Ci siamo giocati anche Burlotto....

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Messner
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Messner » 24 lug 2020 21:33

Ludi ha scritto:
arnaldo ha scritto:Ciao Giuliano. Si confermo che questa notizia venne gia' divulgata tempo fa. E' ormai purtroppo quella macchina tritacarne aziende ed appassionati, dal quale forse il solo Galloni ne trova giovamento. Si vuole a tutti i costi portare la Langa (anche quella dei produttori minori) al rango della Borgogna. Bottiglie irreperibile, prezzi assurdi, tutti scontenti tranne i clientoni stranieri che strapagano per bere vini nella loro gioventu'.
Giusto ? Sbagliato ???
Io ho avuto il piacere di bere i due 100/100 di Fabio grazie a Maxer (che ringrazio con un abbraccio). Max come tanti qua dentro è molto legato a Fabio Alessandria, e come tanti, al di la' della speculazione forte che si inneschera' dietro a questo produttore, RIUSCIRA' ANCORA AD AVERE LE BOTTIGLIE agli stessi prezzi con lievissimi aumenti. Tutti gli altri TRIPPA.
Io pur avendo alle spalle ormai piu' di 20 anni di assaggi, mai e poi mai avrei appioppato due 100/100. I vini sono buoni, Monvigliero è il solito Monvigliero, i vini adesso sono esuberanti nella loro gioventu', sono pure "vinosi" come giusto che sia, ma queste operazioni PUZZANO LONTANO UN MIGLIO, creano pure al produttore un danno. Nel senso che la gran parte di queste bottiglie entrano in un valzer di passaggi di mano coi prezzi che aumentano e le bottiglie che tristemente rimangono in cantine a varie temperature e vetrine. Detto cio', ripeto, ho la fortuna di avere questi amici ( e ai quali tento di CONTRACCAMBIARE ad ogni costo :D :D :wink: 8) ) che non si fanno tentare da questi meccanismi, amano il piacere della condivisione che rimane pure il mio spirito.


ciao Aldo, condivido le tue considerazioni. Sarebbe veramente ora che personaggi come la Larner (che, per carità, fa il suo mestiere) venissero confinati nell'oblio.
Io non penso i 100 punti, in generale, abbiano molto senso, se sono dispensati a ritmo di decine all'anno (forse a centinaia, se consideriamo la somma di quelli attribuiti da RP). 100 significa che è un vino che non può essere superato. La summa. L'Eletto.
Per scelta personale, quando mi capita di dover dare punteggi, non vado mai oltre i 99 (mi sarà capitato tre-quattro volte al massimo di giudicare un vino da 99). Spero sempre ci sia qualcosa che mi faccia ancora più emozionare. Ma al di là di questo "preconcetto", se così vogliamo chiamarlo, trovo inquietante che ancora nel 2020 ci sia chi possa far muovere un mercato che vale miliardi di euro attribuendo, sulla base di criteri puramente soggettivi, punteggi. Leggendo i giudizi della Larner, ho trovato assurdità, incoerenze, sforamenti nel ridicolo. Ma tant'è: i vini di Burlotto, produttore che amo, da oggi costeranno di più. Magari per finire sulla carta di qualche ristorante che ammicca a coloro che mettono il ghiaccio nel vino se è troppo caldo.


Completamente d'accordo
Si parla sempre di soggettività, pur cercando di essere oggettivi
Ma d'altra parte chi mai si sognerebbe di appioppare un voto "mediocre" (potrebbe benissimo essere 92-93) a vini cult di nomi altisonanti come Biondi Santi, Conterno, Gaja, Dominio de Pingus, Leroy, DRC, Rousseau, Guigal, Penfolds, Opus One Winery e via discorrendo
Perchè alla fine tutte le annate dei vini più importanti sono da 97-98/100 in su. TUTTE
Le solite cazzate

Discorso Burlotto
Mi piace da matti, fa grandi vini, il Monvigliero è spettacolare.
Peccato che ci sia un altro Alessandria che lavora più in sordina ed è decisamente meno premiato che un anno sì e un anno no fa un vino migliore del suo. Lo dice il bicchiere...Eppure mai visto una volta alla ribalta su testate enologiche internazionali. Chissà perchè.... Mistero 8)
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda vinogodi » 24 lug 2020 23:17

