Campania Stories 2022

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piergi
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Campania Stories 2022

Messaggioda piergi » 13 set 2022 09:19

CASERTA

Il verro
Verginiano 2021
Pallagrello in purezza, naso fra i più belli della sua categoria, salvia, erba sfalciata. Bocca che a questa parte aerea unisce un bel frutto maturo, pesca bianca e mandarino.
Luca Paparelli
Funambolo s.a.
Asprinio da vecchie viti con un leggero saldo di falanghina, metodo martinotti piacevole nelle sue note di mela golden e limone verdello
Vestini Campagnano
le ortole 2021
naso fermentativo, bocca ben più decifrabile con note che rimandano a sensazioni verdi di salvia e menta. Chiusura amarostica
Casavecchia di Pontelatone ris. 2018
Manca un filo di tensione ma il vino scorre bene, tra note di cassis e mentolo, macchia mediterranea e spezie dolci.
Sclavia
Calù 2021
Note di orto, foglia di pomodoro, erbe sfalciate. Chiusura veloce
Alois
Caiatì 2021
Pallagrello bianco affinato in acciaio che in questa versione propone quanto di meglio il vitigno possa offrire (IMHO), fiori bianchi, salvia, pesca matura e un finale arioso e leggero
Morrone 2020
Il contraltare, pallagrello in parte affinato in barriques, se il fratello minore aveva un frutto cesellato questo invece appare meno limpido, imbrigliato, meglio in bocca che al naso ma deve ancora farsi.
Casavecchia di Pontelatone ris. Trebulanum 2018
Teso e materico, di sviluppo verticale, sale, frutta rossa e tanta spinta agrumata sul finale.
Murella 2018
Si sente che la materia è di buona qualità, il vino è nervoso e vibrante con sbuffi di frutta rossa sotto spirito e cioccolato fondente, sembra però scarno nel finale, chiude troppo repentinamente.
Calatia
Pallagrello bianco 2020
Al naso una curiosa nota di confettura di mela cotogna, descrittore che si ripete alla beva, rendendo quest’ultima poco piacevole
Villa Matilde
Falerno del Massico B. vigna caracci 2018
Non una espressione di falanghina delle più eleganti, ma sicuramente una delle più saporite. Sale, fiori bianchi, cenni di terziarizzazione, idrocarburo finale.
Galardi
Terra di rosso 2019
Cameriere, perbacco, c’è del vino in questo legno!

