Le bevute di DICEMBRE

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giodiui
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda giodiui » 07 dic 2021 23:17

Nebbiolino ha scritto:
supersonic76 ha scritto:
zampaflex ha scritto:La seconda. Hai un vitigno che dà vini di grande longevità, e vendi volontariamente dei succhini?
La trovo una cosa un filo svilente.


Non sono affatto dei succhini.
Sono semplicemente dei vini di immediata piacevolezza.
Il ché non esclude affatto che, non tra 100, ma magari tra 3-5 anni siano ancora meglio


Boh.
Però sono perplesso pure io. Sposo quanto scrivi se parliamo di un langhe nebbiolo.
Su di un Barbaresco, mica tanto.
Il clima (e la mano di tanti produttori) è cambiato, oggi in media abbiamo vini, in langa, mediamente più pronti e godibili rispetto un tempo. D’accordo. Ma al netto di questo, in gioventù da un Barbaresco o da un Barolo mi aspetto comunque tannini ben presenti e acidità da vendere.
Un Barbaresco che non ha alcun bisogno di invecchiare qualche anno e che si presenta già pienamente pronto alla beva, qualche perplessità come detto me la lascia.


A me lascia perplesso anche sul langhe nebbiolo. Non perché sia pronto subito, ci mancherebbe, ma perché snatura il vitigno.
Prendte Cascina delle Rose, Le More Bianche, Serafino Rivella, Cascina Roccalini, per dire quattro produttori diversi che fanno dei langhe nebbiolo piacevoli da subito. Però c'è coerenza di stile, aderenza al vitigno, valorizzazione delle sue caratteristiche.
Fare il nebbiolo pronto da subito si può, ma è difficile se lo vuoi fare bene. Ecco, a me quello di Fenocchio non mi è parso andare in questa direzione. Poi, per carità, piacevole è piacevole.
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Ludi
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Ludi » 08 dic 2021 10:48

eno ha scritto:
Non capisco perche’ Bouchard venga quasi schifato… vini ben fatti, con qualche eccellenza, longevi…


penso il suo "peccato" sia essere un negociant, ma sono d'accordo con te. E non dimentichiamo cosa è il Vigne de l'Enfant Jesus...
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supersonic76
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda supersonic76 » 08 dic 2021 11:35

Nebbiolino ha scritto:
supersonic76 ha scritto:
zampaflex ha scritto:La seconda. Hai un vitigno che dà vini di grande longevità, e vendi volontariamente dei succhini?
La trovo una cosa un filo svilente.


Non sono affatto dei succhini.
Sono semplicemente dei vini di immediata piacevolezza.
Il ché non esclude affatto che, non tra 100, ma magari tra 3-5 anni siano ancora meglio


Boh.
Però sono perplesso pure io. Sposo quanto scrivi se parliamo di un langhe nebbiolo.


..... Infatti si parlava del Nebbiolo :roll:
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Nebbiolino » 08 dic 2021 12:00

supersonic76 ha scritto:..... Infatti si parlava del Nebbiolo :roll:


A me pareva che il discorso vertesse su tutti i loro vini, e non solo relativamente al nebbiolo.

L_Andrea ha scritto: Chiedendo un po' a loro quando bere i loro vini compresi i barbaresco tendono a consigliarli da bere giovani (2 3 anni dalla uscita).
Non si capacitavano perché i loro clienti svizzeri cerchino di berli a 15 anni dalla vendemmia...


Ma di certo ho inteso male io.
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supersonic76
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda supersonic76 » 08 dic 2021 12:06

giodiui ha scritto:
A me lascia perplesso anche sul langhe nebbiolo. Non perché sia pronto subito, ci mancherebbe, ma perché snatura il vitigno.
Prendte Cascina delle Rose, Le More Bianche, Serafino Rivella, Cascina Roccalini, per dire quattro produttori diversi che fanno dei langhe nebbiolo piacevoli da subito. Però c'è coerenza di stile, aderenza al vitigno, valorizzazione delle sue caratteristiche.
Fare il nebbiolo pronto da subito si può, ma è difficile se lo vuoi fare bene. Ecco, a me quello di Fenocchio non mi è parso andare in questa direzione. Poi, per carità, piacevole è piacevole.



