LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

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Rudi
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda Rudi » 05 giu 2020 19:22

grazie al calo delle temperature, oggi a pranzo con spalla d'agnello al forno

Tignanello 1994
Integro, a parte il tappo, tutto sulle dolcezze, morbidissimo... uno spettacolo
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda Ludi » 06 giu 2020 08:47

Avuto finalmente accesso all'Umbria (e dunque alla mia cantina) ho festeggiato con:
Vodopivec, Solo 2009: buono, ma non quanto lo ricordavo. Marcato da leggera ossidazione e da una acidità un filo scomposta, si riscatta con le classiche note di ruggine, nespola, confettura di bergamotto.
M. Chapoutier, Hermitage Le Pavillon 1992: tanti insistono a dirmi che prima o poi considererò i PN di Borgogna i più grandi rossi del mondo. Dopo aver bevuto questo ventottenne, sono persino più lontano dal dar loro ragione: come eguagliare questo magico connubio tra la freschezza della mora, la didattica speziatura pepata , le note di incenso e sandalo, la vivacità unita all'eleganza unita alla potenza unita all'emozionalità? Ed è pure un'annata scarsa....
fabrizio leone
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda fabrizio leone » 07 giu 2020 12:02

Venerdì sera.
Cena fuori porta.

Aperitivo a Stradella (Monsupello vs Lantieri). entrambi conosciuti da tempo . a dire il vero trovati un pò anonimi.
sia al naso che in bocca. ci si aspetta un pò di più da un metodo classico

Cena a Canneto Pavese. Ristorante Bazzini: davvero un locale grazioso, con una meravigliosa vista ed una cucina che lascia il segno. Piatti semplici ma ben cucinati e presentati

Vino : Spumante Metodo Classico Pas Dosé “Natura” 2014 - Marchesi di Montalto
Piacevole scoperta, si sente calcare del terreno. Bolla fine e persistente.Da riprovare tra qualche tempo

mi porta a pensare che Oltre po vinicolo debba essere approfondito un pò di più

NB. Paesaggi Mozzafiato
fabrizio leone
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda fabrizio leone » 07 giu 2020 13:28

Antonio Panigada LA MERLA 1997

Pranzo di domenica: Arrosto di vitello con patate

Vino: Godurioso, frutto rosso maturo, in bocca grande armonia. ottimo abbinato alla carne. un grane vino di San Colombano

Buona domenica !!!!
Messner
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda Messner » 07 giu 2020 17:20

Thierry Germain Clos Echelier Rouge 2012 :D :D :D ++
Mora di gelso, note vegetali contenute di peperone e fagiolino, pepe verde, anice e cuoio. Buona acidità, rotondo, tannino fitto e risolto.
Unico CF di Germain fatto su terreni non sabbiosi senza raspi. Molto elegante
Sul plateau, da bere o conservare per altri 2-6 anni prima che cominci la sua lenta fase evolutiva calante
andreac75
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda andreac75 » 07 giu 2020 22:02

Acciughe impanate e Pfefferer.
ale1984
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda ale1984 » 07 giu 2020 23:25

Ieri sera tra amici:

Dom Perignon - Vintage 2006
In tanti dicono sia già avanti. Per me è ancora in fasce. Limonoso, appena appena una mandorla o una nocciola, uno sbuffo floreale, qualche nota iodata. In bocca teso come una corda di violino. Buono, ma, al momento, sprecato.

Tenuta di Castelbuono - Sagrantino di Montefalco 15
Alcool un po’ fuori controllo, i 15.5 gradi non passano in sordina. Al naso mon chéri, ciliegia in confettura, spezie dolci. In bocca l’alcool si sente tutto, ma il tannino per qualche miracolo enologico fa da contrappunto mantenendo un insperato equilibrio, non sbraca più di tanto. Non un vino da tutti i giorni, non una ballerina della Scala, ma devo ammettere che, in fin dei conti, non mi è dispiaciuto. Forse era solo per il fatto di cenare con dei cari amici dopo tanto tempo.

