Novembre bevute da paura

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Ziliovino
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Ziliovino » 10 nov 2021 16:32

zampaflex ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Toscana Masseto 2009 - Tenuta dell'Ornellaia. ... tra effluvi fruttati e di cioccolati e cacao vari, ... Miglior merlot italico? Per me è un si.


Questi però sono segni di élévage invasivo, che per me è uno dei limiti di questo vino.

Ziliovino ha scritto:Friuli Colli Orientali Merlot Buri - Miani.


Annata?


beh, per me dipende tutto da come sono declinati, in quella bottiglia il naso era cesellato ed elegante. ma capisco siano punti di vista...


Buri 2009, mi è sfuggito.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda gmi1 » 10 nov 2021 18:06

vinogodi ha scritto:
gmi1 ha scritto:
Ludi ha scritto:Cavicchioli, Vigna del Cristo 2020: una delizia assoluta, con le sue note di fragolina schiacciata e rosa canina. Davvero irresistibile, da berne senza ritegno.
Monte delle Vigne, Lambrusco di Parma rifermentato in bottiglia 2019: questo invece mi è piaciuto assai poco. Animale sino a diventare sgraziato, ingombrante e stancante.
Chiarli, Lambrusco del Fondatore 2020: ottimo, un filino più rustico rispetto a Vigna del Cristo, ma con il carrello di bolliti del Canossa a Reggio Emilia fa la sua figura.


che bello vedere questi riscontri sul Lambrusco, il Maestri (immagino che il Monte delle Vigne sia principalmente con questa uva) in confronto al Sorbara non puó assolutamente competere, poi i terreni fra Secchia e Panaro fanno una ulteriore differenza :lol:

Pure io preferisco i Sorbara , ma i Lambrusco più emozionali in circolazione non sono Sorbara ( Gran Concerto e millesimato 10 anni sui lieviti Lini 910)

qua peró Marco entriamo nel campo dei metodo classico, prima si parlava di rifermentati (2) e un Martinotti...
sono pienamente d'accordo con te che il Salamino di Santa Croce sia potenzialmente il Lambrusco piú emozionale, soprattutto per le diverse grandi riuscite dei millesimati di Lini.
non per nulla mi stanno appassionando sempre piú alcuni prodotti di Gianluca (Bergianti) sempre con l'uva Salamino, peró prima di dichiarare la vittoria di questo Lambrusco vorrei aspettare ancora, sul Sorbara in grande spolvero si stanno affacciando altri produttori, non ultima la Silvia Zucchi... a proposito, ne approfitto per farle gli auguri qua, visto che fra un paio di settimane diventerá mamma...
a sostegno di quanto detto sul Sorbara, riporto anche l'emozione di un Rosso 2001 di Bellei, fatto da un giovane Christian a pochi anni dalla morte del papá, ebbene l'ho bevuto 3-4 anni fa e mi fece una grande impressione e mi emozionó, nonostante non fosse esente dai segni del tempo....
concludo facendo ulteriori auguri a Christian Bellei, che a sua volta diventerá papá fra un paio di settimane, lui e la Silvia si candidano alla coppia piú bella del Lambrusco di Sorbara :lol:
Langa&Roero
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Langa&Roero » 12 nov 2021 14:48

Ferdinando Principiano: Barolo del Comune di Serralunga 2017: bevuto alla cieca, naso esplosivo (volatile altina), non pulitissimo ma tendenzialmente piacevole, piccoli frutti rossi, leggera parte vegetale; in bocca no comment, no tannino, no struttura, no Serralunga (sia al naso che in bocca tbh), 13.5 gradi (…). Vino modaiolo ma non rappresentativo di un territorio. Piaciuto? Se devo berlo con gli amici assolutamente si, ma this is not Barolo.
Max1991
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Max1991 » 12 nov 2021 14:59

Langa&Roero ha scritto:Ferdinando Principiano: Barolo del Comune di Serralunga 2017: bevuto alla cieca, naso esplosivo (volatile altina), non pulitissimo ma tendenzialmente piacevole, piccoli frutti rossi, leggera parte vegetale; in bocca no comment, no tannino, no struttura, no Serralunga (sia al naso che in bocca tbh), 13.5 gradi (…). Vino modaiolo ma non rappresentativo di un territorio. Piaciuto? Se devo berlo con gli amici assolutamente si, ma this is not Barolo.