Non sono assolutamente d'accordo.
I vini -secondo me eccezionali- di Renato Fenocchio non sono affatto piacioni, ruffiani, sbilanciati da morbidezze eccessive.
E difficilmente lo potrebbero essere provenendo da uve di primissima qualità, parte delle quali venivano vendute ad un produttore top a livello assoluto (Gaja?).
Sono semplicememte dei vini che, per espressa pluridichiarata scelta del produttore vengono "lavorati" (se cosi si può dire) per essere equilibrati da subito.Scelta magari dettata dal voler assocondare più il mercato locale/nazionale piuttosto che quello internazionale...compresi i cazzo di svizzeri :mrgreen:
Visto che è stato citato l'ottimo peralatro Nebbiolo di Serafino Rivella, quest'ultimo è moooolto più "succhino" (cit) rispetto a quello di Fenocchio.Non che sia un difetto ma se parliamo di nebbioli dotati di una certa grinta e spessore lo "Spectacol" ne ha di più.Poi oh, chiosa inevitabile ma corretta...de gustibus
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda L_Andrea » 08 dic 2021 13:47

Nebbiolino ha scritto:
supersonic76 ha scritto:..... Infatti si parlava del Nebbiolo :roll:


A me pareva che il discorso vertesse su tutti i loro vini, e non solo relativamente al nebbiolo.

L_Andrea ha scritto: Chiedendo un po' a loro quando bere i loro vini compresi i barbaresco tendono a consigliarli da bere giovani (2 3 anni dalla uscita).
Non si capacitavano perché i loro clienti svizzeri cerchino di berli a 15 anni dalla vendemmia...


Ma di certo ho inteso male io.[/quote
No no, Milva mi è sembrata abbastanza chiara che a loro per gusto personale piacciono i vini buoni subito e questo si riflette sul loro stile produttivo.
Purtroppo non ho una cantina bunker per fare invecchiare almeno mezzo secolo i vini ed averli perfetti, quindi almeno personalmente, avere produttori che fanno vini così gioca a mio favore
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Guido_88 » 08 dic 2021 18:36

Tarlant zero deg Luglio 19

Un bello champagne, evoluto al punto giusto.
Forse un po' troppo duro, un paio di g/l non guasterebbero
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Kalosartipos » 08 dic 2021 20:46

Guido_88 ha scritto:Tarlant zero deg Luglio 19

Un bello champagne, evoluto al punto giusto.
Forse un po' troppo duro, un paio di g/l non guasterebbero

A me piace così.
D'altronde, se è Zero..
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Biavo » 08 dic 2021 21:02

Kalosartipos ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Tarlant zero deg Luglio 19

Un bello champagne, evoluto al punto giusto.
Forse un po' troppo duro, un paio di g/l non guasterebbero

A me piace così.
D'altronde, se è Zero..


Anche a me
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda dani23 » 08 dic 2021 21:29

Biavo ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Tarlant zero deg Luglio 19

Un bello champagne, evoluto al punto giusto.
Forse un po' troppo duro, un paio di g/l non guasterebbero

A me piace così.
D'altronde, se è Zero..


Anche a me

Concordo su Tarlant Zero, di nome e di fatto, è buono così com’è!

Però Guido_88 potresti candidarti come consulente per le cantine di Champagne, dopo aver dato dell’asino a De Sousa, fai aggiungere qualche grammo litro a Tarlant e la strada per diventare il nuovo Anselme è tracciata :D
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Guido_88 » 08 dic 2021 23:20

dani23 ha scritto:
Biavo ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Tarlant zero deg Luglio 19

Un bello champagne, evoluto al punto giusto.
Forse un po' troppo duro, un paio di g/l non guasterebbero

A me piace così.
D'altronde, se è Zero..