BENEVENTO
Cantina di Solopaca
Falanghina del Sannio identitas 2021
Cantina cooperativa che sta cercando di affrancarsi dai grandi numeri senza qualità, ma probabilmente non lo farà con questa bottiglia.
La Guardiense
Falanghina del Sannio Senete 2021
Se non avessi in mente edizioni molto brillanti come la 016 o la 020 il mio giudizio sarebbe migliore, ma purtroppo questa falanghina all’apparenza semplice non è nella sua versione migliore, un frutto un po’ bolso sia al naso che in bocca dove si riscatta solo parzialmente con un accenno minerale finale
Falanghina del Sannio anima lavica 2021
Qui invece il vino è sostenuto da una bella acidità e un frutto che mostra in primo piano una parte agrumata verde che vira poi nel bicchiere in frutta più matura e rotonda
Mustilli
Falanghina del Sannio vigna segreta 2020
Splendida versione. Idrocarburo, gesso, gelsomino. Dinamico, molto fresco e con una bella chiusura verticale ma non citrina.
Sannio piedirosso Artus 2019
Ematico, profondo nella sua cupezza, in bocca appare più solare e approcciabile, tanta arancia valencia sul finale.
Torre a oriente
Falanghina del Sannio biancuzita 2019
Masticabile, materico. Note di smalto, cera d’api, carne affumicata, una falanghina di grande originalità ma anche di ancestrale territorialità.
Aglianico del taburno u’ barone 2016
Tanta frutta rossa sotto spirito, pungente e un po’ polveroso. Chiusura sciugante
Cantine Tora
Falanghina del Sannio kissos 2017
La versione precedente mi aveva colpito per originalità del disegno ma non certo per freschezza e scorrevolezza al palato. In questa versione, pur non essendo un peso leggero (e nemmeno un medio) invece si mette in luce per allungo e godibilità. Il frutto è maturo, la ciccia è ben presente, ma c’è al contempo tanta droitture e un finale agrumato non privo di asperità.
Cambio luna 2015
Falanghina macerata e affinata in legno…già dal colore biondo ramato lascia presagire un impegno non indifferente. Infatti la prima nota, sia al naso che in bocca, è quello della crema all’uovo, quasi saturante. Con il passare del tempo esce fuori una parte agrumata verde che mitiga in parte la grassezza iniziale. Sul finale rimane anche una discreta scia sapida che rende il tutto meno faticoso del previsto. Divertente
Fontanavecchia
Falanghina del Taburno VT Libero 2017
Vendemmia tardiva, si conferma bianco fra i più interessanti (e longevi) dell’areale. Forse in questa edizione manca leggermente di sapidità e spinta per contrastare efficacemente la grande materia, rendendo il tutto meno profondo.
Aglianico del Taburno ris. Vigna cataratte 2017
Naso ancora segnato dal legno, in bocca le componenti appaiono molto più amalgamate il legnetto deve ancora essere digerito ma c’è anche tanta frutta rossa, garrigue e tensione tannica. Finale meno lungo del solito
Fattoria la Rivolta
Aglianico del Taburno ris. Terra di rivolta 2015
Dicotomico, a un naso sporchino e sfocato fa da contraltare una bocca molto dinamica e variegata. Frutta rossa matura, tabacco, cacao amaro, leggeri sbuffi alcolici e un finale dinamico e arioso.
Tenuta Sant’Agostino
Bucce d’uva 2020
Malvasia di candia e trebbiano, elevato in anfora per 8 mesi. Naso di propoli, lievito di birra e un sentore cognaccoso che poi ritorna preponderante al palato, finale morbido. Non proprio il mio bicchiere

VESUVIO E CAMPI FLEGREI
Cantine Olivella
Katà 2021
Giovanerrimo, fermentativo. Tanta acidità e una buona parte floreale
Vesuvio caprettone Emblema 2021
Minerale e ancora chiuso, finale salato e idrocarburico da riesling del monte Somma
Sorrentino
Vesuvio caprettone Benita 31 2021
La parte del frutto sovrasta la componente minerale vulcanica, esemplificandone la strutture, agile ma semplice.
Lacryma Christi rosso vigna lapillo 2019
Tannico e astringente, chiama fortemente la tavola.
Casa Setaro
Pietrafumante brut nature 2017
Caprettone dosage zero, veramente difficile senza l’apporto di un companatico.
Vesuvio caprettone aryete 2020
Inizialmente la parte agrumata e solare predomina, con note di ginestra, mandarino, salvia. Sul finale esce fuori una parte sulfurea e salata che rende la beva molto più interessante
Vesuvio contrada 61 37 2019
Vino dal nome apparentemente esoterico, in realtà non potendo a norma di legge apporre il nome della zona dove è situata la vigna (bosco del monaco) allora utilizzano i numeri della smorfia (61 bosco 37 monaco). Il vino è parte di un progetto ambizioso e con questa versione queste ambizioni sembrano veramente ben riposte. Inizialmente imbrigliato da note cupe e minerali con l’apporto di ossigeno si amplia lo spettro olfattivo a fiori di zagara, susine mature, frutta della passione. Chiusura salata e verticale
Vesuvio piedirosso Fuocoallegro 2020
Piedirosso vesuviano dotato di tanta materia ma anche una struttura agile e dinamica, frutta rossa matura, spinta acida, pepe nero macinato fresco.

