LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

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gianni femminella
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda gianni femminella » 23 gen 2022 21:34

giodiui ha scritto:si è recentemente parlato in termini ditirambici del CC 2018 di Val delle Corti...
...
giovane per essere pienamente apprezzato.


Date un po' di tempo a questi poveri Chianti per maturare :wink:
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Ludi » 24 gen 2022 11:34

Emmanuel Darnaud, Crozes Hermitage Les trois chenes 2018: avevo voglia compulsiva di Rodano, e sono andato su una bevuta (relativamente) defatigante. In leggera chjiusura al naso, è invece ben delineato e godibilissimo in bocca. Si evolve nel bicchiere, e declina quella combinazione frutta rossa/spezie/animale/tapenade che adoro nei Syrah fatti "a casa loro". Inavvertibili i 14 gradi.
Cantine Nicosia, Carricnte Brut Sosta Tre Santi 2017 (sb. 2019): naso opulento e maturo, bocca viceversa affilata ma scarsamente persistente. Pulisce la bocca, ma fa poco altro.
Rocca del Principe, Fiano di Avellino 2019: molto varietale, in bell'equilibrio tra acidità e note minerali, citrino e dissetante. Un buon base, con discreto potenziale evolutivo.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda pstrada75 » 25 gen 2022 16:08

Qualche bella bottiglia di questo 2022:

Champagne Extra Brut Les Carelles-Jacques Selosse Deg. 2012
Da qualche anno ho deciso che la prima bottiglia che stappo deve essere un grande champagne. Ed onestamente quest'anno posso dire di averlo iniziato nel migliore dei modi. Stappata in montagna, mangiando fuori, con un foie gras su cracker fatti in casa. Mamma mia, eravamo da 12-13 ore nel 2022 e posso dire di avere gia' bevuto una delle bottiglie che rimarranno sul podio per quest'anno. Tutto quello che desidero da uno champagne - STRATOSFERICO
Bottiglia presa da Anselme, peccato che ora questi lieu dit diventano sempre piu' difficile da avere.

Pinot Gris Rangen de Thann Clos St. Urban 2008 - Zind Humbrecht
Per finire il Foie gras di cui sopra. Anche se ovviamente completamente diverso ci stava alla grandissima. Presa in cantina anni fa alla fine di una degustazione fiume, gran bella bottiglia per questa tipologia in cui il residuo zuccherino gioca comunque una parte importante

Sassella Valtellina Superiore 2009 - Terrazzi Alti
Altra bottiglia presa anni fa quando riuscivo a girare molto piu' cantine di adesso. Bel nebbiolo, sussurrato ma che in montagna in fronte ad un bel focherello ci sta da dio. Ancora in grandissima forma

Barbera d'Alba 2011 - Giuseppe Rinaldi
Poco da dire, questa e' una delle top Barbera!!"Con 10 anni sulle spalle poi......e ancora tanta vita davanti. Godurioso.

Taganan Parcela Margalagua 2016-Envinate

Uno dei miei produttori del cuore di questa nouvelle vague spagnola. Da dei vitigni a strapiombo sul mare a Tenerife. Dire salino e' poco....sembra un'Etna di altissimo livello (ma pagato meta' almeno.....). Piacevolissimo e anche questo con molti anni davanti.....

Fallet Prevostat - Champagne Non Dose e Champagne Extra Brut
Ho la gran fortuna di passare almeno una volta all'anno in cantina da questo produttore e portarmi a casa a prezzi ridicoli uno degli champagne che adoro assolutamente di piu' al mondo. L'essenza di Avize.....preferisco sempre il Non Dose' ma i loro 3 champagne sono tutti di un livello altissimo!!!

