Barolo BYOB nella bergamasca

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ale1984
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Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda ale1984 » 24 nov 2022 19:08

Buonasera,

con la ormai collaudata cricchetta milanese - ed in parte orgogliosamente brianzola - stiamo organizzando una nuova serata. Il format rimane uguale a quello delle altre degustazioni recentemente raccontate qui sul forum, ovvero menù concordato e bottiglie coperte.
La serata avrà luogo lunedì 5 dicembre 2022, a partire dalle ore 20:00.

Ci rimane ancora un posto a tavola!

Se qualcuno ha voglia di farsi una serata informale, scambiando quattro chiacchere e condividendo una propria bottiglia, mi mandi un messaggio privato per tutte le informazioni.

Ciao!
Bilo10
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Bilo10 » 24 nov 2022 23:21

Ciao, sono interessato ad avere maggiori info
Grazie
Trabateo
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Trabateo » 24 nov 2022 23:22

Non sarà mica diventato un forum di astemi?! :mrgreen:
Comunque, questa volta, ci si trova vicino a Bergamo, non siate timidi...
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Ziliovino
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Ziliovino » 25 nov 2022 11:31

eccomi :D
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"Il vino non lo scegli... è lui che sceglie te"
innoz89
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda innoz89 » 06 dic 2022 10:33

Ed eccoci al resoconto della serata.
Bottiglie alla cieca totale (sapevamo le annate ma non l’ordine di servizio)

B. Mascarello ’13 vs Massolino VR ’08
Nasi non particolarmente intensi, in bocca prendono direzioni opposte. Mascarello di una pesantezza tale che non invoglia nemmeno a finire il bicchiere. In bocca VR fa capire invece subito che c’è stoffa e materia per godere parecchio.
A bottiglie svelate due sorprese: la prima il vedersi materializzarsi la bottiglia di Mascarello dopo avergliene dette peste e corna. La seconda è ovviamente il VR, che nessuno si sarebbe aspettato già così pronto (rispetto anche alla sua nomea di - pare- vino non particolarmente domabile).

Prunotto Bussia ’11 vs Brovia ’13
Anche qui le bottiglie coperte confondono le acque, soprattutto su Prunotto: il colore granato/aranciato lo fa sembrare tutto fuorché un 2011. Brovia promette bene al naso, ma non mantiene le aspettative in bocca (meglio invece in accompagnamento al risotto). Prunotto ha una bella freschezza che facilita la beva e al momento possiamo dire che si trovi ‘nel mezzo del cammin della sua vita’ (ovvero in direzione di una terziarizzazione che a parer mio non avrà però grande gittata).

Gaja Conteisa Langhe ’96 vs Borgogno Ris. 78 vs Borgogno Ris. 61
Ecco l’accelerata che mi aspettavo dalla serata.
Serviti in sequenza, i due Borgogno rubano subito la scena. Sarebbe riduttivo buttare giù due righe tanto per, e mi limito quindi a ringraziare Andrea e Ivan per aver portato queste chicche giustamente definite da ‘once in a lifetime’.
In mezzo a una girandola esperienziale però, il bicchiere n°5 (quello di Gaja) mi comincia a incuriosire non poco. Provando e riprovando, mi convinco sempre più di essere di fronte a un grande vino, potente ed equilibrato. Il colore acceso fa pensare possa essere il giovane del gruppo (il 2013) ma allo svelamento ci attende un’altra figura barbina.

Personalmente faccio fatica a scegliere un vincitore tra i due Borgogno, e quindi non lo farò.
Escludendoli, ecco la mia personale classifica:
Gaja: gioca alla pari con Massolino, ma il naso più espressivo lo mette sul primo posto del podio :D :D :D :D +
VR :D :D :D :D
Prunotto :D :D :D 1/2
Brovia :D :D :D -
Mascarello :D :D :D --


Applausi come sempre, è stato bello ritrovare ‘vecchi’ amici, e conoscerne di nuovi (finalmente!): vi ringrazio davvero tutti per aver condiviso queste fantastiche bottiglie.