Agnanum
CF falanghina 2021
La falanghina flegrea più “montana”. Minerale, rocciosa, sulfurea, salata, fibrosa. Un edizione che promette longevità e soddisfazioni per chi saprà aspettare.
CF piedirosso pe’e’palummo 2021
Riconoscibilissimo per quella decisa nota terrosa e speziata, macchia mediterranea, arancia rossa. Finale lungo e in crescendo, ottima versione.
Farro
CF falanghina terra casata 2021
Semplicino e monodimensionale sia nello spettro olfattivo decisamente caratterizzato da un bouquet floreale dolcino che in quello gustativo dove il fiore torna a imperversare.
CF piedirosso 2020
Tanta ciccia ma ben bilanciata, il tocco di fumè rende la beva molto interessante
Angelina Quaranta
CF falanghina vigne di Parthenope 2021
L’azienda sotto diverse vesti è operativa dal 2002, ma solo oggi mi è dato assaggiare qualcosa quindi la catalogo come novità… positiva, infatti il vino è fresco e scorrevole, note minerali e gessose, succo di mandarino, sale, rosmarino. Finale lungo e dinamico.
Cantine dell’Averno
CF falanghina 2021
Naso arioso e espressivo, note di marna e erbe spontanee. Bocca che in parte mantiene le premesse positive, chiusura su un insistita nota di rosmarino che ne pregiudica parzialmente la complessità.
Mario Portolano
CF falanghina 2021
La aspettavo con curiosità perché guardo a questa azienda (rossista) con un pizzico di benevolenza. Purtroppo anche quest’anno il bianco aziendale è poco reattivo, un po’ bolso e seduto su note sulfuree insistite e insistenti non controbilanciate adeguatamente.
CF piedirosso 2021
Molto espressivo, fruttini rossi, iodio, pepe nero, finale leggerino.
Cantine Carputo
CF falanghina collina viticella 2021
Buono l’equilibrio fra la parte iodata e terrosa e la parte più fruttata e calda. Finale inaspettatamente lungo e solare.
Astroni
CF falanghina colle imperatrice 2021
Versione fresca e agile, note saline, erbe spontanee mirto e salvia. Finale citrino ma con giudizio
CF tenuta Jossa 2020
Vino che ambisce a essere manifesto del territorio flegreo, staccandosi dalla matrimonio inscindibile con la falanghina. Qui infatti il vitigno principe della zona si sposa pariteticamente al fiano. Vinificazione e maturazione avvengono in anfora. Il vino è senza dubbio giovanissimo, ma già intuibile sia la profondità che la tensione a una lunga evoluzione. Al momento la sua austerità lascia trapelare una decisa trama, salata e sulfurea quasi fibrosa, con un finale da angiporto.
CF piedirosso tenuta Camaldoli 2017
Se non peccasse per una chiusura repentina sarebbe buonissimo, pepe nero, chiodi di garofano, sale, aria.
Salvatore Martusciello
CF falanghina settevulcani 2021
Vino ben costruito, tra note gialle di cedro candito e note verdi di timo e maggiorana. Difetta di lunghezza ma potrà essere un buon partner di serate all’insegna dello spaghetto con le vongole
Cantine del mare
CF falanghina 2020
Piccola grande bottiglia, sale marino, frutta bianca matura, macchia mediterranea, tensione e verticalità, tutto in equilibrio. Un paio di bottiglie le acquisterò
CF falanghina torrefumo 2019
A differenza del fratello minore qui la parte iodata prende la scena lasciando le briciole a una timida vena linfatica, chiusura coerente con tanto sale e idrocarburo.
CF piedirosso terrazze romane 2020
Elegante, note di frutti di bosco, macchia mediterranea e una scia salina finale.
CF piedirosso ris. Sorbo rosso 2018
Naso foxy, bocca meglio composta, balsamico e iodato con un finale di inaspettata dolcezza.
La Sibilla
CF falanghina cruna Delago 2020
Naso fra i più belli della giornata, un agrumeto in piena fioritura. Bocca coerente dove però le note agrumate devono dividere il proscenio con sensazioni minerali e iodate, chiusura citrina. Vino giovanissimo
CF piedirosso vigna madre 2020
Poco convincente, sembra che in questo momento ogni componente del vino vada un po’ per conto proprio.
Contrada Salandra
CF falanghina 2019
Come sempre, vino peculiare. A un naso un po’ impreciso e sfocato fa da contraltare una bocca di grande incisività, note fibrose e cerealicole, mirto e liquirizia dolce.
CF piedirosso 2018
Tanto sporchino è il naso quanto invece convincente è il sorso. Terra bagnata, erba sfalciata, peperoncino di giusta potenza, si avverte in lontananza un eco sulfureo. Chiusura di media intensità.
Ultima modifica di piergi il 13 set 2022 16:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda piergi » 13 set 2022 09:25