Barolo Cannubi 1995 - E. Pira & Figli
Aperta con poche aspettative ma davvero sorpreso da quanto mi sono trovato. Bottiglia in formissima e trovata davvero centrata. Ottimo Barolo con qualche anno sulle spalle. Eccellente

Pinot Noir San Andreas Fault 2009 - Hirsch Vineyards
Bellissimo PN da Sonoma Coast. L'america che mi piace, un PN che alla cieca sicuramente potrebbe essere preso per Francia di alto livello. Magnifico su una tartare di manzo
Guido_88
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Guido_88 » 25 gen 2022 19:53

pstrada75 ha scritto:Qualche bella bottiglia di questo 2022:

Fallet Prevostat - Champagne Non Dose e Champagne Extra Brut
Ho la gran fortuna di passare almeno una volta all'anno in cantina da questo produttore e portarmi a casa a prezzi ridicoli uno degli champagne che adoro assolutamente di piu' al mondo. L'essenza di Avize.....preferisco sempre il Non Dose' ma i loro 3 champagne sono tutti di un livello altissimo!!!



Rimpiango di non esserci passato quando sono stato lì, dato che tutti ne parlano in termini entusiasti
Vedo cosa riesco a trovare online per assaggiarlo :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Ziliovino » 26 gen 2022 10:25

Immagine

Chinon Les Charmes 2012 - Domaine Charles Joguet. Un rosso della Loira che strizza parecchio l'occhio alla Borgogna... per cui mi piacque parecchio: tanto floreale e fruttini rossi, al sorso suadente come il cru da cui deriva e rotondo quanto basta. Solo il giorno successivo tradisce la provenienza con una leggera speziatura verde.

Barolo Otin Fiorin Piè Rupestris 2005 - Cappellano. Serralunghiano fino al midollo direi, arcigno e scuro, tannino fitto fitto che solo ora comincia a levigarsi, erbe amare, frutto scuro e spezie. Buono, ma almeno in quest'annata l'eleganza dei grandi è piuttosto lontana.

Chianti Classico Riserva 2007 - I Fabbri. Non credo migliorerà nel tempo ma oggi è un sangiovese nel pieno della maturità, che parte dalla ruggine per passare ai fiori appassiti ed arrivare ancora ad un po' di violetta. Bocca di buon equilibrio col tannino leggermente polveroso a disturbare.

Gattinara 2013 - Travaglini. Mi è parso acidulo più che fresco, scarno sia al sorso che nei profumi... peccato perché di solito con questo pruduttore si va sul sicuro.

Gattinara 2016 - Il Chiosso. Dopo qualche giorno da Travaglini decido quindi il confronto con un parigrado, che svolge il compitino ma porta comunque a casa il risultato con un bel lampone, un poco di ruggine, sorso levigato come anche il tannino.

Roma Malvasia Puntinata 2018 - Principe Pallavicini. Di aromaticità misurata e soffusa, camomilla e note officinali, sorso poco impegnativo ma con il giusto corpo e bella freschezza. Interessante bevuta disimpegnata. Non so perchè ma la scritta ROMA mi inquieta un poco...

Champagne L'Alliance Brut - Benoit Cocteaux. sb. 05-2021. Dalla cote de Sezanne arriva questa bollicina da aperitivo, non va oltre, con fiori e frutta, bollicina rivedibile e un poco aggressiva ma dalla giusta tensione al sorso.

Franciacorta Galeotto fu il vino e chi lo bevve Brut - Majolini. sb. 2020. Era da un po' che non riassaggiavo nulla di Majolini, e confermo che per il panorama bresciano la mano è valida, con un naso fragrante e piacevole, sorso fresco e bollicina centrata, ma casca sull'allungo. Anzi è proprio un Franciacorta-corto-cortino (è di un'amica, ma me la rivendo... magari al consorzio piace, visto che sono forti in marketing).

Friuli Colli Orientali Verduzzo 2017 - I Clivi. Un vino sottile e delicato, dalla tannicità solo accennata.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Alberto » 26 gen 2022 10:28

Alberto ha scritto:Toscana Rosso Il Doccio, I Fabbri, 2009 (13,5%)
Lo so, lo so, la frase "è un merlot atipico, si sente Lamole e non si sente il varietale" può suonare un clichet...ma seriamente...quale fenomeno sarebbe in grado di azzeccarlo alla cieca come merlot?!? Il modo in cui declina la terrosità è, se vogliamo, sostanzialmente diverso (più "scuro") rispetto al sangiovese, ma il colore rubino quasi del tutto trasparente, il frutto rosso acidulato, la tattilità nervosa della bocca, ti portano dritto al Chianti alto... Si sente forse una giovane età della vigna, perché gli manca un po' di continuità e di omogeneità di trama, però è comunque un bel bere, allo stesso tempo divertente ed efficace. E che gioventù ancora, tra l'altro. Bottiglia n. 759 di 1000, per la cronaca.