Bravo Andrea per la scelta del ristorante (buon cibo e grande gestione della degustazione) e per la bolla finale (Fournier reserve, un base dall’ottimo rapporto qp). Nota di merito anche per Luca (Chinato di Cappellano, una certezza) e Cesare (Bouquin Dupont ’13, elegantissimo in apertura di serata).

Ci si rivede a gennaio…
Ultima modifica di innoz89 il 06 dic 2022 11:20, modificato 1 volta in totale.
Nebbiolino
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Nebbiolino » 06 dic 2022 10:48

I 2013 vanno lasciati lì ancora un pezzo, secondo me.
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda andrea » 06 dic 2022 11:08

Era Prunotto, non Parusso. Di legnetti e morbidezze ruffiane ne avevamo già abbastanza senza Parusso :mrgreen:
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mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda andrea » 06 dic 2022 11:11

Nebbiolino ha scritto:I 2013 vanno lasciati lì ancora un pezzo, secondo me.

Guarda, a quella bottiglia lì il tempo avrebbe forse ampliato un po' la palette aromatica, ma la pesantezza, il legnetto, la banalità del frutto miglioreranno poco.
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda innoz89 » 06 dic 2022 11:23

andrea ha scritto:Era Prunotto, non Parusso. Di legnetti e morbidezze ruffiane ne avevamo già abbastanza senza Parusso :mrgreen:


mamma che pir*a ... ed era pure la mia bottiglia :lol:
Nebbiolino
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Nebbiolino » 06 dic 2022 11:53

andrea ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:I 2013 vanno lasciati lì ancora un pezzo, secondo me.

Guarda, a quella bottiglia lì il tempo avrebbe forse ampliato un po' la palette aromatica, ma la pesantezza, il legnetto, la banalità del frutto miglioreranno poco.


Mah. Se parli proprio di quella bottiglia lì :D , non ne dubito. Sulla 2013 di MT in generale, non ne sono così convinto. Ricordo tannini feroci e acidità viva, come tantissimi altri 2013 (sia a Barolo che a Barbaresco); una possibilità in prospettiva gliela darei.
Oggi comunque aprirei la 2011.
Brovia era duretto anche lui?
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Trabateo » 06 dic 2022 12:01

copio e incollo causa 3d doppio :(

Serata di alto profilo, molto piacevole e pure divertente per i compagni di bicchierate del GR Milano in trasferta in quel di Ambivere alla Trattoria Visconti.
Ambiente ben curato e servizio ineccepibile con una cantina che dire ben fornita sarebbe, anzi è, sicuramente riduttivo.
Menù ad personam con un unico neo sul secondo che ci ha lasciati un po' perplessi ma, per il resto, abbiamo cenato bene e con le giuste quantità.
Visto che eravamo in terra bergamasca, finalmente, al gruppetto di milanesi (indigeni o meno) e di brianzoli (indigenissimi) si sono aggiunti anche i Polenta Taragna Boys, al secolo Amoslade e Ziliovino.
Bottiglie tutte servite alla cieca, con ordine deciso dall'oste/sommelier, di cui, pre tutto, sapevamo solo le annate.
Ed ora, i miei due ramini...
Bolla di apertura: Bouquin Dupont - Cuvée Jarod - BdB - EB - 2013
Gran bel prodotto che ha tratto in inganno il tavolo (si pensava a un BdN o comunque a un blend con predominanza PN), piaciuto molto a tutti.
I Baroli (non è stato questo l'ordine di servizio)
Borgogno Barolo Riserva 1978 e 1961
Hanno fatta gara a parte per la terziarizzazione dei profumi ma anche per freschezza e bevibilità: altra categoria.
Personalmente ho preferito il 78 ma considerando i 17 anni di differenza, oscar alla carriera al 61 che la spunta per un ramino.
Massolino Vigna Rionda 2008 e Gaja Conteisa 1996
Entrambi dei bellissimi vini con ottime prospettive future.
Il VR gioca più sulle note scure e ha un ingresso un po' scontroso in bocca che, col passare del tempo si addomesticherà mantenendo comunque una bella beva robusta.
Gaja invece ti inonda di tanto, come ha sottolineato bene Luca, è grosso e largo.
Matureranno ancora e lo faranno bene: ex-equo dopo i due di sopra.
Prunotto Bussia 2011
Colore da barolo anni 90, profumi in evoluzione dal tamarindo al mentolato passando per fragola e nota di vaniglia
In bocca ha un tannino risolto e ancora le note scure.
Molto buono pure questo ma da bere subitissimo, non gli darei altri 5 anni.
Brovia Gaberlet Sue 2013
Il più rustico del gruppo con un bel naso di sottobosco, incenso e spezie ma con una beva quasi da cartavetrata (dixit Amoslade). Lo aspettiamo al varco tra qualche anno quando dovrebbe, si spera, aver addomesticato tutta questa materia.

