danguard ha scritto:in Friuli?
Antico Broilo
Per la curiosità , san laurins che fa una malvasia rifermentata in bt....non garantisco sulla qualità odierna, son partiti 5 o 6 anni fa con l'esperimento
danguard ha scritto:in Friuli?
gpetrus ha scritto:danguard ha scritto:in Friuli?
Antico Broilo
Per la curiosità , san laurins che fa una malvasia rifermentata in bt....non garantisco sulla qualità odierna, son partiti 5 o 6 anni fa con l'esperimento
Ludi ha scritto:Veloci impressioni degli assaggi di ieri (in una bolgia infernale, specie la mattina).
Grande delusione Ar.Pe.Pe: a parte l'Ultimi Raggi, ho trovato i vini chiusi e parecchio inespressivi, con prezzi che iniziano ad essere poco giustificati.
Dornach Patric Uccelli molto ni, vini nei quali, al di là della stranezza degli incroci (il Cabernet Blanc mi mancava) mi sembrano più esercizi di stile che altro.
zampaflex ha scritto:
ArPePe aveva i cru 2013 o le riserve "minori"? I primi li ho provati due anni fa e avevo avuto la stessa impressione, poca espressività, il che è strano pensando al passato. E i prezzi sono cresciuti, a livello di un Barolo di ottimo livello. Non va bene.
C'era Terrazzi Alti? Quello si, che ti avrebbe fatto provare una signora Chiavennasca.
Degli ultimi vini di Uccelli mi ha parlato male perfino un mio amico produttore che lo stimava, era perplesso. Ennesimo esempio di tentativi individualistici ad minchiam, invece di seguire la retta via della comune massa.
Ludi ha scritto: Terrazze Alte non l'ho visto, ma c'era ressa al banco e poche possibilità di districarsi.
Ludi ha scritto:Veloci impressioni degli assaggi di ieri (in una bolgia infernale, specie la mattina).
Interessantissimi i vini da vitigni "scomparsi" di Palazzo Tronconi, nei quali inutilmente si cerca di rintracciare simiglianze con uve più note.
Grande delusione Ar.Pe.Pe: a parte l'Ultimi Raggi, ho trovato i vini chiusi e parecchio inespressivi, con prezzi che iniziano ad essere poco giustificati. Molto meglio Sandro Fey, che gestisce al meglio la suadenza della Chiavennasca.
Sempre interessantissimo provare i vari cru di Dolceacqua di Maccario Dringerberg, tutti diversissimi, con il Posaù e il Clivi che per me avevano una marcia in più.
Molto buoni i Brunello di Sanlorenzo, ma i prezzi sono davvero un po' scoraggianti.
La gamma dei Ciliegiolo di Leonardo Bussoletti conferma anno dopo anno come possa essere declinato questo vitigno; il Ramici continua a pinoteggiare alla grande.
Cataldo Calabretta fa sempre un gran rosato, mentre gli altri Cirò mi hanno convinto meno; scostante l'addetta al banco, unica a dirci che per il Covid era "vietato" sputare (vorrei capire come si fa a degustare un centinaio di vini in una giornata bevendo tutto...).
Dornach Patric Uccelli molto ni, vini nei quali, al di là della stranezza degli incroci (il Cabernet Blanc mi mancava) mi sembrano più esercizi di stile che altro.
Sara&Sara fa dei vini dolci fantastici. Verduzzo e Picolit tra i miglior assaggi nella tipologia.
Francesco Brigatti mi ha incantato sia con il Motfrei che con il Ghemme, deliziosi da perderci la testa.
Interessanti i Cannonau da vecchissime vigne di Cadinu, ma i prezzi sono anche qui scoraggianti.
Poi le garanzie: Bruna, con il base 2014 che rieslingheggia e U' Baccan 2018 sempre in gran spolvero; Elena Fucci, con un delizioso Titolo (meno convincente la versione in anfora, chiusa e tetragona); Pieropan, con il solito La Rocca; Montevetrano, con la 2008 in degustazione a far capire come sa invecchiare bene.
andrea ha scritto:Io di Arpepe ho assaggiato solo il rosso base ed il Grumello Sant'Antonio e mi sono piaciuti molto, anche se condivido il discorso prezzi eccessivi.
sono d'accordo che le riserve a 60 euro non hanno quello stacco qualitativo che ti aspetteresti da un raddoppio del prezzo rispetto ai cru non riserva, tuttavia Il Sassella Stella Retica 2017 a 30 euro secondo me ci sta, ed è un bel vino (infatti l'ho comprato). Concordo però che il livello generale della linea di Arpepe, almeno quest'anno, non fosse eccezionale, almeno per il momento (credo però che le riserve 2013 possano migliorare parecchio con un po' in cantina, anche se al momento le ho trovate un po' algide).zampaflex ha scritto:andrea ha scritto:Io di Arpepe ho assaggiato solo il rosso base ed il Grumello Sant'Antonio e mi sono piaciuti molto, anche se condivido il discorso prezzi eccessivi.
