falanghina 2021 è piuttosto sorprendente per una certa nota idrocarburica che si sente molto raramente in questo vitigno da giovane, e che ci ha gradevolmente colpito. Una certezza il Fiano Ciro 906 2019, affilato come si deve, ma dalla grande complessità. Da dimenticare in cantina. Prezzi davvero corretti (20 € per il Fiano).

Luigi Tecce
Personaggio imprevedibile, volutamente bizzarro, ma di una simpatia irresistibile. Anche qui, due soli assaggi, ma siamo su un altro piano spazio-temporale: il rosato Calypso 2020 è commovente per quanto è buono, gradevole, beverino, goloso, gourmand, ma può invecchiare bene. Polyphemo 2016 è un vino grandissimo, sicuramente tra i migliori Taurasi mai provati, con una nota animale che non deborda mai sulla puzzetta, ed una nobile eleganza speziata, che non nasconde un vividissimo frutto croccante.

Dai bei sogni ci si sveglia spesso con un cambio d'umore; quello che abbiamo avuto quando il giorno dopo abbiamo visitato
Antonio Caggiano
già si è messa male quando ci hanno aggregato ad un gruppo di neofiti (pur essendoci noi qualificati). Il peggio, tuttavia, sono stati gli assaggi: Rosato 2021 totalmente insulso, Taurì 2020 zuppetta di legno, problema che abbiamo ritrovato anche nel Macchia dei Goti 2016, completamente sbilanciato. Unica, parziale consolazione il Fiano Vigna Isca 2020, buono pur non essendo esaltante.

Chiudiamo da
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Cantina bellissima, maniacalmente ordinata e pulita. Quanto ai vini, abbiamo provato Giallo d'Arles ed Exultet 2022; entrambi ottimi, rimarcavano bene le caratteristiche dei vitigni, con il Greco già godibile ed il Fiano decisamente da attendere (acidità estrema) ma che promette benissimo sulla lunga distanza. Meno convincente il Terra d'Eclano 2020, viziato, come nel caso di Caggiano (l'enologo del resto è Moio...) da un eccesso di legno, leggermente meno sgradevole ma pur sempre segnante.

Concordo su Caggiano, vini che ho sempre trovato insulsi… Il macchia dei goti piace anche ad alcuni presunti esperti :mrgreen:
Davvero l’hai trovato così buono il rosato di Tecce? Io l’ho bevuto due volte e non mi è piaciuto, quando poi ho visto i prezzi a cui gira… Sui taurasi d’accordissimo, per me ai vertici della denominazione

Nelle orizzontali mi è capitato spesso di bere dei macchia dei Goti agee, e devo dire che di solito con più di dieci anni sulle spalle non demerita affatto. Giovane è al limite dell'imbevibile
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Nexus1990 » 28 mar 2023 23:05

piergi ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Ludi ha scritto:Weekend in Irpinia. Siamo andati a trovare:
Ciro Picariello
La cantina nuova è molto bella, ed i vini non deludono certamente le attese, anche se ce ne hanno fatti assaggiare solo due. La Falanghina 2021 è piuttosto sorprendente per una certa nota idrocarburica che si sente molto raramente in questo vitigno da giovane, e che ci ha gradevolmente colpito. Una certezza il Fiano Ciro 906 2019, affilato come si deve, ma dalla grande complessità. Da dimenticare in cantina. Prezzi davvero corretti (20 € per il Fiano).

Luigi Tecce
Personaggio imprevedibile, volutamente bizzarro, ma di una simpatia irresistibile. Anche qui, due soli assaggi, ma siamo su un altro piano spazio-temporale: il rosato Calypso 2020 è commovente per quanto è buono, gradevole, beverino, goloso, gourmand, ma può invecchiare bene. Polyphemo 2016 è un vino grandissimo, sicuramente tra i migliori Taurasi mai provati, con una nota animale che non deborda mai sulla puzzetta, ed una nobile eleganza speziata, che non nasconde un vividissimo frutto croccante.