Anche a me

Concordo su Tarlant Zero, di nome e di fatto, è buono così com’è!

Però Guido_88 potresti candidarti come consulente per le cantine di Champagne, dopo aver dato dell’asino a De Sousa, fai aggiungere qualche grammo litro a Tarlant e la strada per diventare il nuovo Anselme è tracciata :D


Lo riproverò, magari non era una bottiglia particolarmente in forma?
Però non concordo sul fatto che se è zero deve essere così. Ci sono vini che hanno bisogno del dosaggio ed altri meno...

Comunque Anselme mi ha detto che sta cercando una sistemazione alternativa a Guillaume e poi lascia tutto a me :mrgreen:
piergi
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda piergi » 09 dic 2021 00:07

Primitivo di gioia 2004- Giuliani
Una delle aziende storiche del comprensorio sud barese.
Il vino è di irreale gioventù a partire dal colore rosso bordeaux con riflessi vivi e brillanti. Al naso declina cacao in polvere, mora matura, un lieve accenno di terziarizzazione.
In bocca mineralità e note ematiche sono predominanti e non v'è alcun accenno di senescenza, anzi ha un bell'allungo balsamico e una discreta acidità che ne rendono il sorso agevole e goloso.
Acquistato in cantina nel lontano 2009 per circa 6 o 7 euro
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
http://timpadeilupi.blogspot.com/
http://www.timpadeilupi.it
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda ORSO85 » 09 dic 2021 10:11

Guido_88 ha scritto:
dani23 ha scritto:
Biavo ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Tarlant zero deg Luglio 19

Un bello champagne, evoluto al punto giusto.
Forse un po' troppo duro, un paio di g/l non guasterebbero

A me piace così.
D'altronde, se è Zero..


Anche a me

Concordo su Tarlant Zero, di nome e di fatto, è buono così com’è!

Però Guido_88 potresti candidarti come consulente per le cantine di Champagne, dopo aver dato dell’asino a De Sousa, fai aggiungere qualche grammo litro a Tarlant e la strada per diventare il nuovo Anselme è tracciata :D


Lo riproverò, magari non era una bottiglia particolarmente in forma?
Però non concordo sul fatto che se è zero deve essere così. Ci sono vini che hanno bisogno del dosaggio ed altri meno...

Comunque Anselme mi ha detto che sta cercando una sistemazione alternativa a Guillaume e poi lascia tutto a me :mrgreen:


Privilegia i vicini per le prossime assegnazioni allora..... :mrgreen:
Senza patacchini dorati stile vacanze di natale anni 90 magari.... 8)
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
Luca castoldi
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Luca castoldi » 09 dic 2021 10:25

Benoit e Melanie Tarlant sono la dimostrazione vivente di come tecnica, passione e cura dei dettagli possano far sì che, come spesso succede solo in Champagne, da una zona assolutamente secondaria (eufemismo) come il bank sinistro della Vallee del La Marne, classificata "autre cru", si possa produrre uno champagne di ottimo livello.
Forse un po' alterno ma di valore indiscutibile. E il miracolo ancor piu bizzarro è riuscirci con uno 0' Dosage spigoloso ma dal finale salino ed agrumato
Champagne che per quanto di nicchia è diventato sufficientemente mediatico tanto da avere ormai prezzi abbastanza ingiustificati. Peraltro per estimatori, non certo per tutti, come peraltro molti dosaggi zero, di cui molti si riempiono la bocca; fa figo bere dosaggio zero.
Tanto alla fine la gente, zitta zitta e a luci spente e a spettacolo finito, beve dei grand brut :wink:
e cmq sto giro Benoit non si è preso del somaro e mi sembra sia un bel passo avanti
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
Guido_88
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Guido_88 » 09 dic 2021 10:32