Messner ha scritto:
Ludi ha scritto:
arnaldo ha scritto:Ciao Giuliano. Si confermo che questa notizia venne gia' divulgata tempo fa. E' ormai purtroppo quella macchina tritacarne aziende ed appassionati, dal quale forse il solo Galloni ne trova giovamento. Si vuole a tutti i costi portare la Langa (anche quella dei produttori minori) al rango della Borgogna. Bottiglie irreperibile, prezzi assurdi, tutti scontenti tranne i clientoni stranieri che strapagano per bere vini nella loro gioventu'.
Giusto ? Sbagliato ???
Io ho avuto il piacere di bere i due 100/100 di Fabio grazie a Maxer (che ringrazio con un abbraccio). Max come tanti qua dentro è molto legato a Fabio Alessandria, e come tanti, al di la' della speculazione forte che si inneschera' dietro a questo produttore, RIUSCIRA' ANCORA AD AVERE LE BOTTIGLIE agli stessi prezzi con lievissimi aumenti. Tutti gli altri TRIPPA.
Io pur avendo alle spalle ormai piu' di 20 anni di assaggi, mai e poi mai avrei appioppato due 100/100. I vini sono buoni, Monvigliero è il solito Monvigliero, i vini adesso sono esuberanti nella loro gioventu', sono pure "vinosi" come giusto che sia, ma queste operazioni PUZZANO LONTANO UN MIGLIO, creano pure al produttore un danno. Nel senso che la gran parte di queste bottiglie entrano in un valzer di passaggi di mano coi prezzi che aumentano e le bottiglie che tristemente rimangono in cantine a varie temperature e vetrine. Detto cio', ripeto, ho la fortuna di avere questi amici ( e ai quali tento di CONTRACCAMBIARE ad ogni costo :D :D :wink: 8) ) che non si fanno tentare da questi meccanismi, amano il piacere della condivisione che rimane pure il mio spirito.


ciao Aldo, condivido le tue considerazioni. Sarebbe veramente ora che personaggi come la Larner (che, per carità, fa il suo mestiere) venissero confinati nell'oblio.
Io non penso i 100 punti, in generale, abbiano molto senso, se sono dispensati a ritmo di decine all'anno (forse a centinaia, se consideriamo la somma di quelli attribuiti da RP). 100 significa che è un vino che non può essere superato. La summa. L'Eletto.
Per scelta personale, quando mi capita di dover dare punteggi, non vado mai oltre i 99 (mi sarà capitato tre-quattro volte al massimo di giudicare un vino da 99). Spero sempre ci sia qualcosa che mi faccia ancora più emozionare. Ma al di là di questo "preconcetto", se così vogliamo chiamarlo, trovo inquietante che ancora nel 2020 ci sia chi possa far muovere un mercato che vale miliardi di euro attribuendo, sulla base di criteri puramente soggettivi, punteggi. Leggendo i giudizi della Larner, ho trovato assurdità, incoerenze, sforamenti nel ridicolo. Ma tant'è: i vini di Burlotto, produttore che amo, da oggi costeranno di più. Magari per finire sulla carta di qualche ristorante che ammicca a coloro che mettono il ghiaccio nel vino se è troppo caldo.


Completamente d'accordo
Si parla sempre di soggettività, pur cercando di essere oggettivi
Ma d'altra parte chi mai si sognerebbe di appioppare un voto "mediocre" (potrebbe benissimo essere 92-93) a vini cult di nomi altisonanti come Biondi Santi, Conterno, Gaja, Dominio de Pingus, Leroy, DRC, Rousseau, Guigal, Penfolds, Opus One Winery e via discorrendo
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Peccato che ci sia un altro Alessandria che lavora più in sordina ed è decisamente meno premiato che un anno sì e un anno no fa un vino migliore del suo. Lo dice il bicchiere...Eppure mai visto una volta alla ribalta su testate enologiche internazionali. Chissà perchè.... Mistero 8)
...guardati dentro e capirai... 8) ...il problema è tuo...
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda l'oste » 25 lug 2020 01:20

Secondo me e la meno da più di dieci anni, il concetto di punteggiare, dare un numero (in centesimi poi) ad un vino è una stronxata colossale, che diventa sempre più un'arma di speculazione. Capisco che dire il numerino magari fa sentire fighi i neo bevitori o gli alto bevitori ma resta un semplice giudizio personale. Anche se c'è un numero, anche se l'ha detto Parker in persona, non è nulla di scientifico.
Inoltre l'attedibilitá di moltissima critica enologica internazionale e non, è legata a troppi fattori di comodo, a troppi vantaggi di visibilitá professionale quando non anche di tornaconto economico, di rendite d'assegnazione, di investimenti pubblicitari, di speculazioni territoriali, di marketing spinto, di influencer con la sciabola, eccetera.
Se facciamo ancora finta di nulla a questo punto del film mi pare un po' da verginelle ipocrite.

