VINTAGE 2022

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andrea
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda andrea » 15 mag 2022 18:13

teo777full ha scritto:Qualche piccola considerazione della giornata:




STI CAZZI!!! :shock: :shock: :shock:
:P

Eh no!!!! Si dice Me cojoni!
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
Timoteo
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda Timoteo » 15 mag 2022 18:58

andrea ha scritto:
teo777full ha scritto:Qualche piccola considerazione della giornata:




STI CAZZI!!! :shock: :shock: :shock:
:P

Eh no!!!! Si dice Me cojoni!


Quando vieni giù pago da beve!

https://youtu.be/m7hDHQKlBzo
vinogodi
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda vinogodi » 15 mag 2022 19:23

...niente di che, come al solito...
Aperitivo: Collection Oenoteque 1999 Dumenil
Bolle:
- Dom Perignon 1985
- Oenoteque Dom Perignon 1996
- Krug Collection 1989

- Le Montrachet Chateau Montigny Brocard 1994
- Meursault 1995 Coche Dury
- Montrachet 1997 Ramonet

- Clos de La Roche 1995 Armand Rousseau
- Vosne Romanee 1995 Henry Jayer (Dernier Millesime ...)
- Echezaux 1995 DRC

- Vega Sicilia Unico 1987
- Sassicaia 1978
- Chateau Petrus 1978

- Monfortino 1964
- Biondi Santi Riserva 1957
- Monfortino 1943
- Chateau Margaux 1934

- Riesling Spatlese 1989 Schmidt Wagner
- Porto Borges 1863
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda dani23 » 15 mag 2022 20:12

Chapeau! :shock:

E bentornata Bue House :D
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda vinogodi » 16 mag 2022 09:42

...sui vini , due cosine avrei da dirle , ma attendo un attimo per sedimentare le emozioni . Ringrazio fortemente i presenti , perchè grazie a loro se si possono organizzare queste bicchierate/ confronti . A volte considerazioni serie , altre scherzose , sempre comunque interessanti , in momenti topici la caciara l'ha fatta da padrona , ma in senso positivo, le considerazioni fioccavano copiose per lo stimolo dei vini , nessuno banale . Come hanno affermato alcuni amici presenti, sono contestualizzazioni importanti anche per confrontare se stessi e i propri gusti , cosa non scontata e non facile da verificare , in contesti così variegati di tipologie . Il rischio delle aperture vintage è sempre quello della "fallosità" indipendentemente dalla conservazione , infatti 3 bottiglie hanno avuto problemi e prontamente sostituite ( Montrachet Olivier Leflaive 1991 - Vega Sicilia Unico 1987 - Chateau Lafite 1978) ... ma ci sta, per quello i vintage li faccio solo in Bue House ... 8)
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zampaflex
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda zampaflex » 16 mag 2022 10:17

Non progredi est regredi
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda vinogodi » 16 mag 2022 16:41

....e le foto?
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 16 mag 2022 21:25

Eccomi :) ,
prima di tutto un doveroso ringraziamento a Marco, non tanto per i deliziosi nettari che ci ha permesso di assaggiare, quanto per la preparazione e lo sbattimento della giornata (questo giro si è veramente superato con un crudo di pesce di ottima qualità e abbinamenti mirati e efficaci, ciccioli e mortazza con gli champagne erano da ricovero per quanto golosi!)

Partiamo con un veloce racconto dei vini:

L'APERITIVO
Champagne Millesimé 1999 Brut Premier Cru Dumenil: esalta molto lo chardonnay con sentori lattici che ne fanno uno champagne piacevolmente grasso con una bollicina fine e carezzevole, un buon inizio!
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 16 mag 2022 21:51

GLI CHAMPAGNE

Champagne Dom Perignon vintage 1985
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Champagne Dom Perignon Oenotheque 1996
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Champagne Krug Collection 1989
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quì si inizia a fare sul serio con tre bollicine abbastanza diverse tra loro ma di indiscussa qualità.
la mia preferenza va al Dom 1985, tra l'altro tra i miei 5 preferiti della giornata, per un naso tipicissimo con sentori di torrefazione per poi virare su pietra focaia e agrume candito, la bocca è coerente e la bollicina ormai è una leggera vibrazione sulla lingua che ti fa capire che non si tratta "solo" di un grande vino bianco.
Il Krug esalta la parte di uva scura con il meunier e il pinot nero che sprigionano un bel corredo di frutti rossi, è opulento, grasso ma golosissimo, più vivo del dom, dall'integrità alla bollicina ancora ben percettibile ma per me solo meno affascinante.
discorso a parte per l'Oeno '96, quì già dal colore ti immagini di avere davanti uno champagne completamente diverso dagli altri 2. E' giovanissimo nel suo essere Dom Perignon fino al midollo, ma è più statico dei compagni, bocca ancora serrata che chiede tempo, e io sono fiducioso a dargliene, ma per ora bevo altro :wink: .
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 16 mag 2022 22:28