SALERNO
Marisa Cuomo
Fiorduva 2020
Piano piano questa celebre etichetta sembra trovare una via interpretativa più moderna. Nel bicchiere il sorso pare tonico e vibrante, certo non scheletrico ma privo delle antiche adiposità.
Montevetrano
Montevetrano 2019
Molto riconoscibile, elegante. Sentori di tabacco biondo, cuoio e arancia dolce, il tannino è ben presente e il legno appare già abbastanza integrato. Il finale grintoso lascia intendere una quota di aglianico che comincia a essere incisiva.
Alessandra
Catacatascia 2016
Primitivo cilentano dal nome originale, peccato che proprio l’etichetta sia la cosa che mi sia piaciuta di più. Troppo sbilanciato su sale e acidità che mal si confanno al vitigno
Tempa di zoe’
Diciotto 2020
Aglianico entry level ben costruito, profilo mediterraneo e facilità (nel contesto) di beva
Zero 2019
Naso ancora molto giovane, una noterella verde insinuante. In bocca altrettanto imberbe, struttura importante e tanta parte agrumata soprattutto nel finale
Albamarina
Futos 2018
Bel vino smart, aglianico solo acciaio con un efficace corredo di mirto, rosmarino e arancia navel, prima volta all’assaggio: promosso
Mila Vuolo
Aglianico Duemiladiciassette 2017
Anche qui un bel cambio di direzione, addio note smaltate e vanigliose. Rimane un aglianico modernista ma con una zavorra minore, sia olfattivamente che al palato, così da rendere il sorso ben più leggero e interessante