Senza contare che alcune bottiglie altopunteggiate, a causa delle conseguenti valutazioni economiche al numeretto, iniziano a fare i tour di enoteche, cantine private ok, collezionisti asiatici, ambienti igrotermosanificati ma poi, come si legge in altri thread, magari stappandole tra dieci anni oltre al rischio tca (che raramente pare i produttori le cambino) si aggiunge il rischio conservazione ottimale e il vino centopunteggiato costosissimo di turno sta in una bottiglia che ne ha passate di ogni.

Il vino è nudo, direbbe il matto della favola.

Ps: tutto questo a prescindere dal topic, che i vini di Burlotto mi sono sempre piaciuti spesso molto (ho quasi sempre preferito Cannubi a Monvigliero, gusti personali, a saperlo prima ne avrei fatto scorte quando stavano sotto ai cinquanteuro, adesso prevedendo i prezzi schizzati, peccato, mi gusterò solo il base e il Pelaverga).
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda maxer » 25 lug 2020 01:49

..... mi astengo : sono troppo di parte

Ma poi, sono da sempre i miei tre Barolo preferiti, ognuno con le sue diverse caratteristiche, magari uno preferibile all' altro a seconda dell' annata
E non certo da quando hanno iniziato ad essere premiati (che a me, proprio, ma chissenefrega)

e pensare che io, l' anno scorso, avrei dato se non i 100/100, almeno i 98 - 99 persino al Pelaverga 2018 !
Per dire :D :D :D

A questo punto, anche se in ritardo, scriverò una lettera di ammonizione a Galloni (ma sì, anche alla Larner, altrimenti si sentirebbe sottovalutata)
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Prunella_Ballor » 25 lug 2020 03:57

La scala centesimale ormai per i più è percepita come la classica scala da 0 a 10 trasportata però tra 90 e 100
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Ludi » 25 lug 2020 08:39

Prunella_Ballor ha scritto:La scala centesimale ormai per i più è percepita come la classica scala da 0 a 10 trasportata però tra 90 e 100


anche questo è vero. Basta vedere i giudizi dei vini cui vengono dati 89 punti: sono giudizi sostanzialmente negativi, a meno non si tratti di vini da 5 euro.
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Prunella_Ballor » 25 lug 2020 14:01

Ludi ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:La scala centesimale ormai per i più è percepita come la classica scala da 0 a 10 trasportata però tra 90 e 100


anche questo è vero. Basta vedere i giudizi dei vini cui vengono dati 89 punti: sono giudizi sostanzialmente negativi, a meno non si tratti di vini da 5 euro.


penso che sti punteggi siano tutta fuffa da marketing e magari, talvolta, anche frutto di qualche marchetta. Da ignorante, vorrei capire quale differenza qualitativa esprime un centesimo di punto: ad esempio tra 99 e 100. Si vedono poi anche spesso punteggi molto diversi tra i vari giornali, riporto l'esempio del Barolo Cerretta 2015 di Schiavenza: 88 punti Parker (A barely above average to very good wine displaying various degrees of finesse and flavor as well as character with no noticeable flaws) e 93 punti WS (Outstanding: a wine of superior character and style). Un altro esempio: Mastrojanni BDM 2015 90 punti AG e 97 punti JS.
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda vinogodi » 25 lug 2020 18:06

Prunella_Ballor ha scritto:
Ludi ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:La scala centesimale ormai per i più è percepita come la classica scala da 0 a 10 trasportata però tra 90 e 100


anche questo è vero. Basta vedere i giudizi dei vini cui vengono dati 89 punti: sono giudizi sostanzialmente negativi, a meno non si tratti di vini da 5 euro.


penso che sti punteggi siano tutta fuffa da marketing e magari, talvolta, anche frutto di qualche marchetta. Da ignorante, vorrei capire quale differenza qualitativa esprime un centesimo di punto: ad esempio tra 99 e 100. Si vedono poi anche spesso punteggi molto diversi tra i vari giornali, riporto l'esempio del Barolo Cerretta 2015 di Schiavenza: 88 punti Parker (A barely above average to very good wine displaying various degrees of finesse and flavor as well as character with no noticeable flaws) e 93 punti WS (Outstanding: a wine of superior character and style). Un altro esempio: Mastrojanni BDM 2015 90 punti AG e 97 punti JS.
...piu' semplicemente ci sono critici di vino che non capiscono un cazzo di vino. Meglio leggere il forum GR, in alcuni molto più significativo, il giudizio... 8)
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda gpetrus » 25 lug 2020 18:32

vinogodi ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:
Ludi ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:La scala centesimale ormai per i più è percepita come la classica scala da 0 a 10 trasportata però tra 90 e 100


anche questo è vero. Basta vedere i giudizi dei vini cui vengono dati 89 punti: sono giudizi sostanzialmente negativi, a meno non si tratti di vini da 5 euro.


