LE BEVUTE DI AGOSTO 2021

[Kalosartipos]

Allez...

[littlewood]

Allez...

Caffelatte...

[vinogodi]

...oggi tutte le classificazioni dolci tedesche + Humbrecht Trie Speciale + Ammandorlato. Prima però Echezaux come non ci fosse domani, belli freschi...

[Ludi]

WE a Zagabria (bellissima) e degustazioni tra wine bars e casa...
Kastel Sikuli, Kastelanski Crljenac 2018: si sente la parentela stretta con il Primitivo, con meno alcol ("solo" 14 gradi) e residuo zuccherino. Rustico, sin troppo.
Rizman, Nonno 2019: Posip barricato. Salinità estrema, richiami di marzapane, ma veramente troppo poca freschezza, con il risultato di rendere il vino non scorrevole.
Markus, Pepejuh 2016: Plavac Mali. Meglio del cugino di Kastela, ma un po' troppo internazionale in stile per i miei gusti.
Tomac, Diplomat Extra Brut SA: 80% Chardonnay, 20% Plavac Zutog. NOn conosco le caratteristiche di quest'ultimo (fino ad oggi non sapevo neppure esistesse) ma non penso sia un gran vitigno, visti i risultati. Per carità, lo spumante, 40 mesi sur lie, non è male, ma ha fastidiose note ipervinose e scarsa profondità
Roxanich, Dite 2015: blend paritetico di Teran e Plavac Mali. Sicuramente ben fatto, gradevoli le note di terra e tabacco. Il migliore dei vari assaggi.

Debbo dire che i vini croati non mi hanno entusiasmato rispetto a quelli assaggiati anni fà. Gracin, Grgich e Bibich per me stanno su un altro livello.

[Alberto]

Roxanich, Dite 2015: blend paritetico di Teran e Plavac Mali.

Fantasia al potere...
Il PM sai per caso da dove lo tirano fuori?

[Ludi]

Roxanich, Dite 2015: blend paritetico di Teran e Plavac Mali.

Fantasia al potere...
Il PM sai per caso da dove lo tirano fuori?

me lo ero chiesto anche io. Che cavolo c'entri con l'Istria è un mistero. E' l'equivalente di un blend di Grignolino e Ciliegiolo. Però alla fine funzionava....

[Alberto]

Roxanich, Dite 2015: blend paritetico di Teran e Plavac Mali.

Fantasia al potere...
Il PM sai per caso da dove lo tirano fuori?

me lo ero chiesto anche io. Che cavolo c'entri con l'Istria è un mistero. E' l'equivalente di un blend di Grignolino e Ciliegiolo. Però alla fine funzionava....

Beh, ripensandoci Benvenuti a Montona fa il Caldierosso viewtopic.php?f=13&t=251441&p=1929272#p1929272 che è ancora più bislacco...
Quello di Roxanich comunque sembra meglio.

[zampaflex]

Roxanich, Dite 2015: blend paritetico di Teran e Plavac Mali.

Fantasia al potere...
Il PM sai per caso da dove lo tirano fuori?

Puglia?

[zampaflex]

Tornando seri, questo

Vincent Dureuil-Janthial - Rully 1er cru Le Meix Cadot 2012
Che a leggerlo bene passi automaticamente l'esame del terzo anno di francese
Classica Borgogna minore ben fatta, a volte capace di ottimi spunti (mi aspetto buone cose dai 2018 che ho messo in cantina), ma che in questa annata rispecchia perfettamente il giudizio della RVF, che diede 15/20.
Naso mineral-floreal-fruttato con lieve tendenza a ananas e cedro, bocca con attacco dolce che si trasforma subito per via della sfuriata dell'acidità, non abbastanza rivestita, trasponendo il cedro in limone. Corpo e lunghezza sul lato corto del medio.
Grazioso ma incongruo, non sa da che parte stare.

[gianni femminella]

Fiano di Avellino 2014 Guido Marsella
Mi stupisco sempre quando penso che è un produttore un po' controverso. I miei assaggi sono sempre positivi. Devo dire che, dopo la 2016 aperta a primavera in difetto di gioventù, anche in questo caso la materia abbondante mi dice che avrebbe avuto bisogno di tempo per essere al suo apice (ora passa littlewood e mi cazzia). L'esuberanza chiama cibo in abbinamento. Non è propriamente un vinello da aperitivo. Ampio, floreale, pungente, agrumato. A prescindere dall'annata, se ne avete in cantina, dategli due lustri per trovarlo al suo meglio (intendo due lustri dalla vendemmia) . E se con gli amici vi capita di fare una bicchierata di bianchi importanti mettetelo come intruso, potrebbe sorprendevi.