Dai bei sogni ci si sveglia spesso con un cambio d'umore; quello che abbiamo avuto quando il giorno dopo abbiamo visitato
Antonio Caggiano
già si è messa male quando ci hanno aggregato ad un gruppo di neofiti (pur essendoci noi qualificati). Il peggio, tuttavia, sono stati gli assaggi: Rosato 2021 totalmente insulso, Taurì 2020 zuppetta di legno, problema che abbiamo ritrovato anche nel Macchia dei Goti 2016, completamente sbilanciato. Unica, parziale consolazione il Fiano Vigna Isca 2020, buono pur non essendo esaltante.

Chiudiamo da
Quintodecimo
Cantina bellissima, maniacalmente ordinata e pulita. Quanto ai vini, abbiamo provato Giallo d'Arles ed Exultet 2022; entrambi ottimi, rimarcavano bene le caratteristiche dei vitigni, con il Greco già godibile ed il Fiano decisamente da attendere (acidità estrema) ma che promette benissimo sulla lunga distanza. Meno convincente il Terra d'Eclano 2020, viziato, come nel caso di Caggiano (l'enologo del resto è Moio...) da un eccesso di legno, leggermente meno sgradevole ma pur sempre segnante.

Concordo su Caggiano, vini che ho sempre trovato insulsi… Il macchia dei goti piace anche ad alcuni presunti esperti :mrgreen:
Davvero l’hai trovato così buono il rosato di Tecce? Io l’ho bevuto due volte e non mi è piaciuto, quando poi ho visto i prezzi a cui gira… Sui taurasi d’accordissimo, per me ai vertici della denominazione

Nelle orizzontali mi è capitato spesso di bere dei macchia dei Goti agee, e devo dire che di solito con più di dieci anni sulle spalle non demerita affatto. Giovane è al limite dell'imbevibile

Sapevo che non mi avresti deluso :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Ludi » 29 mar 2023 07:43

Nexus1990 ha scritto:Concordo su Caggiano, vini che ho sempre trovato insulsi… Il macchia dei goti piace anche ad alcuni presunti esperti :mrgreen:
Davvero l’hai trovato così buono il rosato di Tecce? Io l’ho bevuto due volte e non mi è piaciuto, quando poi ho visto i prezzi a cui gira… Sui taurasi d’accordissimo, per me ai vertici della denominazione


noi l'abbiamo pagato 20 € in cantina...per me più che ben spesi. Tu avevi bevuto il Calypso o La Cyclopa?
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Ludi » 29 mar 2023 07:46

piergi ha scritto:Nelle orizzontali mi è capitato spesso di bere dei macchia dei Goti agee, e devo dire che di solito con più di dieci anni sulle spalle non demerita affatto. Giovane è al limite dell'imbevibile


conserverò la mia unica bottiglia per qualche anno, allora. Mi stupirei se quel legno andasse via, ma in fondo amo essere stupito dalle bottiglie :wink:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda arnaldo » 29 mar 2023 10:45

Ludi ha scritto:
piergi ha scritto:Nelle orizzontali mi è capitato spesso di bere dei macchia dei Goti agee, e devo dire che di solito con più di dieci anni sulle spalle non demerita affatto. Giovane è al limite dell'imbevibile


conserverò la mia unica bottiglia per qualche anno, allora. Mi stupirei se quel legno andasse via, ma in fondo amo essere stupito dalle bottiglie :wink:

Ciao Giuliano.la cifra stilistica di Caggiano è sempre stata quella. Vini destinati secondo me ad una platea piu' internazionale che ama certi affinamenti e grassezze.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Nexus1990 » 29 mar 2023 15:52

Ludi ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Concordo su Caggiano, vini che ho sempre trovato insulsi… Il macchia dei goti piace anche ad alcuni presunti esperti :mrgreen:
Davvero l’hai trovato così buono il rosato di Tecce? Io l’ho bevuto due volte e non mi è piaciuto, quando poi ho visto i prezzi a cui gira… Sui taurasi d’accordissimo, per me ai vertici della denominazione


noi l'abbiamo pagato 20 € in cantina...per me più che ben spesi. Tu avevi bevuto il Calypso o La Cyclopa?