...60 euro, li mortacci...
steeve6 ha scritto:piccole impressioni
come già scritto sopra, bene Pomona e i Fabbri, piuttosto deludente, invece Istine.
Solita garanzia Cà la Bionda con Amarone (Vigneti di Ravazzol) davvero eccezionale che personalmente sbaraglia anche quello di zyme, forse, più blasonato e conosciuto per i tanti presenti della giornata di sabato. Una bella scoperta ,per il mio gusto ignorante (Franco non linciarmi ), è stata il ripasso di Cà dei Maghi.
Un grazie particolare a Franco per il consiglio de Il Mottolo : vini eccezionali e fidanzata commossa da cotanta bontà " a meno di un pacchetto di sigarette" cit. (il base, poi a crescere, ma sempre e comunque più che accessibili).
provato qualche Franciacorta, tutti senza emozioni. unica bolla semi interessante Torre degli Alberi, anche se resta il fatto che 25 Euro per un oltrepo pavese non sono pochi pochi.
Della mia terra : certezze Lusenti e La Tosa, un bel gutturnio dell'Uccellaia molto gastronomico e una bella scoperta Vitivinicola Valla con un ortrugo macerato un giorno e un notte che porterebbe credo chiunque all'alcolismo e una barbera di buon livello.
Piemonte : che dire..bah nessuna emozione profonda. Provati Anna Maria Abbona, Francesco Sobrero, Fratelli Aimasso e Crissante Alessandria. su 12 etichette bevute, degni di nota il Parussi 17 di Sobrero, uno di Alessandria che penso fosse il 2011 e uno di Aimasso; il resto non del tutto convincente, nonostante fossero vini ben fatti (ah, si parla cmq di bottiglie che vanno da un trentello in su). Filo conduttore di tutti ruvidezza e austerità.
Carmignano di Terre a mano effettivamente valido, ma forse ho preferito il bianco, anche si il prezzo mi ha fatto desistere dall'acquisto (del bianco).
un buon prosecco di Follador un gran bel pinot italico di Maso cantanghel
steeve6 ha scritto:piccole impressioni
Il Mottolo : vini eccezionali e fidanzata commossa da cotanta bontà " a meno di un pacchetto di sigarette" cit. (il base, poi a crescere, ma sempre e comunque più che accessibili)
un gran bel pinot italico di Maso cantanghel
littlewood ha scritto:steeve6 ha scritto:Il ripasso nn esiste....
zampaflex ha scritto:steeve6 ha scritto:piccole impressioni
Il Mottolo : vini eccezionali e fidanzata commossa da cotanta bontà " a meno di un pacchetto di sigarette" cit. (il base, poi a crescere, ma sempre e comunque più che accessibili)
un gran bel pinot italico di Maso cantanghel
Per Il Mottolo citofonare Sergio "eno"
Di Maso Cantanghel ve lo dissi in tutte le salse, per me é sul podio nostrano.
steeve6 ha scritto:littlewood ha scritto:steeve6 ha scritto:Il ripasso nn esiste....
He.. Sulla bottiglia c è scritto valpolicella ripasso classico superiore.. A questo punto, ammetto la mia ignoranza e chiedo qual é il nome corretto con cui chiamarlo
andrea ha scritto:steeve6 ha scritto:littlewood ha scritto:steeve6 ha scritto:Il ripasso nn esiste....
He.. Sulla bottiglia c è scritto valpolicella ripasso classico superiore.. A questo punto, ammetto la mia ignoranza e chiedo qual é il nome corretto con cui chiamarlo
Ma non dar retta a Franco! Lui ha il dente avvelenato con il ripasso!
Che poi sia una tipologia noiosa, che pochissimi produttori riescono a realizzare in maniera valida, è vero.
Kalosartipos ha scritto:Ludi ha scritto: Terrazze Alte non l'ho visto, ma c'era ressa al banco e poche possibilità di districarsi.
