LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

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gianni femminella
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda gianni femminella » 06 set 2022 13:20

Kalosartipos ha scritto:
gianni femminella ha scritto: Il punto negativo è che faceva caldo e la temperatura dei vini era eccessiva.

Il controllo della temperatura di servizio è FONDAMENTALE, mentre viene tralasciato troppo spesso..


Hai ragione.
Nel bene e nel male si trattava di una manifestazione all'aperto. Io sono andato domenica, ma il sabato sera era stato più fresco ad esempio.
Ne ho parlato con quelli ai banchi, ma non sapevano cosa fare.
Se, come mi auguro, l'anno prossimo la rifaranno avranno fatto esperienza. Anche la collocazione delle postazioni non era ottimale e può essere migliorata. Da questo lato mi è parso di intravedere un po' di malumore da parte di alcuni operatori.
Peraltro sono rimasto contento di aver riassaggiato vini locali che trascuro ormai da anni. E di aver trovato alcune cose buone.
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Timoteo
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda Timoteo » 06 set 2022 17:51

Cominciano i festeggiamenti per la partenza.
Dettori bianco (dice lui...) 2019, 15,5 gradi buonissimo.
Visto che è buonissimo anche da solo i bruscolini ci vanno sicuramente.
Evviva!

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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda simone.dg7 » 06 set 2022 18:11

Il Parente ha scritto:
Alberto ha scritto:
Il Parente ha scritto:Per il Montepulciano: sono stati espiantati i vecchi vigneti di S. Calisto e v. Di Popoli... Quindi bisognerà aspettare una quindicina di anni per rivede queste etichette in commercio. L'uva dei giovani vigneti sarà usata prima per la "scrucchiat " (marmellata di MdA)

Complimenti a loro...ora mi sa che col cordone speronato al posto del tendone, la marmellata gli verrà pronta direttamente sulla pianta... :roll:


Bravo.... Ma poi espiantare viti di cent'anni... quando gli ho detto molto cordialmente "che caxxo avete fatto" mi ha risposto " e sai producevano molto poco..." :evil: E vabbè quess è...




Una scelta che davvero non sono riuscito a capire neanche io…follia pura! Ultima annata di S. Calisto prodotta è la 2015.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda piergi » 06 set 2022 18:17

gianni femminella ha scritto:
Sorpesa invece l'Avvoltore 2017 di Moris Farms. Pensavo a qualcosa di pesante e moderno e invece l'ho trovato sì di struttura, ma buono ed equilibrato.
Anche il Capatosta 2019 di Poggio Argentiera, sangiovese 95% e 5 alicante, si è rivelato di buona bevibilità. Sono particolarmente curioso di riassaggiarlo ad una temperatura consona, l'altra sera quasi chianteggiava.
Altra conferma la linea di Amiata vini, una piccola azienda che già conoscevo, che ha le vigne su suoli vulcanici. Piccola produzione di 10.000 - 12.000 bottiglie annue, tre etichette di sangiovese in purezza, Lapillo, Lavico e Cenere, tutte e tre buonissime. Il Lavico era proposto in annata 2013 ed era a un ottimo punto di maturità, con una terziarizzazione appena accennata.

L'ultimo avvoltore bevuto di un 2015 che mi soddisfò ben poco,il loro vino per me più buono era la riserva di Morellino, il mio vino iconico degli anni 90 .
Il capatosta lo ricordo anche per una non comune tenuta nel tempo, non mi ha mai deluso.
Amiata vini mai bevuti ma mi hai messo curiosità!
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda gianni femminella » 06 set 2022 18:25

@piergi
Se hai pazienza ho preso una bottiglia di Lavico 2013, quando la apro, alla temperatura giusta e con la dovuta calma a casa, ti/vi dico le mie impressioni.

L'avvoltore è stato tra gli ultimi vini bevuti, può darsi che il palato, ormai cotto, fosse così catramato da non sentire nemmeno i tannini più aggressivi.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda Alberto » 06 set 2022 21:13

Lambrusco dell'Emilia Semisecco Solco, Paltrinieri, 2021 (11%)
Inutile arrovellarsi nel cercare ed enumerare descrittori...di lambruschi più complessi ed articolati, out there, ce ne sono parecchi...però l'equilibrio dinamico tra acidità, frutto e zuccheri di questo vino è, ancora una volta, semplicemente magistrale. A damigiane, con qualsiasi cosa edibile.