Controllato, era Calypso, almeno la prima volta. A dirla tutta non sapevo che facesse due, non escludo che il secondo bevuto fosse l’altro :?
E comuqnue 20 euro in Irpinia per un rosato (per di più franco cantina) son bei soldi eh…
Integro con una piccola curiosità: la prima volta che l’ho bevuto (parliamo della scorsa estate) eravamo ad un evento e c’era anche una bottiglia di rosato senza etichetta, un esperimento del grande Sabino Loffredo di Pietracupa, ebbene era un vino strepitoso (l’amico Piergi puó testimoniare) freschissimo ma di complessità inusitata, quando ci ha detto l’annata non ci potevamo credere… era una 2006! Incredibile. Magari questo ha penalizzato il rosato di Tecce nel mio giudizio.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Nexus1990 » 29 mar 2023 15:59

arnaldo ha scritto:
Ludi ha scritto:
piergi ha scritto:Nelle orizzontali mi è capitato spesso di bere dei macchia dei Goti agee, e devo dire che di solito con più di dieci anni sulle spalle non demerita affatto. Giovane è al limite dell'imbevibile


conserverò la mia unica bottiglia per qualche anno, allora. Mi stupirei se quel legno andasse via, ma in fondo amo essere stupito dalle bottiglie :wink:

Ciao Giuliano.la cifra stilistica di Caggiano è sempre stata quella. Vini destinati secondo me ad una platea piu' internazionale che ama certi affinamenti e grassezze.

Però così stai equiparando Piergi (che, ricordiamolo, è calabrese, con tutto ció che questo comporta) alla platea internazionale, e questo mi sembra lesivo sia della dignità della platea in quanto tale che del suo valore di internazionalità.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda piergi » 29 mar 2023 19:43

Nexus1990 ha scritto:
arnaldo ha scritto:
Ludi ha scritto:
piergi ha scritto:Nelle orizzontali mi è capitato spesso di bere dei macchia dei Goti agee, e devo dire che di solito con più di dieci anni sulle spalle non demerita affatto. Giovane è al limite dell'imbevibile


conserverò la mia unica bottiglia per qualche anno, allora. Mi stupirei se quel legno andasse via, ma in fondo amo essere stupito dalle bottiglie :wink:

Ciao Giuliano.la cifra stilistica di Caggiano è sempre stata quella. Vini destinati secondo me ad una platea piu' internazionale che ama certi affinamenti e grassezze.

Però così stai equiparando Piergi (che, ricordiamolo, è calabrese, con tutto ció che questo comporta) alla platea internazionale, e questo mi sembra lesivo sia della dignità della platea in quanto tale che del suo valore di internazionalità.

Ma io sono un calabrese del nord-est quindi per definizione internazionale e parkerizzato!
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda zampaflex » 29 mar 2023 21:16

De Battè - Saladero 19/20

Come evidenziare i limiti dei due vitigni che lo compongono, invece che esaltarne i pregi. E' pesante, talmente glicerico da sembrare bolso e talmente vegetale in chiusura da sembrare amaro. Eppure un po' di agrume, di erbette, di freschezza se li porta dietro. Ma acquattati e nascosti come un Ucraino a Bakhmut. :?
PS: bere freddo, molto freddo, che un po' si contiene.

:D :D :D

Domaine du Clos Salomon - Givry Clos Salomon 2017

Questo è opposto, puntato su una stizzita freschezza, dai toni di pelliccia, terrosi, di ribes, di concentrato di pomodoro. Si allunga, si stira portato dall'asse dell'acidità, gli servirebbe un po' di ciccia per centrare la fotografia. Però è beverino assai, e non sempliciotto.

:D :D :D :)

Toro Albalà - Don PX Gran Reserva 1987

Non vorrei che anche per questi vini si debbano controllare gli imbottigliamenti, dato che è di uno zuccherino e di un untuoso da "fondo del tino". Molto diverso come agilità e agibilità dal 1982 bevuto in passato, non saprei se sia un effetto del lotto o dell'annata, sulle quali non trovo referenze. Diciamo che posso usarlo come un topping per il gelato alla panna...