I BIANCHINI

Le Montrachet 1994 Stephane Brocard
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Meursault 1995 J.F. Coche Dury
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Montrachet 1997 J.C. Ramonet
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in questa pirotecnica batteria ci sono due vini che se la sono giocata per la top 5 della giornata.
Uno sicuramente ci è entrato in pieno e stò parlando di quella meraviglia di Ramonet. A differenza dei vicini al tavolo che non vanno matti per questo produttore, io non capisco più niente quando sento il corredo floreale che tirano fuori i suoi più grandi vini. Quando poi hai la fortuna di avere nel calice il suo Montrachet tutto questo si amplifica, è una lama che ha un ingresso in bocca verticalissimo nonostante un uso pesante dei legni, la lunghezza è chilometrica... :oops:
Bella sfida quella con il vicino del comune di Chassagne, produttore ai più ignoto ma la mano sembra grande (o forse è solo difficile sbagliare un vino nella divina collina) stà di fatto che si è comportato egregiamente. Gioca molto sul frutto tropicale, maturo ma mai stucchevole, più largo in bocca ma con un ottimo equilibrio con una grande acidità a sorreggere un corpo importantissimo.
E poi cosa dire di Coche... esclamare "il Meursault" sarebbe riduttivo, probabilmente è la didascalia della borgogna bianca, al naso è stordente per intensità dei profumi, cerchi di metterli a fuoco ma ogni volta puoi tirare fuori dal calice qualcosa di nuovo. Prevalgono la parte pirica, sulfurea, l'agrume, gli incensi e chi più ne ha... la bocca è grandissima, nessun altro produttore saprebbe tirare fuori una tale potenza da un village e renderla leggera e così tanto tracannabile. :P
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 16 mag 2022 22:43

A domani, spero :roll: , per i rossi
guggenheim
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda guggenheim » 17 mag 2022 07:21

Uau
Complimenti
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 17 mag 2022 22:11

PRIMO GIRO DI ROSSI: "I PINOTTINI"

Clos de la Roche 1995 Domaine A. Rousseau
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Vosne Romanee 1995 Henry Jayer
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Echezeaux 1995 DRC
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Mi ha fatto molto piacere avere avuto l'opportunità di assaggiare questi tre vini nella stessa annata, così da apprezzare al meglio la differenza dei "manici" e i diversi terroir senza l'influenza di andamenti climatici differenti.
Partirei con il primo in ordine di servizio, il gioiello di Morey Saint Denis targato Rousseau: parte sporchino e mi viene difficile identificarlo alla cieca (gli altri non hanno trovato problemi, boh il mio con l'ossigenazione è cambiato completamente nel bicchiere...) poi dandogli un po' di aria ha tirato fuori un naso che dire ammaliante è poco, la ciliegia, la parte funghinea e quel tratto sensuale che Rousseau riesce a dare ai suoi vini è un qualcosa di unico. La bocca è perfettamente integra, distesa e di lunghezza commovente. Gran bottiglia che per i miei gusti vince tranquillamente la batteria a sfiora la top 5 della giornata.
Spostiamoci a Vosne dove troviamo probabilmente, almeno sulla carta, il grand cru più sfigato della denominazione. Già dal colore granato scarico, l'Echezeaux del Domaine Romanee Conti appare il più evoluto della batteria, e forse per assurdo uno dei più evoluti della giornata, ma che fascino! il naso è un continuo scambiarsi di sensazioni affumicate, speziate accompagnate da una bella scia terrosa-minerale che donano equilibrio e freschezza. In bocca il tannino è completamente risolto ma il sorso scorre che è un piacere grazie ad una buona acidità. Sconta solo un filo di alcol in evidenza rispetto agli altri e questo potrebbe essere il vero limite del cru (riscontrato anche in altri assaggi di questo vino).