[AmoSlade]

Cote Rotie 2012 - Jamet: complice la giornata autunnale in montagna, mi era venuta voglia di cucinare un peposo e bere un bel rosso. Avendone due bottiglie (prese sul forum qualche annetto fa), me ne sono giocata una e, beh, non me ne sono affatto pentito.
Il profilo è ancora giovanile, ma godibilissimo e super espressivo. Naso intensissimo, un floreale (violetta) quasi da nebbiolo, poi pepe e tante altre spezie più esotiche (cardamomo?). Bocca piena e leggera allo stesso tempo, tannini fitti ma non asciuganti, lungo. Un gran vino, uno dei migliori rossi che mi sia capitato di bere.

[Veltliner]

Collestefano - Verdicchio di Matelica 2019
Bella versione, non che ci fossero particolari timori.
Ancora molto giovanile e declinato maggiormente sulla freschezza.
Col tempo si allargherà creando quel pregevole equilibrio tra materia e bevibilità.

Lopez de Heredia - Rioja Blanco Viña Gravonia 2012
Qui alziamo l'asticella anche perché il vino, seppur da poco in commercio e con parecchia vita davanti, è un 2012.
C'è tanta sostanza e complessità anche se al momento le note di cocco e caramello lo segnano un filo troppo facendo percepire meno gli altri sentori.
Bocca cremosa, fresca e che allunga donando un finale in progressione.
Da attendere con fiducia.

Palari - Rosso del Soprano 2015
Un vino che mi è piaciuto molto nella parte olfattiva con intense ed articolate note che portano subito alla sua terra natia.
Bocca morbida e succosa, meno di impatto del naso ma comunque di ottima fattura e con una freschezza balsamica di fondo che richiama calice dopo calice.
Palari oltre ad essere il Faro trainante delle denominazione, lavora molto bene anche sul base.

[piergi]

Fiano di Avellino 2007- Ciro Picariello
Il colore oro antico lascia presagire una certa china ossidativa. Il naso rimbalza tra una predominante nota affumicata, il castagnaccio e la macchia mediterranea con un ricordo netto di origano fresco.
In bocca mostra una bella dinamicità, l'acidità non è di quelle sferzanti ma il sorso è fresco e mai bolso. Rimandi al burro salato, al castagnaccio (con molto rosmarino) alla pietra focaia. Con l'aumentare della temperatura erbe officinali, mentuccia selvatica e crema al limone. Finale piacevole e di media persistenza.

[win_67]

Dettori bianco Badde Nigolosu 2007
Lo sto bevendo, un bel colore ambrato nel bicchiere, ma non mi convince, forse partito troppo freddo, come profumo sento solo idrocarburo, bruciato, mi sembra di essere alla stazione Agip; al sorso alcol molto potente, troppo forse, in bocca amarognolo.
Col calore migliora, inizia a tirare fuori un profumo di arancia ma non quella buona candita, sempre amara, mentre la bocca rimane tale e quale.
Sarà la bottiglia o forse sono io che non lo capisco o non è nelle mie corde.
Con la temperatura che sale nel bicchiere migliora, ma non fa salti da dire che mi piaccia.
Lo riproverò, domani e mi piacerà riprovarlo più giovane per capire se gli anni non gli hanno giovato o è difettosa la bottiglia.
Peccato avevo aspettative migliori.
Voto 5

[vinogodi]

...fra i 5 migliori bianchi italiani dell'anno ieri sera : AdMira 2017 Nicola Ferri. Fra i più borgognoni Chardonnay dello stivale. Giallo oro brillante, naso minerale e floreale, poi pesca bianca, zenzero, speziatura fine. Bocca ampia, di bella struttura, di grande equilibrio...
PS: vicino a Macon Verze' di Leflaive . Non l' ha surclassato ma gli ha tenuto testa...

[ryanc82]

...fra i 5 migliori bianchi italiani dell'anno ieri sera : AdMira 2017 Nicola Ferri. Fra i più borgognoni Chardonnay dello stivale. Giallo oro brillante, naso minerale e floreale, poi pesca bianca, zenzero, speziatura fine. Bocca ampia, di bella struttura, di grande equilibrio...
PS: vicino a Macon Verze' di Leflaive . Non l' ha surclassato ma gli ha tenuto testa...

A proposito di Nicola qualcuno ricorda il suo Nick per ordinargli qualche bottiglia???

[mennella]

A proposito di Nicola qualcuno ricorda il suo Nick per ordinargli qualche bottiglia???

Quindi spedisce pure?
Avete un prezzario?

grazie
gm

[Santi Romano]

A proposito di Nicola qualcuno ricorda il suo Nick per ordinargli qualche bottiglia???

