I vino del Monte Olimpo

[Timoteo]

ciao Timoteo,
grazie per le serate in Peloponneso.
Volevo chiederti una cosa, ma per tutti questi vigneti hanno fatto impianti di irrigazione?
Durante il mio unico viaggio in Grecia (fine anni '70) mi aveva colpito il paesaggio brullo
costante soprattutto nel Peloponneso.

eeeh, boh?
in alcuni lo avranno pure fatto, metti Santorini dove fanno il vino da millenni, o Folegandros, dove magari neanche lo fanno, sono isole dove acqua non ce n'è, e storicamente non pioveva mai.
come pure nel Mani che avrai visto in Peloponneso.
oltretutto non saprei se qui hanno quelle regole che lo "vietano" oppure solo in caso di necessità, niente ne so di questo.
ma c'è da dire che in questi anni il clima cambia con una velocità che prima non si vedeva.
io ho passato l'inverno scorso in italia nord est e il tempo è stato sempre bello, pioggia pochissima.
al contrario qui nelle cicladi è stato un inverno piovoso, molto piovoso. ha pure fatto la neve un paio di volte e stiamo all'altezza di Siracusa.
ovviamente i contadini tutti (viticultori o meno) sono contenti, ma anche quelli che vivono di turismo perchè i laghi artificiali con le riserve d'acqua sono al colmo e c'è acqua per la campagna, per gli alberghi, ecc.
in ogni caso è diverso da com'era una volta.

PS complimenti sempre per la tomba del tuffatore.

[Timoteo]

Il vino di questa sera è l’asyrtiko di Paris Sigalas a Santorini.
C’è poco da dire in merito, a meno non si tratti con completi analfabeti, tipo quello (che conosco bene) che credeva Paris volesse dire Parigi.
La prima volta che abbiamo importato questo vino direttamente da Santorini e poi ce lo siamo spartito con sodali tipo Michele Pico (che qui esisteva come Coombe) costava circa 11 euro, era il 2009.
Adesso sta fra 25 e 30 a bottiglia e questi viaggi avanti e indietro per l’italia a scambiarsi bottiglie e conoscersi di persona si vedono poco.
L’abbinamento viene bene con l’isola di Delos, disabitata, arida, sapida e completamente devota all’archeologia sacra del periodo pagano.
Ma anche con un piatto di fettuccine gamberi e piselli cucinate al volo una volta tornati a casa, stroncati dal caldo, lo scrocchio del sole e qualche ora di navigazione.
καλή όρεξη

[Trabateo]

Eh, già...è la navigazione che non ti perdona...
A Roma direbbero, presumo, "te possino..."

[Timoteo]

Siamo sempre qui.
Il vino dell’altra sera era Asyrtiko di Argyros a Santorini.
L’azienda si definisce organica e tutti i lavori in vigna sono fatti manualmente, con l’utilizzo dei muli per i trasporti e le arature.
Le vigne non sono irrigate e gli apporti al terreno consistono principalmente nel compostaggio degli scarti di vinificazione.
Anche la cantina è progettata nel rispetto dell’ambiente e con cura verso il risparmio energetico.
Al momento si lavora su 120 ettari, l’età media delle piante è sopra i 70 anni mentre le più vecchie ne hanno più di 200.
Il vino in questione è il più conosciuto fra quelli aziendali, con uva da vigne ultracentenarie provenienti da 4 – 5 appezzamenti diversi.
Fermentazione a temperatura controllata in contenitori di acciaio e due mesi sulle fecce.
Un vino che porge 14,5% vol (non percepiti) ed è uno dei migliori testimoni dell’enologia isolana.
Come magnassimo vicino ci mettiamo un classico della cucina greca: Κολοκυθοκεφτέδες (più facili da mangiare che da scrivere/pronunciare) straordinarie!
Sono polpette di zucchine, fatte a fiammifero con la grattugia, mischiate con uovo sbattuto, feta sbriciolata, aneto (e te pareva!) pangrattato.
Da friggere in abbondante olio.