penso che sti punteggi siano tutta fuffa da marketing e magari, talvolta, anche frutto di qualche marchetta. Da ignorante, vorrei capire quale differenza qualitativa esprime un centesimo di punto: ad esempio tra 99 e 100. Si vedono poi anche spesso punteggi molto diversi tra i vari giornali, riporto l'esempio del Barolo Cerretta 2015 di Schiavenza: 88 punti Parker (A barely above average to very good wine displaying various degrees of finesse and flavor as well as character with no noticeable flaws) e 93 punti WS (Outstanding: a wine of superior character and style). Un altro esempio: Mastrojanni BDM 2015 90 punti AG e 97 punti JS.
..a.piu' semplicemente ci sono critici di vino che non capiscono un cazzo di vino. Meglio leggere il forum GR, in alcuni molto più significativo, il giudizio... 8)

Che però influenzano il mercato e i relativi prezzi....il che non è poco. Ahimè.
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Prunella_Ballor » 25 lug 2020 18:36

vinogodi ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:
Ludi ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:La scala centesimale ormai per i più è percepita come la classica scala da 0 a 10 trasportata però tra 90 e 100


anche questo è vero. Basta vedere i giudizi dei vini cui vengono dati 89 punti: sono giudizi sostanzialmente negativi, a meno non si tratti di vini da 5 euro.


penso che sti punteggi siano tutta fuffa da marketing e magari, talvolta, anche frutto di qualche marchetta. Da ignorante, vorrei capire quale differenza qualitativa esprime un centesimo di punto: ad esempio tra 99 e 100. Si vedono poi anche spesso punteggi molto diversi tra i vari giornali, riporto l'esempio del Barolo Cerretta 2015 di Schiavenza: 88 punti Parker (A barely above average to very good wine displaying various degrees of finesse and flavor as well as character with no noticeable flaws) e 93 punti WS (Outstanding: a wine of superior character and style). Un altro esempio: Mastrojanni BDM 2015 90 punti AG e 97 punti JS.
...piu' semplicemente ci sono critici di vino che non capiscono un cazzo di vino. Meglio leggere il forum GR, in alcuni molto più significativo, il giudizio... 8)


sei arrivato dritto al punto, avevo usato una perifrasi. L'altro problema é poi la gente che si fa condizionare dagli "esperti": di solito quando un vino prende un punteggione le vendite aumentano esponenzialmente, lo stesso vino che magari il giorno prima faceva la bella statuina sullo scaffale, immediatamente diventa introvabile.
Ultima modifica di Prunella_Ballor il 25 lug 2020 19:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Messner » 25 lug 2020 19:33

vinogodi ha scritto:
Messner ha scritto:
Ludi ha scritto:
arnaldo ha scritto:Ciao Giuliano. Si confermo che questa notizia venne gia' divulgata tempo fa. E' ormai purtroppo quella macchina tritacarne aziende ed appassionati, dal quale forse il solo Galloni ne trova giovamento. Si vuole a tutti i costi portare la Langa (anche quella dei produttori minori) al rango della Borgogna. Bottiglie irreperibile, prezzi assurdi, tutti scontenti tranne i clientoni stranieri che strapagano per bere vini nella loro gioventu'.
Giusto ? Sbagliato ???
Io ho avuto il piacere di bere i due 100/100 di Fabio grazie a Maxer (che ringrazio con un abbraccio). Max come tanti qua dentro è molto legato a Fabio Alessandria, e come tanti, al di la' della speculazione forte che si inneschera' dietro a questo produttore, RIUSCIRA' ANCORA AD AVERE LE BOTTIGLIE agli stessi prezzi con lievissimi aumenti. Tutti gli altri TRIPPA.
Io pur avendo alle spalle ormai piu' di 20 anni di assaggi, mai e poi mai avrei appioppato due 100/100. I vini sono buoni, Monvigliero è il solito Monvigliero, i vini adesso sono esuberanti nella loro gioventu', sono pure "vinosi" come giusto che sia, ma queste operazioni PUZZANO LONTANO UN MIGLIO, creano pure al produttore un danno. Nel senso che la gran parte di queste bottiglie entrano in un valzer di passaggi di mano coi prezzi che aumentano e le bottiglie che tristemente rimangono in cantine a varie temperature e vetrine. Detto cio', ripeto, ho la fortuna di avere questi amici ( e ai quali tento di CONTRACCAMBIARE ad ogni costo :D :D :wink: 8) ) che non si fanno tentare da questi meccanismi, amano il piacere della condivisione che rimane pure il mio spirito.