Toscana Rosato Syrah Rosa, Stefano Amerighi, 2019 (11,5%)
Vino che, in questo afoso scampolo finale di Estate, avevo molta curiosità di assaggiare, su di una fregula sarda "risottata" pomodoro e peperoncino.
Bello il look buccia di cipolla, brillante. Anche in questo caso, sin dal primo naso, la parola chiave è equilibrio, tra sensazioni vegetali secche (fieno, pure un fugace pomodoro secco), speziatura sottile (anice), frutto bianco (melone bianco e pera, che in bocca assumono toni di caramella...quelle caramellone tonde, inamidate e durissime della scatola di latta della nonna), e soprattutto equilibrio tra le componenti di base, con l'acidità ben presente (Amerighi dichiara una raccolta precoce) che si accompagna ad una traccia salina molto interessante, da mezza bocca in poi ed in chiusura. Veramente un vino salato! Complessità notevole per la categoria.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda fesposti » 09 set 2022 11:48

Chateau le Castelot 2005, Saint-Emilion GC.
Bottiglia comprata nel 2008 al "Salon des vignerons independents" A Parigi e tenuta in cantina da sempre.
Colore vivo rosso porpora con riflessi granata che lascia presagire un ottima bevuta.
Al naso niente cenere, niente peperone ma molta frutta nera e rossa come mora, prugna e amarena, poi tabacco,cedro, pellame e sottobosco. Torni ad annusarlo e sbuca sempre qualcosa di differente dalla precedente "sniffata". In bocca e' molto equilibrato e "succulento" con la forza della frutta matura e la freschezza balsamica del cedro, tannini ben presenti ma gia' morbidi e ben integrati con una media acidita' di fondo. Gran bel vino da sorseggiare per ore ma non di gran beva visto la complessa struttura di cui e' composto. Gran bella esperienza da una bottiglia comprata per 4 soldi e dimenticata' in un angolo.
Credo che l'annata dica molto la sua in questa bella esperienza, i cru classe' 2005 infatti sono delle bombe atomiche di bonta' e questi produttori GC minori sono delle gemme dall'ottimo rapporto qualita' prezzo.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda gianni femminella » 10 set 2022 20:40

Lavico Montecucco docg sangiovese 2013 Amiata vini

Intriga con piccoli "angolini" da scoprire. Ancora con una buona tannicità, vivace e dinamico. La terziarizzazione è ancora agli inizi. In primo piano senz'altro la mineralità, sebbene non tanto accentuata, nel senso che è protagonista, ma non è invadente. A tratti emerge il frutto maturo, ma sono sprazzi, perché il vino non ha traccia di evoluzione o morbidezza. Sa coniugare leggerezza e sostanza. Cambia ritmo, propone nuove sfaccettature. L'alcool non si sente (per un attimo ho avuto il dubbio che fosse una barbera ma, siccome non stavo bevendo alla cieca, ho capito che si trattava di un sangiovese :mrgreen: ) . La descrizione in qualche modo va oltre i meriti del vino, ma è particolare, sano, sincero e degno di essere assaggiato.
Alla cieca è impossibile da collocare, ha un carattere tutto suo.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda fabrizio leone » 10 set 2022 21:32

lópez de heredia viña cubillo crianza rioja 2013

Prima esperienza. Mi è piaciuto molto
A dirla tutta mi ha emozionato
Rapporto qualità-prezzo ottimo

Viva
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda L_Andrea » 11 set 2022 13:26

Lagrein Riserva 2015 Nusserhof
Aperta per accompagnare filetti di cervo alla piastra;
Gran vino e grandissimo vigneron. Il naso è stratificato spezie e incenso si susseguono con sentori di more che fanno capire che il vino ha ancora tanta vita davanti. Tannini e acidità si tengono in equilibrio e l alcol non si sente (13°in una annata calda sono una piacevole sorpresa). Lontano anni luce da gli altri Lagrein che ho provato.
Chapeau
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda Trabateo » 13 set 2022 22:29

Poliziano Vigna Asinone - 1993
Naso strepitoso!
Terrosità da nebbiolo, pepe nero, cuoio, cioccolato, sottobosco...poi, in temperatura, esce il sangiovese ematico e ferroso, balsamico...poi ancora liquerizia.
Bel sorso relativamente leggero e fresco, tannino ancora presente e levigato, bella anche l'acidità, fieno, tabacco, liquerizia...mi è mancato un po' di corpo, l'ho trovato un po' leggero.
Però il vino è ancora bello in piedi e poi...30 euri per un 93 in queste condizioni non è affatto male.
Pochissimo residuo, conservazione ottima, quasi maniacale: grazie Lucio :wink:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda gianni femminella » 14 set 2022 17:28

