Le bevute di DICEMBRE

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vinogodi
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Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda vinogodi » 02 dic 2021 21:38

...inizio io: Nebbiolo Burlotto 2019...primo bicchiere buono, secondo buono, terzo buonissimo, quarto davvero buono, quinto eccellente, sesto buono...settimo ....gia' finita la bottiglia?... :shock:
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supersonic76
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda supersonic76 » 02 dic 2021 23:27

Chianti classico 2018 Val delle Corti

Apoteosi pura.
Credevo che più della 2016 (e della sua riserva) non si potesse fare.Poi, boh, a forza di leggere i sempre più entusiastici commenti sulla Toscana 2018 mi è salita la fotta e l'ho comprato da Roland, ca va sans dire.
Di travolgente intensità al naso, è semplicemente pazzesco all'assaggio.Un succo di frutta di grande piacevolezza ed eleganza.Ringalluzzito da una (marcata) sapidità e da una freschezza che rendono ardua l'impresa di non finire la boccia in tempi olimpionici
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda gianni femminella » 03 dic 2021 12:05

vinogodi ha scritto:...inizio io: Nebbiolo Burlotto 2019...primo bicchiere buono, secondo buono, terzo buonissimo, quarto davvero buono, quinto eccellente, sesto buono...settimo ....gia' finita la bottiglia?... :shock:


Posso dire la stessa cosa in copia di un Vigna Marè 2018 de Il Mottolo. Bravo Sergio.
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Al_berto
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Al_berto » 04 dic 2021 00:20

gianni femminella ha scritto:
Posso dire la stessa cosa in copia di un Vigna Marè 2018 de Il Mottolo. Bravo Sergio.



Che tra l’altro per colpa del consorzio ora si chiama solo A marè perché la dicitura vigna non si può più metter a meno che il vino in questione sia una doc da più di 5 anni..
Comunque provato e forse qualche altra annata è riuscita meglio! In compenso il serro e vinanima (anche qui vigna non se pó scrive) 2018 sono super! Aspetto con ansia la prossima creatura di Sergio che a febbraio vedrà la luce. A suo dire sarà superiore a serro e anche a vignanima, un cru con le vigne più alte dei loro appezzamenti. Speriamo che i prezzi rimangano clementi anche con la nuova entrata!
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Guido_88 » 04 dic 2021 13:47

Elio Altare Nebbiolo 2013

Parte chiuso poi si apre e diventa un bellissimo nebbiolo che dà la pista a molti baroli
Avevo assaggiato un suo nebbiolo 2019 altrettanto buono, ma qualche anno a riposo gli danno due marce in più
Chapeau!
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda emmerre » 04 dic 2021 15:07

Chateau Lanessan 2018
Curioso di avere un riscontro sull'annata, ho aperto questo Haut-Medoc non classificato e devo dire niente male. Il frutto è scuro e sufficientemente profondo e anche i sentori di vaniglia e tostatura, al primo impatto un po' troppo marcati, rientrano in fretta con l'aerazione. Nel bicchiere escono anzi note più fresche, floreali, e i tannini sono lì ma senza eccessive ruvidezze. Non c'è niente che vada per conto suo e tutto sommato il vino è godibile già da ora. Preso a poco più di 15 euro anche il rapporto qualità /prezzo mi sembra buono.
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda emmerre » 05 dic 2021 16:55

Lopez de Heredia Vina Cubillo 2012
Frutto scuro, vaniglia, cocco, caramello. Bocca sempre piuttosto tesa ma con più polpa rispetto all'ultimo assaggio (più o meno un anno fa). Dato anche il naso più legnoso direi un po' di variabilità tra le bottiglie. Comunque buono
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda L_Andrea » 05 dic 2021 19:35

Nebbiolo Spetacol 2020 Renato Fenocchio: con uve provenienti da vigneti destinati alla produzione di Barbaresco ma fanno solo affinamento in acciaio.
Come mi hanno detto i produttori a loro piacciono vini con grande bevibilità, bhe il loro Nebbiolo è un inno alla beva facile; fresco, di colore granato scarico, al naso sentori di frutti rossi e in bocca quei tannini levigati che ti fanno versare un bicchiere via l'altro senza farti sentire i 14,5°.

Piaciuto parecchio e non vedo l ora di provare quella piccola chicca che è il 1958 ( particolare sottotipo di nebbiolo proveniente dalle loro vigne a Starderi)
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supersonic76
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda supersonic76 » 05 dic 2021 20:16

L_Andrea ha scritto:non vedo l ora di provare quella piccola chicca che è il 1958 ( particolare sottotipo di nebbiolo proveniente dalle loro vigne a Starderi)


Bevuto la settimana scorsa.Sconvolgente
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda L_Andrea » 05 dic 2021 21:18

Bevuto la settimana scorsa.Sconvolgente[/quote]

Già dal microassaggio fatto in cantina da loro mi aveva colpito per il colore, che è atipico per un nebbiolo, poi naso e bocca mi avevano già conquistato. Cercherò di fargli vedere il nuovo anno ma sarà dura :mrgreen:
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Alberto
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Alberto » 06 dic 2021 11:03

Al_berto ha scritto:Aspetto con ansia la prossima creatura di Sergio che a febbraio vedrà la luce.

