Finché sono gli enologi e i comunicatori che ne fanno uso la cosa mi lascia indifferente, ma ho notato con sorpresa che anche produttori artigianali, fuori dal circo, consapevoli di quello che fanno, se devono descrivere il loro vino sempre più oggi dicono che deve invitare al sorso, che il vino che fanno e che gli piace è quello che ti fa svuotare la bottiglia, come se fino a ieri non fosse stato così. Probabilmente gli stessi produttori 15 anni fa dicevano che il vino doveva avere un difetto, nel senso di non essere omologato. Mi chiedo cosa dicessero 30 anni prima, se già c'erano.
Chi ha più memoria storica di me ricorderà certamente altre espressioni stereotipate (mi chiedo quale fosse la formula degli anni della Milano da bere...), ecco sarei curioso di raccoglierle in una 'silloge', uno stupidario del buon senso enologico da offrire come regalo di Natale
![Rolling Eyes :roll:](./images/smilies/icon_rolleyes.gif)
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