Nexus1990 ha scritto:Diciamo che il discorso sarebbe molto complesso. È chiaro che “sintetizzare” un vino con un numero è un’operazione se non insensata, quantomeno incompleta. Io utilizzo il classico voto da 1 a 5 che tanti utilizzano qui, ma ovviamente spesso tra due vini da 3,5 cambia parecchio. Ho spesso pensato di convertire la scala in decimi, o in centesimi, ma soprattutto usando i centesimi il rischio di “dare i numeri” diventa molto alto. Mi spiego: se non bevuti nella stessa sera (in questo caso almeno la comparazione sarebbe diretta ma anche qui si potrebbero sollevare delle obiezioni), la differenza tra 75 e 76 è di 1/100. Ovvero il vino B è stato 76/75=1.013333 volte più godibile del vino A... La perplessità è d’obbligo, in termini scientifici si potrebbe dire che l’errore di sensibilità dello strumento (umano, non quantificabile, soggettivo, ma sicuramente alto, sicuramente più alto di 1/100) sommergerebbe queste presunte differenze. Quindi credo che da un punto di vista pratico forse una scala più compatta e quindi con errore di sensibilità più alto (1/10 nel caso delle faccine da 1 a 5 utilizzando i mezzi voti, 1/20 mettendo magari i + e i -) per quanto possa, in certi casi, “nascondere” la differenza qualitativa tra i due vini, sia più “onesta” da un punto di vista epistemologico.
Mi trovo d'accordo con la gran parte di quello che hai scritto.
In particolare con i voti dati non in comparazione diretta, che poi sono quelli che ho riportato io, trattandosi di bevute random fatte negli ultimi 2 mesi. Oltretutto per dare voti ad una boccia dopo 2 mesi ci vuole una bella faccia tosta...si va ripescando dalla memoria, e lì l'errore di valutazione può pesare ben più di 1/100...
Quello che invece trovo sia più adatta come scala di valutazione, credo sia quella in centesimi...le differenze tra vini sono spesso delle "sfumature" o "sfaccettature", specie per quelli della stessa tipologia o denominazione.
Pensiamo a dover fare una orizzontale di una denominazione, o una verticale dello stesso vino: a parte casi riferibili ad annate mirabili o al manico di certi produttori, per molti vini la gara si farebbe sul filo di lana, dove a volte anche un centesimo "conta" per far capire quale dei vini ha quel qualcosa in più.
Pensiamo a due vini con punteggi di 76 e 84: se si riportano nella scala decimale, sono tutti e due da 8. Ma tra i due ci passa un mare...