ciao Aldo, condivido le tue considerazioni. Sarebbe veramente ora che personaggi come la Larner (che, per carità, fa il suo mestiere) venissero confinati nell'oblio.
Io non penso i 100 punti, in generale, abbiano molto senso, se sono dispensati a ritmo di decine all'anno (forse a centinaia, se consideriamo la somma di quelli attribuiti da RP). 100 significa che è un vino che non può essere superato. La summa. L'Eletto.
Per scelta personale, quando mi capita di dover dare punteggi, non vado mai oltre i 99 (mi sarà capitato tre-quattro volte al massimo di giudicare un vino da 99). Spero sempre ci sia qualcosa che mi faccia ancora più emozionare. Ma al di là di questo "preconcetto", se così vogliamo chiamarlo, trovo inquietante che ancora nel 2020 ci sia chi possa far muovere un mercato che vale miliardi di euro attribuendo, sulla base di criteri puramente soggettivi, punteggi. Leggendo i giudizi della Larner, ho trovato assurdità, incoerenze, sforamenti nel ridicolo. Ma tant'è: i vini di Burlotto, produttore che amo, da oggi costeranno di più. Magari per finire sulla carta di qualche ristorante che ammicca a coloro che mettono il ghiaccio nel vino se è troppo caldo.


Completamente d'accordo
Si parla sempre di soggettività, pur cercando di essere oggettivi
Ma d'altra parte chi mai si sognerebbe di appioppare un voto "mediocre" (potrebbe benissimo essere 92-93) a vini cult di nomi altisonanti come Biondi Santi, Conterno, Gaja, Dominio de Pingus, Leroy, DRC, Rousseau, Guigal, Penfolds, Opus One Winery e via discorrendo
Perchè alla fine tutte le annate dei vini più importanti sono da 97-98/100 in su. TUTTE
Le solite cazzate

Discorso Burlotto
Mi piace da matti, fa grandi vini, il Monvigliero è spettacolare.
Peccato che ci sia un altro Alessandria che lavora più in sordina ed è decisamente meno premiato che un anno sì e un anno no fa un vino migliore del suo. Lo dice il bicchiere...Eppure mai visto una volta alla ribalta su testate enologiche internazionali. Chissà perchè.... Mistero 8)
...guardati dentro e capirai... 8) ...il problema è tuo...


Già fatta introspezione senza i risultati sperati. :mrgreen:
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda trikki » 25 lug 2020 20:32

Lo scorso anno, Sandrone 2015, non lo ha voluto nessuno. Ho avuto difficoltà a vendere 6+6 dei 2 celebri Barolo. E anche nel sezione "Cerca", mai comparso un messaggio di ricerca.

Cannubi Burlotto, non era tenuto in considerazione. Tutti han sempre chiesto solo e soltanto il punteggiato Monvigliero. Oggi tutti chiedono il fratello maggiore.

Ma tutto questo, naturalmente, non dai palati nobili ed allenati. Tutte queste richieste da coloro i quali, del vino, ahimè, non capiscono una beata Mink.....

Che pena che mi fate

Maledetti punteggi
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda maxer » 26 lug 2020 01:36

Prunella_Ballor ha scritto:
Ludi ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:La scala centesimale ormai per i più è percepita come la classica scala da 0 a 10 trasportata però tra 90 e 100


anche questo è vero. Basta vedere i giudizi dei vini cui vengono dati 89 punti: sono giudizi sostanzialmente negativi, a meno non si tratti di vini da 5 euro.


penso che sti punteggi siano tutta fuffa da marketing e magari, talvolta, anche frutto di qualche marchetta ...

..... un consiglio : vacci piano con le parole, visto il nome che si legge bello grande nel titolo del thread ..... :?
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda declar » 26 lug 2020 14:30

Ester Canale 94 contro voglia con solita review inguardabile . Si staranno antipatici ..
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Prunella_Ballor » 26 lug 2020 14:42

maxer ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:
Ludi ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:La scala centesimale ormai per i più è percepita come la classica scala da 0 a 10 trasportata però tra 90 e 100


anche questo è vero. Basta vedere i giudizi dei vini cui vengono dati 89 punti: sono giudizi sostanzialmente negativi, a meno non si tratti di vini da 5 euro.


penso che sti punteggi siano tutta fuffa da marketing e magari, talvolta, anche frutto di qualche marchetta ...