Ah si? A me la 2016 non era dispiaciuta affatto.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Langa&Roero » 12 nov 2021 15:18

Max1991 ha scritto:
Langa&Roero ha scritto:Ferdinando Principiano: Barolo del Comune di Serralunga 2017: bevuto alla cieca, naso esplosivo (volatile altina), non pulitissimo ma tendenzialmente piacevole, piccoli frutti rossi, leggera parte vegetale; in bocca no comment, no tannino, no struttura, no Serralunga (sia al naso che in bocca tbh), 13.5 gradi (…). Vino modaiolo ma non rappresentativo di un territorio. Piaciuto? Se devo berlo con gli amici assolutamente si, ma this is not Barolo.


Ah si? A me la 2016 non era dispiaciuta affatto.


No ma non si può definire cattivo, ma non rappresentativo di annata e territorio a mio avviso.
Nexus1990
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Nexus1990 » 12 nov 2021 15:22

Sabato scorso degustazione di Taurasi al ristorante di amici, con menù dedicato:
Prima batteria:
Terredora Fatica Contadina 2008 ***1/2-
Austero, profondo, liquirizia, tabacco molto riconoscibile e qualche deriva animalesca. Bocca ugualmente austera, acida e con finale vagamente amaricante. Sicuramente affascinante per lo stile tradizionalista, certo non precisissimo.
Colli di Castelfranci Alta Valle Riserva 2008 ****
Al naso note alcune note di radice, anche qui liquirizia ma un bel frutto che tradisce una gioventù estrema. Bocca con importantissima spinta minerale, freschissima, anche agrumosa nel finale, si sorseggia con immenso piacere. Tannini fitti e precisissimi, molto piacevoli. Vino per persone a cui piace bere, bocca NETTAMENTE sopra il naso.
Terra di Lavoro Galardi 2009 ***1/2
Cioccolata, china, frutto bello succoso, col tempo una nota evolutiva. Bocca bella scura (ma non pesante) con tannini piuttosto morbidi, finale leggermente terroso. Vino molto gastronomico e goloso.
Seconda Batteria:
Molettieri Cinque Querce Riserva 2008 ****++
Inizia su frutti di bosco mirabolanti, dolci ma freschissimi. In bocca è un’esplosione di sapiditá accompagnata da una dolcezza di frutto vibrante. Col tempo esce la menta e una natura balsamica molto accentuata, infine un chiodo di garofano appena accennato. Vino letteralmente magistrale, grandissima riuscita.
Perillo Riserva 2008 ****-
Per la serie “Brutti, Sporchi e Cattivi”. Parte puzzolente, schivo, poi si apre su tante spezie: pepe nero, noce moscata, un tocco di rosmarino. Bocca importante e avvolgente ma agile con l’agrume essiccato e con tannini molto belli. Persistenza lunghissima. In prospettiva forse il migliore, oggi paga una chiusura eccessiva ma è comuqnue una grande bevuta.
Degustazione che ha confermato come, a mio parere, restando sotto i 40 a bottiglia in Italia è molto difficile battere i Taurasi giusti. Impressionante in particolare la tenuta di questi vini, tutti trovati in parabola nettamente ascendente.
Ultima modifica di Nexus1990 il 12 nov 2021 15:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Guido_88 » 12 nov 2021 15:27

Max1991 ha scritto:
Langa&Roero ha scritto:Ferdinando Principiano: Barolo del Comune di Serralunga 2017: bevuto alla cieca, naso esplosivo (volatile altina), non pulitissimo ma tendenzialmente piacevole, piccoli frutti rossi, leggera parte vegetale; in bocca no comment, no tannino, no struttura, no Serralunga (sia al naso che in bocca tbh), 13.5 gradi (…). Vino modaiolo ma non rappresentativo di un territorio. Piaciuto? Se devo berlo con gli amici assolutamente si, ma this is not Barolo.


