Messaggioda Ludi » 06 dic 2021 11:55
Bea, Arboreus 2008: la maestria di Giampiero si conferma sempre. E' raro trovare un macerato di questa eleganza, specie al centro Italia e spece con un vitigno come il Trebbiano Spoletino, che di per sé tende all'opulenza; opulenza che certamente qui c'è (netta la frutta tropicale) ma è addomesticata da una trama tannico-acida finissima. Chapeau.
Dom. Roches Neuves, Saumur Champigny Franc de Pied 2011: anche in questo caso l'eleganza è la cifra stilistica. Il frutto (cassis, mora) è in bella evidenza, la speziatura da terziarizzazione appena accennata, la bevibilità assoluta.
La Palazzola, Grande Cuvée 2013: forse il più abbordabile dei metodo ancestrale di Grilli, riesce a coniugare un dosaggio non basso con una ottima scioltezza e complessità.
Sartarelli, Balciana 2008: era un po' che non lo bevevo, memore di assaggi stancanti. Mi sono ricreduto: naso da Pinot Gris alsaziano, ricco ma affascinante, e bocca glicerica nella quale l'ammandorlato del vitigno riesce a non dar fastidio. Alcol ottimamente gestito.
Cervaro della Sala 2005: evolutissimo, sin dal colore ambrato che fa pensare ad un macerato. In realtà è tutt'altro che andato, ma ha seguito un percorso tutto suo, nel quale nespola e papaja si sposano a sensazioni fungine.
I Vigneri, Vinupetra 2002: sono stato messo in minoranza nel giudicarlo un vino della madonna, di straordinario fascino terziario ma al tempo stesso di frutto ancora vivido e croccante. Si sentono molto le uve francise (all'inizio avevo pensato ad un taglio bordolese). Per me vino del weekend.
Bouchard, Meursault Charmes 1998: assolutamente perfetto, ottimamente preservatosi, da manuale nel richiamare potenza e classe del Meursault. Pagato 35 €; chi trovasse un bianco italiano all'altezza in quella fascia di prezzo faccia un fischio...
Oddero, Barolo Villero 2013: cupo, severo, con note empireumatiche dominanti. Buono, affascinante, ma dov'è la suadenza del Villero?
Giacomo Fenocchio, Barolo Villero 2013: eccola qui! C'è il frutto, la rosa macerata, il boudoir, le spezie più fini. Un gran vino.