Caspita!!! Sergio diventa di nuovo papà?!? Quando si dice: galletto vecchio... :D

O è un vino nuovo? :oops: :lol: :mrgreen:

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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Ludi » 06 dic 2021 11:55

Bea, Arboreus 2008: la maestria di Giampiero si conferma sempre. E' raro trovare un macerato di questa eleganza, specie al centro Italia e spece con un vitigno come il Trebbiano Spoletino, che di per sé tende all'opulenza; opulenza che certamente qui c'è (netta la frutta tropicale) ma è addomesticata da una trama tannico-acida finissima. Chapeau.
Dom. Roches Neuves, Saumur Champigny Franc de Pied 2011: anche in questo caso l'eleganza è la cifra stilistica. Il frutto (cassis, mora) è in bella evidenza, la speziatura da terziarizzazione appena accennata, la bevibilità assoluta.
La Palazzola, Grande Cuvée 2013: forse il più abbordabile dei metodo ancestrale di Grilli, riesce a coniugare un dosaggio non basso con una ottima scioltezza e complessità.
Sartarelli, Balciana 2008: era un po' che non lo bevevo, memore di assaggi stancanti. Mi sono ricreduto: naso da Pinot Gris alsaziano, ricco ma affascinante, e bocca glicerica nella quale l'ammandorlato del vitigno riesce a non dar fastidio. Alcol ottimamente gestito.
Cervaro della Sala 2005: evolutissimo, sin dal colore ambrato che fa pensare ad un macerato. In realtà è tutt'altro che andato, ma ha seguito un percorso tutto suo, nel quale nespola e papaja si sposano a sensazioni fungine.
I Vigneri, Vinupetra 2002: sono stato messo in minoranza nel giudicarlo un vino della madonna, di straordinario fascino terziario ma al tempo stesso di frutto ancora vivido e croccante. Si sentono molto le uve francise (all'inizio avevo pensato ad un taglio bordolese). Per me vino del weekend.
Bouchard, Meursault Charmes 1998: assolutamente perfetto, ottimamente preservatosi, da manuale nel richiamare potenza e classe del Meursault. Pagato 35 €; chi trovasse un bianco italiano all'altezza in quella fascia di prezzo faccia un fischio...
Oddero, Barolo Villero 2013: cupo, severo, con note empireumatiche dominanti. Buono, affascinante, ma dov'è la suadenza del Villero?
Giacomo Fenocchio, Barolo Villero 2013: eccola qui! C'è il frutto, la rosa macerata, il boudoir, le spezie più fini. Un gran vino.
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda ale1984 » 06 dic 2021 11:55

Rainoldi - Crespino 2016

Interpretazione turbomodernista del nebbiolo valligiano, con un piccolo saldo di Merlot per non farsi mancare nulla.
Ce n’era davvero bisogno?
Meh.

(per inciso, il resto della linea mi piace parecchio…)
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda giodiui » 06 dic 2021 19:51

L_Andrea ha scritto:Nebbiolo Spetacol 2020 Renato Fenocchio: con uve provenienti da vigneti destinati alla produzione di Barbaresco ma fanno solo affinamento in acciaio.
Come mi hanno detto i produttori a loro piacciono vini con grande bevibilità, bhe il loro Nebbiolo è un inno alla beva facile; fresco, di colore granato scarico, al naso sentori di frutti rossi e in bocca quei tannini levigati che ti fanno versare un bicchiere via l'altro senza farti sentire i 14,5°.

Piaciuto parecchio e non vedo l ora di provare quella piccola chicca che è il 1958 ( particolare sottotipo di nebbiolo proveniente dalle loro vigne a Starderi)


Bevuto anch'io ieri, però annata 2019. Piacevole senza dubbio, però tanta rotondità in bocca che non è proprio quello che cerco nel nebbiolo. Tannino al mio palato non pervenuto. Poi i gusti sono gusti.
Invece Barbaresco Cantina del Pino 2013 grande classicità, naso di frutti rossi, tannino presente ma levigato, minerale e sapido, piaciuto molto.
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda L_Andrea » 06 dic 2021 20:54

