Io non credo nell'oggettività di giudizio al 100%, la ritengo impossibile per la diversità di pensiero ed esperienze insite nella natura umana.
Prima si parla di un metodo dove si danno 2 punti alla soggettività ma sono sicuro che se facessimo bere una batteria di vini a tutti gli iscritti di tale associazione la forbice dei punteggi non sarebbe solo di 2 punti.
E così succede tra i più blasonati wine writer al mondo o tra le guide di settore italiano o rimanendo ad intravino, da cui si è partiti, quando fanno le degustazioni a più teste ogni tanto scappano differenze anche di parecchi punti tra i degustatori, oppure i voti altisonanti delle batterie sui franciacorta
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Poi sono convinto che molte valutazioni sono pompate con coscienza perché parlare bene ti fa entrare nelle grazie e apre sempre più porte..parlare male porta o ad un sano confronto o ad una porta sbattuta in faccia.
I gusti di ognuno di noi sono diversi, così sul vino come lo è sul cibo, solo che sul cibo si accetta che a qualcuno un alimento può non piacere e altri invece lo trovano fantastico, invece sul vino mi sembra ci sia una ricerca di oggettività, per non so bene quale precisa ragione.
Oltre che come ha detto zampa i gusti cambiano nel tempo e poi dovresti ricordarti perfettamente tutti i vini bevuti in una vita per stilare una classifica oggettiva? Immagino gente come Vinogodi quanto tempo gli ci vorrebbe per ripensare ad ogni vino bevuto nei suo n anni da bevitore, metto n per non fare brutte figure non conoscendoci personalmente
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Se ripenso indietro nel tempo ai vini che mi ricordo maggiormente non sono sicuro di ricordare per forza i più buoni ma di sicuro quelli che mi hanno regalato qualcosa, come il Barbacarlo 83 che mi aprì Lino Maga in cantina da lui, che era molto buono, su questo non si discute, ma non il più buono mai bevuto.
Credo che bisognerebbe prendere tutto con maggiore calma e tranquillità..se ciò che leggi o il voto ti spingono a voler provare quel determinato vino bevilo e poi saprai con certezza quale è il tuo punteggio, se non te lo puoi permettere, come capita a me ma credo anche ad altri, leggi certe degustazioni con un po di sana invidia per chi se la può permettere allo stesso modo come quando leggo del nuovo modello di Ferrari o Lamborghini.