IRPINIA
De Beaumont
La baronessa 2021
Fiano ancestrale, una gueze dissetante
Contrade di Taurasi
Grecomusc’ 2019
Bel naso sfaccettato, nuance di rosmarino e foglia di limone, in bocca giovanissimo, in questo momento predomina la parte acida citrina e salata ma la struttura sotto si percepisce bene.
Taurasi 2016
Versione piacevole, cedro, radice, cuoio, un po’ asciugante il finale.
Taurasi vigne d’alto 2016
Altra impronta, arancia rossa, legno arso, tabacco. Tannino importante e finale arioso e verticale, penso abbia una bella evoluzione davanti a se.
Traerte
Torama 2020
Interlocutoria, vero che le vecchie bottiglie hanno mostrato capacità di evolvere nel tempo, ma questa coda di volpe mi sembra abbastanza statica e poco espressiva. Giudizio sospeso
FDA Aipierti 2020
Non uno dei 020 più reattivi, anzi. Naso muto e bocca un poco imbrigliata dalla tanta materia. Vedi sopra.
Le otto terre
FDA saliceto 2021
Giovane e fermentativo, in bocca è meglio definito, salvia, un tocco di lavanda, pesca rossa. Chiude un po’ repentinamente.
GDT cru 2021
Teso e affilato al naso, in bocca una bella fibra contrasta la “grechesca” acidità, interessante.
Feudi di San Gregorio
FDA Pietracalda 2021
Abbastanza tecnico, note tropicaleggianti in prima battuta, struttura che tende a sedersi, piacione.
FDA Ris. Campanaro 2020
Altra pasta, una verticalità inspettata, molto arioso nel suo sviluppo. Frutta a pasta gialla, fiori bianchi, menta e finale iodato.
GDT Cutizzi 2021
Bella versione, giocata molto sulla dicotomia fra una acidità citrina pronunciata e un frutto di densità non disprezzabile, finale che in questo momento si risolve a favore dell’agrume.
Taurasi ris. Piano di Montevergine 2017
Un edizione sussurrata, certo priva di difetti ma un po’ statica, manca la tridimensionalità di alcune versioni. Insistite le note radicose.
Colli di Lapio
FDA 2021
Ennesima ottima versione per questo che è ormai un grande classico dell’enologia irpina. Nonostante l’annata non sia stata memorabile per il fiano in questo vino c’è tanto di tutto, sale, arancia navel, garrigue e speziatura leggera.
Petra marzia
FDA Ramia 2020
Si conferma un discreto peso medio, frutta a polpa gialla, pompelmo, radice di liquirizia, buon finale abbastanza lungo.
Taurasi ris parlami 2014
Il taurasi che mi è piaciuto di più, poco meno di 900 bottiglie per un vino fresco, verticale, balsamico. Arancia rossa sanguinella, cioccolato fondente, eucalipto, finale di idrocarburica piccantezza. Promettente.
Di Prisco
FDA vigna rotole 2020
Al naso una curiosa nota di miele di zagara, nota che ritorna al sorso ma che non disturba in quanto ben bilanciata da una discreta spalla acida e da una scia iodata finale.
Pietracupa
Fiano 2020
Molto indietro, muto al naso. Bocca più espressiva, con note balsamiche e primaverili, un vino assolutamente in divenire.
Greco 2020
La tenzone fra i due bianchi aziendali va anche quest’anno al greco. Teso, affilato, foglia di pomodoro, salvia, pesca gialla matura e tanto sale. Buono già adesso
Quirico 2018
Un aglianico privo di pesantezze e inutili barocchismi, allegro e scorrevole, fa pensare immediatamente alla tavola.
Taurasi 2016
Sabino Loffredo è reputato fra i grandi bianchisti, ma costantemente il suo taurasi si proietta nel novero delle migliori etichette della denominazione. In questa versione non si smentisce, e complice l’annata tira fuori una bottiglia dal rendimento veramente elevato. Tannino, acidità, ciccia concorrono a trovare un mirabile equilibrio, metteteci anche che non esce a prezzi folli…
Villa Raiano
FDA Bosco Satrano 2020
Mancando Alimata il vincitore della competizione tra i fiano aziendali è lui. Molta carne al fuoco, sia in struttura che in verticalità, frutta bianca, agrume dolce, speziatura sottile e finale idrocarburico.
FDA ventidue 2020
Meglio di altre annate (per me sempre il meno buono fra i bianchi aziendali), molto reattivo e con un bel finale piccante.
GDT ponte dei santi 2020
Interlocutorio, ho il sospetto di bottiglia non a postissimo, squilibrato e scomposto. strano
Costa Baiano 2018
Un mini taurasi, moderno ma non modernista, a cui l’apporto della terracotta in elevazione conferisce quel tocco di misurata ruvidezza e una profondità non comune ai pari categoria.
Taurasi ris. 2015
Piaciuto poco, scorre via sull’anonimo. Un frutto asciugato lascia spazio al tannino che prevale rendendolo monocorde.