Ah si? A me la 2016 non era dispiaciuta affatto.


Per trovare un Barolo 2016 secondo me bisogna impegnarsi bene :mrgreen:
Max1991
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Max1991 » 12 nov 2021 15:41

Guido_88 ha scritto:
Max1991 ha scritto:
Langa&Roero ha scritto:Ferdinando Principiano: Barolo del Comune di Serralunga 2017: bevuto alla cieca, naso esplosivo (volatile altina), non pulitissimo ma tendenzialmente piacevole, piccoli frutti rossi, leggera parte vegetale; in bocca no comment, no tannino, no struttura, no Serralunga (sia al naso che in bocca tbh), 13.5 gradi (…). Vino modaiolo ma non rappresentativo di un territorio. Piaciuto? Se devo berlo con gli amici assolutamente si, ma this is not Barolo.


Ah si? A me la 2016 non era dispiaciuta affatto.


Per trovare un Barolo 2016 secondo me bisogna impegnarsi bene :mrgreen:


Per trovare un Barolo 2016 (fatto male) secondo me bisogna impegnarsi bene :mrgreen:

Credo fosse questo il senso. Concordo :lol:
Guido_88
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Guido_88 » 13 nov 2021 09:55

De Sousa BdB reserve
Definirei De Sousa un asino, dopo aver bevuto questa bottiglia.
Perché con assemblaggio da 4 grand cru, questo BdB, sboccatura gennaio 2020, è soltanto così così
Complesso così così, beva così così, naso così così
Rimandato a settembre
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda teo777full » 13 nov 2021 10:24

Guido_88 ha scritto:De Sousa BdB reserve
Definirei De Sousa un asino, dopo aver bevuto questa bottiglia.
Perché con assemblaggio da 4 grand cru, questo BdB, sboccatura gennaio 2020, è soltanto così così
Complesso così così, beva così così, naso così così
Rimandato a settembre


È un tuo giudizio :roll: … verso uno dei piú grandi biodinamici della denominazione (inteso come produttore, non l’etichetta in se).
Gavedano82
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Gavedano82 » 13 nov 2021 17:34

[quoteDe Sousa BdB reserve
Definirei De Sousa un asino, dopo aver bevuto questa bottiglia.
Perché con assemblaggio da 4 grand cru, questo BdB, sboccatura gennaio 2020, è soltanto così così
Complesso così così, beva così così, naso così così
Rimandato a settembre [/quote]


Concordo, da amante di De Sousa, prendo in considerazione dalla Cuvee 3A in su', in particolare La Cuvee de Caudalies (imho). Sotto, bevo meglio allo stesso prezzo, anche meno.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda gianni femminella » 13 nov 2021 21:24

Rossoviola 2014 Cantine Viola
Da uve magliocco, gradi 12,5. Immediata nota di cuoio che fa pensare al tempranillo. Segue una speziatura variegata e freschezza pronunciata. Giocato su una verticalità nordica che non fa pensare minimamente al sud. Peccato che poi ci senta un legno un po' invadente, o almeno così mi pare, che ridimensiona un quadro che si sviluppa in maniera interessante. Il corpo è più di eleganza che di forza. Ancora tannico e probabilmente con un futuro davanti.

