Le bevute di Ottobre

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Trabateo
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Trabateo » 13 ott 2022 23:20

La Ca' Nova - Barbaresco Montestefano 2016
Ancora un bel colore tra il porpora e il granata per questo barbaresco.
Un'altalena di profumi tra la viola e i frutti rossi ma aggiunge anche spezie pungenti come il pepe bianco e fresche punte balsamiche di eucalipto.
In bocca entra ampio e avvolgente il frutto, il tannino si fa sentire senza disturbare e pulisce adeguatamente la bocca prima del boccone successivo.
Discreta l'acidità che allunga il sorso ma non quanto vorrei.
Pecca in lunghezza e persistenza, ma il rapporto qualità-prezzo è eccezionale.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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zampaflex
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda zampaflex » 14 ott 2022 10:14

Michele Satta - Il Cavaliere 1996

Sangiovese in purezza costruito secondo la ricetta americana di moda in quegli anni, è conservato perfettamente a livello di bottiglia (ringrazio Lusilu per la vendita), ma purtroppo anche a livello di vino, imbalsamato dalla ricetta di cantina e forse non solo, mi pare che pure le vigne fossero piuttosto giovani. Vino algido, carattere assente.
Pare che le nuove annate siano meno tecniche e più emozionali, speriamo.
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Ziliovino » 14 ott 2022 11:54

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Barolo del Comune di Serralunga 2010 - Ettore Germano. parte bene il primo giorno col profilo ancora sul frutto e le spezie che cominciano a fare capolino, c'è anche un tocco mentolato, al sorso si sente il corpo ed il tannino di Serralunga, sufficientemente levigato ma credo che un paio d'anni possano fargli ancora bene, soprattutto perchè il giorno successivo al sorso è un po' slegato e scomposto.

Barbera d'Alba Cascina Francia 2007 - Giacomo Conterno. Il colore parla da solo per quanto riguarda l'integrità, sembra svinata ieri... l'annata calda ha portato ad una bomba di frutto e concentrazione ma con la mano di Conterno, prugne e marmellata di mirtilli al naso, liquirizia, pepe e spezie dolci, in etichetta fa 15 di alcol e sicuramente preferisco versioni più eleganti ma devo dire che è stata una bevuta molto interessante.

Chiaretto di Bardolino Classico Villa Cordevigo 2021 - Villabella. Bollato come sempliciotto la prima sera, migliora il giorno dopo senza però mai spiccare il volo... Colore lunare in stile Monte Saline, o alla provenzale se preferite, floreale e agrumato, sorso di buona tensione e sapidità, quindi direi migliorabile ma le carte in tavola sono già quelle giuste.

Sacristía AB Manzanilla Saca 17 Enero 2020 - Antonio Barbadillo. Classico al naso ma non troppo variegato, regala comunque la frutta secca con la mandorla fresca su tutto ed una camomilla molto ben definita, molto bene al sorso dove avvolgenza e grassezza si fondono alla freschezza a dare equilibrio ed allungo. Molto torbido nella seconda metà della bottiglietta. E niente, ogni volta che bevo un ossidativo secco mi riprometto che devo stapparne di più...

Toscana rosso Cupinero 2016 - Col Di Bacche. Souvenir di un passaggio estivo in azienda, devo dire che me lo ricordavo un poco meglio, resta ben fatto ma comunque ancora ancorato al binomio concentrazione e ricchezza di frutto, con tanta frutta rossa ed un mentolato intenso, ma d'altronde siamo in maremma ed il mare è lì lì, per cui è giustamente un merlot solare.