Quindi spedisce pure?
Avete un prezzario?

grazie
gm

Certo che spedisce, ma fai prima se gli scrivi sulla mail che trovi sul loro sito, perché ultimamente frequenta poco il forum

[Ludi]

Les Clos de Paulilles, Colliure Cap Bear rouge 2018: iperfruttato e ipertrofico, ma anche paradossalmente iperscorrevole, specie per la tenuta dell'equilibrio (15 gradi gestiti superbamente). Sapientemente abbinato a cevapcici croati, li doma alla grande.
Palazzone, Campo del Guardiano 2010: mamma mia che buono! Alla cieca i punti di contatto con un Borgogna di buon livello (anche premier cru) sono più di uno, il che sorprende tenuto conto dell'uvaggio. Freschezza, note piriche, allungo glicerico: c'è veramente tutto. Gran bel vino.
Domaine Plageoles, Gaillac Prunelart 2008: all'assaggio, il Prunelart, vitigno dimenticato del Sud Ouest, assomiglia ad un mix tra Syrah e Cabernet Sauvignon. Non ha la sensualità del primo ed il rigore cartesiano del secondo, ma si beve bene, al netto di una certa rusticità.
Louis Armand BdB Brut SA: discreto Champagne, corretto ed impeccabile, anche se un po' privo di anima. I dosaggi brut li amo sempre meno.

[emmerre]

Venerdì scorso "Malvasia in porto" a Muggia, con più di trenta produttori distribuiti tra Carso italiano e sloveno, Breg e Istria.
In base ai miei assaggi (una quindicina di produttori) direi che l'annata 2018 ha dato vini potenti e strutturati, mentre la 2017 sconta le piogge cadute nel periodo immediatamente precedente la vendemmia, al termine di un'estate con temperature comunque elevate. I 2019 mi sono sembrati invece particolarmente immediati ed espressivi.
A livello di vinificazione, la macerazione impera: sempre tra i miei assaggi, i non macerati sono stati soltanto 3. Vero è che spesso si tratta di tempi di macerazione relativamente contenuti, di pochi giorni, che diventano però regolarmente due settimane (talvolta anche oltre) per le selezioni o per i produttori più affermati. Ampiamente diffuso anche il ricorso all'affinamento in legno, solitamente in botti di media o grande dimensione (in alcuni casi di acacia), e l'utilizzo di lieviti indigeni.
Per il Carso italiano Skerk era presente con la Malvasia 2018, stratificata e compressa al naso e con un corpo importante, in cui si sente il tannino. Più longilinei i vini presentati da Zidarich, la Malvasia classica 2018 e ancor più la Malvasia Lehte Collection 2017, proveniente da vigne vecchie ma vinificata allo stesso modo. Belle le note di fieno e gusci di conchiglia frantumati a bicchiere vuoto.
Ma il vino che ho preferito è la Malvasia 2019 di Damijan Milic, fermentata e affinata in legno per sei mesi ma senza macerazione e con lieviti selezionati: fragrante, fruttata, con una leggera speziatura e molte sfumature (agrumi, fiori, sabbia bagnata, erbe). Fin troppo sapida e concentrata, ha tuttavia l'acidità necessaria a pulire e rinfrescare il palato.
Passando sul Carso sloveno, nella zona di Komen interessanti i vini di Matej Svara, specialmente la Malvasia 2019 macerata per 14 giorni (ne produce anche una macerata per 10 mesi). Leggermente torbida, colpisce per le note di zenzero, pepe e, soprattutto, una nitida albicocca che torna anche al palato. Nessun sentore di fermentazione sopra le righe e beva più agile del previsto, con una acidità decisamente sostenuta ma anche pulita a dare dinamismo e allungo.
Dalla stessa zona vengono anche i vini di Strekelj, di cui ho apprezzato la ricerca della bevibilità piuttosto che della concentrazione. La Malvasia 2018, prodotta con una macerazione di pochi giorni, appena avvertibile, ha profumi delicati di fiori, erbe, marzapane, che si ritrovano puntualmente alla bocca, dritta e appena salina. Buona anche la Cuvée Moment, sempre 2018 (Malvasia, Vitovska e Chardonnnay in pari quantità): ancora più asciutta, con profumi leggeri di frutta secca e fiori e, se non ricordo male, solo 12 gradi alcolici.
Più a est e nella parte più interna del Carso, ma sempre sul versante sloveno si trova Emil Tavcar: ottima la Malvasia 2016, secca e verticale e con un frutto perfettamente maturo, quasi tropicale; e buona la 2017, un po' più larga e dalla consistenza quasi oleosa, con profumi più aromatici, floreali e marini.
Meno interessanti, a mio avviso, i vini provenienti dalla zona più orientale del Carso e dalla Val Rosandra. Comunque piacevole la Malvasia 2019 di Merlak, fresca e con un bel frutto (pera) in evidenza.
Sulle alture che sovrastano Capodistria da tenere invece d'occhio Razman, la cui produzione, se ho ben capito, sta passando interamente sotto la responsabilità del membro più giovane della famiglia. La Malvasia 2020 è un vino decisamente moderno, semplice e fruttato ma privo di sbavature, realizzato senza macerazione e solo in acciaio. Complessità decisamente maggiore ma ugualmente ben gestita per le due selezioni, macerate e affinate in legno: la Malvasia Petra 2018 e un'altra di cui non ricordo il nome, presentata nella versione 2017.
Poco lontano si trova Vina Montis & Eko Laura, di cui mi è piaciuta la Malvasia 2018, caratterizzata da un intenso e insolito profumo di erbe infuse in spirito (molto meno la versione Laura, più macerata e dai profumi dolciastri, a mio gusto eccessivamente marcati dal legno).
In sintesi una bella manifestazione, con un livello medio superiore a quanto mi aspettassi.