Cosa dire invece della bottiglia più chiacchierata della giornata... colore irreale per integrità e senza il minimo cedimento per il "base" del Maestro (dentro ci sono le uve non adatte all'imbottigliamento dei suoi cru più importanti), si concede poco al naso dando solo qualche sbuffo di piccoli frutti rossi e una leggera speziatura. Al palato ti ritrovi un vino imbrigliato su acidità e tannicità dirompenti, quasi eccessive per il corpo del vino. L'ho tenuto nel bicchiere fino a fine degustazione ma è rimasto un vino che definirei monolitico.
Non è un cattivo vino, sia chiaro, semplicemente preferisco una borgogna più solare e aperta nei profumi... questa bottiglia, tolto il nome, non mi ha emozionato come avrei sperato. :|
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda supersonic76 » 18 mag 2022 14:19

Secondo voi l'oeno 96 va atteso ancora qualche anno o è ora di stapparlo apprezzando pregi e difetti di un vino cmq colossale?
Grazie
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 18 mag 2022 14:48

supersonic76 ha scritto:Secondo voi l'oeno 96 va atteso ancora qualche anno o è ora di stapparlo apprezzando pregi e difetti di un vino cmq colossale?
Grazie

Leggi appena sopra, io ne ho una bottiglia e aspetto a berla, ha tutte le carte per migliorare ancora :wink:
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda vinogodi » 18 mag 2022 14:53

teo777full ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Secondo voi l'oeno 96 va atteso ancora qualche anno o è ora di stapparlo apprezzando pregi e difetti di un vino cmq colossale?
Grazie

Leggi appena sopra, io ne ho una bottiglia e aspetto a berla, ha tutte le carte per migliorare ancora :wink:
...a me piace anche da oggi , ma vi consiglio , comunque , entro una cinquantina d'anni... 8)
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 18 mag 2022 21:02

SECONDA BATTERIA DI ROSSI: I BORDOLESI

Vega Sicilia Unico 1987
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Tenuta San Guido Sassicaia 1978
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Chateau Petrus 1978
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Vitigni, stili, storie e zone completamente diverse tra di loro in questa batteria che mi ha fatto godere come un riccio.
Partirei con l'infante della giornata, l'orgoglio spagnolo di Vega Sicilia. l'Unico '87 già dal colore ti fa pensare ad un vino con almeno 20 anni di meno, avvicini il naso e vieni assalito da profumi intensissimi di mora, cioccolato fondente, scatola di sigari, sentori speziati. La bocca ha una massa tannica ancora importante ma è ben integrata con il corpo del vino che se non si fosse ancora capito trattasi di un peso massino. la lunghezza è interminabile. Grande, grandissimo vino per chi ha la pazienza (e la possibilità) di aspettarlo, che in questo momento pecca solo un po' in eleganza.
Veniamo al rappresentante bordolese italiano per eccellenza, e che versione la 1978 per il Sassicaia! al naso rimane per tutto il tempo non perfettamente definito, si possono comunque sentire delle note terrose, di sottobosco che in qualche modo ti rimandano alla Toscana. IL sorso è il suo punto di forza dove trovi un vino giustamente vissuto ma di grande fascino e classe, il tannino è completamente risolto e l'acidità accompagna alla perfezione una struttura solo apparentemente esile ma di grande equilibrio. Note vegetali NON pervenute. Gran bottiglia, peccato appunto per un naso un po' sporchino, altrimenti si sarebbe sicuramente giocato il primato della batteria.
Batteria invece vinta dal Petrus che esprime tutta la grandezza di Bordeaux con una mobilità al naso impressionante. Cambiava ad ogni snasata e tirava fuori dei profumi decisi e definiti di sottobosco, liquerizia, cuoio. In bocca è bordolese fino al midollo, il sorso è dinamico e coerente con il naso. La banalità del merlot la lasciamo ad altre interpretazioni, e da non amante della tipologia posso dire che quì si fa sul serio :twisted:
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 18 mag 2022 21:35