Rioja Gran Reserva 2011 - Lopez de Haro. Sicuramente Lopez "l'altro" è altra cosa, però devo dire che come rapporto q/p non c'è per niente male, colore ancora vivissimo e concntrato, il naso è abbastanza intenso tra frutta e spezie da legno. Di buon corpo ma senza esagerare, tannino già rifinito e buona freschezza.
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(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Trabateo » 14 ott 2022 22:35

Domaine Des Baumard - Clos du Papillon - 2004
In attesa che @Timoteo ci/mi sveli quello che ha trovato e/o sentito in questo vino, preso com'è dai miti greci e dai tramonti sur la mer che forse lo sono di più, stasera è toccato a me questo Chenin blanc.
Beh, che dire, intanto non dimostra affatto la maggiore età rappresentata dai suoi 18 anni.
Nel bicchiere appare vivo, chiaro, brillante.
Profumi intensi di sale marino e iodio, mineralità da terreno gessoso e calcareo e balsamicità da salvia, poi lateralmente un agrume tipo cedro o bergamotto: proprio un bel naso.
Sorso abbastanza piacevole ma cortino, dove l'agrume si fa sentire un po' di più, sapido e minerale.
Il problema, tutto mio ovviamente, è che dopo aver bevuto Nicolas Joly e Stephane Bernardeau mi ritrovo a pensarli con nostalgia.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Alberto » 15 ott 2022 11:49

Ieri sera epica mangiata di alzavole in quel del Ristorante il Castello di Montemezzo di Sovizzo (VI), organizzatore l'amico Marco (Bega37).

Nell'ordine:

Champagne BdB GC Extra Brut Cuvée de Reserve, Bonnet-Gilmert (base annata 2017)
Molto "masculo" e gastronomico, bolla non fine ma efficace (in primis sulla sopressa con polenta, ed in secundis sui tagliolini in brodo coi fegatini).

Pessac-Léognan, Chateau Olivier, 2005 (13,5%)
Da Magnum. Un po' monocorde, bidimensionale, proiettato su note vegetali (nonostante l'annata) e poco altro. Chiaramente il vaso di coccio della serata.

Pauillac, Chateau Pontet-Canet, 2004 (13%)
Annata in questo caso "classica", e vino semplicemente stupendo, moderno di sicuro, ma dotato di un'avvolgenza e di una suadenza floreale davvero di classe superiore, aperto, setoso, dinamico. L'epitome della definizione "potenza senza peso". Una damigiana, please!!!

Saint-Julien, Chateau Talbot, 2003 (13%)
Il più terragno e rustico del gruppo, vino orizzontale con note quasi rotí, anche tocchi balsamici nel tempo, paga un deficit di caratura rispetto agli altri (Olivier escluso, chiaramente), ma si è fatto moltissimo apprezzare sull'alzavola.

Saint-Julien, Chateau Léoville Barton, 1995 (12,5%)
Step evolutivo successivo, e vino che seppur senza picchi ha messo d'accordo tutti, bordeaux di mezz'età iper-classico ed ora in perfetta beva, terziari goudroneschi e fumé già bene impostati ma ancora con una bella riserva di tannini, nel complesso appena appena sottile...ma chi se ne frega! Gran boccia.

Margaux, Chateau Palmer, 1982 (l'etichetta non indica la gradazione alcolica)
Qui è scattata, quasi ma anche senza quasi, la lacrima. Bottiglia perfettamente conservata, che dopo 40 anni ci ha regalato un elisir color rubino chiaro brillante, di una dolcezza senza fine e di una freschezza balsamica che ha il tocco solleticante di una piuma. Stappato alla mattina, una volta versato nel bicchiere non ha ceduto di un mm per oltre un'ora. La femminilità fatta vino.

Vin Santo di Vigoleno, Lusignani, 2004 (11%)
Denso, oleoso, ancora nella prima sua fase evolutiva, sa di mela molto ben caramellata e liquirizia, prima che l'acidità quasi citrina porti via tutto quanto sul finale. In etichetta dichiara 16% alc. da svolgere, che convertito in zuccheri residui fa 270 g/l circa, ma ho il timore che siano anche di più. In ogni caso, da murare in cantina.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Trabateo » 16 ott 2022 21:47

Coop. Soc. Agr. Il Gabbiano - Riparo - Sassella - 2018
Da questa costola di Nino Negri nasce un chiavennasca per niente male.
Profumi fitti di frutta rossa, sottobosco, incenso e cenere.
Bel sorso corrispondente con un leggero tannino, acidità scorrevole e buona persistenza.
Bella, economica e piacevole bevuta
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda fesposti » 17 ott 2022 11:05