..... un consiglio : vacci piano con le parole, visto il nome che si legge bello grande nel titolo del thread ..... :?



non metto in dubbio la qualità e la serietà dei produttori, figuriamoci di un grande come Burlotto. La mia affermazione é riferita piuttosto al sistema dei punteggi in generale dove gli interessi di grossi importatori e distributori americani potrebbero, talvolta, giustificare diversità anche grandi tra le recensioni dei diversi giornali. Basta sfogliare una qualsiasi edizione di WS per vedere di quanta pubblicità questo giornale é intriso.

Per chi avesse voglia di approfondire, consiglio questi articoli:

http://winegourd.blogspot.com/2016/10/b ... cores.html
http://comlabgames.com/45-971/instructo ... ustion.pdf

"A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca" diceva Andreotti
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Prunella_Ballor » 26 lug 2020 17:40

un altro spunto di riflessione secondo me importante: guardate i punteggi che venivano elargiti da WS negli anni 80-90, ho preso giusto un paio di produttori a caso :roll:
Allegati
IMG_6471.jpg
IMG_6471.jpg (32.55 KiB) Visto 6385 volte
IMG_6472.jpg
IMG_6472.jpg (52.08 KiB) Visto 6385 volte
IMG_6467.jpg
IMG_6467.jpg (35.78 KiB) Visto 6385 volte
Prunella_Ballor
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Prunella_Ballor » 26 lug 2020 17:46

più di tre allegati non mi fa caricare, appena riesco mando le recensioni anche di Soldera e Giacomo Conterno... molto interessanti :shock: :? :shock: :?
andreac75
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda andreac75 » 26 lug 2020 20:50

Per curiosità, chi è più affidabile nella recensione secondo voi ?
Wine Advocate ? Veronelli (inteso come l'annuario) ?

E vivino quanto è affidabile (resta inteso per vini che hanno un numero adeguato di recensioni e non solo quelle degli "amici") ?
vinogodi
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda vinogodi » 26 lug 2020 22:12

andreac75 ha scritto:Per curiosità, chi è più affidabile nella recensione secondo voi ?
Wine Advocate ? Veronelli (inteso come l'annuario) ?

E vivino quanto è affidabile (resta inteso per vini che hanno un numero adeguato di recensioni e non solo quelle degli "amici") ?
...nessuno dei citati...
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
andreac75
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda andreac75 » 26 lug 2020 22:23

Chi o cosa suggeriresti? Tanto da imparare.
Langa&Roero
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Langa&Roero » 26 lug 2020 23:41

Su alcuni produttori non credo al discorso “marchette” (vedasi Burlotto, azienda piccola, i punteggioni creano solo hype attorno ai suoi vini, ma ne Fabio né il giornalista nè l’importatore ne traggono vantaggio, aldilà dell’onestà del produttore.).
Su altri discorso diverso. Ci son produttori (uno in particolare che non menzionerò) che l’anno scorso non erano calcolati da Galloni, quest anno complice l’essere entrato nel portfoglio della più prestigiosa agenzia d’importazione degli States ha subito preso punteggi alti.
In sostanza il peso commerciale sul mercato statunitense influisce parecchio sui punteggi, altrimenti non si spiegherebbero certe cose.
Ergo, per me, ste valutazioni non son credibili e servono solo a fare business e a creare speculazione.
Prunella_Ballor
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Prunella_Ballor » 27 lug 2020 00:16

Langa&Roero ha scritto:Su alcuni produttori non credo al discorso “marchette” (vedasi Burlotto, azienda piccola, i punteggioni creano solo hype attorno ai suoi vini, ma ne Fabio né il giornalista nè l’importatore ne traggono vantaggio, aldilà dell’onestà del produttore.).
Su altri discorso diverso. Ci son produttori (uno in particolare che non menzionerò) che l’anno scorso non erano calcolati da Galloni, quest anno complice l’essere entrato nel portfoglio della più prestigiosa agenzia d’importazione degli States ha subito preso punteggi alti.
In sostanza il peso commerciale sul mercato statunitense influisce parecchio sui punteggi, altrimenti non si spiegherebbero certe cose.
Ergo, per me, ste valutazioni non son credibili e servono solo a fare business e a creare speculazione.