TERZA BATTERIA DI ROSSI: GLI ITALIANI

Giacomo Conterno Monfortino 1964
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Biondi Santi Brunello di Montalcino riserva 1957
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Giacomo Conterno Monfortino !943
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Molto interessante il confronto tra due versioni di Monfortino dove il fratellone con 21 anni in più vince sotto ogni punto di vista. Più vivo, più intenso con maggiore acidità e dei profumi classicissimi da grande barolo maturo quale la rosa appassita e un leggero frutto sotto spirito. Emozione liquida che fa venire i brividi a pensare che sia stato fatto nel bel mezzo di una guerra mondiale, in anni dove fare il vino era l'ultima delle preoccupazioni.
Con il Brunello invece il registro cambia, si sente la differenza di zona, il colore è incredibilmente integro, solo aranciato sull'unghia e la concentrazione si fa maggiore. I profumi sono un susseguirsi di profumi terrosi e carnosi, il sorso ha una vivacità piacevolissima e la chiusura e sapida con un grande allungo. Anche questa grande bottiglia che forse si sarebbe dovuta guadagnare il primo posto tra gli italiani, ma il cuore mi ha fatto preferire di un soffio il Monfo '43 :oops:
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 18 mag 2022 21:55

E POI ARRIVA LUI...

Chateau Margaux 1934
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Mi spiace per il riflesso nella foto (eravamo all'aperto) che non rende giustizia alla bellezza cromatica di questo capolavoro. Al naso è elegantissimo ed è un continuo evolvere e regalare emozioni. Bellissimo anche in bocca dove è di una setosità ed eleganza uniche. Tanta complessità che a malincuore non sono riuscito a cogliere appieno, ma l'emozione è arrivata tutta.
Vino della giornata senza discussione!
Trabateo
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda Trabateo » 18 mag 2022 22:14

E poi arriva lui...
Bello bello...
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
shingo tamai
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda shingo tamai » 19 mag 2022 10:27

Beh, complimenti e tanta sana invidia. Non capita spesso di leggere di bevute simili.
Manzarek91
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda Manzarek91 » 19 mag 2022 10:51

Complimenti vivissimi.. pensare di bere un vino "creato" durante la II Guerra Mondiale, deve essere veramente commovente..
vinogodi
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda vinogodi » 19 mag 2022 11:44

Manzarek91 ha scritto:Complimenti vivissimi.. pensare di bere un vino "creato" durante la II Guerra Mondiale, deve essere veramente commovente..
...oltre all'aspetto legato all"Intangibile" , che riguarda soprattutto la sfera psicologica , è proprio il fatto che erano buoni , ma buoni, quindi un piacere soprattutto dal punto di vista sensoriale , per cui edonismo puro. D'altronde , oltre al fattore culturale che oggi permea il vino , rimango strettamente legato all'etimologia di quello stupido nick che mi porto dietro... 8)
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda supersonic76 » 19 mag 2022 19:21

teo777full ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Secondo voi l'oeno 96 va atteso ancora qualche anno o è ora di stapparlo apprezzando pregi e difetti di un vino cmq colossale?
Grazie

Leggi appena sopra, io ne ho una bottiglia e aspetto a berla, ha tutte le carte per migliorare ancora :wink:


Grazie e complimenti per le foto.Meravigliose
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Re: VINTAGE 2022

Messaggioda teo777full » 19 mag 2022 21:04

UN GRAN FINALE!!! :shock:

Schmitt Wagner Maximiner Herremberg Riesling Spatlese 1989: Nel bicchiere è dorato carico, vivissimo senza nessun segno di ossidazione. Grande complessità olfattiva con profumi decisi di zafferano, ananas, scorza di agrume e una parte idrocarburica che è solo in secondo piano, mai prevalente. In bocca mostra tutta la densità che esprimeva nel calice, ricorda il cedro e di nuovo il frutto tropicale, ma è un sorso talmente snello, grazie all'acidità mostruosa, che nonostante un residuo zuccherino importante non è mai stucchevole e non smetteresti mai di berlo.
Grande bottiglia che si posiziona in cima alla mia lista di bevute della categoria.
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Borges Porto 1863: innanzi tutto grazie Marco per avermi, AMPIAMENTE, fatto abbassare la soglia del vino più maturo bevuto. Già maturo, perchè il termine "vecchio" sarebbe stato un insulto per questo giovanotto di 159 anni :o ... se si poteva aumentare la densità del riesling precedentemente bevuto, quì ci siamo riusciti! I profumi di prugna sotto spirito insieme alle erbe officinali saltano fuori anche ad una spanna dal naso. In bocca, mai troppo dolce, ha ampiezza e tensione inimmaginabili, con il dolce simil zuppa inglese è stato amore per le papille gustative.
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