Barda M. ha scritto:
appunto, a maggior ragione la denominazione non dovrebbe essere passibile di riconoscimento, proprio perché trattasi di vino e perché priva di riscontro geografico, o no?
la questione è complessa. Se si accerta che esiste un vino che tradizionalmente è conosciuto in un determinato territorio come Prosek da secoli, e che ha caratteristiche profondamente diverse dal Prosecco (che è una DOP del 2009) potrebbe legittimamente essere riconosciuto come DOP.
Il punto di partenza di ogni segno distintivo, ivi comprese le denominazioni geografiche, è che non vi sia confusione tra i consumatori. La confondibilità si misura attraverso vari parametri, tra i quali è rilevante il segmento di mercato dei prodotti, che in questo caso è scarsamente sovrapponibile.
Diciamoci la verità: trattandosi di un vino che viene prodotto in qualche decina di migliaia di bottiglie, e che oltretutto è ben più "difficile" del prosecchino da spritz, quante possibilità ci sono che una megadop da centinaia di milioni di bottiglie venga danneggiata?