Beh, se Il Doccio 2009 si può definire un vino 5% varietale e 95% territoriale, il pari annata:

Colli del Limbara Nebbiolo Siddaju, Tondini, 2009 (14,5%)
è, a spanne, ripartito in 20% varietale, 30% élevage e 50% terroir gallurese puro: colore rubino carico (ma non saturo) e all'apparenza ancora giovanissimo, inizialmente si mostra addirittura vinoso al naso (una vinosità da frutto scuro un po' buccioso, più da dolcetto che da nebbiolo, a direi il vero), con l'apporto del legno che subentra in un secondo momento, con più spezie che vaniglia, mentre la pasta di olive arriva dopo una decina di minuti nel bicchiere, anche con leggere sfumature foxy, e da lì in poi la collocazione si assesta sul mediterraneo puro. Molto goloso e fresco, sebbene non sia esattamente un "vinino", grazie all'apporto acido notevole, questo sì pienamente nebbiolesco. Apprezzabile il fatto che il boisé del naso non sia praticamente avvertibile al palato. Tannini non esattamente "serralunghiani", ma comunque di una certa presa (e, come detto, dell'uva e non provenienti dal legno). Azienda enormemente più nota per i suoi vermentino al top della tipologia, ma anche questo rosso ha da dire la sua.
Ultima modifica di Alberto il 28 gen 2022 11:18, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda zampaflex » 27 gen 2022 19:26

Josmeyer - Riesling Grand Cru Hengst 2013

Olfazione centellinata di frutti tropicali. Sorso asciutto, fresco, zero residuo, zero grasso. Molto sfinato. Anche troppo.
Dà l'impressione che a forza di levare, si è passati dall'essenza all'assenza.
Col rischio di confonderlo con la massa dei vini quasi qualunque.

:D :D :D ++

Piancornello - Brunello di Montalcino 2012

Qui invece si vive la situazione opposta: l'annata forse peggiore dello scorso decennio si sente con un alcool prepotente e bruciante e tannini un po' verdi. Concedere un giorno d'aria non fa male, il vino ne guadagna in finezza e coralità. Resta sempre una versione di modesto interesse.

:D :D :D ++
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Beppekk » 27 gen 2022 21:41

Piancornello - Brunello di Montalcino 2012

Qui invece si vive la situazione opposta: l'annata forse peggiore dello scorso decennio si sente con un alcool prepotente e bruciante e tannini un po' verdi. Concedere un giorno d'aria non fa male, il vino ne guadagna in finezza e coralità. Resta sempre una versione di modesto interesse.

:D :D :D ++[/quote]
Intendi brutta annata in generale la 2012 o poco riuscita per Piancornello? Poco tempo fa ho bevuto un Poggio al vento 2012 e lo ho trovato molto buono, non a livello della 2010\2008 ma avercene di bottiglie così..
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda gianni femminella » 27 gen 2022 22:03

Barbera d'Alba 2010 Flavio Roddolo
Sicuramente molto conosciuta dai forumisti. Ha una acidità spaventosa che si fonde d'incanto col frutto. Lascia la bocca pulita e non si chiede di meglio che di prenderne ancora. Tannino fitto fitto e, preciso. Sparite anche le tracce animali che caratterizzavano le bottiglie precedenti, si vede che la maturità ha giovato.
L'ultima di sei bottiglie acquistate all'uscita, peccato.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda littlewood » 28 gen 2022 11:11

Beppekk ha scritto:Piancornello - Brunello di Montalcino 2012

Qui invece si vive la situazione opposta: l'annata forse peggiore dello scorso decennio si sente con un alcool prepotente e bruciante e tannini un po' verdi. Concedere un giorno d'aria non fa male, il vino ne guadagna in finezza e coralità. Resta sempre una versione di modesto interesse.