Bevuto anch'io ieri, però annata 2019. Piacevole senza dubbio, però tanta rotondità in bocca che non è proprio quello che cerco nel nebbiolo. Tannino al mio palato non pervenuto. Poi i gusti sono gusti.
Invece Barbaresco Cantina del Pino 2013 grande classicità, naso di frutti rossi, tannino presente ma levigato, minerale e sapido, piaciuto molto.[/quote]

Ho ricontrollato ed è la stessa annata tua 2019.
Rispecchia un po' qual è la filosofia di Renato e Milva, vini piacevoli subito. Chiedendo un po' a loro quando bere i loro vini compresi i barbaresco tendono a consigliarli da bere giovani (2 3 anni dalla uscita).
Non si capacitavano perché i loro clienti svizzeri cerchino di berli a 15 anni dalla vendemmia...
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda zampaflex » 07 dic 2021 15:34

L_Andrea ha scritto:Bevuto anch'io ieri, però annata 2019. Piacevole senza dubbio, però tanta rotondità in bocca che non è proprio quello che cerco nel nebbiolo. Tannino al mio palato non pervenuto. Poi i gusti sono gusti.
Invece Barbaresco Cantina del Pino 2013 grande classicità, naso di frutti rossi, tannino presente ma levigato, minerale e sapido, piaciuto molto.


Ho ricontrollato ed è la stessa annata tua 2019.
Rispecchia un po' qual è la filosofia di Renato e Milva, vini piacevoli subito. Chiedendo un po' a loro quando bere i loro vini compresi i barbaresco tendono a consigliarli da bere giovani (2 3 anni dalla uscita).
Non si capacitavano perché i loro clienti svizzeri cerchino di berli a 15 anni dalla vendemmia...[/quote]

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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda eno » 07 dic 2021 15:39

Ludi ha scritto:Bea, Arboreus 2008: la maestria di Giampiero si conferma sempre. E' raro trovare un macerato di questa eleganza, specie al centro Italia e spece con un vitigno come il Trebbiano Spoletino, che di per sé tende all'opulenza; opulenza che certamente qui c'è (netta la frutta tropicale) ma è addomesticata da una trama tannico-acida finissima. Chapeau.
Dom. Roches Neuves, Saumur Champigny Franc de Pied 2011: anche in questo caso l'eleganza è la cifra stilistica. Il frutto (cassis, mora) è in bella evidenza, la speziatura da terziarizzazione appena accennata, la bevibilità assoluta.
La Palazzola, Grande Cuvée 2013: forse il più abbordabile dei metodo ancestrale di Grilli, riesce a coniugare un dosaggio non basso con una ottima scioltezza e complessità.
Sartarelli, Balciana 2008: era un po' che non lo bevevo, memore di assaggi stancanti. Mi sono ricreduto: naso da Pinot Gris alsaziano, ricco ma affascinante, e bocca glicerica nella quale l'ammandorlato del vitigno riesce a non dar fastidio. Alcol ottimamente gestito.
Cervaro della Sala 2005: evolutissimo, sin dal colore ambrato che fa pensare ad un macerato. In realtà è tutt'altro che andato, ma ha seguito un percorso tutto suo, nel quale nespola e papaja si sposano a sensazioni fungine.
I Vigneri, Vinupetra 2002: sono stato messo in minoranza nel giudicarlo un vino della madonna, di straordinario fascino terziario ma al tempo stesso di frutto ancora vivido e croccante. Si sentono molto le uve francise (all'inizio avevo pensato ad un taglio bordolese). Per me vino del weekend.
Bouchard, Meursault Charmes 1998: assolutamente perfetto, ottimamente preservatosi, da manuale nel richiamare potenza e classe del Meursault. Pagato 35 €; chi trovasse un bianco italiano all'altezza in quella fascia di prezzo faccia un fischio...
Oddero, Barolo Villero 2013: cupo, severo, con note empireumatiche dominanti. Buono, affascinante, ma dov'è la suadenza del Villero?
Giacomo Fenocchio, Barolo Villero 2013: eccola qui! C'è il frutto, la rosa macerata, il boudoir, le spezie più fini. Un gran vino.


Non capisco perche’ Bouchard venga quasi schifato… vini ben fatti, con qualche eccellenza, longevi…
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda zampaflex » 07 dic 2021 15:43

Villa Dora - Lachryma Christi Vigna del Vulcano 2002

Trovato su scaffale da uscita recente dalla cantina, a prezzo non economico ma la curiosità è prevalsa. Buono, dall'evoluzione esemplare anche se col tappo che stava per lasciarci le penne e quindi un po' ossidato, ma poco. Però il prezzo non è valso il tentativo. Certo che se un "vinello" è arrivato alla maggiore età in questo stato, male non deve essere.