condivido il tuo pensiero e ribadisco che la mia affermazione sulle "marchette" non era assolutamente riferita a Burlotto ("questi punteggi" é da intendersi in senso lato) bensì ad altre situazioni dove, come tu confermi, dall'oggi al domani cominciano a fioccare punteggi alti che attirano l'attenzione dell'ingenuo consumatore. In uno degli articoli che ho allegato, stimano che un punto percentuale di valutazione influisca circa 7% sul prezzo del vino nel mercato USA
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Langa&Roero » 27 lug 2020 00:29

Prunella_Ballor ha scritto:
Langa&Roero ha scritto:Su alcuni produttori non credo al discorso “marchette” (vedasi Burlotto, azienda piccola, i punteggioni creano solo hype attorno ai suoi vini, ma ne Fabio né il giornalista nè l’importatore ne traggono vantaggio, aldilà dell’onestà del produttore.).
Su altri discorso diverso. Ci son produttori (uno in particolare che non menzionerò) che l’anno scorso non erano calcolati da Galloni, quest anno complice l’essere entrato nel portfoglio della più prestigiosa agenzia d’importazione degli States ha subito preso punteggi alti.
In sostanza il peso commerciale sul mercato statunitense influisce parecchio sui punteggi, altrimenti non si spiegherebbero certe cose.
Ergo, per me, ste valutazioni non son credibili e servono solo a fare business e a creare speculazione.



condivido il tuo pensiero e ribadisco che la mia affermazione sulle "marchette" non era assolutamente riferita a Burlotto ("questi punteggi" é da intendersi in senso lato) bensì ad altre situazioni dove, come tu confermi, dall'oggi al domani cominciano a fioccare punteggi alti che attirano l'attenzione dell'ingenuo consumatore. In uno degli articoli che ho allegato, stimano che un punto percentuale di valutazione influisca circa 7% sul prezzo del vino nel mercato USA


No ma ci mancherebbe, io Fabio lo conosco pure poco, e ho bevuto veramente pochi suoi vini, ma credo non abbia bisogno di pagare giornalista X per trarre vantaggi vari.
Come detto però altre aziende si (a mio modo di vedere) per i motivi citati.
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda Ludi » 27 lug 2020 10:10

andreac75 ha scritto:Chi o cosa suggeriresti? Tanto da imparare.


personalmente, il giudizio degli appassionati che frequentano abitualmente questo forum (a partire, ovviamente, da Vinogodi, ma ce ne sono tanti altri) è di gran lunga più affidabile di qualunque critico professionista o guida.

Dovendo proprio sbilanciarmi, Galloni e Jancis Robinson (soprattutto quest'ultima) sono meglio di Wine Spectator e Parker. Mi ritrovo in certi giudizi di Decanter. Sui vini francesi, la RVF è quasi sempre vicina ai miei gusti.
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Re: Ci siamo giocati anche Burlotto....

Messaggioda maxer » 27 lug 2020 11:03

Prunella_Ballor ha scritto:
maxer ha scritto:
Prunella_Ballor ha scritto:penso che sti punteggi siano tutta fuffa da marketing e magari, talvolta, anche frutto di qualche marchetta ...

..... un consiglio : vacci piano con le parole, visto il nome che si legge bello grande nel titolo del thread ..... :?


non metto in dubbio la qualità e la serietà dei produttori, figuriamoci di un grande come Burlotto. La mia affermazione é riferita piuttosto al sistema dei punteggi in generale dove gli interessi di grossi importatori e distributori americani potrebbero, talvolta, giustificare diversità anche grandi tra le recensioni dei diversi giornali. Basta sfogliare una qualsiasi edizione di WS per vedere di quanta pubblicità questo giornale é intriso.