:D :D :D ++

Intendi brutta annata in generale la 2012 o poco riuscita per Piancornello? Poco tempo fa ho bevuto un Poggio al vento 2012 e lo ho trovato molto buono, non a livello della 2010\2008 ma avercene di bottiglie così..[/quote]
Nel 012 annata con luglio e agosto tropicali in zona .. chi nn ha gestito bene il verde e soprattutto in zone calde come piancornello hanno sofferto...ma ci sono anche autentici capolavori in quell' annata....molto peggio la 018 x me .
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda zampaflex » 28 gen 2022 12:38

littlewood ha scritto:
Beppekk ha scritto:Piancornello - Brunello di Montalcino 2012

Qui invece si vive la situazione opposta: l'annata forse peggiore dello scorso decennio si sente con un alcool prepotente e bruciante e tannini un po' verdi. Concedere un giorno d'aria non fa male, il vino ne guadagna in finezza e coralità. Resta sempre una versione di modesto interesse.

:D :D :D ++

Intendi brutta annata in generale la 2012 o poco riuscita per Piancornello? Poco tempo fa ho bevuto un Poggio al vento 2012 e lo ho trovato molto buono, non a livello della 2010\2008 ma avercene di bottiglie così..

Nel 012 annata con luglio e agosto tropicali in zona .. chi nn ha gestito bene il verde e soprattutto in zone calde come piancornello hanno sofferto...ma ci sono anche autentici capolavori in quell' annata....molto peggio la 018 x me .[/quote]

Rispondo ad entrambi. Brutta annata in Italia in generale, rispetto al resto delle annate del decennio. Caldo e secco hanno portato mediamente tenori alcoolici pesanti e non integrati, arresti vegetativi, tannini verdi e aromi confusi.
Nello specifico della Toscana per me è sicuro, di Montalcino probabilmente anche di più. Poi come sempre ci sono esposizioni o attenzioni del produttore che salvano lo specifico vino, gradazioni di decadimento qualitativo diverse da zona a zona, insomma il solito mare di variabili; mi ricordo sorprendenti all'assaggio Messorio e Solaia, buoni Salvioni e Stella di Campalto, A Marianna di Praesidium, uno strepitoso Giacosa riserva. Ma se devo scegliere una annata da scartare alla cieca nei miei acquisti scelgo questa.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda vinogodi » 28 gen 2022 12:48

zampaflex ha scritto:
littlewood ha scritto:
Beppekk ha scritto:Piancornello - Brunello di Montalcino 2012

Qui invece si vive la situazione opposta: l'annata forse peggiore dello scorso decennio si sente con un alcool prepotente e bruciante e tannini un po' verdi. Concedere un giorno d'aria non fa male, il vino ne guadagna in finezza e coralità. Resta sempre una versione di modesto interesse.

:D :D :D ++

Intendi brutta annata in generale la 2012 o poco riuscita per Piancornello? Poco tempo fa ho bevuto un Poggio al vento 2012 e lo ho trovato molto buono, non a livello della 2010\2008 ma avercene di bottiglie così..

Nel 012 annata con luglio e agosto tropicali in zona .. chi nn ha gestito bene il verde e soprattutto in zone calde come piancornello hanno sofferto...ma ci sono anche autentici capolavori in quell' annata....molto peggio la 018 x me .


Rispondo ad entrambi. Brutta annata in Italia in generale, rispetto al resto delle annate del decennio. Caldo e secco hanno portato mediamente tenori alcoolici pesanti e non integrati, arresti vegetativi, tannini verdi e aromi confusi.
Nello specifico della Toscana per me è sicuro, di Montalcino probabilmente anche di più. Poi come sempre ci sono esposizioni o attenzioni del produttore che salvano lo specifico vino, gradazioni di decadimento qualitativo diverse da zona a zona, insomma il solito mare di variabili; mi ricordo sorprendenti all'assaggio Messorio e Solaia, buoni Salvioni e Stella di Campalto, A Marianna di Praesidium, uno strepitoso Giacosa riserva. Ma se devo scegliere una annata da scartare alla cieca nei miei acquisti scelgo questa.[/quote]...nel decennio scorso , salvo la solita macchia di leopardo , direi peggio 2011 - 2014 ( salvo eccezioni langarole) e 2017 ( IDEM) . A me le 2012 non sono dispiaciute affatto , per quello che ho assaggiato ..
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Santi Romano » 28 gen 2022 13:32

vinogodi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
littlewood ha scritto:
Beppekk ha scritto:Piancornello - Brunello di Montalcino 2012