Edit
Al riassaggio il legno è più fastidioso di quanto fosse sembrato
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Ludi » 14 nov 2021 18:54

Louis Banjamin Dagueneau, Jurançon Sec Les Jardins de Babylonie 2011: al picco ora. Opulento quanto basta, con un filo di idrocarburo a corroborare una bocca piena anche se non ipertrofica.
Artadi, Vinas de Gain 2003: a dispetto dell'annata, ha agilità e freschezza ancora birichina. Assolutamente intatto, di grande spessore e godibilità.
Vodopivec, Vitovska Solo 2009: leggiadro, raffinato, aristicratico, scorrevole. Il contrario di certi vini naturali ad alto tasso di volatile e brett...a riprova che i vini naturali non sono necessariamente volatile e brett.
Foradori, Granato 2006: accidenti che buono! Integro tanto da mascherare efficacemente l'annata (era servito alla cieca, avevo pensato ad una vendemmia molto più recente), in equilibrio mirabile tra speziatura, balsamicità e frutto. Chapeau.
Zind-Humbrecht, Pinot Gris Mambourg 2008: il manico si sente tutto. Mango, zafferano e tarte tatin introducono una bocca che flirta con la dolcezza e la freschezza. Davvero un vino che non puoi che adorare.
Gallimard Pere et Fils, Rosé des Riceys 2011: un rosso a tutti gli effetti, sin dal colore mogano chiaro e dalle note di cola e pellame nobile. Spiazzante per chi non lo conosca; a me è piaciuto.
Domaine Vacheron, Sancerre Rouge Belle Dame 2012: mi piace molto la levità dei PN della Loira. Mancano certamente della sensualità di uno Chambolle o del vigore di un Gevrey, ma sono assolutamente, inevitabilmente deliziosi. E danno dipendenza. Vacheron da questo punto di vista è emblematico...e ribadisce il concetto che "naturale" ed "elegante" possono tranquillamente essere sinonimi.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Ludi » 15 nov 2021 12:40

Sabato visita a Fattoria Mani di Luna, a Torgiano. Biodinamici quasi estremisti, talmente garagisti che al confronto Le Pin è Banfi, ma sono rimasto stupito dalla pulizia e suadenza dei vini. Su tutti il Grechetto macerato Ametistas, assaggiato nella 2020: non è Gravner, ma riesce in maniera notevole a smussare l'amaricante del vitigno e a declinarne piuttosto le note più minerali. Ottimo anche il Torgiano Rosso RIserva La Cupa (provate le 2016 e 2017), Sangiovese in purezza che può richiamare lo stile del "vecchio" Vigna Monticchio. Interessanti le sperimentazioni che stanno conducendo con le anfore e le lunghissime macerazioni, anche dei rossi.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda zampaflex » 16 nov 2021 11:59

Venerdì un amico ospite a cena ha portato, da non intenditore, una bottiglia che per lui era una signora bottiglia ma che per un appassionato presenta delle potenziali insidie nefaste. Un Franciacorta :mrgreen:
Per fortuna ha scelto una delle cantine, tra le grandi, più attente ad un discorso di qualità reale delle uve e meno al fatturato tout court.

Barone Pizzini - Franciacorta Brut Satèn 2016

Ringraziando l'annata, il vino si presenta pulito, agrumato, di certo non complesso ma privo di qualsivoglia chiusura amaricante o bolla grossa (un po' ruvida si, ma è così giovane...) o dosaggi che tirano al miele. Ben fatto, giusto con le spalle strette, rappresentando bene la ricerca della verticalità che ho visto aumentare nei vini del Gruppo, ma senza toni verdi. Dandogli del tempo, tutta questa acidità potrebbe rientrare e fondersi piacevolmente. Si è accompagnato bene ai piatti di pesce che abbiamo mangiato. Sarebbe da testare tra qualche anno.

:D :D :D :) -

La bottiglia di scorta che avevo preparato e che è rimasta chiusa l'ho poi aperta ieri.

Cesarini Sforza - Trento Brut Aquila Reale 2010

Molto più ambiziosa, con i suoi nove anni sui lieviti, sempre solo chardonnay, da vitigni in Val di Cembra che potenzialmente dovrebbero dare luogo ad un vino di maggiore interesse. Eppure il risultato è stato inferiore, perché se il naso è un po' più intrigante, data ovviamente la maggiore maturazione, la bocca è affilata ma anche un po' incorporea. Manca robustezza, manca intensità. Mi aspettavo di più.