Luca castoldi ha scritto:Benoit e Melanie Tarlant sono la dimostrazione vivente di come tecnica, passione e cura dei dettagli possano far sì che, come spesso succede solo in Champagne, da una zona assolutamente secondaria (eufemismo) come il bank sinistro della Vallee del La Marne, classificata "autre cru", si possa produrre uno champagne di ottimo livello.
Forse un po' alterno ma di valore indiscutibile. E il miracolo ancor piu bizzarro è riuscirci con uno 0' Dosage spigoloso ma dal finale salino ed agrumato
Champagne che per quanto di nicchia è diventato sufficientemente mediatico tanto da avere ormai prezzi abbastanza ingiustificati. Peraltro per estimatori, non certo per tutti, come peraltro molti dosaggi zero, di cui molti si riempiono la bocca; fa figo bere dosaggio zero.
Tanto alla fine la gente, zitta zitta e a luci spente e a spettacolo finito, beve dei grand brut :wink:
e cmq sto giro Benoit non si è preso del somaro e mi sembra sia un bel passo avanti



Bravo, diglielo che poteva passare per asino pure lui!
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Manzarek91 » 09 dic 2021 12:16

La Visciola - Cesanese del Piglio DOCG “Priore Mozzata” 2016
Ultima (fortunata) bottiglia scovata al mitico ristorante “Sora Maria e Arcangelo”.
Naso molto intrigante in cui – oltre ad un iniziale sentore erbaceo di fieno – le note di frutta scura (susina, ciliegia e amarena sotto spirito) si alternavano con piacevoli richiami di spezie. Bocca piena e succosa con tannino percettibile ma setoso. Chapeau!
Quanto prima, spero di approfondire in loco il mondo Cesanese (purtroppo Ciolli e Reale era fuori sede).
cascinafrancia71
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda cascinafrancia71 » 09 dic 2021 14:33

Luca castoldi ha scritto:Benoit e Melanie Tarlant sono la dimostrazione vivente di come tecnica, passione e cura dei dettagli possano far sì che, come spesso succede solo in Champagne, da una zona assolutamente secondaria (eufemismo) come il bank sinistro della Vallee del La Marne, classificata "autre cru", si possa produrre uno champagne di ottimo livello.
Forse un po' alterno ma di valore indiscutibile. E il miracolo ancor piu bizzarro è riuscirci con uno 0' Dosage spigoloso ma dal finale salino ed agrumato
Champagne che per quanto di nicchia è diventato sufficientemente mediatico tanto da avere ormai prezzi abbastanza ingiustificati. Peraltro per estimatori, non certo per tutti, come peraltro molti dosaggi zero, di cui molti si riempiono la bocca; fa figo bere dosaggio zero.
Tanto alla fine la gente, zitta zitta e a luci spente e a spettacolo finito, beve dei grand brut :wink:
e cmq sto giro Benoit non si è preso del somaro e mi sembra sia un bel passo avanti


Sono d'accordissimo sul concetto, e questa infinita ricerca del "ancora un po' di più" sarà più chiara negli anni a venire. Sui prezzi al solito si può parlare per ore, peraltro pochissimi sollevano obiezioni in tal senso, posso assicurarvelo.

In attesa delle grandi annate, 2008 su tutte, e della Cuvée Louis 1996 che pian piano si sta facendo...
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mennella
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda mennella » 09 dic 2021 14:49

Manzarek91 ha scritto:Quanto prima, spero di approfondire in loco il mondo Cesanese (purtroppo Ciolli e Reale era fuori sede).

Da diversi anni bevo con soddisfazione i Cesanese di Coletti Conti di Anagni. Persona squisita.
E se ti capita visita la Cattedrale
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Veltliner
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Veltliner » 11 dic 2021 17:02

Larmandier-Bernier - Premier Cru Longitude Extra Brut
È uno champagne di sicuro affidamento e uno di quelli che non manca mai nella mia cantina.
Possiede quel mix di freschezza e cremosità che a tavola trova sempre la sua giusta dimensione oltre a quel finale gessoso che te lo fa bere senza ritegno.
Con dei fagottini di pasta della pizza fritti ripieni di pomodoro e mozzarella ci sta a meraviglia e la boccia finisce prima ancora che inizia a riscaldarsi.