Qui invece si vive la situazione opposta: l'annata forse peggiore dello scorso decennio si sente con un alcool prepotente e bruciante e tannini un po' verdi. Concedere un giorno d'aria non fa male, il vino ne guadagna in finezza e coralità. Resta sempre una versione di modesto interesse.

:D :D :D ++

Intendi brutta annata in generale la 2012 o poco riuscita per Piancornello? Poco tempo fa ho bevuto un Poggio al vento 2012 e lo ho trovato molto buono, non a livello della 2010\2008 ma avercene di bottiglie così..

Nel 012 annata con luglio e agosto tropicali in zona .. chi nn ha gestito bene il verde e soprattutto in zone calde come piancornello hanno sofferto...ma ci sono anche autentici capolavori in quell' annata....molto peggio la 018 x me .


Rispondo ad entrambi. Brutta annata in Italia in generale, rispetto al resto delle annate del decennio. Caldo e secco hanno portato mediamente tenori alcoolici pesanti e non integrati, arresti vegetativi, tannini verdi e aromi confusi.
Nello specifico della Toscana per me è sicuro, di Montalcino probabilmente anche di più. Poi come sempre ci sono esposizioni o attenzioni del produttore che salvano lo specifico vino, gradazioni di decadimento qualitativo diverse da zona a zona, insomma il solito mare di variabili; mi ricordo sorprendenti all'assaggio Messorio e Solaia, buoni Salvioni e Stella di Campalto, A Marianna di Praesidium, uno strepitoso Giacosa riserva. Ma se devo scegliere una annata da scartare alla cieca nei miei acquisti scelgo questa.
...nel decennio scorso , salvo la solita macchia di leopardo , direi peggio 2011 - 2014 ( salvo eccezioni langarole) e 2017 ( IDEM) . A me le 2012 non sono dispiaciute affatto , per quello che ho assaggiato ..[/quote]

Concordo con Marco.
Per restare a Montalcino, e anche senza scomodare i vertici della denominazione:(ai quali immagino faccia riferimento Franco), di recente ho bevuto il Brunello 2012 di Fattoi: allo stato, è un vino molto molto godibile, nel quale non ho trovato alcol sbilanciato o tannini verdi.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Veltliner » 28 gen 2022 18:30

Paride Iaretti - Gattinara Riserva 2006
Colore e naso perfettamente integri e di bella finezza.
Bocca un po' sfibrata e fiacca..non che abbia qualcosa di male ma segnata troppo da note ferrose e decisamente corta per essere un nebbiolo.

Barbier-Louvet - Champagne Grand Cru Cuvée d'Ensamble
Tanta freschezza e droiture, in bocca ha un bel sapore deciso pur rimanendo nella taglia dei pesi leggeri.
Si beve veramente bene e considerando che viene via a meno di 30 si rivela un ottimo q/p.
Confrontato con bollicina Valtellinese che tralascio di menzionare causa paragone improponibile :D.

Bernard Ott - Gruner Veltliner Stein 2013
La corposità e dolcezza del vitigno esce fuori, ma grazie ad una bella densità sapida il vino riesce a mantenere una giusta tensione e scioltezza di beva.
Di solito la mancanza di freschezza è il motivo che mi fa preferire i riesling ai gruner austriaci ma questa versione di Ott è da tenere in considerazione.

Rocca del Principe - Fiano d'Avellino Tognano 2014
Rispetto all'austriaco ha un corpo di minor struttura e rotondità. La sapidità spinge a mille ma il corpo non ha abbastanza polpa per sorreggerla rimanendone sopraffatto.
L'intelaiatura non mi dispiace affatto, magari è solo l'annata che non ha regalato abbastanza polpa da donargli maggior complessità.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda Ludi » 31 gen 2022 12:28

Nel we, con moglie e figlio...