:D :D :D ++

A latere mi sono scolato un Brunello 2010 per vedere lo stato di evoluzione dell'annata, tenendo presente che, a parte i supergrandi, il pericolo di una decadenza rapida ed improvvisa è sempre dietro l'angolo.

Capanna - BdM 2010

Subito pronto al naso, sbuffante frutta macerata e un fondo balsamico sopra a cenni di tabacco biondo e toni eterei. Questi ultimi ti fanno capire che qualche problema di calore l'annata, pure ottimale, lo ha dato. Guardo l'etichetta, vedo 15° e mi preoccupo di cosa potrà riservarci il futuro. Il vino è piacevole, abbastanza facile, ma con quel grado alcoolico e la sua pseudodolcezza non può colpire un palato allenato. Almeno non costa una follia, ma ti fa pensare che qualche quota di acquisti potrebbe spostarsi da Montalcino al Chianti, nei prossimi anni.

:D :D :D :)
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda landmax » 16 nov 2021 13:31

zampaflex ha scritto: [/b]Capanna - BdM 2010[/b]

Subito pronto al naso, sbuffante frutta macerata e un fondo balsamico sopra a cenni di tabacco biondo e toni eterei. Questi ultimi ti fanno capire che qualche problema di calore l'annata, pure ottimale, lo ha dato. Guardo l'etichetta, vedo 15° e mi preoccupo di cosa potrà riservarci il futuro. Il vino è piacevole, abbastanza facile, ma con quel grado alcoolico e la sua pseudodolcezza non può colpire un palato allenato. Almeno non costa una follia, ma ti fa pensare che qualche quota di acquisti potrebbe spostarsi da Montalcino al Chianti, nei prossimi anni.

:D :D :D :)
Anch'io ho avuto la stessa percezione con il Vigna Paganelli del Poggione pari annata, 15% anche in questo caso, nonostante le vecchie vigne (impianto del 1964).

Rispetto all'areale specifico, c'è chi ha posto punti interrogativi sulla reale qualità dell'annata (vedi Rizzari).

Più in generale, tuttavia, credo sia giunto il momento, per noi consumatori "evoluti", di porci, ma soprattutto di porre ai produttori, il problema delle gradazioni alcoliche sempre più improbabili.

Le tecniche agronomiche e/o di cantina per la riduzione del titolo alcolometrico ci sono (leggere qui, ad es.: https://www.acquabuona.it/2021/06/le-nozze-di-cana/ e qui: https://www.acquabuona.it/2021/10/le-nozze-di-cana-2/), per cui davvero non comprendo cosa aspettino i produttori a cercare di limitare il grado alcolico dei propri vini, ricordando che l'alcol è pur sempre un fattore cancerogeno e dannoso per la salute.

So che non è impresa facile e che, nel lungo periodo, si porranno serie questioni agronomiche (come ad es. il passaggio dal tanto amato alberello ad altre forme di allevamento meno "concentrative"), ma si può già fare molto adesso.

Ad esempio, proprio in un articolo pubblicato ieri (vedi qui: https://accademiadeglialterati.com/2021 ... o-rimasti/), Giancarlo Marino evidenziava come i produttori di Borgogna, a causa del global warming, si stiano sempre più orientando verso il recupero della vinificazione con raspo (da loro tradizionale), che non solo conferisce più acidità ai vini, ma contribuisce anche a ridurre il grado alcolico.

E noi che facciamo?
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Andyele » 16 nov 2021 15:27

landmax ha scritto:Capanna - BdM 2010

Subito pronto al naso, sbuffante frutta macerata e un fondo balsamico sopra a cenni di tabacco biondo e toni eterei. Questi ultimi ti fanno capire che qualche problema di calore l'annata, pure ottimale, lo ha dato. Guardo l'etichetta, vedo 15° e mi preoccupo di cosa potrà riservarci il futuro. Il vino è piacevole, abbastanza facile, ma con quel grado alcoolico e la sua pseudodolcezza non può colpire un palato allenato. Almeno non costa una follia, ma ti fa pensare che qualche quota di acquisti potrebbe spostarsi da Montalcino al Chianti, nei prossimi anni.