καλή όρεξη

[Timoteo]

ci scusiamo con il meraviglioso pubblico ma qui, pultroppo, arriva una certa stanchezza.
la temperatura si alza.
il famoso vento dell'Egeo stasera è calato (dopo averci rinfrescato tutto il giorno).
le cena è stata una sorta di svuotafrigo (e del frigo locale ci fidiamo poco) in vista della partenza per altra isola.
in ogni caso il vino è quello della foto.
il magnassimo è un'insalata di gamberi, melone, radicchio, eccetere.
la nave sul porto sta scaricando il mais necessario alle mucche isolane.
succede tutti gli anni ma oggi è stato più difficile reperirlo per i drammatici motivi conosciuti.

καλή όρεξη

[gianni femminella]

Parlando di mucche potevi raccontare del formaggio xinomizithra fresco, o dello stagionato arseniko, o del graviera DOP.
E poi bevi il mantinia, che a confronto con l'assyrtiko di Argyros... è roba da ragazzetti. Vabbè, è proprio ora che te ne vai a Creta.

Καληνύχτα

[Timoteo]

Parlando di mucche potevi raccontare del formaggio xinomizithra fresco, o dello stagionato arseniko, o del graviera DOP.
E poi bevi il mantinia, che a confronto con l'assyrtiko di Argyros... è roba da ragazzetti. Vabbè, è proprio ora che te ne vai a Creta.

Καληνύχτα

quanta sofferenza.
io sto qui a studiare e a spezzarmi la schina per voi e gnente.....
dei formaggi naxioti se n'era già parlato precedentemente, ma tu dormi....
e il problema insiste proprio sul graviera.
pare che quest'anno ci sarà una produzione molto depressa dalla carenza di alimentazione per le mucche.
nonostante la vocazione agricola di Naxos e la presenza, non scontata, di acqua dicono che saranno molto lontani dal soddisfare le necessità.
mettici che sono dovuti andare in Bulgaria per rimediare un po' di foraggio.
ah, i bei tempi der puzzone e annessa battaglia del grano!!!!

[Nebbiolino]

quanta sofferenza.
io sto qui a studiare e a spezzarmi la schina per voi e gnente.....

E il fegato, soprattutto, per non dire dello stomaco.
Andrebbe apprezzato, questo pover’uomo.

[gianni femminella]

Prosegui con i vini del monte Ida?

[Timoteo]

confermasi che "grazie, siete un pubblico meraviglioso!"
lo spostamento è previsto per domani, con un catamarano veloce che va sui 38 nodi (per chi dovesse capire di cosa si parla).
a meno che non ci sia una situazione di bft 7-8 (vedasi la parentesi sopre) e allora stiamo tutti moored e nessuno si lamenterebbe.
da lì, l'approdo dell'eventuale arrivo, potrebbe partire un altro racconto.
vedremo.
per stasera chiudiamo questa sessione di studio in terra straniera di sette settimane con il vino in foto.
abbinato con polpette di merluzzo su aiolì.
assieme a tanto altro.

evviva!

[Timoteo]

il catamarano, per quanto veloce, ha fatto mezz'ora di ritardo ma la cena c'è uscita uguale (qui si mangia a qualsiasi ora non come nella provinciale Roma).
Il vino e l'uva si chiamano uguale: Plyto, azienda Lirarakis che pare abbia salvato quest'uva dall'estinzione.
Coltivata a ca. 500 mslm a sud di Heraklion sin dai primi anni 90 in vigneti non irrigati.
molto piacevole coi suoi 13 gradi scarsi.

come magnassimo ci è andata un sacco di roba, dai fiori di zucca imbottiti di xinomizithra, salsicce affumicate, verdure, dolci.
ristorante un po' modaiolo (bonus per presenza zoccole) ma buono.

[gianni femminella]

confermasi che "grazie, siete un pubblico meraviglioso!"

"si vuoi dirmi si, divi dillo perché, no ha senso per me, dime quando tu verai, dime quando quando quando".

Racconti davvero entusiasmanti. Se non fosse per te sarebbe una noia. Baci alla bella Creta.

P. S. il vecchio beluga parlava di un vino fatto nell'est molto buono, ma mi sa che è impossibile ricordarne il nome.

[Timoteo]

confermasi che "grazie, siete un pubblico meraviglioso!"

"si vuoi dirmi si, divi dillo perché, no ha senso per me, dime quando tu verai, dime quando quando quando".