Louis Michel, Chablis Montée de Tonnerre 2009: bello integro e scalpitante, tra mineralità pirico/ostricosa, agrume e qualche refolo di frutta tropicale. Incredibile che non faccia legno, comunque davvero ottimo.
Chapoutier, Ermitage Blanc Ermite 1999: lo verso e...ha il colore di un orange. Purtroppo il nsao non smentisce le nostre preoccupazioni: sentori netti di zafferano, ossidazione non troppo invasiva ma presente, una generale impressione di "funkyness". Decisamente una bottiglia fuori posto, e visto di che vino si tratta è stato un colpo al cuore.
Fattoria Mani di Luna, Litro 2020: divertente Sangiovese biodinamico con leggera rifermentazione ma anche una vispa acidità. Il vino del contadino, classico, da bere con piacere con pane e salame.
Morgenster, Lourens River Valley 2003: davvero una sorpresa questo bordolese di Stellenobosch, che regge egregiamente i suoi 19 anni. Alla cieca l'avrei collocato in Toscana, ma quella buona. Speziatura, refoli baslamici, erbe aromatiche...c'era tutto.
Cascina Fonda, Asti Driveri 2008: inconsueto Asti MC, che non fa sentire minimamente il passaggio dell'età. Una bevuta diversa, piacevole e dissetante, non priva di una sua profondità.
Dom. Gauby, Coume Gineste 2007: dopo l'Ermitage volevamo tirarci su, e con questa bottiglia ci siamo riusciti: colore oro chiaro, profondamente sudista al naso, salato in bocca, ma al contempo mobilissimo nel bicchiere. Ossidazione non pervenuta, ha ancora almeno dieci anni davanti. Gauby non sbaglia un colpo.
Castello dei Rampolla, Sammarco 1990: anche qui, bottiglia in splendida forma. Terziarizzazione importante, di catrame ed incenso (mi è stato servito alla cieca, inizialmente ho pensato ad un Taurasi, anche se dopo qualche minuto le pirazine hanno cominciato a venir fuori). La violetta appassita poi riporta al Sangiovese.
Ca' d'Gal, Moscato d'Asti 2007: bottiglia del we, a mani basse. Pazzesco nella complessità che fa dialogare le note di salvia e rosa canina con idrocarburo, cedro e clorofilla. Dolce, ma mai stucchevole; compulsivo nella beva come pochi. E' uno dei migliori vini da dessert italiani; punto.
Paltrinieri, Radici 2012 (Magnum): il Lambrusco va bevuto giovane? Provare questa bottiglia. Effervescenza a parte, mi ha riportato alla mente alcuni Pinot Nero dei climi freddi, tra lampone e sentori animali. La bollicina, poi, carezza le papille.
Horiot, Rosé des Riceys Exquisse n.2 2005: altro vino della Madonna. Più rosso che rosato, è una vera e propria ode al Pinot Nero, tra china, noce di cola, visciola e rosa macerata. E il bello è che è ancora giovane e pimpante. Sul podio.
Camillo Donati, La mia malvasia dolce 2013: spuma, colore, sentori sono decisamente più da Lambic che da vino. Il primo sorso diverte, il secondo fa storcere il naso, il terzo fa posare (definitivamente) il bicchiere. Se voglio una bella Geuze brettata, vado in Belgio, non in Emilia.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2022...

Messaggioda zampaflex » 31 gen 2022 21:21

Masseria Frattasi - Chardonnay 890 2019

Quite a feat, direbbero i perfidi albionici. Bella sorpresa, da vigna piantata ben in alto (fino agli 890 metri indicati in etichetta) su terreni calcarei e vulcanici. Olfazione variegata, intrigante, con crema (apportata da un delicato uso di barrique), lime, pompelmo, scorza di cedro, polline, ginestra, biscotto; ben corrisposta alla deglutizione dove una linea vegetaleggiante tipo lemongrass, menta chiude il rapporto con le papille, sollecitate da un bel bilanciamento tra glicerine generose, giusta acidità e bel sale.
Lunghezza solo poco più che media. "invoglia il sorso" :mrgreen:

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