Montebernardi - Chianti Classico Retromarcia 2019
Ho voluto aprirne una per testare e mi sembra già tremendamente buono.
Ha respiro chiantigiano e gioca su un frutto solare e goloso e una sottile terrosità.
Era da un po che cercavo un produttore nelle mie corde proveniente dal comprensorio di Panzano..gli altri mi sembrano sempre troppo caldi e fiacchi.

Castello di Neive - Barbaresco Santo Stefano Albesani 2011
I 2011 gli ho sempre trovati molto comunicativi al naso e anche questo lo conferma. Ho trovato un naso di bella finezza e più fresco rispetto a quanto mi sarei aspettato. Sentori di frutta rossa e un rinfrescante agrume, a cui seguono note floreali e un bel balsamico.
In bocca l'attacco presenta buon dinamismo non è cedendo con la corposità ma nell'allungo perde un po di definizione a causa dell'alcol, ma su un'annata come la 2011 ce lo si poteva aspettare.
Gavedano82
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Gavedano82 » 11 dic 2021 19:25

Larmandier-Bernier - Premier Cru Longitude Extra Brut
È uno champagne di sicuro affidamento e uno di quelli che non manca mai nella mia cantina.
Possiede quel mix di freschezza e cremosità che a tavola trova sempre la sua giusta dimensione oltre a quel finale gessoso che te lo fa bere senza ritegno.
Con dei fagottini di pasta della pizza fritti ripieni di pomodoro e mozzarella ci sta a meraviglia e la boccia finisce prima ancora che inizia a riscaldarsi.


D'accordissimo! È una delle bottiglie che mi ha fatto innamorare della Champagne, ma evidentemente siamo in troppi a pensarlo perché ogni anno aumenta di 4 o 5 euro :evil: ..
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Veltliner » 12 dic 2021 12:46

Gavedano82 ha scritto:
Larmandier-Bernier - Premier Cru Longitude Extra Brut
È uno champagne di sicuro affidamento e uno di quelli che non manca mai nella mia cantina.
Possiede quel mix di freschezza e cremosità che a tavola trova sempre la sua giusta dimensione oltre a quel finale gessoso che te lo fa bere senza ritegno.
Con dei fagottini di pasta della pizza fritti ripieni di pomodoro e mozzarella ci sta a meraviglia e la boccia finisce prima ancora che inizia a riscaldarsi.


D'accordissimo! È una delle bottiglie che mi ha fatto innamorare della Champagne, ma evidentemente siamo in troppi a pensarlo perché ogni anno aumenta di 4 o 5 euro :evil: ..


Eh si purtroppo i prezzi sono in costante salita, ma di recente mi sembrano che ormai chiunque abbia ritoccato i prezzi verso l'alto
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda giodiui » 12 dic 2021 18:56

Champagne Vadin-Plateau 'Carac'terre' 2016. Il perlage è fine e persistente, al naso dominano la mela golden e la cotogna. gli amanti dello chenin blanc troveranno soddisfazione. L'acidità spinta è ben compensata dalla materia, credo 70% PN.
Posto che di champagne capisco poco, a me è piaciuto molto. Su un piatto di frattaglie di mare andava alla grande. Non so se il produttore si iscriva nella categoria dei geni o degli asini, lascio la decisione ad altri. Però piaciuto molto.
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Ziliovino » 13 dic 2021 11:48

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Champagne Cuvée Thierry Ruffin Extra brut - Yves Ruffin. Da base 2006. Naso intenso di confetto e frutta secca, sorso di medio corpo, abbastanza teso ed elegante. Non male.