[vinogodi]

...sabato sera con 4 amici , defatigante seratina "originale" . Un pò di pesce , Fois Gras a volontà , carrellino formaggi con protagonista Comté e Bagoss , anche con il finale ... vintage . Cosa?
- Con il pesce Initial Selosse
- Con i formaggi : Vin Jaune 2001 Lucien Aviet - Vin Jaune 2000 Puffeney - Chateau Chalon 1996 Berthet Bondet - Chateau Chalon 1996 Jean Macle - Arbois Pupillin Vin Jaune Overnoy 1998 - Vin Jaune 1985 Tissot
- Finale ( con Bagoss 60 mesi) : Chateau Latour 1934

[Alberto]

Venerdì scorso "Malvasia in porto" a Muggia, con più di trenta produttori distribuiti tra Carso italiano e sloveno, Breg e Istria.

Ciao...bellissime note, grazie!
Per sapere, Breg/Val Rosandra ricade come zona entro la DOC Carso? Mi pare che i terreni siano diversi, ritorna la fascia di flysch eocenico come nell'Istria Slovena, quindi una pedologia molto diversa dal Carso vero e proprio.

[Spectator]

...sabato sera con 4 amici , defatigante seratina "originale" . Un pò di pesce , Fois Gras a volontà , carrellino formaggi con protagonista Comté e Bagoss , anche con il finale ... vintage . Cosa?
- Con il pesce Initial Selosse
- Con i formaggi : Vin Jaune 2001 Lucien Aviet - Vin Jaune 2000 Puffeney - Chateau Chalon 1996 Berthet Bondet - Chateau Chalon 1996 Jean Macle - Arbois Pupillin Vin Jaune Overnoy 1998 - Vin Jaune 1985 Tissot
- Finale ( con Bagoss 60 mesi) : Chateau Latour 1934

...Scusa Marco,ho letto bene..Latour 1934 ?Se si,mi dici qualcosa?

[vinogodi]

...sabato sera con 4 amici , defatigante seratina "originale" . Un pò di pesce , Fois Gras a volontà , carrellino formaggi con protagonista Comté e Bagoss , anche con il finale ... vintage . Cosa?
- Con il pesce Initial Selosse
- Con i formaggi : Vin Jaune 2001 Lucien Aviet - Vin Jaune 2000 Puffeney - Chateau Chalon 1996 Berthet Bondet - Chateau Chalon 1996 Jean Macle - Arbois Pupillin Vin Jaune Overnoy 1998 - Vin Jaune 1985 Tissot
- Finale ( con Bagoss 60 mesi) : Chateau Latour 1934

...Scusa Marco,ho letto bene..Latour 1934 ?Se si,mi dici qualcosa?

...non sono capace di mettere la foto , chiedo a Kalosartipos . Colore granato carico , profumi straordinari ( seppur terziarizzati) di spezie , garrigue, liquirizia , noce moscata , ginepro , tabacco , cacao . Bocca setosa , risolta , ma ancora con grip acido , splendida...

[Il Parente]

...non sono capace di mettere la foto , chiedo a Kalosartipos . Colore granato carico , profumi straordinari ( seppur terziarizzati) di spezie , garrigue, liquirizia , noce moscata , ginepro , tabacco , cacao . Bocca setosa , risolta , ma ancora con grip acido , splendida...

... Del'34???!!!.. ... Ancora integro??? .. Grande Marco... Complimenti x la boccia... Chapeau e... Invidia.... Tanta...