Tenuta Sarno
FDA emme 2020
Oscuro e minerale all’eccesso. Note di resina e sottobosco. Vino silvestre.
FDA 2019
Naso mutarello, molto meglio in bocca, tattile, pompelmo rosa, curry, finale gradevolmente piccante.
FDA erre 2018
Naso che tende a essere poco delineato, in bocca convince appieno. Note di mandarino di Ciaculli, timo, cardamomo, litchi. Bel finale lungo
Cantina del barone
Particella 928 2020
E che vino educato! Un po’ mi spiazza, certo la parte terrosa e sulfurea c’è, ma anche tanta frutta dolce, polpa di clementina matura, pepe bianco. Molto giovane ma interessante
Paone 2020
Sarebbe il second vin di Luigi Sarno, ma in questa annata le distanze non sono siderali, tanta tensione salina e un finale molto lungo e di esemplare pulizia.
Tenuta del meriggio
FDA 2020
Disteso e approcciabile, spensierato, con un buon corredo fruttato e una discreta spalla acida.
FDA colle delle ginestre 2018
Al naso leggermente cognaccoso, in bocca ritorna questa sensazione non piacevolissima, frutta secca, uva di corinto e chiusura quasi tannica.
GDT colle dei lauri 2018
Sorso materico e complesso, evolve in decise sensazioni cerealicole maltate, finale che si riscatta per merito di una decisa nota salino/torbata.
Tenuta Scuotto
Oinì 2019
Altro vino che nel tempo ha perso il peso eccessivo. Acqua di cocomero, crema di limone, zucchero a velo, finale in crescendo grazie a una decisa nota salmastra.
I favati
FDA ris, pietramara et. Bianca 2019
Naso chiuso, bocca che chiama piatti abbastanza robusti, radice di liquirizia dolce, macchia mediterranea, un tocco fumè. Chiusura repentina.
Vigne Guadagno
FDA contrada sant’Aniello 2017
Una delle etichette più sottovalutate del panorama bianchista irpino. Teso e vibrante, non cede nulla alla possibile evoluzione. Notevole la struttura e il corredo di nuance, dalle più delicate gelsomino e mandarino, a quelle più decise come la scorza di arancia candita e il pepe rosa. PAI lunghissima
Taurasi ris. 2017
Come mi è piaciuto il bianco così non apprezzo questo rosso, sfocato, slabrato con una fastidiosa riduzione all’olfatto. Magari sarà la bottiglia ma una certa spossatezza di fondo non penso sia dovuta al fato avverso.
Cantine dell’angelo
GDT ris. Miniere 2020
Naso sulfureo (e ci mancherebbe) bocca molto tesa, pietra focaia, sale, molto idrocarburo nel finale.
GDT ris. Torrefavale 2020
Naso se possibile ancora più luciferino del Miniere, ma bocca ben più elegante. Ad una parte verticale e salata fa da contraltare un frutto sì citrino ma anche molto rotondo e solare.
Sanpaolo
GDT Claudio Quarta 2020
Toni linfatici e verdini sia al naso che, in misura minore, al palato.
Luigi Tecce
Satyricon 2020
Vini ino ino, corto verde, finale breve, tannino amaro. Boh?
Taurasi ris. Poliphemo 2016
Non solo il naso è troppo foxy, ma sta’ volpe sta dentro il pollaio e ha fatto una strage.
Taurasi ris. Purosangue 2016
Qui invece siamo sui canoni a cui Tecce ci ha abituati. Pur senza mostrare mirabilie c’è tanto agrume rosso, tannino fine, allungo e ossigeno. Rinfrancante per un ammiratore come me dei vini del vigneron di Paternopoli.
Tenuta de Gregorio
Campi taurasini 2019
Buona bottiglia, erbe mediterranee , arancia bionda dolce, legnetto che si sente ma non dispiace, lunghezza finale non disprezzabile.
De’ Gaeta
Campi taurasini 2017
Tannino vivo ma non aggressivo, acidità citrina contenuta, un profilo empireumatico. Un fratellino che non fa rimpiangere l’assenza del taurasi.
I capitani
Taurasi bosco faiano 2018
Praticamente come mettere il naso in un vaso di olive in salamoia, in bocca devi il primo impulso è di stare attento a sputare i noccioli…monocorde
Il cancelliere
Taurasi nero ne’ 2017
Il naso non è proprio da manuale, un sensetto di vinilico che non va via, in bocca invece migliora molto, frutta rossa sotto spirito, arancia dolce, un tocco di mentolato. Arioso nella sua veste contadina
Fonzone Caccese
Taurasi ris. Scorzagalline 2015
Alla prima snasata il legno resinoso bruciato mi ottunde le sinapsi, un po’ meglio in bocca ma la parte legnosa poco piacevole predomina.
Perillo
Taurasi 2011
Pur non avendo lo smalto e la vigoria della 2010 anche in questa annata i Perillo tirano fuori un piccolo gioiellino. Arancia rossa, acidità e verticalità, carne alla brace, after height . Fresco ma non freddo
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda Kalosartipos » 13 set 2022 09:53

