Un vino che è un inno alla gioia e un inno alla chiavennasca.
Semplicemente godurioso e irresistibile, ho dovuto bloccare la mano perchè continuava a mescere senza controllo

Veltliner ha scritto:Terrazzi Alti - Sassella 2016
Un vino che è un inno alla gioia e un inno alla chiavennasca.
Semplicemente godurioso e irresistibile, ho dovuto bloccare la mano perchè continuava a mescere senza controllo
Nebbiolino ha scritto:Veltliner ha scritto:Terrazzi Alti - Sassella 2016
Un vino che è un inno alla gioia e un inno alla chiavennasca.
Semplicemente godurioso e irresistibile, ho dovuto bloccare la mano perchè continuava a mescere senza controllo
Anche la 2018 è proprio, tanto, buona.
Veltliner ha scritto:Nebbiolino ha scritto:Veltliner ha scritto:Terrazzi Alti - Sassella 2016
Un vino che è un inno alla gioia e un inno alla chiavennasca.
Semplicemente godurioso e irresistibile, ho dovuto bloccare la mano perchè continuava a mescere senza controllo
Anche la 2018 è proprio, tanto, buona.
Siro ormai non ne sbaglia mezza, ogni annata il suo vino è sempre tra quelli che mi piacciono maggiormente.
Non ho ancora provato la riserva, per ora le bottiglie riposano serene in cantina.
Nebbiolino ha scritto:Veltliner ha scritto:Nebbiolino ha scritto:Veltliner ha scritto:Terrazzi Alti - Sassella 2016
Un vino che è un inno alla gioia e un inno alla chiavennasca.
Semplicemente godurioso e irresistibile, ho dovuto bloccare la mano perchè continuava a mescere senza controllo
Anche la 2018 è proprio, tanto, buona.
Siro ormai non ne sbaglia mezza, ogni annata il suo vino è sempre tra quelli che mi piacciono maggiormente.
Non ho ancora provato la riserva, per ora le bottiglie riposano serene in cantina.
La Riserva 2016 un gioiellino, ora tanto frutto e materia, sapidità e acidità da integrare, come giusto che sia.
Credo reggerà bene il tempo.
Mi trovi d’accordo comunque, per me sempre in cima alla lista... Siro coniuga grande bravura a tanta umiltà, avercene.
Grericca ha scritto:Dove si possono acquistare i suoi vini?) terrazzi alti) che non li trovo neanche sul loro sito. Grazie
zampaflex ha scritto:affina in legno e poi anfora.
Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:affina in legno e poi anfora.
Ma che senso ha?
E' come dire, prima piscio e poi mi abbasso le mutande.
zampaflex ha scritto:Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:affina in legno e poi anfora.
Ma che senso ha?
E' come dire, prima piscio e poi mi abbasso le mutande.
Infatti. Ci trovo una certa confusione, se non approssimazione. Anche se ho sbagliato prima a scrivere, fa due anni in acciaio e uno (!) in anfora.
Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:affina in legno e poi anfora.
Ma che senso ha?
E' come dire, prima piscio e poi mi abbasso le mutande.
Infatti. Ci trovo una certa confusione, se non approssimazione. Anche se ho sbagliato prima a scrivere, fa due anni in acciaio e uno (!) in anfora.
Ah, ecco...peggio ancora, acciaio e terracotta sotto lo stesso tetto...è come dire che alla mattina prima una va al noviziato per farsi monaca, e la sera poi va a battere in circonvallazione...
zampaflex ha scritto:Ce l'ho a casa da bere, stessa annata, ti dirò.
AmoSlade ha scritto:Sassella PG40 2016 - La Spia: mi aveva fatto una più che buona impressione durante un assaggio veloce ad una fiera, da cui mi sono portato un paio di bottiglie da provare con calma. Apertissimo su profumi floreali nebbioleschi, spezie dolci, in bocca vellutato e pronto.