:D :D :D ++

La Poderina - BdM 2013

Qui invece il prezzo è amico rispetto al contenuto. Tabacco, kirsch, balsamico, forte spina dorsale acida che garantisce ancora margini di invecchiamento sereni, ma soprattutto mi ha stupito la tenuta all'aria (bottiglia finita in tre giorni), con l'ultimo sorso migliore del primo, più integrato, ancora integro.

:D :D :D :) ++
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda gianni femminella » 07 dic 2021 17:34

zampaflex ha scritto:Villa Dora - Lachryma Christi Vigna del Vulcano 2002

Trovato su scaffale da uscita recente dalla cantina, a prezzo non economico ma la curiosità è prevalsa. Buono, dall'evoluzione esemplare anche se col tappo che stava per lasciarci le penne e quindi un po' ossidato, ma poco. Però il prezzo non è valso il tentativo. Certo che se un "vinello" è arrivato alla maggiore età in questo stato, male non deve essere.

:D :D :D ++



Mi faccio testimonial (in che mani sono finiti? :mrgreen:) dei vini del Vesuvio. Penso che possa invecchiare bene, ma una 2002 era prevedibile che fosse ossidata, se ti capita riassaggiala in più tenera età. Per quanto riguarda il costo dipende, c'è anche chi la vende a prezzi ragionevoli.
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda piergi » 07 dic 2021 17:55

gianni femminella ha scritto:
zampaflex ha scritto:Villa Dora - Lachryma Christi Vigna del Vulcano 2002

Trovato su scaffale da uscita recente dalla cantina, a prezzo non economico ma la curiosità è prevalsa. Buono, dall'evoluzione esemplare anche se col tappo che stava per lasciarci le penne e quindi un po' ossidato, ma poco. Però il prezzo non è valso il tentativo. Certo che se un "vinello" è arrivato alla maggiore età in questo stato, male non deve essere.

:D :D :D ++



Mi faccio testimonial (in che mani sono finiti? :mrgreen:) dei vini del Vesuvio. Penso che possa invecchiare bene, ma una 2002 era prevedibile che fosse ossidata, se ti capita riassaggiala in più tenera età. Per quanto riguarda il costo dipende, c'è anche chi la vende a prezzi ragionevoli.

La 2002 sconta un po' di variabilità, ma se trovata in forma è una bottiglia meravigliosa. Altrettanto buona è la 2005, fra le "anzianotte".
Gianni chi le vende a prezzi ragionevoli? :D
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda L_Andrea » 07 dic 2021 19:02

Ossignùr! :roll:[/quote]
Lo stupore è per i clienti svizzeri o per il fatto che consigliano di berli entro 5 anni?
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda zampaflex » 07 dic 2021 19:41

L_Andrea ha scritto:Ossignùr! :roll:

Lo stupore è per i clienti svizzeri o per il fatto che consigliano di berli entro 5 anni?[/quote]
La seconda. Hai un vitigno che dà vini di grande longevità, e vendi volontariamente dei succhini?
La trovo una cosa un filo svilente.
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda supersonic76 » 07 dic 2021 20:37

zampaflex ha scritto:La seconda. Hai un vitigno che dà vini di grande longevità, e vendi volontariamente dei succhini?
La trovo una cosa un filo svilente.


Non sono affatto dei succhini.
Sono semplicemente dei vini di immediata piacevolezza.
Il ché non esclude affatto che, non tra 100, ma magari tra 3-5 anni siano ancora meglio
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda docfa0332 » 07 dic 2021 21:26

Rosso di Montalcino Fattoi 2018
Bella bt ..prezzo corretto... bella espressione del territorio di Montalcino..parte austero e si apre pian piano ad un bel frutto rosso con bocca piena e persistente. Alcol ben integrato
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Re: Le bevute di DICEMBRE

Messaggioda Nebbiolino » 07 dic 2021 23:12

supersonic76 ha scritto:
zampaflex ha scritto:La seconda. Hai un vitigno che dà vini di grande longevità, e vendi volontariamente dei succhini?
La trovo una cosa un filo svilente.


Non sono affatto dei succhini.
Sono semplicemente dei vini di immediata piacevolezza.
Il ché non esclude affatto che, non tra 100, ma magari tra 3-5 anni siano ancora meglio


Boh.
Però sono perplesso pure io. Sposo quanto scrivi se parliamo di un langhe nebbiolo.
Su di un Barbaresco, mica tanto.
Il clima (e la mano di tanti produttori) è cambiato, oggi in media abbiamo vini, in langa, mediamente più pronti e godibili rispetto un tempo. D’accordo. Ma al netto di questo, in gioventù da un Barbaresco o da un Barolo mi aspetto comunque tannini ben presenti e acidità da vendere.
Un Barbaresco che non ha alcun bisogno di invecchiare qualche anno e che si presenta già pienamente pronto alla beva, qualche perplessità come detto me la lascia.

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