Viviani - Amarone Casa del Bepi 12
Eh vabbè, eravamo sui vini morbidi, ho calato il carico. Che gli vuoi dire? Elegante: vola come una farfalla, punge come un’ape. Oddio, forse non vola come una farfalla, ma ci siamo capiti. Nel bicchiere c’è di tutto, riprende i tratti dolci della frutta in confettura e sotto spirito e li arricchisce con sentori terziari di torrefazione, liquirizia, spezie. In bocca morbido, vellutato, caldo, avvolgente. Quasi più da meditazione che da abbinamento.
Giovane? Sicuramente, ma chissenefrega, era buono così.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda zampaflex » 08 giu 2020 09:53

Labet - Cotes du Jura Poulsard En billat 2015

Mentre Ganevat va in giro a fare il piacione presenzialista e sfodera vins de négoce a ritmo da GDO, Labet zitto zitto lavora e basta. Il risultato è che il primo riesce ogni tanto (a volte anche spesso) a produrre vini orridi, il secondo, mai.

Questo Poulsard è un Dettori meets Borgogna, in altura.

Colore da rosato, profuma di erbe officinali, scorza d'arancia, china. Sorso leggero da vin de soif. Tutto in ordine, elegante. Piaciuto perfino a mia mamma e mia zia che ho ospitato a pranzo ieri.
Quando un vino naturale (oh come odio il termine) è fatto bene, senza prendere per il cubo il cliente.

:D :D :D :)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda Ziliovino » 08 giu 2020 11:18

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Prima reunion post-pandemia, il tema era libero e ne è uscita una line-up piuttosto rock:

Champagne Rosé de Maceration Extra Brut 2012 - Benoit Lahaye. Color buccia di cipolla carico, l'etichetta riporta "grappe entier", di buona struttura e carattere per una bocca piuttosto elegante, agrumi e mandarino, qualche spezia orientale. Ha diverse analogie con quello di Egly Ouriet, e di conseguenza è piuttosto buono.

Champagne Grande Sendré Brut 2008 - Drappier. Classicissimo, piuttosto elegante e pettinato rimanendo comunque sullo stile fresco e poco dosato, facile ma difetta in carattere.

Champagne Ozanne Brut - Michel Fallon. sb.2015. Frutta bianca, pan di spagna, buccia di limone, bollicina molto elegante e precisa, bel ritorno agrumato al sorso, leggero biscotto-nocciolina che pian piano si fa noce per un'ossidazione molto misurata. Molto buono, anzi tra le migliori bevute degli ultimi tempi.

Wachau Ried Loibenberg Loibner Gruner Veltliner Smaragd 2008 - Knoll. Classica pera e pepe bianco, cedro, di media struttura e buona grassezza, tocco minerale sulla pietra, ottimo da bere oggi, forse non molto lungo però.

Scharzhofberger Riesling Kabinett 2010 - Egon Muller. appena stappato sbuffa un po' di elastico stile pigato ma si ripulisce subito, sorso elettrico tipo caramella Seltz smorzata da un dolcezza ben presente, zenzero candito, deciso limone, grande intensità. Di carattere.

Isola dei Nuraghi Vendemmia Tardiva 2005 - Capichera. Si rischiò ma c'era ancora, seppur declinato su nocciola e Biligocc (la castagna affumicata in bergamasca), frutta candita e albicocca secca, col tempo nota di rhum caraibico nettissima (ed i sui legni di affinamento), sorso morbido ma non molle. Sicuramente il più rock, anzi decisamente Grunge.

Brunello di Montalcino 1997 - Biondi Santi. Colore mattonato, torrefazione e frutta scura, arancia sanguinella e cuoio, bocca ricca ed energica, intensa, fumé, mi è sembrato molto meno Biondi-Santi style del solito, ma un gran bel Brunello.

Ribera del Duero Reserva Alion 1997 - Bodegas Alion. Naso sulla frutta scura e nota fumé da brace, bocca ancora energica, saporita e dal tannino ancora vivo, interessante.

vdt Mantenghja 2000 - Capichera. Setoso e lungo, pieno e pettinato al sorso, liquirizia, macchia mediterranea e prugne al naso.

Moscato d'Asti Lumine 2018 -  Ca'd'Gal. Sempre lui, solita garanzia di piacevolezza e facilità di sgargarozzamento...