Sirah 870 2019 Rosset
Lo so, era troppo giovane ma dovevo assaggiarlo.
Colore rubino scuro smagliante con riflessi porpora da sirah giovane. Al naso spezie e amarene, una forte presenza anche balsamica e vegetale (erba tagliata) lascia poi spazio a note di sottobosco, pepe e liquirizia.
Il sorso e' molto vivo e fresco con tannini pepatielli ma gia' abbastanza in armonia con la vivace acidita'. Frutta e pepe lo rendono di buona beva ma una leggera dolcezza finale lo rende un attimino marmellatoso.
Che dire, un vino che sicuramente migliorera' fra qualche anno, e' gia' piacevole e dalla buona struttura potra' secondo me evolvere per 10 anni almeno. Riscontro positivo fino a quando ci si interfaccia con il prezzo retail online: a 40 euro mi sa che se lo dovranno bere loro. Si trovano Saint Josephs base sotto i 30 che francamente sono una spanna sopra.
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda gianni femminella » 17 ott 2022 12:19

Castell'in villa riserva 2010 vs Castell'in villa riserva 2009

Ieri a pranzo con un amico in un ristorante di campagna tra ulivi e i vecchi binari della ferrovia delle miniere di Ribolla, fu Montedison. Il ristorante, località Castellaccia, è un posto tranquillo con menù che varia dal cinghiale, ai funghi, a fagiano, coniglio, lumache, anatra e molto altro. Pomeriggio all'insegna di sole , chiacchiere e amicizia. Quando hanno chiuso il locale ci hanno permesso di rimanere nel cortile a finire con calma la bevuta.

La 2009 si è subito presentata all'incirca per quella che è la sua età, mentre la 2010, apparentemente più giovane, era più spigolosa e sicuramente con una prospettiva di vita maggiormente lunga. Diciamo che lo stacco tra le due sembrava di un lustro.
La 2009 era più placida e sensuale nella sua incipiente terziarizzazione. Le piccole imprecisioni si facevano perdonare per quanto era intrigante cercare angoli sempre nuovi. La 2010 ricca di tensione e qualche durezza che mancava all'altra, anche questa mobile e profonda. Due bottiglie dalla grande naturalezza, di quelle che mentre le bevi quasi ti dimentichi che il vino non è tutto così buono. In momenti come questo talvolta mi prende l'illusione che il vino è quella cosa lì, e non potrebbe essere diversamente, per assurdo mi sembra strano che possa esistere qualcosa di differente. È una specie di oblio dalla realtà. Non se mi spiego.
Solo a bottiglie quasi vuote ci siamo ricordati che si trattava di bevanda alcolica e che di alcool non avevamo parlato per niente. I 14,5 gradi erano impercettibili. La parte tannica ancora presente, ma talmente "giusta" da essere un contorno alla bellezza e dolcezza del frutto. Alla fine abbiamo anche discusso, e concordato, della piacevole sensazione di aver bevuto due cose provenienti dal lavoro in vigna e ben poco dalle pratiche di cantina. Sarà una nostra idea, una prova non ce l'ho, ma la sensazione è questa.
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda fesposti » 17 ott 2022 13:34

gianni femminella ha scritto:Castell'in villa riserva 2010 vs Castell'in villa riserva 2009

Ieri a pranzo con un amico in un ristorante di campagna tra ulivi e i vecchi binari della ferrovia delle miniere di Ribolla, fu Montedison. Il ristorante, località Castellaccia, è un posto tranquillo con menù che varia dal cinghiale, ai funghi, a fagiano, coniglio, lumache, anatra e molto altro. Pomeriggio all'insegna di sole , chiacchiere e amicizia. Quando hanno chiuso il locale ci hanno permesso di rimanere nel cortile a finire con calma la bevuta.