Grazie, Piergi.
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda Timoteo » 13 set 2022 10:21

Kalosartipos ha scritto:Grazie, Piergi.


mi unisco al ringraziamento per questo eroe del reparto epatologia.
appena vado in spiaggia me lo studio.
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda piergi » 13 set 2022 10:23

Timoteo ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Grazie, Piergi.


mi unisco al ringraziamento per questo eroe del reparto epatologia.
appena vado in spiaggia me lo studio.

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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda vinogodi » 13 set 2022 13:21

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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda Il Parente » 13 set 2022 17:07

Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda gianni femminella » 13 set 2022 17:59

Il Parente ha scritto:Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:


Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda win_67 » 13 set 2022 18:06

Ringraziamenti dovuti e fatti anche con piacere.
Il Parente
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda Il Parente » 13 set 2022 18:25

gianni femminella ha scritto:
Il Parente ha scritto:Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:


Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.


Ciao Gianni... E fate bene! Dopo aver testato personalmente a casa del Marco (quello originale :lol: ) l'incredibile tenuta dell'aglianico e la complessità aromatica/olfattiva che sprigiona nel tempo (mai bevuti taurasi con così tanti anni sulle spalle)... Mi sono "scimmiato"!!!.. più di quanto nn lo sia già naturalmente :lol:
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda Spectator » 13 set 2022 18:27

..Un grande grazie!
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zampaflex
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda zampaflex » 14 set 2022 08:27

gianni femminella ha scritto:
Il Parente ha scritto:Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:


Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.


Eccolo lì, il complesso del sangiovesista bistrattato con la sua coda di paglia. Non è vero che non si beve vino campano; semmai lo si beve con minore frequenza, ecco. :mrgreen:
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda vinogodi » 14 set 2022 10:00

gianni femminella ha scritto:
Il Parente ha scritto:Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:


Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.
...sicuro sicuro?
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda markov » 14 set 2022 13:35

Dei tanti report di Campania Stories (la manifestazione è sostanzialmente per la stampa di settore) quello di Piergi è il più utile e affidabile.

Gli altri sono più o meno edulcorati, manifestano di conoscere più o meno il territorio e i vini e pertanto sono più o meno inutili.

Grazie grande Piergi!
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda gianni femminella » 14 set 2022 17:14

vinogodi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Il Parente ha scritto:Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:


Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.
...sicuro sicuro?


Mettiamo in conto qualche rara eccezione.
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda gianni femminella » 14 set 2022 17:15

zampaflex ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Il Parente ha scritto:Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:


Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.


Eccolo lì, il complesso del sangiovesista bistrattato con la sua coda di paglia. Non è vero che non si beve vino campano; semmai lo si beve con minore frequenza, ecco. :mrgreen:


Eh eh eh. Ti vedo colpevole.
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda zampaflex » 15 set 2022 14:26

gianni femminella ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Il Parente ha scritto:Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:


Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.


Eccolo lì, il complesso del sangiovesista bistrattato con la sua coda di paglia. Non è vero che non si beve vino campano; semmai lo si beve con minore frequenza, ecco. :mrgreen:


Eh eh eh. Ti vedo colpevole.


Stay tuned.
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda Il Parente » 15 set 2022 18:48

zampaflex ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Il Parente ha scritto:Grazie anche da parte mia... sta sera leggo bene tutto e prendo appunti :wink:


Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.


Eccolo lì, il complesso del sangiovesista bistrattato con la sua coda di paglia. Non è vero che non si beve vino campano; semmai lo si beve con minore frequenza, ecco. :mrgreen:


Eh eh eh. Ti vedo colpevole.


Stay tuned.