Pfalz Herrenletten Weissburgunder TBA 2007 - Muller Catoir. Si chiude col botto con questo nettare di albicocca secca, il panettone quello buono, fico secco e frutta candita, sorso fantastico per intensità, freschezza, sapidità e setosità. Top.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda piergi » 08 giu 2020 11:58

Campi flegrei falanghina 2018- la Sibilla
Il bianco quotidiano che vorrei sempre in freddo.
Sfodera un naso molto sul minerale, con un tocco di iodio. Sale che ritorna anche in bocca, dapprima saturando quindi via via lasciando il passo a frutta bianca matura, gelso Bianco, glicine. Pai lunga e sensazione di vino materico nonostante gli appena 12 gradi dichiarati
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda gianni femminella » 08 giu 2020 20:04

piergi ha scritto:Campi flegrei falanghina 2018- la Sibilla
Il bianco quotidiano che vorrei sempre in freddo.
Sfodera un naso molto sul minerale, con un tocco di iodio. Sale che ritorna anche in bocca, dapprima saturando quindi via via lasciando il passo a frutta bianca matura, gelso Bianco, glicine. Pai lunga e sensazione di vino materico nonostante gli appena 12 gradi dichiarati


Immagino che non sia il Cruna deLago, che avrei nel mirino. Anche questo di cui parli, immagino il base, è per me un possibile acquisto.
Peraltro ultimamente mi sono piaciuti diversi bianchi dei campi flegrei e del vesuvio.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda piergi » 08 giu 2020 22:14

gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:Campi flegrei falanghina 2018- la Sibilla
Il bianco quotidiano che vorrei sempre in freddo.
Sfodera un naso molto sul minerale, con un tocco di iodio. Sale che ritorna anche in bocca, dapprima saturando quindi via via lasciando il passo a frutta bianca matura, gelso Bianco, glicine. Pai lunga e sensazione di vino materico nonostante gli appena 12 gradi dichiarati


Immagino che non sia il Cruna deLago, che avrei nel mirino. Anche questo di cui parli, immagino il base, è per me un possibile acquisto.
Peraltro ultimamente mi sono piaciuti diversi bianchi dei campi flegrei e del vesuvio.

Infatti, si tratta proprio del base.
Negli ultimi anni sia il Vesuvio che l'area flegrea cominciano a annoverare diversi ottimi interpreti, sia classici che più sperimentatori. In più i prezzi sono ancora abbastanza corretti.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda Alberto » 09 giu 2020 21:16

Rueda Verdejo Mus Old Vines, Bodegas Miguel Arroyo Izquierdo, 2016 (13,5%)
100% verdejo, da vecchie piante ad alberello, come del resto recita l'etichetta (non è scritto invece che trattasi di vigne poste alla quota di ben 950 m, e che la vinificazione è svolta, almeno in parte, in legno piccolo).
Paglierino consistente. Al naso, bananoso che neanche un trebbiano spoletino on steroids...hai visto mai che l'Albornoz, cardinale castigliano e vicario pontificio dell'Umbria del '300, che proprio nella rocca della città del Festival aveva la sua base principale, ci abbia lasciato lo zampino, e qualche marza? O magari il contrario? :roll: :lol: Bocca consequenziale, larga, fruttatissima, nocciolosa...non so se sia il legno, o il profilo di frutto quasi esageratamente "giallo", o cosa, ma mi risulta davvero un vino statico, anche se la materia nobile di base è chiaramente percepibile. C'è anche un filo di idrocarburo al naso, comunque (altro punto di contatto col TS?). Non semplice da capire...sono curioso di risentirlo domani dopo una notte in frigo...
Con tagliolini di Campofilone con uova di sgombro (fenomenali... :shock: ) e sgombra :lol: bollita con semplici olio aglio e prezzemolo.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda ORSO85 » 09 giu 2020 22:46

Giacomo Fenocchio nebbiolo 2018
Mi ha piacevolmente sorpreso, facile beva, profumi di prugna su tutto.
In bocca spiccata acidità e leggerezza, gusto pieno ma che invoglia sempre a bere un altro bicchiere.