Champagne Grand Couronnement Blanc de Blancs Brut - J. de Telmont. Direi che ha retto bene gli anni, soprattutto al sorso dove è si bello affilato ma ha trovato l'equilibrio e l'allungo. Al naso appena versato è confuso, per poi districarsi sullo champignon fresco e la mirabelle.

Vouvray Sec 2010 - Domaine du Clos Naudin-FOREAU. Rientrato in Italia scopro di avere in cantina proprio una gemella della bottiglia stappata in cantina, e siccome l'appetito vien mangiando... si sente un poco di evoluzione in più al naso, in particolare il giorno dopo la stappatura dove emerge la mela golden, ma la sera precedente è tutto pierre à fusil, agrumi e glicine mentre al sorso sventaglia acidità e sale, mantenendo la leggiadria di Vouvray. Bella bevuta. Da rossista sono partito scettico sul cab. franc, sperando di convertirmi, e ritorno invece molto convinto sullo Chenin, va beh...

Piemonte Rosso Garsun 2019 - La Prevostura. Parte speziatissimo per poi assestarsi sui frutti di rovo, tannino rustico ma piacevole, altro vino da pane e salame che finisce in un attimo.

Romagna Sangiovese Serra Assiolo 2017 - Costa Archi. Devo dire sempre ben fatto, fragrante e solare, lo bevo sempre volentieri.

Sancerre Flores 2014 - Vincent Pinard. Appena stappato ha qualche sentore simil-criomacerato che lo banalizza un po', sul cosmetico, ma il giorno dopo se le scrolla di dosso ben bene e diventa un ottimo sauvignon, agrumato, qualche eco erbaceo, fresco ed elegante. Buon q/p direi.
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(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda zampaflex » 13 dic 2021 12:51

Nell'attesa del mio post numero 10.000, che devo ancora decidere che carattere dovrà avere :mrgreen: aggiungo un paio di bevute.

Giacomelli - Vermentino ecc Il Giardino dei Vescovi 2019

Tentativo di valorizzazione di un cru antico (1711) poi reimpiantato parzialmente nel 2012. Perde un po' della sua immediatezza agrumata ed erbacea in favore di una maturazione più spinta che conferisce note tropicali, e rende più grasso il sorso, dove peraltro la nota salina resiste. Di primo acchito spiazza per chi si aspetta "il solito vermentino", ma ha una sua ragion d'essere. Di abbinamento più ristretto rispetto al resto della sua produzione.

:D :D :D :) -

Fattoria del Pino - Rosso di Montalcino il Jeccardo 2016

Ma che brutto nome e che brutta etichetta. Però il vino è buono forte. Ha la leggerezza del RdM ma con una sua specificità aromatica, in parte buona in parte meno (qualche nota cerealicola, come di fermentazione un po' freak). Ma l'atout è la degustazione, dove tutto è fornito in giuste proporzioni e ben allineato, quasi già integrato a puntino. Ottima beva senza rinunciare a spunti intellettualmente rilevanti.

:D :D :D :) +
Non progredi est regredi
Il Parente
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Il Parente » 13 dic 2021 20:49

Strologo brut Spigaroli
Sabato capatina con famiglia da Spigaroli x prendere qualche salume x Natale. Pranzato da loro al Cavallino Bianco. Il Luciano Spigaroli mi ha consigliato questo loro metodo classico: Fortana in purezza vinificato in bianco e 72 mesi sui lieviti. Colore giallo carico, bolla allegrotta (bene con i salumi)... Crosta di pane e inattese note agrumate sia al palato che al naso con tocchi salini e, sempre al naso, accenni di petali di rosa.. Non ci sono grosse evoluzioni nel bicchiere, un po' deboluccio in persistenza. Comunque bolla ben fatta e che è andata giù bene in abbinamento con anolini in brodo e soprattutto con il culatello di oltre 40 mesi di stagionatura (il vero fuoriclasse di giornata!) accompagnato con riccioli di burro fresco e torta fritta. :D :D :) +

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