La 2009 si è subito presentata all'incirca per quella che è la sua età, mentre la 2010, apparentemente più giovane, era più spigolosa e sicuramente con una prospettiva di vita maggiormente lunga. Diciamo che lo stacco tra le due sembrava di un lustro.
La 2009 era più placida e sensuale nella sua incipiente terziarizzazione. Le piccole imprecisioni si facevano perdonare per quanto era intrigante cercare angoli sempre nuovi. La 2010 ricca di tensione e qualche durezza che mancava all'altra, anche questa mobile e profonda. Due bottiglie dalla grande naturalezza, di quelle che mentre le bevi quasi ti dimentichi che il vino non è tutto così buono. In momenti come questo talvolta mi prende l'illusione che il vino è quella cosa lì, e non potrebbe essere diversamente, per assurdo mi sembra strano che possa esistere qualcosa di differente. È una specie di oblio dalla realtà. Non se mi spiego.
Solo a bottiglie quasi vuote ci siamo ricordati che si trattava di bevanda alcolica e che di alcool non avevamo parlato per niente. I 14,5 gradi erano impercettibili. La parte tannica ancora presente, ma talmente "giusta" da essere un contorno alla bellezza e dolcezza del frutto. Alla fine abbiamo anche discusso, e concordato, della piacevole sensazione di aver bevuto due cose provenienti dal lavoro in vigna e ben poco dalle pratiche di cantina. Sarà una nostra idea, una prova non ce l'ho, ma la sensazione è questa.
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
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Ciao e grazie per le belle note, come si chiama il ristorante? Io passo spesso da quelle parti e magari ci faccio un salto...
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda emigrato » 17 ott 2022 15:17

gianni femminella ha scritto:Castell'in villa riserva 2010 vs Castell'in villa riserva 2009

Ieri a pranzo con un amico in un ristorante di campagna tra ulivi e i vecchi binari della ferrovia delle miniere di Ribolla, fu Montedison. Il ristorante, località Castellaccia, è un posto tranquillo con menù che varia dal cinghiale, ai funghi, a fagiano, coniglio, lumache, anatra e molto altro. Pomeriggio all'insegna di sole , chiacchiere e amicizia. Quando hanno chiuso il locale ci hanno permesso di rimanere nel cortile a finire con calma la bevuta.

La 2009 si è subito presentata all'incirca per quella che è la sua età, mentre la 2010, apparentemente più giovane, era più spigolosa e sicuramente con una prospettiva di vita maggiormente lunga. Diciamo che lo stacco tra le due sembrava di un lustro.
La 2009 era più placida e sensuale nella sua incipiente terziarizzazione. Le piccole imprecisioni si facevano perdonare per quanto era intrigante cercare angoli sempre nuovi. La 2010 ricca di tensione e qualche durezza che mancava all'altra, anche questa mobile e profonda. Due bottiglie dalla grande naturalezza, di quelle che mentre le bevi quasi ti dimentichi che il vino non è tutto così buono. In momenti come questo talvolta mi prende l'illusione che il vino è quella cosa lì, e non potrebbe essere diversamente, per assurdo mi sembra strano che possa esistere qualcosa di differente. È una specie di oblio dalla realtà. Non se mi spiego.
Solo a bottiglie quasi vuote ci siamo ricordati che si trattava di bevanda alcolica e che di alcool non avevamo parlato per niente. I 14,5 gradi erano impercettibili. La parte tannica ancora presente, ma talmente "giusta" da essere un contorno alla bellezza e dolcezza del frutto. Alla fine abbiamo anche discusso, e concordato, della piacevole sensazione di aver bevuto due cose provenienti dal lavoro in vigna e ben poco dalle pratiche di cantina. Sarà una nostra idea, una prova non ce l'ho, ma la sensazione è questa.
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
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Avendo bevuto la 10 con voi a maggio posso solo propvare invidia per quest'altra bevuta che la mette di fianco all 09, complimenti ancora!
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda mennella » 17 ott 2022 16:04

gianni femminella ha scritto:Castell'in villa riserva 2010 vs Castell'in villa riserva 2009

Ieri a pranzo con un amico in un ristorante di campagna tra ulivi e i vecchi binari della ferrovia delle miniere di Ribolla, fu Montedison. Il ristorante, località Castellaccia, è un posto tranquillo con menù che varia dal cinghiale, ai funghi, a fagiano, coniglio, lumache, anatra e molto altro.