Comunque sui vini campani ho appreso tanto qui sul forum. Ricordo, inoltre, di aver letto dei post datati molto interessanti dell'utente De Magistris che, oltre ai vitigni e produttori, nei suoi interventi andava a descrivere in maniera (anche tecnica) terreni, zone, esposizioni e l'impatto degli stessi sul vino. Discussioni che andrebbero recuperate...
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda zampaflex » 15 set 2022 22:14

Il Parente ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Ecco, datti da fare abruzzese :wink: , che tranne piergi, nexus e me quasi nessuno beve roba campana.


Eccolo lì, il complesso del sangiovesista bistrattato con la sua coda di paglia. Non è vero che non si beve vino campano; semmai lo si beve con minore frequenza, ecco. :mrgreen:


Eh eh eh. Ti vedo colpevole.


Stay tuned.

Comunque sui vini campani ho appreso tanto qui sul forum. Ricordo, inoltre, di aver letto dei post datati molto interessanti dell'utente De Magistris che, oltre ai vitigni e produttori, nei suoi interventi andava a descrivere in maniera (anche tecnica) terreni, zone, esposizioni e l'impatto degli stessi sul vino. Discussioni che andrebbero recuperate...


Paolo De Cristofaro, che da un po' di anni è passato da utente a giornalista e trovi sul sito Tipicamente.
Ma Piergi è allo stesso alto livello interpretativo, solo che per campare non scrive :wink:
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda andrea » 15 set 2022 23:40

zampaflex ha scritto:Piergi è allo stesso alto livello interpretativo, solo che per campare non scrive :wink:

Spaccia...
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda piergi » 16 set 2022 06:09

zampaflex ha scritto:
Il Parente ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Eccolo lì, il complesso del sangiovesista bistrattato con la sua coda di paglia. Non è vero che non si beve vino campano; semmai lo si beve con minore frequenza, ecco. :mrgreen:


Eh eh eh. Ti vedo colpevole.


Stay tuned.

Comunque sui vini campani ho appreso tanto qui sul forum. Ricordo, inoltre, di aver letto dei post datati molto interessanti dell'utente De Magistris che, oltre ai vitigni e produttori, nei suoi interventi andava a descrivere in maniera (anche tecnica) terreni, zone, esposizioni e l'impatto degli stessi sul vino. Discussioni che andrebbero recuperate...


Paolo De Cristofaro, che da un po' di anni è passato da utente a giornalista e trovi sul sito Tipicamente.
Ma Piergi è allo stesso alto livello interpretativo, solo che per campare non scrive :wink:

Ti ringrazio ma io e Paolo non possiamo manco stare nella stessa frase.
Oltre a avere una conoscenza enciclopedica sull'areale e le annate è un palato raffinatissimo, ho la fortuna di frequentarlo in molteplici incontri enoici e ogni volta è un grande arricchimento, se mi sono appassionato al vino campano è sicuramente grazie a lui!
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda piergi » 16 set 2022 06:10

andrea ha scritto:
zampaflex ha scritto:Piergi è allo stesso alto livello interpretativo, solo che per campare non scrive :wink:

Spaccia...

Ma solo per pagare la bolletta di Sorgenia ('tacci loro)...
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda Nexus1990 » 17 set 2022 13:08

piergi ha scritto: è un pelato raffinatissimo

Ma dai non buttarti così giù. Semplicemente tu ti radi più di rado. Ma anche la tua pelata è piuttosto raffinata per i miei gusti
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda piergi » 17 set 2022 14:18

Nexus1990 ha scritto:
piergi ha scritto: è un pelato raffinatissimo

Ma dai non buttarti così giù. Semplicemente tu ti radi più di rado. Ma anche la tua pelata è piuttosto raffinata per i miei gusti

E io che mi illudevo avessi qualcosa da dire sui vini... 8)
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Re: Campania Stories 2022

Messaggioda littlewood » 17 set 2022 16:14

X stare in tema col grande piergi venerdì prox verticale di 8 annate di Fiano di marsella....

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