Ora la tentazione di aprire un Barolo 2016 è sempre più forte! (Complici i due giorni di pioggia e temperature autunnali qui da noi....domani sera mi sa che ci scappa il Barolo)
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
alleg
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda alleg » 10 giu 2020 11:12

Ieri sera cena con qualche familiare:
- crostini con salmone e acciughe del cantabrico;
- polipo alla luciana;
- pesce castagna (che non avevo mai visto né sentito) al forno con panatura di pomodorini secchi olive e capperi;
- zuppa inglese e torte miste.

Bevuto:
Bereche Brut Reserve: bello champagne di carattere. Si sente la nota cognaccosa data dai vini di riserva (che immagino essere in buona percentuale) ma senza appesantire la bevuta che rimane invece bella agile. Regge bene le aggiughe, forse un po' troppo concentrato con il salmone. Champagne più da salume o da tutto pasto che da aperitivo. Complessità non estrema. In sintesi una buona bevuta ma da prendere con le pinze, se si trova a buon prezzo (come mi è capitato ok) ma non vale i 40/45 che chiedono normalmente. A scuola darebbero 6+

Begue-Mathiot Chablis Fourchame 2015: Chablis gessoso e acido come ha da essere ma più sottile e semplice di un suo cugino bevuto poco tempo fa (Vaucopins), che invece arricchiva lo scheletro con una bella scia sapida e una bella polpa di frutta bianca matura. Giusto per smentire chi dice che i 1er a Chablis sono poco caratterizzati. voto scolastico 5,5

Lamoretti Moscato 2018 (parzialmente fermentato): vinellino semplice e senza eccessive pretese che si abbina bene con una buona quantità di dolci. Finale un po amarognolo ma la distanza con alcuni piemontesi incensati non è eccessiva... Voto:6

Domenica scorsa invece in campagna con un manipolo di amici, bevuta un po' più seria, con grigliatone che prevedeva:
- Rib eye di pezzatura maxi
- costine e ganassini ( :shock: ) di maiale CBT
- salsicce di maiale nero
- asado di vitello

Inizio con:
Sourdet Diot Champagne “Cuvée de Prestige”: maison che non conoscevo, acquistata qualche bottiglia tramite gruppo di acquisto aziendale( :lol: ) che sorprende per stratificazione e lunghezza gustativa. Per dire, preferito al bereche di ieri. voto 7

poi:
Batteria Radda Riserva 2016: Montevertive vs Erta di Radda vs Valle delle Corti
Vince Montevertine per una maggiore cesellatura/definizione del frutto ma la distanza a detta di tutti è veramente poca con i caratteri tipici raddesi che si fanno notare su tutti e tre i vini. Erta di Radda leggermente più vinoso degli altri due ma si sta spaccando il capello in 4. Tutti vini da 7,5 assoluto ma 8,5 di categoria.

Batteria Brunello 2010: Ragnaie vs Lambardi vs Vigna Soccorso Tiezzi
Batteria che rispetta i pronostici con un solare e pimpante Ragnaie a mettere in riga nell'ordine Tiezzi (meno espressivo e complesso) e Lambardi (puzzettoso e un po' scomposto). Voti (assoluti) rispettivamente: 7,5/6,5/5,5

Batteria Brunelli Riserve: Ugolaia 2001, Cupano 2005, Capanna 1995
Si parte male con Capanna tappato. Cupano è un bel vino, ancora in forma senza sbavature o derive date dall'eta. Manca però la tipicità del sangiovese terziarizzato che invece sfodera un Ugolaia in gran spolvero. Voto 8,5 per Ugolaia e 7,5 per Cupano che rimane comunque una bella bevuta (ecco magari anche qui cercando qualche buona offerta visto quanto costa...)

Si è bevuto anche altro ma con scarsa attenzione quindi eviterei di riportare fesserie...
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda zampaflex » 10 giu 2020 13:15

Podere della Civettaja - Pinot Nero 2015

Vino mediatico, sta sulla bocca di tutti, finalmente mi è capitata l'occasione di misurarlo sulla distanza della bottiglia.
Per non pochi è tra i migliori o il migliore PN italiano. No, non ci siamo. Per niente.
Manca quasi totalmente la speziatura che distingue il vitigno allevato nelle giuste condizioni climatiche, la china, le erbe; io qui ci sento molto più terroir, la Toscana che segna ogni suo figlio.
E' un vino gradevole ma con troppo hype, e resta lontano dal mio podio dei PN italiani, e dal modello francese.
Un amico mi deve dare la 2016, che dovrebbe essere ben migliore e di cui ho un assaggio al Vinitaly. Vedremo.
Per ora:

:D :D :D -
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda Alberto » 10 giu 2020 20:55

Carignano del Sulcis Riserva Is Arenas, Sardus Pater, 2009 (14%)
Vino che marca il cartellino, che mette una tacca nella casella "rosso mediterraneo di media taglia", con un po' di tutto (garrigue, oliva nera, cuoio, fumé, frutto rosso dolce che esce nel tempo), corretto dal punto di vista varietale e territoriale (lo piazzi in Sardegna senza problemi), ma nulla che mi faccia pensare ad una vera Riserva, né tantomeno al frutto di alberelli ottuagenari (!) a piede franco (!!) piantati in riva al mare (!!!). Il cooperativismo dei ricorrenti premi dalla critica concorde, tecnicamente impeccabile ed emozionalmente nullo, cui faccio tranquillamente a meno.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda SommelierSardo » 11 giu 2020 17:12

zampaflex ha scritto:Podere della Civettaja - Pinot Nero 2015

Vino mediatico, sta sulla bocca di tutti, finalmente mi è capitata l'occasione di misurarlo sulla distanza della bottiglia.
Per non pochi è tra i migliori o il migliore PN italiano. No, non ci siamo. Per niente.
Manca quasi totalmente la speziatura che distingue il vitigno allevato nelle giuste condizioni climatiche, la china, le erbe; io qui ci sento molto più terroir, la Toscana che segna ogni suo figlio.
E' un vino gradevole ma con troppo hype, e resta lontano dal mio podio dei PN italiani, e dal modello francese.
Un amico mi deve dare la 2016, che dovrebbe essere ben migliore e di cui ho un assaggio al Vinitaly. Vedremo.
Per ora:

:D :D :D -


Leggo con piacere, ma non concordo con la tua opinione, soprattutto sul tranchant: "No, non ci siamo. Per niente."
Quella zona non avrebbe le giuste condizioni climatiche per il PN?
A 500m s.l.m., nel Casentino, nel bel mezzo dell'Italia, queste condizioni perché non ci sarebbero?
Lo collochi in Toscana, la quale ritieni segnare ogni suo figlio, ma siamo ad uno sputo dal confine regionale con la Romagna, in una zona scoperta adesso dal punto di vista vitivinicolo, dopo attente valutazioni. La geografia in questo caso c'entra poco... Il terroir, sicuramente, fa il suo, è normale.
Inoltre il PN può essere declinato in varie modalità, è sufficiente vinificare a grappolo intero per esaltare quelle note di erbe e di china che, per te, necessariamente lo contraddistinguono.
Non arriva al podio dei PN italici? Immagino il tuo podio...
Ed il modello francese? Capisco che su un PN venga immediato ricercarci la Borgogna... ma se non ci trovo i tratti del Clos des Lambrays, non per questo devo demolirlo in questa maniera.
Sarà perché essere anticonformisti è di moda, ed un vino che tira diventa antipatico...
Probabilmente hai bevuto una bottiglia non particolarmente performante, perché la 2015 è una bella versione. Ad avercene ancora...
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda zampaflex » 11 giu 2020 18:07

SommelierSardo ha scritto:Non arriva al podio dei PN italici? Immagino il tuo podio...


Ti sfido ad indovinarlo. :D
Anche perché di PN nostrani che possano confrontarsi con i base borgognoni (più su no, non scherziamo) ce ne sono giusto alcuni. Stanno in una mano. Ma ci sono.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda gpetrus » 11 giu 2020 18:56

zampaflex ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Non arriva al podio dei PN italici? Immagino il tuo podio...


Ti sfido ad indovinarlo. :D
Anche perché di PN nostrani che possano confrontarsi con i base borgognoni (più su no, non scherziamo) ce ne sono giusto alcuni. Stanno in una mano. Ma ci sono.