Le offerte culinarie mi sembrano piuttosto interessanti.
Mi aggiungo alla richiesta del nome del ristorante
Ribolla e la localita grossetana nelle vicinanze di Gavorrano-Roccatederighi?
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda gianni femminella » 17 ott 2022 16:22

@fesposti @mennella
Sì è nei pressi di Gavorrano, località Castellaccia.
Il ristorante si chiama Borgo Pesca (che è il nome della strada vicinale) . Premetto che non è stellato, anzi è estremamente alla buona. Se volete farvi una idea guardatelo da maps, ho aggiunto proprio ieri una foto del menù. Quando siete da queste parti fatemi un fischio, se ho tempo passo volentieri a salutarvi.
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Nexus1990 » 17 ott 2022 20:19

gianni femminella ha scritto:Castell'in villa riserva 2010 vs Castell'in villa riserva 2009

Ieri a pranzo con un amico in un ristorante di campagna tra ulivi e i vecchi binari della ferrovia delle miniere di Ribolla, fu Montedison. Il ristorante, località Castellaccia, è un posto tranquillo con menù che varia dal cinghiale, ai funghi, a fagiano, coniglio, lumache, anatra e molto altro. Pomeriggio all'insegna di sole , chiacchiere e amicizia. Quando hanno chiuso il locale ci hanno permesso di rimanere nel cortile a finire con calma la bevuta.

La 2009 si è subito presentata all'incirca per quella che è la sua età, mentre la 2010, apparentemente più giovane, era più spigolosa e sicuramente con una prospettiva di vita maggiormente lunga. Diciamo che lo stacco tra le due sembrava di un lustro.
La 2009 era più placida e sensuale nella sua incipiente terziarizzazione. Le piccole imprecisioni si facevano perdonare per quanto era intrigante cercare angoli sempre nuovi. La 2010 ricca di tensione e qualche durezza che mancava all'altra, anche questa mobile e profonda. Due bottiglie dalla grande naturalezza, di quelle che mentre le bevi quasi ti dimentichi che il vino non è tutto così buono. In momenti come questo talvolta mi prende l'illusione che il vino è quella cosa lì, e non potrebbe essere diversamente, per assurdo mi sembra strano che possa esistere qualcosa di differente. È una specie di oblio dalla realtà. Non se mi spiego.
Solo a bottiglie quasi vuote ci siamo ricordati che si trattava di bevanda alcolica e che di alcool non avevamo parlato per niente. I 14,5 gradi erano impercettibili. La parte tannica ancora presente, ma talmente "giusta" da essere un contorno alla bellezza e dolcezza del frutto. Alla fine abbiamo anche discusso, e concordato, della piacevole sensazione di aver bevuto due cose provenienti dal lavoro in vigna e ben poco dalle pratiche di cantina. Sarà una nostra idea, una prova non ce l'ho, ma la sensazione è questa.
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
Memorabili.

Fantastiche note! Bella anche la riflessione sulla “naturalezza” :D
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l'oste
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda l'oste » 18 ott 2022 00:54

gianni femminella ha scritto:Castell'in villa
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
Memorabili.

Complimenti per la bella. coinvolgente condivisione di un momento di vita che va oltre il vino che diventa come una colonna sonora liquida.
Nello specifico, un inchino alla principessa, all'azienda che da oltre 40 anni produce mirabilie e non ha mai avuto cedimenti di qualità o sbandamenti nella filosofia produttiva, restando per fortuna sè stessa. Oltre ai chianti riserva che citi, 2010 spaziale veramente, ho sempre adorato il Santacroce e uno degli olii più esaltanti del Chianti.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda ale1984 » 18 ott 2022 06:59

Bella bevuta Gianni!

Anche io ricordo una 2010 riserva spaziale a San Gimignano, alla convenScion del forum. Poche settimane fa, in un ritrovo milanese, abbiamo stappato la 2013 che purtroppo non si è comportata allo stesso modo…
Ciao!
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda SommelierSardo » 18 ott 2022 16:12

l'oste ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Castell'in villa
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
Memorabili.