"A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca" diceva Andreotti


.....
# 1) più che di giornale, per WS parlerei di 'rivista' (quindici numeri all' anno)
# 2) il tema spinoso della pubblicità si può estendere ai giornali veri e propri, la cosiddetta carta stampata, che senza gli inserti pubblicitari non riuscirebbero a sopravvivere
Ma in cambio ? Silenzi, notizie non pubblicate, inchieste completamente ignorate, strenue difese di situazioni all' evidenza indifendibili, omissioni indecorose
Hai mai letto su un giornale di proprietà della Fca articoli che siano anche un minimo critici verso la proprietà, che tra l' altro inonda il suo giornale di pubblicità asfissiante delle sue auto ? Hai mai letto approfonditi articoli critici su Eni (scandalo Nigeria) o Enel (5G), quando i loro budget pubblicitari annuali su tutti (o meglio, quasi tutti i quotidiani, perché ce ne sono almeno due o tre che coraggiosamente non accettano pubblicità, proprio per non essere ritenuti e/o ritenersi ricattabili nella loro libertà informativa) sono anche plurimilionari ? Stesso discorso sui giornali e sulle TV di proprietà, diretta o indiretta, del vecchio Silvione e dei suoi pargoletti, su quelli del De Benedetti fino a qualche anno fa. Sono solo alcuni esempi, ma ce ne possono essere a decine
Ti do ragione sull' importanza della pubblicità o delle pressioni diciamo di politica commerciale per quanto riguarda il mondo del vino : ma solo parzialmente
Dipende
Dipende dall' importanza della rivista, del sito o della Guida, dalla sua risonanza mondiale o nazionale, dai rapporti che ha con il singolo importatore o con il singolo distributore, dai comportamenti etici, sì, etici (soprattutto di questi tempi, in cui questa parola è sempre meno usata) dei loro direttori e collaboratori che si sedimentano solo nel tempo e con una linea editoriale quanto più seria e professionale
Se un vino non è "buono" ma il distributore o l' importatore o magari l' azienda produttrice fanno la marchetta con la rivista, che gli va a dare i suoi 100/100 o giù di lì, ci rimettono tutti, nella credibilità, che è fondamentale nel mondo del vino : la rivista o la guida (che continuerà a vendere sempre di meno), il distributore o l' importatore, che magari farannno il colpaccio affaristico per un anno ma lo pagheranno caro successibamente e l' azienda, che vedrà crescere il suo invenduto negli anni a seguire
E anche in questi casi gli esempi, diciamo di "auto-sputtanamento", non mancano di certo
Da considerare pure la grandezza dell' azienda che produce un vino 'premiato' : se la sua produzione è relativamente bassa, il profitto complessivo che può derivare a tutta la catena commerciale collegata causato dal conseguente aumento di prezzo della bottiglia premiata è relativamente e in proporzione basso (e l' eventuale marchetta costa ...)
# 3) Punteggi : qui sta il punto dolente
Molti, ma sempre ttoppi, si fanno ormai condizionare dalle quantita di centesimi assegnati, da quei numerini sfornati da cosiddetti 'critici' (non tutti, fortunatamente) che mentre li scrivono si sentono degli eletti giudici divini
Basta poi assistere basiti alla corsa sfrenata di tanti speculatori assatanati sul nostro mercatino del Forum, che fanno di tutto per accumulare in tutti modi quante più bottiglie 'premiate' (spesso di vini gonfiati ad arte) a prezzi di cantina, dalle raccomandazioni, alle conoscenze annose, dagli scambi più strani e imbarazzanti, alle insistenze più sgradite, ovviamente mai per bersele, ma per attendere il momento più favorevole per rivenderle ai soliti tordi e allocchi che purtroppo non mancano e che a loro volta si auto-convincono di aver fatto l' affare della vita
Questi comportamenti insulsi, secondo me, sono la principali causa degli aumenti di prezzo a cui stiamo assistendo sul mercato per i vini di alcune tipologie e di alcuni territori (i soliti : Barolo/Langhe e Brunello/Montalcino) e I responsabili sono spesso gli stessi (venditori e acquirenti) che più se ne lamentano, da bravi coccodrilli
Non è certo colpa di Burlotto, considerato come azienda, se i suoi vini hanno raggiunto certe valutazioni : i prezzi in cantina sono rimasti praticamente gli stessi ormai da qualche anno (forse con un aumento al massimo di un + 10 / 20 %), a dimostrazione lampante della loro correttezza ed onestà, avendo oltretutto la sicurezza che i loro Barolo, sempre, da anni, sono tutti prenotati e non avrebbero nessun problema nel venderli a prezzi anche di molto maggiorati
E come Burlotto, anche altri produttori seri
# 4) piccola noticina 'storico-politica'
È vero, il fuAndreotti pronunciò una volta la frase che riporti, solo che la stessa non era farina del suo (oscuro) sacco : come ammise (almeno quella volta, sinceramente :shock:) lo stesso, la sentì pronunciare la prima volta nel 1939 dal cardinale Francesco Marchetti Selvaggiani, vicario di Roma, che a sua volta l' aveva ascoltata addirittura detta da un papa, l' Achille Ratti / Pio XI, il molto discusso e discutibile sovrano dello Stato della Città del Vaticano durante il periodo fascista
Per la precisione :D
.....
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