Ahem.. lapsus.. TERRAZZI ALTI è un bravo produttore, non un cru di AR.PE.PE.
littlewood ha scritto:steeve6 ha scritto:piccole impressioni
come già scritto sopra, bene Pomona e i Fabbri, piuttosto deludente, invece Istine.
Solita garanzia Cà la Bionda con Amarone (Vigneti di Ravazzol) davvero eccezionale che personalmente sbaraglia anche quello di zyme, forse, più blasonato e conosciuto per i tanti presenti della giornata di sabato. Una bella scoperta ,per il mio gusto ignorante (Franco non linciarmi ), è stata il ripasso di Cà dei Maghi.
Un grazie particolare a Franco per il consiglio de Il Mottolo : vini eccezionali e fidanzata commossa da cotanta bontà " a meno di un pacchetto di sigarette" cit. (il base, poi a crescere, ma sempre e comunque più che accessibili).
provato qualche Franciacorta, tutti senza emozioni. unica bolla semi interessante Torre degli Alberi, anche se resta il fatto che 25 Euro per un oltrepo pavese non sono pochi pochi.
Della mia terra : certezze Lusenti e La Tosa, un bel gutturnio dell'Uccellaia molto gastronomico e una bella scoperta Vitivinicola Valla con un ortrugo macerato un giorno e un notte che porterebbe credo chiunque all'alcolismo e una barbera di buon livello.
Piemonte : che dire..bah nessuna emozione profonda. Provati Anna Maria Abbona, Francesco Sobrero, Fratelli Aimasso e Crissante Alessandria. su 12 etichette bevute, degni di nota il Parussi 17 di Sobrero, uno di Alessandria che penso fosse il 2011 e uno di Aimasso; il resto non del tutto convincente, nonostante fossero vini ben fatti (ah, si parla cmq di bottiglie che vanno da un trentello in su). Filo conduttore di tutti ruvidezza e austerità.
Carmignano di Terre a mano effettivamente valido, ma forse ho preferito il bianco, anche si il prezzo mi ha fatto desistere dall'acquisto (del bianco).
un buon prosecco di Follador un gran bel pinot italico di Maso cantanghel
Il ripasso nn esiste....
connis ha scritto:littlewood ha scritto:steeve6 ha scritto:piccole impressioni
come già scritto sopra, bene Pomona e i Fabbri, piuttosto deludente, invece Istine.
Solita garanzia Cà la Bionda con Amarone (Vigneti di Ravazzol) davvero eccezionale che personalmente sbaraglia anche quello di zyme, forse, più blasonato e conosciuto per i tanti presenti della giornata di sabato. Una bella scoperta ,per il mio gusto ignorante (Franco non linciarmi ), è stata il ripasso di Cà dei Maghi.
Un grazie particolare a Franco per il consiglio de Il Mottolo : vini eccezionali e fidanzata commossa da cotanta bontà " a meno di un pacchetto di sigarette" cit. (il base, poi a crescere, ma sempre e comunque più che accessibili).
provato qualche Franciacorta, tutti senza emozioni. unica bolla semi interessante Torre degli Alberi, anche se resta il fatto che 25 Euro per un oltrepo pavese non sono pochi pochi.
Della mia terra : certezze Lusenti e La Tosa, un bel gutturnio dell'Uccellaia molto gastronomico e una bella scoperta Vitivinicola Valla con un ortrugo macerato un giorno e un notte che porterebbe credo chiunque all'alcolismo e una barbera di buon livello.
Piemonte : che dire..bah nessuna emozione profonda. Provati Anna Maria Abbona, Francesco Sobrero, Fratelli Aimasso e Crissante Alessandria. su 12 etichette bevute, degni di nota il Parussi 17 di Sobrero, uno di Alessandria che penso fosse il 2011 e uno di Aimasso; il resto non del tutto convincente, nonostante fossero vini ben fatti (ah, si parla cmq di bottiglie che vanno da un trentello in su). Filo conduttore di tutti ruvidezza e austerità.
Carmignano di Terre a mano effettivamente valido, ma forse ho preferito il bianco, anche si il prezzo mi ha fatto desistere dall'acquisto (del bianco).
un buon prosecco di Follador un gran bel pinot italico di Maso cantanghel
Il ripasso nn esiste....
Ho aperto stasera il tuo Valpolicella classico...
Vino con equilibrio pulizia e freschezza invidiabile...bravo!!!