A proposito di Campania
Fiano di Avellino 2016 Contrada sant'Aniello, vigne Guadagno
Non c'è niente da fare, il Fiano è sempre troppo giovane. Lo metti via, poi ti viene voglia di aprirlo, e accidenti ti accorgi che è troppo presto. Non è ancora del tutto sui primari, ha già tratti di pietra focaia e un lieve sottobosco, ma si sente che vorrebbe andare lontano. In questa fase è restio, timido, lascia trapelare il carattere con parsimonia, mentre la struttura scalpita sotto. È buono ora e ancor più sarà buono nei prossimi dieci anni, e forse più.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda vinogodi » 14 set 2022 21:42

gianni femminella ha scritto:A proposito di Campania
Fiano di Avellino 2016 Contrada sant'Aniello, vigne Guadagno
Non c'è niente da fare, il Fiano è sempre troppo giovane. Lo metti via, poi ti viene voglia di aprirlo, e accidenti ti accorgi che è troppo presto. Non è ancora del tutto sui primari, ha già tratti di pietra focaia e un lieve sottobosco, ma si sente che vorrebbe andare lontano. In questa fase è restio, timido, lascia trapelare il carattere con parsimonia, mentre la struttura scalpita sotto. È buono ora e ancor più sarà buono nei prossimi dieci anni, e forse più.
...Il Marsella 2004 aperto al recente vintage per indigenti era spettacolare...
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda gianni femminella » 14 set 2022 22:10

vinogodi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:A proposito di Campania
Fiano di Avellino 2016 Contrada sant'Aniello, vigne Guadagno
Non c'è niente da fare, il Fiano è sempre troppo giovane. Lo metti via, poi ti viene voglia di aprirlo, e accidenti ti accorgi che è troppo presto. Non è ancora del tutto sui primari, ha già tratti di pietra focaia e un lieve sottobosco, ma si sente che vorrebbe andare lontano. In questa fase è restio, timido, lascia trapelare il carattere con parsimonia, mentre la struttura scalpita sotto. È buono ora e ancor più sarà buono nei prossimi dieci anni, e forse più.
...Il Marsella 2004 aperto al recente vintage per indigenti era spettacolare...


Piergi ha ben più titolo di me per parlare di Campania, ma la longevità del Fiano è appurata. Fatto singolare, Marsella tra i puristi credo che non sia dei più valutati, non capisco il perché. Personalmente mi piace molto.
A parte questo vale la pena di assaggiare il Sant'Aniello di cui sopra, o il 906 di Picariello, il 928 di cantina del barone, i Villa Diamante... Ma anche tanti base uno più buono dell'altro.
Campania stories può dare ispirazione in questo senso, anche oltre il Fiano.

Zampa ci sei? :mrgreen: Poi piergi ti interroga.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda vinogodi » 15 set 2022 08:17

gianni femminella ha scritto:
vinogodi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:A proposito di Campania
Fiano di Avellino 2016 Contrada sant'Aniello, vigne Guadagno
Non c'è niente da fare, il Fiano è sempre troppo giovane. Lo metti via, poi ti viene voglia di aprirlo, e accidenti ti accorgi che è troppo presto. Non è ancora del tutto sui primari, ha già tratti di pietra focaia e un lieve sottobosco, ma si sente che vorrebbe andare lontano. In questa fase è restio, timido, lascia trapelare il carattere con parsimonia, mentre la struttura scalpita sotto. È buono ora e ancor più sarà buono nei prossimi dieci anni, e forse più.
...Il Marsella 2004 aperto al recente vintage per indigenti era spettacolare...


Piergi ha ben più titolo di me per parlare di Campania, ma la longevità del Fiano è appurata. Fatto singolare, Marsella tra i puristi credo che non sia dei più valutati, non capisco il perché. Personalmente mi piace molto.
A parte questo vale la pena di assaggiare il Sant'Aniello di cui sopra, o il 906 di Picariello, il 928 di cantina del barone, i Villa Diamante... Ma anche tanti base uno più buono dell'altro.
Campania stories può dare ispirazione in questo senso, anche oltre il Fiano.