A me questo vino non è mai sembrato ne piacevole ne facile, anzi l'ho trovato sin dall'inizio sempre di diffcile beva, incarognito su se stesso e sbuffante alcool.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda littlewood » 16 nov 2021 15:45

Andyele ha scritto:
landmax ha scritto:Capanna - BdM 2010

Subito pronto al naso, sbuffante frutta macerata e un fondo balsamico sopra a cenni di tabacco biondo e toni eterei. Questi ultimi ti fanno capire che qualche problema di calore l'annata, pure ottimale, lo ha dato. Guardo l'etichetta, vedo 15° e mi preoccupo di cosa potrà riservarci il futuro. Il vino è piacevole, abbastanza facile, ma con quel grado alcoolico e la sua pseudodolcezza non può colpire un palato allenato. Almeno non costa una follia, ma ti fa pensare che qualche quota di acquisti potrebbe spostarsi da Montalcino al Chianti, nei prossimi anni.



A me questo vino non è mai sembrato ne piacevole ne facile, anzi l'ho trovato sin dall'inizio sempre di diffcile beva, incarognito su se stesso e sbuffante alcool.

Ora prendere capanna come esempio di Montalcino come pure il poggione mi sembra un tanticchio azzardato...quanto al grado alcolico prima di arrivare a dealcolazioni io arriverei ben altre tecniche agronomiche...e poi e tutta na' questione di equilibrio....
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda landmax » 16 nov 2021 16:55

littlewood ha scritto:
Andyele ha scritto:
landmax ha scritto:Capanna - BdM 2010

Subito pronto al naso, sbuffante frutta macerata e un fondo balsamico sopra a cenni di tabacco biondo e toni eterei. Questi ultimi ti fanno capire che qualche problema di calore l'annata, pure ottimale, lo ha dato. Guardo l'etichetta, vedo 15° e mi preoccupo di cosa potrà riservarci il futuro. Il vino è piacevole, abbastanza facile, ma con quel grado alcoolico e la sua pseudodolcezza non può colpire un palato allenato. Almeno non costa una follia, ma ti fa pensare che qualche quota di acquisti potrebbe spostarsi da Montalcino al Chianti, nei prossimi anni.



A me questo vino non è mai sembrato ne piacevole ne facile, anzi l'ho trovato sin dall'inizio sempre di diffcile beva, incarognito su se stesso e sbuffante alcool.

Ora prendere capanna come esempio di Montalcino come pure il poggione mi sembra un tanticchio azzardato...quanto al grado alcolico prima di arrivare a dealcolazioni io arriverei ben altre tecniche agronomiche...e poi e tutta na' questione di equilibrio....
Andyele ha citato male, riportando come mia una bevuta fatta da Zampaflex :mrgreen:

Ciò detto, speravo nel tuo intervento, Franco, da "esperto del campo" quale sei!

Però mi permetto di farti notare che forse non hai letto con attenzione il mio intervento, nè gli articoli che ho allegato (in particolare il secondo), che parlano di dealcolazione solo come premessa del discorso (in quanto se ne parla a livello comunitario), non certo come soluzione del problema, tutt'altro!

Quel che invece non condivido, almeno del tutto, è la tiritera, sentita ormai milioni di volte, che: "e poi e tutta na' questione di equilibrio" (per citarti): sì e no.

Sì, perché ovviamente un vino di 15% equilibrato è molto meglio di uno che sbuffa alcol a tutto spiano.

No, perché con questa storia dell'equilibrio si cerca di far passare un'idea rassegnata allo status quo, quando invece, con pratiche agronomiche e di vinificazione intelligenti, sarebbe possibile abbassare, e non di poco, il grado alcolico nel vino.