Complimenti per la bella. coinvolgente condivisione di un momento di vita che va oltre il vino che diventa come una colonna sonora liquida.
Nello specifico, un inchino alla principessa, all'azienda che da oltre 40 anni produce mirabilie e non ha mai avuto cedimenti di qualità o sbandamenti nella filosofia produttiva, restando per fortuna sè stessa. Oltre ai chianti riserva che citi, 2010 spaziale veramente, ho sempre adorato il Santacroce e uno degli olii più esaltanti del Chianti.


Concordo anche sulle virgole.
Unica nota dolente è stata la caduta di stile nel far uscire la Riserva 2016 a quel prezzo folle, come a dire che le annate precedenti fossero di un livello nettamente più basso :roll: :?:
Ovviamente la Principessa mi ha detto che non è stata una sua scelta...
Mi dispiace perchè sarà una delle poche Riserva Castell'in Villa che non avrò il piacere di assaggiare.
Luca castoldi
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Luca castoldi » 18 ott 2022 16:28

Ludi ha scritto:Brovia, Barolo Garblet Sue 2012: parte lì per lì con una nota di pasta d'oliva che farebbe quasi pensare ad un grande Syrah del Rodano; poi si "normalizza" su note di incenso, rosa, ciliegia matura, spezie orientali. Gran bel vino, comunque, anche grazie ad un tannino pieno ma setosissimo.
Rosset, Bianco Sopraquota 900 2020: aperto con grandi aspettative (vista anche la fascia di prezzo) è inespressivo, appena caratterizzato da note minerali, senza frutto nè nerbo. Aperto troppo presto? Bottiglia non in forma? Il giorno dopo non migliora.
Sassotondo, Poggio Pinzo 2018: dal protocollo di vinificazione (un anno in terracotta sulle bucce) mi sarei aspettato un vino rustico ed eccentrico. Invece è elegante, gran bella visciola matura, accenno a toni gradevolmente animali che ammiccano alla Borgogna, speziatura fine e bocca scorrevolissima. Il Ciliegiolo, trattato bene, è un bel vitigno.

Buono sassotondo Poggio, bevuto oggi. Fine, pepe bianco, salino . Gustoso
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda fesposti » 18 ott 2022 16:33

gianni femminella ha scritto:@fesposti @mennella
Sì è nei pressi di Gavorrano, località Castellaccia.
Il ristorante si chiama Borgo Pesca (che è il nome della strada vicinale) . Premetto che non è stellato, anzi è estremamente alla buona. Se volete farvi una idea guardatelo da maps, ho aggiunto proprio ieri una foto del menù. Quando siete da queste parti fatemi un fischio, se ho tempo passo volentieri a salutarvi.

Grazie mille, dovrei essere da quelle parti la prossima settimana
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Andyele » 18 ott 2022 23:36

L’altra sera bella cena con 2 amici e signore…abbiamo stappato:

- Henin L’Appel de la Foret : mi è sembrato di essere alle prese con un buon champagne, sicuramente troppo giovane per i miei gusti e quindi di difficile giudizio per le mie capacità degustative. Non ha certo la complessità e profondità di uno champagne Top ma nonostante un filo di dolcezza di troppo presenta un’ ottima bevibilità. A 40 euro sarebbe da comprare a pancali, alle cifre attuali anche no.

- Heidsieck Cuvee Charlie 1985: beh qui si cambia registro, Charlie non delude mai, sempre mieloso, agrumato, mallo di noce, bollicina ancora carezzevole, potenza palatale non eccessiva ma sorso fluido ed appagante. Champagne icona che non ho mai trovato meno che ottimo.

Krug etichetta oro/rossa :Vino base seconda metà degli anni 90. E’ l’etichetta che più amo di Krug e forse il mio champagne perfetto per il giusto compromesso fra maturità e freschezza, complessità e bevibilità, potenza ed eleganza. Vorrei averne una cantina piena per poterlo aprire almeno 150 volte all'anno.