Zampa ci sei? :mrgreen: Poi piergi ti interroga.
...906 spettacolare . Villa Diamante sto bevendo ora i 2012 . Fiano ha da aspettare... 8)
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda piergi » 15 set 2022 08:54

gianni femminella ha scritto:A proposito di Campania
Fiano di Avellino 2016 Contrada sant'Aniello, vigne Guadagno
Non c'è niente da fare, il Fiano è sempre troppo giovane. Lo metti via, poi ti viene voglia di aprirlo, e accidenti ti accorgi che è troppo presto. Non è ancora del tutto sui primari, ha già tratti di pietra focaia e un lieve sottobosco, ma si sente che vorrebbe andare lontano. In questa fase è restio, timido, lascia trapelare il carattere con parsimonia, mentre la struttura scalpita sotto. È buono ora e ancor più sarà buono nei prossimi dieci anni, e forse più.

Erode!!! :lol:
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda mattiave » 15 set 2022 10:12

Per festeggiare l'arrivo di mia figlia, ieri sera, qualcosa si è bevuto.

Champagne Dubois :D :D :D - onesto, senza grandi pretese, buono per cominciare.
Champagne Dumenil - :D :D :D :) più complesso del primo, interessante.
Champagne Dom Perignon 2012 - :D :D :D :) :) buono, non esaltante, non particolarmente "Dom Perignon". Con quello che oramai costa direi che non ne vale più la pena, ed estenderei il discorso anche ai 2008 bevuti negli ultimi due anni, nessuno emozionante. Annate sopravvalutate.

Labet, la Reine 2018 :D :D :D :D all'apertura un naso super ridotto ai limiti del disgustoso che poi si pulisce nel tempo. In bocca una meraviglia, come al solito.
Aligotè 2020 Stephane Magnien :D :D :) Trascurabile.

Mascarello, Barolo Monprivato 2016 :D :D :D :D :) giovane ma godibile. Già dal colore si capisce quando un vino è buono, e questo monprivato ha una lucentezza meravigliosa. In bocca e al naso è un vino meraviglioso, elegante, mai esagerato. Sempre una sicurezza.
Vigne de l'enfant jésus 2007 Bouchard :D :D :D :D naso pirotecnico, trasuda di borgogna (buona) e nei pochi minuti che resiste nel calice riesce a mostrarsi ancora più bello. Bocca ricca e succosa, la borgogna che vorrei ogni giorno nel bicchiere.
Clos des Papes 2007 - :D :D :) Pesante, ingombrante, ti stanca dopo averne bevuto mezzo calice. Sarà anche un 100/100 parker ma evidentemente io e Parker abbiamo gusti molto diversi.
Alzero 1994 Quintarelli - :D :D :D :) Dolce (troppo) e al di sotto delle aspettative, considerato il blasone ed il valore. Sicuramente emozionante per la storia di questo produttore, però molto al di sotto rispetto ad altre versioni.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda vinogodi » 15 set 2022 11:23

mattiave ha scritto:Per festeggiare l'arrivo di mia figlia, ieri sera, qualcosa si è bevuto.

Champagne Dubois :D :D :D - onesto, senza grandi pretese, buono per cominciare.
Champagne Dumenil - :D :D :D :) più complesso del primo, interessante.
Champagne Dom Perignon 2012 - :D :D :D :) :) buono, non esaltante, non particolarmente "Dom Perignon". Con quello che oramai costa direi che non ne vale più la pena, ed estenderei il discorso anche ai 2008 bevuti negli ultimi due anni, nessuno emozionante. Annate sopravvalutate.

Labet, la Reine 2018 :D :D :D :D all'apertura un naso super ridotto ai limiti del disgustoso che poi si pulisce nel tempo. In bocca una meraviglia, come al solito.
Aligotè 2020 Stephane Magnien :D :D :) Trascurabile.