Personalmente ho bevuto tantissimi vini equilibrati da 12,5% o 13%, che, sempre personalmente, preferisco di gran lunga, e con le ovvie e dovute eccezioni, a vini equilibrati di 14,5% o 15%.

Si può dunque tornare a Barolo e Brunelli da 13%-13,5%?

Forse sì, ma, vedendo le bottiglie sugli scaffali delle enoteche italiane, mi pare che siamo ancora lontani da tale auspicabile traguardo.

Senza contare il fatto che l'alcol non è affatto "neutrale" dal punto di vista gustativo, come messo bene in evidenza anche da alcuni critici (cito ancora una volta Rizzari).
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda zampaflex » 16 nov 2021 18:05

landmax ha scritto:Senza contare il fatto che l'alcol non è affatto "neutrale" dal punto di vista gustativo, come messo bene in evidenza anche da alcuni critici (cito ancora una volta Rizzari).


Bei contributi, Massimo. L'alcool comincia a dare fastidio anche a me perché in vini di questa fascia l'equilibrio ("dove si compra l'amalgama?" cit.) con queste gradazioni non viene quasi mai raggiunto. E come insegnano i test ai corsi di degustazione seri, con la soluzione di alcool buongusto, il sapore c'è eccome.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Andyele » 16 nov 2021 18:31

landmax ha scritto:Andyele ha citato male, riportando come mia una bevuta fatta da Zampaflex


hai ragione scusa :oops:
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda alleg » 16 nov 2021 19:07

littlewood ha scritto:
Andyele ha scritto:
landmax ha scritto:Capanna - BdM 2010

Subito pronto al naso, sbuffante frutta macerata e un fondo balsamico sopra a cenni di tabacco biondo e toni eterei. Questi ultimi ti fanno capire che qualche problema di calore l'annata, pure ottimale, lo ha dato. Guardo l'etichetta, vedo 15° e mi preoccupo di cosa potrà riservarci il futuro. Il vino è piacevole, abbastanza facile, ma con quel grado alcoolico e la sua pseudodolcezza non può colpire un palato allenato. Almeno non costa una follia, ma ti fa pensare che qualche quota di acquisti potrebbe spostarsi da Montalcino al Chianti, nei prossimi anni.



A me questo vino non è mai sembrato ne piacevole ne facile, anzi l'ho trovato sin dall'inizio sempre di diffcile beva, incarognito su se stesso e sbuffante alcool.

Ora prendere capanna come esempio di Montalcino come pure il poggione mi sembra un tanticchio azzardato...quanto al grado alcolico prima di arrivare a dealcolazioni io arriverei ben altre tecniche agronomiche...e poi e tutta na' questione di equilibrio....


Posso chiederti perché non lo ritieni rappresentativo? Io non ho assaggiato 2010 ma in generale mi è sempre piaciuto parecchio, trovandolo sempre pulito e non appesantito da legni strani o da concentrazioni eccessive. Forse un po' rustico ma abbastanza tipico...
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda littlewood » 16 nov 2021 19:51

alleg ha scritto:
littlewood ha scritto:
Andyele ha scritto:
landmax ha scritto:Capanna - BdM 2010

Subito pronto al naso, sbuffante frutta macerata e un fondo balsamico sopra a cenni di tabacco biondo e toni eterei. Questi ultimi ti fanno capire che qualche problema di calore l'annata, pure ottimale, lo ha dato. Guardo l'etichetta, vedo 15° e mi preoccupo di cosa potrà riservarci il futuro. Il vino è piacevole, abbastanza facile, ma con quel grado alcoolico e la sua pseudodolcezza non può colpire un palato allenato. Almeno non costa una follia, ma ti fa pensare che qualche quota di acquisti potrebbe spostarsi da Montalcino al Chianti, nei prossimi anni.