Racconti davvero entusiasmanti. Se non fosse per te sarebbe una noia. Baci alla bella Creta.

P. S. il vecchio beluga parlava di un vino fatto nell'est molto buono, ma mi sa che è impossibile ricordarne il nome.

Nihil difficile volenti: domaine economou, verso Sitia.
Se l'ultimo giorno avanza tempo, e lo trovo, magari ci passo e riporto a Naxos qualche bottiglia.
Ma non quei rossi che non si strozzano, visto che dovrebbe fare anche qualche bianco.

[Timoteo]

Vabbe', il vino per il dott. Femminella l'abbiamo trovato subito, ma non preso (eccolo in foto).
Le gentili addette dell'enoteca dicono che rimediamo anche il bianco e magari fra due settimane lo prendo.
poi c'è anche un mezzo litro di vino organico bianco (????)
ma soprattutto il museo archeologico che è imperdibile, e veniamo da roma, non da Rho o dintorni.
la fortezza veneziana.
Knosso deludente ma lo sanno tutti.

[gianni femminella]

La sua memoria è fallace egregio, manda foto già inviate, ad esempio. E se non avessi segnalato io lo Οικονόμου di belughiana memoria lei mai se ne sarebbe rammentato, figuriamoci.

Le porgo i miei omaggi. E mi raccomando, si faccia una cultura già che si trova laggiù, quei musei possono accrescere le sue conoscenze. Intanto prosegua coll'istruirci sui vini ellenici.

[Timoteo]

ho già segnalato il dott Femminella alla USL di appartenenza per visita geriatrica.
passiamo oltre, glisson (diceva il cuoco in caserma).
il vino in foto è realizzato nella parte est della zona di Chania a partire dagli anni '80.
nell'azienda si svolgono anche mostre d'arte, presentazioni di libri, ecc.
quello di stasera prende il nome dall'olio lampante usato originariamente per illuminazione atta a ispezionare la cantina.
vino dichiarato organico, da uve Vidiano 100%.
a cena se ne sono andate un paio di bottiglie, messe assieme a un cibo particolarmente buono e una lochescion che te magnersti pure i scogli.

[Timoteo]

stasera, una delle ultime in Egeo visto che sigà sigà si rotola verso il mar di libia, affrontiamo due vini con il consueto approccio.
Nostos dell'azienda Manousakis, Rousanne come un vino del Rodano (a saperlo prima non lo ordinavo).
una bella bombetta da 14,5 gradi.
buono per carità ma un po' ingombrante.
sta sui 350 mslm e le vigne necessitano irrigazione in estate.
azienda nata circa 30 anni fa e certificata organica.
PS nostos c'entra con la nostalgia.
assieme c'è uscito questo vidiano di Karavitakis , che sta qui vicino e magari fra domani e dopodomani ci passiamo.
gradazione più abbordabile.

si mangia sul vecchio porto veneziano di Chania dove, seddiovole, c'è stata anche una epifania di un 8 pieno.

[Timoteo]

il vino di oggi non era un granchè, l'ho scelto male.
il secondo molto buono ma già raccontato qui e quindi amen.
ma il bello della giornata sono stati i monasteri di Akrotiri (in uno fanno pure vino, olio, miele, eccetere)
e i ragazzi della base NATO di Souda che scaldano muscoli e motori sopra le nostre capocce.
sempre un grande spettacolo.

[gianni femminella]

Visto che il vino non era buono potevi raccontare che la scena finale di Zorba il greco è stata girata ad Akrotiri, a Σταύρος per la precisione. Sempre che qualcuno ricordi il film. Anche altre scene penso siano state girate a Χάνια, il porto da allora non è cambiato sostanzialmente.

P.s. Ieri sera ho finito l'assyrtiko, era proprio buono.

[mennella]

Grazie a Timoteo per i report giornalieri dalla Grecia.
Apprezzo particolarmente quelli archeologici, da luoghi che non ho visitato.

Comunque Gianni F. tiene botta degnamente.