:roll:
Ultima modifica di zampaflex il 31 mar 2023 09:34, modificato 1 volta in totale.
Non progredi est regredi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda vinogodi » 31 mar 2023 09:11

... importante traguardo e anniversario di amico superappassionato , valeva la pena di aprire bottiglia importante : Romanée Conti 2014 . Ammetto che è un pò che non ne bevevo ( da un paio d'anni , la 2001 in una bella bicchierata con amici "anche" forumisti e 3 anni fa la 2011 ) , ma sono rimasto basito. Peggior RC della mia giovane vita . Scarico , non equilibrato rispetto alla perfezione solita, di buona intensità olfattiva ma senza il grip che deve avere questo monumento . Non so se migliorerà e la conservazione è stata buona , anche se il mio amico l'ha acquistata da chi ha l'assegnazione , che per vendergliela ha abraso il numero di serie dopo averglielo fatto vedere , come si usa ora per non perdere le assegnazioni dalla Maison o dal distributore. Di 2014 non ho bevuto nulla di DRC , qualcuno ha impressioni simili?
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
teo777full
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda teo777full » 31 mar 2023 11:35

vinogodi ha scritto:... importante traguardo e anniversario di amico superappassionato , valeva la pena di aprire bottiglia importante : Romanée Conti 2014 . Ammetto che è un pò che non ne bevevo ( da un paio d'anni , la 2001 in una bella bicchierata con amici "anche" forumisti e 3 anni fa la 2011 ) , ma sono rimasto basito. Peggior RC della mia giovane vita . Scarico , non equilibrato rispetto alla perfezione solita, di buona intensità olfattiva ma senza il grip che deve avere questo monumento . Non so se migliorerà e la conservazione è stata buona , anche se il mio amico l'ha acquistata da chi ha l'assegnazione , che per vendergliela ha abraso il numero di serie dopo averglielo fatto vedere , come si usa ora per non perdere le assegnazioni dalla Maison o dal distributore. Di 2014 non ho bevuto nulla di DRC , qualcuno ha impressioni simili?


Echezeaux 2014, bella versione, tutt’altro che diluito e di buona intensitá.
Solo contestato un filo di alcool ancora da assestare
Ale Lenzi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Ale Lenzi » 31 mar 2023 11:46

vinogodi ha scritto:... importante traguardo e anniversario di amico superappassionato , valeva la pena di aprire bottiglia importante : Romanée Conti 2014 . Ammetto che è un pò che non ne bevevo ( da un paio d'anni , la 2001 in una bella bicchierata con amici "anche" forumisti e 3 anni fa la 2011 ) , ma sono rimasto basito. Peggior RC della mia giovane vita . Scarico , non equilibrato rispetto alla perfezione solita, di buona intensità olfattiva ma senza il grip che deve avere questo monumento . Non so se migliorerà e la conservazione è stata buona , anche se il mio amico l'ha acquistata da chi ha l'assegnazione , che per vendergliela ha abraso il numero di serie dopo averglielo fatto vedere , come si usa ora per non perdere le assegnazioni dalla Maison o dal distributore. Di 2014 non ho bevuto nulla di DRC , qualcuno ha impressioni simili?


La Tache 2014 bevuto ad aprile 2022, al naso il solito mix ipnotico di raspi, incensi, chinotti, roselline macerate, foglie di thè nero e spezie orientaleggianti, no comment insomma, la bocca eterea, di finezza superiore, ma con una spinta acido/sapido quasi violenta tanta era la stimolazione, per la mia poca esperienza uno dei rossi della vita.
Montrachet 2014 bevuto la sera successiva, inizialmente chiusissimo ed ha avuto bisogno di un sacco di tempo per aprirsi, al momento giusto il naso si è fatto estremamente penetrante fra la mentuccia e gli aghi di pino, gli agrumi e la roccia scaldata al sole, un'infinità di erbe di montagna arrostite. La bocca un carroarmato con un'acidità che sembrava affettare la lingua, a questo darei qualche annetto in più, così per me è già stato il bianco della vita, per ora.