A me questo vino non è mai sembrato ne piacevole ne facile, anzi l'ho trovato sin dall'inizio sempre di diffcile beva, incarognito su se stesso e sbuffante alcool.

Ora prendere capanna come esempio di Montalcino come pure il poggione mi sembra un tanticchio azzardato...quanto al grado alcolico prima di arrivare a dealcolazioni io arriverei ben altre tecniche agronomiche...e poi e tutta na' questione di equilibrio....


Posso chiederti perché non lo ritieni rappresentativo? Io non ho assaggiato 2010 ma in generale mi è sempre piaciuto parecchio, trovandolo sempre pulito e non appesantito da legni strani o da concentrazioni eccessive. Forse un po' rustico ma abbastanza tipico...

Perché il miglior vino di capanna e' il moscatello...
Gavedano82
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Gavedano82 » 16 nov 2021 20:48

littlewood ha scritto:
alleg ha scritto:
littlewood ha scritto:
Andyele ha scritto:
landmax ha scritto:Capanna - BdM 2010

Subito pronto al naso, sbuffante frutta macerata e un fondo balsamico sopra a cenni di tabacco biondo e toni eterei. Questi ultimi ti fanno capire che qualche problema di calore l'annata, pure ottimale, lo ha dato. Guardo l'etichetta, vedo 15° e mi preoccupo di cosa potrà riservarci il futuro. Il vino è piacevole, abbastanza facile, ma con quel grado alcoolico e la sua pseudodolcezza non può colpire un palato allenato. Almeno non costa una follia, ma ti fa pensare che qualche quota di acquisti potrebbe spostarsi da Montalcino al Chianti, nei prossimi anni.



A me questo vino non è mai sembrato ne piacevole ne facile, anzi l'ho trovato sin dall'inizio sempre di diffcile beva, incarognito su se stesso e sbuffante alcool.

Ora prendere capanna come esempio di Montalcino come pure il poggione mi sembra un tanticchio azzardato...quanto al grado alcolico prima di arrivare a dealcolazioni io arriverei ben altre tecniche agronomiche...e poi e tutta na' questione di equilibrio....


Posso chiederti perché non lo ritieni rappresentativo? Io non ho assaggiato 2010 ma in generale mi è sempre piaciuto parecchio, trovandolo sempre pulito e non appesantito da legni strani o da concentrazioni eccessive. Forse un po' rustico ma abbastanza tipico...

Perché il miglior vino di capanna e' il moscatello...


Mi permetto un commento, conoscendo l'azienda: la conduzione dei vigneti è molto cambiata (in meglio) dal 2012-2013 in poi, ed i vini di conseguenza, la 15 e la 16 sono migliori rispetto ai vini di 10 anni prima...
littlewood
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda littlewood » 16 nov 2021 21:15

Gavedano82 ha scritto:
littlewood ha scritto:
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Andyele ha scritto:
A me questo vino non è mai sembrato ne piacevole ne facile, anzi l'ho trovato sin dall'inizio sempre di diffcile beva, incarognito su se stesso e sbuffante alcool.

Ora prendere capanna come esempio di Montalcino come pure il poggione mi sembra un tanticchio azzardato...quanto al grado alcolico prima di arrivare a dealcolazioni io arriverei ben altre tecniche agronomiche...e poi e tutta na' questione di equilibrio....


Posso chiederti perché non lo ritieni rappresentativo? Io non ho assaggiato 2010 ma in generale mi è sempre piaciuto parecchio, trovandolo sempre pulito e non appesantito da legni strani o da concentrazioni eccessive. Forse un po' rustico ma abbastanza tipico...

Perché il miglior vino di capanna e' il moscatello...


Mi permetto un commento, conoscendo l'azienda: la conduzione dei vigneti è molto cambiata (in meglio) dal 2012-2013 in poi, ed i vini di conseguenza, la 15 e la 16 sono migliori rispetto ai vini di 10 anni prima...

Beh...sbagliare la 016 sarebbe dura eh...

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