Sicuramente un vino di impatto, credo che difficilmente possa non piacere, però l'ho trovato poco "valtellina", per come ho in mente il prototipo della zona (è lontano dagli Arpepe primi anni 2000 per intenderci).
Poi ci sta che a qualcuno possa piacere proprio per questo.
Effetto clima o è lo stile aziendale?
Veltliner ha scritto:AmoSlade ha scritto:Sassella PG40 2016 - La Spia: mi aveva fatto una più che buona impressione durante un assaggio veloce ad una fiera, da cui mi sono portato un paio di bottiglie da provare con calma. Apertissimo su profumi floreali nebbioleschi, spezie dolci, in bocca vellutato e pronto.
Sicuramente un vino di impatto, credo che difficilmente possa non piacere, però l'ho trovato poco "valtellina", per come ho in mente il prototipo della zona (è lontano dagli Arpepe primi anni 2000 per intenderci).
Poi ci sta che a qualcuno possa piacere proprio per questo.
Effetto clima o è lo stile aziendale?
Stile aziendale 100%.
Gli Arpepe intorno ai 2000 sono uno stile che non troverai più, Arpepe produce ora vini di maggior frutto e tra gli altri produttori nessuno si avvicina per stile e qualità a quei vini.
Però Arpepe come tanti altri bravi produttori producono vini in cui il nebbiolo e la Valtellina si sente eccome.
Sui vini di La Spia trovo poco legame con il territorio, cosa che succede anche con altri produttori (es. Plozza e Prevostini).
Se si vuole bere un vino piacevole il PG40 ci sta, se si vuole bere un vino valtellinese allora meglio guardare altrove.
...perche' Triacca tremendi. Di recente ho fatto 2 verticali sorprendenti...zampaflex ha scritto:Triacca tremendi.
Rupi non credo di averli mai provati.
Il discorso su Negri va dettagliato : che tipo di territorialità ci leggi? Quella del vino scuro e acido del tempo che fu oppure quella finalmente liberata dai giovani produttori, floreale e elegante?
vinogodi ha scritto:...perche' Triacca tremendi. Di recente ho fatto 2 verticali sorprendenti...zampaflex ha scritto:Triacca tremendi.
Rupi non credo di averli mai provati.
Il discorso su Negri va dettagliato : che tipo di territorialità ci leggi? Quella del vino scuro e acido del tempo che fu oppure quella finalmente liberata dai giovani produttori, floreale e elegante?
zampaflex ha scritto:vinogodi ha scritto:...perche' Triacca tremendi. Di recente ho fatto 2 verticali sorprendenti...zampaflex ha scritto:Triacca tremendi.
Rupi non credo di averli mai provati.
Il discorso su Negri va dettagliato : che tipo di territorialità ci leggi? Quella del vino scuro e acido del tempo che fu oppure quella finalmente liberata dai giovani produttori, floreale e elegante?
Gli ultimi, sia di Triacca che di La Perla, assaggiati due o tre anni fa, marcati da uvacce con segni di marciume o fermentazione mal riuscita alcuni, e devastati da legno e tannini sgarbato, tutti.
Tu per la verticale sei sicuramente andato molto indietro...
Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:vinogodi ha scritto:...perche' Triacca tremendi. Di recente ho fatto 2 verticali sorprendenti...zampaflex ha scritto:Triacca tremendi.
Rupi non credo di averli mai provati.
Il discorso su Negri va dettagliato : che tipo di territorialità ci leggi? Quella del vino scuro e acido del tempo che fu oppure quella finalmente liberata dai giovani produttori, floreale e elegante?
Gli ultimi, sia di Triacca che di La Perla, assaggiati due o tre anni fa, marcati da uvacce con segni di marciume o fermentazione mal riuscita alcuni, e devastati da legno e tannini sgarbato, tutti.
Tu per la verticale sei sicuramente andato molto indietro...
Eh Lucià, però Pietro Triacca è ben distinto da Casa Vinicola Triacca...
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