Ricordo che quelli del risto ci dissero che RC 2014 non era ancora assolutamente pronto, magari ha bisogno di più tempo oppure era semplicemente una boccia sfigata.
littlewood
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda littlewood » 31 mar 2023 12:12

Ale Lenzi ha scritto:
vinogodi ha scritto:... importante traguardo e anniversario di amico superappassionato , valeva la pena di aprire bottiglia importante : Romanée Conti 2014 . Ammetto che è un pò che non ne bevevo ( da un paio d'anni , la 2001 in una bella bicchierata con amici "anche" forumisti e 3 anni fa la 2011 ) , ma sono rimasto basito. Peggior RC della mia giovane vita . Scarico , non equilibrato rispetto alla perfezione solita, di buona intensità olfattiva ma senza il grip che deve avere questo monumento . Non so se migliorerà e la conservazione è stata buona , anche se il mio amico l'ha acquistata da chi ha l'assegnazione , che per vendergliela ha abraso il numero di serie dopo averglielo fatto vedere , come si usa ora per non perdere le assegnazioni dalla Maison o dal distributore. Di 2014 non ho bevuto nulla di DRC , qualcuno ha impressioni simili?


La Tache 2014 bevuto ad aprile 2022, al naso il solito mix ipnotico di raspi, incensi, chinotti, roselline macerate, foglie di thè nero e spezie orientaleggianti, no comment insomma, la bocca eterea, di finezza superiore, ma con una spinta acido/sapido quasi violenta tanta era la stimolazione, per la mia poca esperienza uno dei rossi della vita.
Montrachet 2014 bevuto la sera successiva, inizialmente chiusissimo ed ha avuto bisogno di un sacco di tempo per aprirsi, al momento giusto il naso si è fatto estremamente penetrante fra la mentuccia e gli aghi di pino, gli agrumi e la roccia scaldata al sole, un'infinità di erbe di montagna arrostite. La bocca un carroarmato con un'acidità che sembrava affettare la lingua, a questo darei qualche annetto in più, così per me è già stato il bianco della vita, per ora.

Ricordo che quelli del risto ci dissero che RC 2014 non era ancora assolutamente pronto, magari ha bisogno di più tempo oppure era semplicemente una boccia sfigata.

Magari bevuti in quel di Ampuis....
Ale Lenzi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2023

Messaggioda Ale Lenzi » 31 mar 2023 12:29

littlewood ha scritto:
Ale Lenzi ha scritto:
vinogodi ha scritto:... importante traguardo e anniversario di amico superappassionato , valeva la pena di aprire bottiglia importante : Romanée Conti 2014 . Ammetto che è un pò che non ne bevevo ( da un paio d'anni , la 2001 in una bella bicchierata con amici "anche" forumisti e 3 anni fa la 2011 ) , ma sono rimasto basito. Peggior RC della mia giovane vita . Scarico , non equilibrato rispetto alla perfezione solita, di buona intensità olfattiva ma senza il grip che deve avere questo monumento . Non so se migliorerà e la conservazione è stata buona , anche se il mio amico l'ha acquistata da chi ha l'assegnazione , che per vendergliela ha abraso il numero di serie dopo averglielo fatto vedere , come si usa ora per non perdere le assegnazioni dalla Maison o dal distributore. Di 2014 non ho bevuto nulla di DRC , qualcuno ha impressioni simili?


La Tache 2014 bevuto ad aprile 2022, al naso il solito mix ipnotico di raspi, incensi, chinotti, roselline macerate, foglie di thè nero e spezie orientaleggianti, no comment insomma, la bocca eterea, di finezza superiore, ma con una spinta acido/sapido quasi violenta tanta era la stimolazione, per la mia poca esperienza uno dei rossi della vita.
Montrachet 2014 bevuto la sera successiva, inizialmente chiusissimo ed ha avuto bisogno di un sacco di tempo per aprirsi, al momento giusto il naso si è fatto estremamente penetrante fra la mentuccia e gli aghi di pino, gli agrumi e la roccia scaldata al sole, un'infinità di erbe di montagna arrostite. La bocca un carroarmato con un'acidità che sembrava affettare la lingua, a questo darei qualche annetto in più, così per me è già stato il bianco della vita, per ora.

Ricordo che quelli del risto ci dissero che RC 2014 non era ancora assolutamente pronto, magari ha bisogno di più tempo oppure era semplicemente una boccia sfigata.

Magari bevuti in quel di Ampuis....


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