Mascarello, Barolo Monprivato 2016 :D :D :D :D :) giovane ma godibile. Già dal colore si capisce quando un vino è buono, e questo monprivato ha una lucentezza meravigliosa. In bocca e al naso è un vino meraviglioso, elegante, mai esagerato. Sempre una sicurezza.
Vigne de l'enfant jésus 2007 Bouchard :D :D :D :D naso pirotecnico, trasuda di borgogna (buona) e nei pochi minuti che resiste nel calice riesce a mostrarsi ancora più bello. Bocca ricca e succosa, la borgogna che vorrei ogni giorno nel bicchiere.
Clos des Papes 2007 - :D :D :) Pesante, ingombrante, ti stanca dopo averne bevuto mezzo calice. Sarà anche un 100/100 parker ma evidentemente io e Parker abbiamo gusti molto diversi.
Alzero 1994 Quintarelli - :D :D :D :) Dolce (troppo) e al di sotto delle aspettative, considerato il blasone ed il valore. Sicuramente emozionante per la storia di questo produttore, però molto al di sotto rispetto ad altre versioni.
...sai che concordo esattamente "quasi in tutto" rispetto ai tuoi giudizi , avendo bevuto le stesse bottiglie in più occasioni nell'ultimo anno solare? Vorrei fare però alcune considerazioni : Clos de Pape 2007 è davvero troppo "parkerizzato" . Su Intravino si sta discutendo assai sugli aspetti legati alla critica , soprattutto dei "singoli" critici e della capacità di influenzare il mercato . Per decenni Parker ha fatto scuola, anche stravolgendo i protocolli produttivi di migliaia di produttori , Bordeaux e Rodano su tutti . Aderenza quasi assoluta non con il "mercato" , ma con il "mercato USA , dove concentrazione , legno e boisé/morbidezze al limite del mammelliforme dovevano farla da padrona , così come le annate opulente prevalenti sulle annate "prospettiche" (di grande equilibrio acido/polifenolico) . Quindi Tagli Bordolesi stile Napa , Pinot Noir ( per avere alti punteggi) stile Oregon a cavallo del millennio ( negli ultimi decenni si stanno borgognizzando ...), Merlot adiposi come non ci fosse un domani . E schifamento delle solide rusticità di Tempranillo , Nebbiolo e Sangiovese Grosso ...
Alzero : Senz'altro ti piacerà Alzero attuale ( diciamo degli ultimi due/tre lustri , davvero più fine e elegante ... e secco ). Una volta non era così , anzi , era la potenza fatta vino e in comune alle Riserve di Amarone , rotonde , opulento e glicerico , con appassimenti molto spinti. Anzi , Alzero lo era forse di più , la vera espressione di gigantismo enologico , così lo voleva il Bepi . Un unicum , che odiavi o amavi . .. su Monprivato e Vigne de l'Enfant Jesus sfondi portoni spalancati , sono la quintessenza quasi catartica dei loro vitigni di base... :P
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda zampaflex » 15 set 2022 14:54

gianni femminella ha scritto:
vinogodi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:A proposito di Campania
Fiano di Avellino 2016 Contrada sant'Aniello, vigne Guadagno
Non c'è niente da fare, il Fiano è sempre troppo giovane. Lo metti via, poi ti viene voglia di aprirlo, e accidenti ti accorgi che è troppo presto. Non è ancora del tutto sui primari, ha già tratti di pietra focaia e un lieve sottobosco, ma si sente che vorrebbe andare lontano. In questa fase è restio, timido, lascia trapelare il carattere con parsimonia, mentre la struttura scalpita sotto. È buono ora e ancor più sarà buono nei prossimi dieci anni, e forse più.
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Piergi ha ben più titolo di me per parlare di Campania, ma la longevità del Fiano è appurata. Fatto singolare, Marsella tra i puristi credo che non sia dei più valutati, non capisco il perché. Personalmente mi piace molto.
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Zampa ci sei? :mrgreen: Poi piergi ti interroga.


Di quelli che hai nominato non ho mai bevuto solo il Sant'Aniello. Ma non hai incluso Rocca del Principe, per esempio.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda gianni femminella » 15 set 2022 16:22

@zampaflex
Punto sul vivo? :D
Non volevo dilungarmi troppo. Sì ci sono tante ottime e buone etichette. E non solo per il Fiano ovviamente. Gli spunti migliori li potete prendere dal solito ottimo Piergi, magari andando a ritrovare i vecchi Campania Stories.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda zampaflex » 15 set 2022 16:39

gianni femminella ha scritto:@zampaflex
Punto sul vivo? :D
Non volevo dilungarmi troppo. Sì ci sono tante ottime e buone etichette. E non solo per il Fiano ovviamente. Gli spunti migliori li potete prendere dal solito ottimo Piergi, magari andando a ritrovare i vecchi Campania Stories.


Purtroppo ho raggiunto i limiti fisici della mia cantina, e quindi o faccio invecchiare qualche rosso o qualche bianco. E i rossi* li bevo per nove mesi contro tre, per cui la scelta è ovvia, mio malgrado. :roll:
Perciò dichiaro con dispiacere che non riesco a fare invecchiare così tanto i miei Fiano, vitigno che prediligo tra i bianchi nostrani. Mi piacerebbe, avendone intuito le potenzialità. Capiterà.