[vinogodi]

...anch'io ringrazio i partecipanti che hanno alimentato il thread , momento di approfondimento forse unico dato l'argomento e per il fatto degli spaccati di vita vissuta , con servizi fotografici bellissimi e coinvolgenti.
PS: non vedo l'ora si apra quello relativo a " I vini del Monte di Venere" , che se questo ha riempito 6 pagine ( e non è finito) , rischierebbe di diventare in assoluto quello più lungo , anche in piena era di fluidità di genere...

[lloyd142]

Visto che il vino non era buono potevi raccontare che la scena finale di Zorba il greco è stata girata ad Akrotiri, a Σταύρος per la precisione. Sempre che qualcuno ricordi il film...

https://youtu.be/1cJfIbMbw_4

Grazie a Timoteo per mostrarci qualcosa che non siano i soliti noti...

[Timoteo]

Grazie a Timoteo per i report giornalieri dalla Grecia.
Apprezzo particolarmente quelli archeologici, da luoghi che non ho visitato.

Comunque Gianni F. tiene botta degnamente.

Eh, il dott. Femminella ne sa tante!
Sì, Akrotiri è penisola famosa per viversi eventi, adesso c'è una enorme base Nato sempre all'erta con voli di dimostrazione muscolare che si susseguono durante tutta la giornata poi, a parte il bellissimo Zorba (Nikos Kazantzakis ha studiato a Naxos), è stato anche uno dei luoghi della resistenza Ellenica ai tedeschi.
Quando le truppe inglesi a Creta furono attaccate dai paracadutisti tedeschi, riuscirono (con gravi perdite) a imbarcarsi da Chora Sfakion ma lasciarono una serie di militari e ufficiali dispersi, aiutati e nascosti dai civili greci. Alcuni inglesi si unirono alla resistenza e un gruppo misto di sfacciati e valorosi riuscì perfino a rapire il comandante tedesco a Creta.
Le rappresaglie sono state crudelissime, come al solito.
Qui in foto la stele che c'è in Akrotiri a ricordo di alcuni dei caduti.

[Timoteo]

viaggiare nella costa sud di Creta è sempre scomodo (strade litoranee improvvisamente mancanti e quindi obbligatorio prendere un ferry sostitutivo per tre ore, ecc).
oppure ti devi fidare e calare verso una costa, un paese , che nel frattempo è cambiato, invaso da paccottiglia per noi turisti.
spesso arrivi a mare e non si va più avanti, o ferry o torni indietro.
insomma sono stati duetre giorni faticosi.
però c'erano in alto i grifoni impressionanti, una costa (vista dal ferry) assolutamente arida e spaccata nelle varie gole che frequentano i camminatori.
svirgolato l'ultimo orrore commerciale si sale a Pitsidia, a pochi chilometri .
un bel paese tranquillo con un ristorante (raftis vuol dire sarto, visto che sta nel posto dove prima lavorava il sarto, appunto) posto particolare dove i vini fanno una loro bella parte.
bevuto uno solo, per due bottiglie però.
Vidiano (è l'uva) azienda Gavalas che ha vigne in Creta dal 1906 e dal 2001 è classificata di agricoltura organica.
coltivazione a 350 mslm in zona Kampos, il 75% del raccolto va in contenitori di acciaio, il 25% in botti da 228 litri, poi mischiano e ce lo danno da bere.
è stato molto piacevole assieme a una cena solo parzialmente ellenica.
tre variazioni di tzatziki: classico, rapa rossa, lime e cipollina fresca (il migliore probabilmente)
ceviche con ginger, cetriolo e cazzi vari.
gamberi (un po' troppo) piccanti.
molto buono il ristorante e consigliato a chi si attizza con le tedesche di vendemmia tardiva.
PS l'ultima foto mostra il vuoto lasciato dal comandante del ferry che, durante una sosta, s'è messo il costume e ha fatto qualche tuffo rinfrescante (stiamo nel mar di libia....)

[sbrega]

Grazie davvero per le cronache storiche-geografiche-alcoliche.
Naxos, isola del cuore... ci tornerei più spesso ma lo scalo necessario mi allunga troppo il viaggio e preferisco isole con aeroporto incorporato ( Karpatos ad esempio, o Kos che visiterò per la prima volta a settembre).

e quasi quasi,una retsina a settembre fuori dai pregiudizi, me la bevo anche