Yquem 1983: con il foie gras cosa puoi chiedere di meglio ?

Ponsot Griotte-Chambertin 1996: bella Borgogna giustamente matura, non pulitissimo al 100% ma io gli perdono qualche piccola imprecisione al naso in virtù di un sorso genuino, autentico.

Chateau La Conseillante 1970: porta i suoi anni con disinvoltura come solo i Bordeaux sanno fare anche se non di lignaggio assoluto e primissima fascia. La balsamicità è importante ed il vegetale quasi assente. Ottimo davvero.
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Nexus1990 » 19 ott 2022 18:38

SommelierSardo ha scritto:
l'oste ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Castell'in villa
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
Memorabili.

Complimenti per la bella. coinvolgente condivisione di un momento di vita che va oltre il vino che diventa come una colonna sonora liquida.
Nello specifico, un inchino alla principessa, all'azienda che da oltre 40 anni produce mirabilie e non ha mai avuto cedimenti di qualità o sbandamenti nella filosofia produttiva, restando per fortuna sè stessa. Oltre ai chianti riserva che citi, 2010 spaziale veramente, ho sempre adorato il Santacroce e uno degli olii più esaltanti del Chianti.


Concordo anche sulle virgole.
Unica nota dolente è stata la caduta di stile nel far uscire la Riserva 2016 a quel prezzo folle, come a dire che le annate precedenti fossero di un livello nettamente più basso :roll: :?:
Ovviamente la Principessa mi ha detto che non è stata una sua scelta...
Mi dispiace perchè sarà una delle poche Riserva Castell'in Villa che non avrò il piacere di assaggiare.

Folle? Ma è sotto i 500€… fosse un Barolo qua si sperticherebbero in lodi sul rapporto qualità/prezzo :mrgreen:
Scherzi a parte… Che brutta cosa :roll:
Avevo deciso di prenderne un cartone, se proprio fosse aumentato ne avrei prese 3. Ma mai avrei pensato che una bottiglia costasse quanto un cartone dell’annata precedente. Anch’io non avrò il piacere di assaggiarla purtroppo :cry:
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Alberto
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Alberto » 19 ott 2022 19:10

400 neuri per una boccia di Castell'invilla.

¿¿¿Es una mierda de broma, verdad???

:?
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda piergi » 19 ott 2022 19:48

Nexus1990 ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:
l'oste ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Castell'in villa
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
Memorabili.

Complimenti per la bella. coinvolgente condivisione di un momento di vita che va oltre il vino che diventa come una colonna sonora liquida.
Nello specifico, un inchino alla principessa, all'azienda che da oltre 40 anni produce mirabilie e non ha mai avuto cedimenti di qualità o sbandamenti nella filosofia produttiva, restando per fortuna sè stessa. Oltre ai chianti riserva che citi, 2010 spaziale veramente, ho sempre adorato il Santacroce e uno degli olii più esaltanti del Chianti.


Concordo anche sulle virgole.
Unica nota dolente è stata la caduta di stile nel far uscire la Riserva 2016 a quel prezzo folle, come a dire che le annate precedenti fossero di un livello nettamente più basso :roll: :?:
Ovviamente la Principessa mi ha detto che non è stata una sua scelta...
Mi dispiace perchè sarà una delle poche Riserva Castell'in Villa che non avrò il piacere di assaggiare.

Folle? Ma è sotto i 500€… fosse un Barolo qua si sperticherebbero in lodi sul rapporto qualità/prezzo :mrgreen:
Scherzi a parte… Che brutta cosa :roll:
Avevo deciso di prenderne un cartone, se proprio fosse aumentato ne avrei prese 3. Ma mai avrei pensato che una bottiglia costasse quanto un cartone dell’annata precedente. Anch’io non avrò il piacere di assaggiarla purtroppo :cry:

Barbone!
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
http://timpadeilupi.blogspot.com/
http://www.timpadeilupi.it
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda piergi » 19 ott 2022 19:48

Nexus1990 ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:
l'oste ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Castell'in villa
In conclusione bottiglie per noi al vertice del sangiovese, e non solo.
Memorabili.