E infine colui che ci ha fatto più discutere durante tutta la serata e ancor oggi nei vari gruppi uassssssap...
Rullo di tamburi.....
Barolo Bartolo Mascarello 2013
E' sembrato a tutti un barolo basico, semplice, quasi modernista (nota vanigliata), un barolo ben fatto di una cantina che sta nella fascia media dei produttori langaroli, un vino senza guizzi e/o sussulti.
Giudizio unanime e confermato durante tutta la serata anche con assaggi vari nel corso della cena.
Come dicevo sopra, se ne sta discutendo e c'è chi dice che andrebbe stappato molte ore prima di berlo e c'è chi dice no (e non è Vasco). Dall'alto della mia ignoranza, posso pensare a lotti diversi provenienti da botti diverse ma qui mi fermo e mi farebbe molto piacere (e non credo solo a me) avere più opinioni, anche e non solo dagli addetti ai lavori, su questi argomenti.
Poi, se Teresa Mascarello mi (ci!) vuole invitare da lei per affrontare il tema e provare qualche altro 13 (ma anche altro...giusto per avere un confronto...) direttamente lì, chi sono io per dirle di no?! :mrgreen:
Sono stato sufficientemente paraculo?! Paraculo si può dire o sarebbe meglio sfacciato?! :mrgreen:

Per concludere...
Barolo Chinato Cappellano
Si è voluto sfondare una porta aperta: this is the best e a tutti gli altri quel che rest!
Bolla per sgrassare: Thierry Fournier Reserve - B
Champagne semplice ma molto buono e con un ottimo rapporto q/p

Note a margine
Innoz/Alessandro, fondatore del gruppo uasssssssap, si è avventurato in "osservazioni" quanto meno indelicate sulla serata e ha seriamente rischiato una defenestrazione che a confronto quelle di Praga sembrerebbero uno scherzo innocente.
Perdonato sulla via di Damasco in quanto giovine Onavista...e forse pure onanista.

La tripletta di minchiate messe a segno da quelli dell'ultimo banco (il sottoscritto, Luca e l'altro Alessandro) che, come al solito, l'hanno buttata in caciara:
1: SICURAMENTE non è un BdB (prima bolla);
2: Una "roba" così SICURAMENTE non è Mascarello :shock: ;
3: Questa è SICURAMENTE la 96 (riferito alla 11).

Ora passo la parola ai soci che sapranno, SICURAMENTE, dettagliare meglio i vini bevuti e non solo quelli.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
AmoSlade
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda AmoSlade » 06 dic 2022 13:03

Bella serata e belle note.
Concordo praticamente su tutto. A mio gusto, metto sul podio Vigna Rionda di Massolino, in virtù di una maggiore mobilità al naso, dove sentivo una parte di erbe balsamiche davvero bella. Anche il tannino, pur fitto, non l'ho trovato per nulla fastidioso.