* tra i quali parecchio sangiovese, così sei soddisfatto :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda Ludi » 16 set 2022 08:25

mattiave ha scritto:Clos des Papes 2007 - :D :D :) Pesante, ingombrante, ti stanca dopo averne bevuto mezzo calice. Sarà anche un 100/100 parker ma evidentemente io e Parker abbiamo gusti molto diversi.


stessa impressione qualche anno fa con un blasonatissimo (e costosissimo) Hommage a Jacques Perrin 2007.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda and.car » 16 set 2022 09:51

Selosse VO sboccatura 2017 il timbro, lo stile e la "firma" del produttore si vedono già dal colore e appena ci si avvicina al bicchiere col naso: camomilla, the, sale e appunto la classe nell'intrecciare quella stupenda ossidazione. In bocca monumentale per ingresso largo e persistente. Un reset del palato ad ogni sorso.

DH Blanc - Yann Dureiux 2017: ultimamente seguo e compro spesso questo produttore, nei bianchi preferisco la finezza del Manon, ma questo DH è veramente interessate: profilo erbaceo di erbe officinali e salvia, il sentore di "barretta di sesamo" al naso che si ripercuote nell'allungo in bocca. Elegante e mai stancante...la bottiglia si volatizza in ben che non si dica

Echezeaux 2009 Philippe Pacalet mannaggia, la Borgogna che vorrei (che affermazione del c...o :mrgreen: ) : un fuoriclasse, il Cru per i più scafati si sente subito (più che altro il comune). Un turbinio di sentori che si alternano costantemente: aghi di pino, muschio, sottobosco, iodio, fragoline di bosco, sandalo, magnolia, incenso. L'ingresso bocca è soave ed elegante, la persistenza è portata avanti dall'acidità che poco a poco lascia spazio alla sapidità. Un velluto.
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda zampaflex » 16 set 2022 11:42

Ludi ha scritto:
mattiave ha scritto:Clos des Papes 2007 - :D :D :) Pesante, ingombrante, ti stanca dopo averne bevuto mezzo calice. Sarà anche un 100/100 parker ma evidentemente io e Parker abbiamo gusti molto diversi.


stessa impressione qualche anno fa con un blasonatissimo (e costosissimo) Hommage a Jacques Perrin 2007.


Pur non essendo Parker un citrullo totale sul Rodano, per quanto riguarda la propaggine sud le sue scelte hanno oggettivamente fatto più male ai prodotti di quanto abbiano fatto a Bordeaux. dove per ragioni intrinseche dei vigneti era improbabile arrivare alle vette del marmellatoso che certe cuvée de prestige castellopapiste, ahinoi, hanno raggiunto.
Adesso ci scrive Boschetto e ci dice che non capiamo una mazza :mrgreen: però chissà com'è, di quella zona si strappano di mano Rayas e Bonneau, non Pegau o Grand Veneur.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2022

Messaggioda Wineduck » 16 set 2022 14:09

and.car ha scritto:Selosse VO sboccatura 2017 il timbro, lo stile e la "firma" del produttore si vedono già dal colore e appena ci si avvicina al bicchiere col naso: camomilla, the, sale e appunto la classe nell'intrecciare quella stupenda ossidazione. In bocca monumentale per ingresso largo e persistente. Un reset del palato ad ogni sorso.

DH Blanc - Yann Dureiux 2017: ultimamente seguo e compro spesso questo produttore, nei bianchi preferisco la finezza del Manon, ma questo DH è veramente interessate: profilo erbaceo di erbe officinali e salvia, il sentore di "barretta di sesamo" al naso che si ripercuote nell'allungo in bocca. Elegante e mai stancante...la bottiglia si volatizza in ben che non si dica

Echezeaux 2009 Philippe Pacalet mannaggia, la Borgogna che vorrei (che affermazione del c...o :mrgreen: ) : un fuoriclasse, il Cru per i più scafati si sente subito (più che altro il comune). Un turbinio di sentori che si alternano costantemente: aghi di pino, muschio, sottobosco, iodio, fragoline di bosco, sandalo, magnolia, incenso. L'ingresso bocca è soave ed elegante, la persistenza è portata avanti dall'acidità che poco a poco lascia spazio alla sapidità. Un velluto.


Le campane suonano a festa per il tuo ritorno su questi schermi! :lol:
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton

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