Complimenti per la bella. coinvolgente condivisione di un momento di vita che va oltre il vino che diventa come una colonna sonora liquida.
Nello specifico, un inchino alla principessa, all'azienda che da oltre 40 anni produce mirabilie e non ha mai avuto cedimenti di qualità o sbandamenti nella filosofia produttiva, restando per fortuna sè stessa. Oltre ai chianti riserva che citi, 2010 spaziale veramente, ho sempre adorato il Santacroce e uno degli olii più esaltanti del Chianti.


Concordo anche sulle virgole.
Unica nota dolente è stata la caduta di stile nel far uscire la Riserva 2016 a quel prezzo folle, come a dire che le annate precedenti fossero di un livello nettamente più basso :roll: :?:
Ovviamente la Principessa mi ha detto che non è stata una sua scelta...
Mi dispiace perchè sarà una delle poche Riserva Castell'in Villa che non avrò il piacere di assaggiare.

Folle? Ma è sotto i 500€… fosse un Barolo qua si sperticherebbero in lodi sul rapporto qualità/prezzo :mrgreen:
Scherzi a parte… Che brutta cosa :roll:
Avevo deciso di prenderne un cartone, se proprio fosse aumentato ne avrei prese 3. Ma mai avrei pensato che una bottiglia costasse quanto un cartone dell’annata precedente. Anch’io non avrò il piacere di assaggiarla purtroppo :cry:

Barbone!
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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http://timpadeilupi.blogspot.com/
http://www.timpadeilupi.it
Il Parente
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda Il Parente » 19 ott 2022 19:53

radice paltrinieri
Bevuto con ciauscolo spalmato sulle bruschette e poi con sarde sotto sale pulite e condite con il mio olio extravergine e aglio rosso di Sulmona... fuoriclasse negli abbinamenti!

barbera 2012 S Bolmida
14 %vol. Rosso rubino carico. Fruttato al naso e ottimo equilibro al palato tra acidità etanolo e glicerolo, vino ancora giovane e dall'ottima bevibilità. Proprio buono.
:D :D :D +

MdA Amorotti 2016
14%vol. Viola impenetrabile... scomposto al naso con leggera riduzione all'apertura. Con la permanenza nel calice il montepulciano è tornato in cattedra con i sentori di marasca, accenni di noce moscata. Al palato sapido, ma tanta astringenza! Ha ancora bisogno di tanto tempo, ma gran bel vino
:D :D :D :)

barolo v dei Fantini 2001 Bolmida
13,5 % vol. Al calice Rubino con unghia appena arancita, molto profumato e aromi che spaziavano dalla violetta al lampone, ma soprattutto eucalipto e aghi di pino... spezie , molto balsamico. Persistete al palato con tannino levigato. Veramente molto molto buono
:D :D :D :D+
ORSO85
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Re: Le bevute di Ottobre

Messaggioda ORSO85 » 20 ott 2022 08:28

Il Parente ha scritto:radice paltrinieri
Bevuto con ciauscolo spalmato sulle bruschette e poi con sarde sotto sale pulite e condite con il mio olio extravergine e aglio rosso di Sulmona... fuoriclasse negli abbinamenti!

barbera 2012 S Bolmida
14 %vol. Rosso rubino carico. Fruttato al naso e ottimo equilibro al palato tra acidità etanolo e glicerolo, vino ancora giovane e dall'ottima bevibilità. Proprio buono.
:D :D :D +

MdA Amorotti 2016
14%vol. Viola impenetrabile... scomposto al naso con leggera riduzione all'apertura. Con la permanenza nel calice il montepulciano è tornato in cattedra con i sentori di marasca, accenni di noce moscata. Al palato sapido, ma tanta astringenza! Ha ancora bisogno di tanto tempo, ma gran bel vino
:D :D :D :)

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13,5 % vol. Al calice Rubino con unghia appena arancita, molto profumato e aromi che spaziavano dalla violetta al lampone, ma soprattutto eucalipto e aghi di pino... spezie , molto balsamico. Persistete al palato con tannino levigato. Veramente molto molto buono
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