I due Borgogno per me sono stati un'esperienza notevole, non avendo mai bevuto rossi così anziani. Impossibile non subirne il fascino, ma non nascondo che inizialmente mi hanno un po' spiazzato e ho avuto qualche difficoltà ad interpretarli. È stato molto utile avere al tavolo persone esperte che mi hanno aiutato a trovare una chiave di lettura. Forse che quello per i vini evoluti, faccia parte dei cosiddetti "gusti acquisiti"?
Jurko
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Jurko » 06 dic 2022 15:15

Serata già ben descritta e quindi ben poco da aggiungere soprattutto da parte di un componente del trio "minchiate a ripetizione".
Dei due Borgogno ho preferito il naso del 61 e la bocca del 78, ma un ipotetico vino col naso del 78 e la bocca del 61 sarebbe stato comunque favoloso.
Brovia mi è parso un puledro di razza scalpitante che si addomesticherà col tempo. Mi verrebbe quindi da dire di aspettare i 13, ma poi penso al Mascarello e sono completamente spiazzato, come quando ripenso a Prunotto e Gaja, che non dimostravano assolutamente, in direzioni opposte, la loro età.
Vigna Rionda sta entrando in una lunga finestra di beva con potenza ed eleganza che vanno di pari passo.
Molto buoni champagne e chinato, splendida la compagnia ed in particolare bentrovato ai bergamaschi Andrea e Cesare!
Ziliovino
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Ziliovino » 06 dic 2022 15:52

Immagine

Mi trovo in linea con quanto già scritto... era da un po' che non facevo una degustazione alla cieca e devo dire che è sempre utile e rivelatrice, nel bene e nel male, sia per le sorprese che regala, che per conoscere i propri limiti nonchè quelle dei vini. Certo le figuracce poi le porti a casa :-)

Davvero ottima la bolla iniziale, un po' di legnetto in esubero c'era, ma anche qualche bella ossidazione.

Bartolo: a boccia coperta segnai "frutti rossi, caramellina, elegante, un pelo pettinato, tannino non pervenuto, interpretazione quasi borgognona ma non convince, moderno". A boccia scoperta beh, apriti cielo... Comunque non un brutto vino per carità, ma sembrava fuori contesto, e riassaggiato più tardi dandogli aria non è che fosse cambiato molto. Fondo della classifica, e lascio a voi le ulteriori considerazioni.

Vigna Rionda era piuttosto buono, confermo che l'ho trovato molto più equilibrato ed elegante di annate più vecchie, gli mancava il tannino e sorso selvaggio in stile Rionda per capirci, ma da bere oggi, anzi ieri, andava proprio benone.

Prunotto. ecco, ci fosse stato scritto in etichetta 1996 sarebbe stato molto più congruo, ma non si può dire fosse male, tranne un passaggio leggermente vuoto a centro bocca aveva buona tensione, col tempo ha concesso anche incenso, stecco di liquirizia e legno di cedro, per cui...

Brovia: ripassare tra 5 o 6 anni almeno... ho fatto davvero fatica ad inquadrarlo, deve ancora farsi, oggi è scomposto, ma l'energia non gli manca.

Gaja ecco, ci fosse stato scritto in etichetta 2011 sarebbe stato molto più congruo :-) però buono era buono, fu detto "imbalsamato, con l'antigelo" ma io non lo trovo affatto un demerito, quante volte volte ci capita di stappare bottiglie con 10/15 anni sul groppone e dire "era meglio qualche anno fa probabilmente..."? Certo, per gli amanti dei terziari passare alle prossime bocce.

Borgogno
beh, immortali, appena versato il 61 era caleidoscopico, con una punta di acetica al sorso, mentre il 78 convinceva di più in bocca, col tempo la 61 si distende anche al sorso e per me vince su tutto e su tutti... 61 più sul poutpourri di spezie e canfora, 78 più sulle foglie secche e cola.

Chinato Cappellano
è sempre una goduria... parte sul Braulio, passa ad una fase sulla big babol poco convincente per poi distendersi sulle erbe amare, eucalipto, menta etc... etc... sorso piuttosto secco ma bello pulito e lungo.
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Ziliovino » 06 dic 2022 17:28

Trabateo ha scritto: Polenta Taragna Boys


Ué, ué, che qui la polenta è rigorosamente gialla e senza formaggio, Taragna è dell'altra sponda... della provincia :mrgreen:
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Re: Barolo BYOB nella bergamasca

Messaggioda Ziliovino » 06 dic 2022 17:30

dimenticavo, concordo anche con i complimenti alla trattoria Visconti.
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