Uno è quello di Gianluca Colombo, in arte Segni di Langa. Il 2016 vale quanto meno un village francese....un altro è quello di Abraham....non sempre...ma quando gli riesce ( vedi annate fredde ) mi ricorda i cugini
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda Messner » 11 giu 2020 19:40

Il Pinot Nero di Eno-Trio 2016 è squisito
Non scherzo... Se vi capita acquistatelo: costa poco ed è una ottima bevuta
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda zampaflex » 11 giu 2020 19:55

gpetrus ha scritto:
zampaflex ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Non arriva al podio dei PN italici? Immagino il tuo podio...


Ti sfido ad indovinarlo. :D
Anche perché di PN nostrani che possano confrontarsi con i base borgognoni (più su no, non scherziamo) ce ne sono giusto alcuni. Stanno in una mano. Ma ci sono.

Uno è quello di Gianluca Colombo, in arte Segni di Langa. Il 2016 vale quanto meno un village francese....un altro è quello di Abraham....non sempre...ma quando gli riesce ( vedi annate fredde ) mi ricorda i cugini


Non sono questi, anche perché non li ho provati. Ma prima di dire i miei aspetto SS.
Su Colombo concordo, assaggiato qualche volta i suoi Barolo, bravo.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda mennella » 11 giu 2020 20:09

Alberto ha scritto:Carignano del Sulcis Riserva Is Arenas, Sardus Pater, 2009 (14%)
Vino che marca il cartellino, che mette una tacca nella casella "rosso mediterraneo di media taglia", con un po' di tutto (garrigue, oliva nera, cuoio, fumé, frutto rosso dolce che esce nel tempo), corretto dal punto di vista varietale e territoriale (lo piazzi in Sardegna senza problemi), ma nulla che mi faccia pensare ad una vera Riserva, né tantomeno al frutto di alberelli ottuagenari (!) a piede franco (!!) piantati in riva al mare (!!!). Il cooperativismo dei ricorrenti premi dalla critica concorde, tecnicamente impeccabile ed emozionalmente nullo, cui faccio tranquillamente a meno.


E' il luogo delle mie vacanze al mare in Sardegna, da diversi anni, come hai giustamente scritto tu di alberelli ottuagenari
a sant'Antioco non ce ne sono molti, invece di vigne nella sabbia se ne vedono tante e fanno un bel paesaggio.
Hanno diversi rossi, e sia il Kanai che Is Arenas sono definiti riserve, credo perche' escono dopo tre anni dalla vendemmia,
a me non dispiacciono e considera che il Kanai costa 9 euro a bottiglia in cantina.
Sono d'accordo con te il concetto di riserva e altro.
L'unica vera riserva e' l'Arruga dai "... ricorrenti premi dalla critica concorde ..." e se lo bevi pensi
subito al loro consulente enologico Sua altezza R. Cotarella. Pero' e' il tipo di vino che non apprezzo.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda Alberto » 11 giu 2020 22:10

mennella ha scritto:Sono d'accordo con te il concetto di riserva e altro.
L'unica vera riserva e' l'Arruga dai "... ricorrenti premi dalla critica concorde ..." e se lo bevi pensi
subito al loro consulente enologico Sua altezza R. Cotarella. Pero' e' il tipo di vino che non apprezzo.

Eh, veramente di premi ne ha presi un botto pure l'Is Arenas... :roll:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2020

Messaggioda SommelierSardo » 11 giu 2020 23:07

zampaflex ha scritto:
gpetrus ha scritto:
zampaflex ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Non arriva al podio dei PN italici? Immagino il tuo podio...


Ti sfido ad indovinarlo. :D
Anche perché di PN nostrani che possano confrontarsi con i base borgognoni (più su no, non scherziamo) ce ne sono giusto alcuni. Stanno in una mano. Ma ci sono.

Uno è quello di Gianluca Colombo, in arte Segni di Langa. Il 2016 vale quanto meno un village francese....un altro è quello di Abraham....non sempre...ma quando gli riesce ( vedi annate fredde ) mi ricorda i cugini


Non sono questi, anche perché non li ho provati. Ma prima di dire i miei aspetto SS.
Su Colombo concordo, assaggiato qualche volta i suoi Barolo, bravo.


Intendevo dire che Civettaja non arriva nel tuo podio personale.
Di quale possa essere, sinceramente, mi interessa poco o nulla.
Mi piacciono poco le classifiche del vino, figuriamoci quelle degli anticonformisti o presunti tali, che sparano a zero solo per palese antipatia.
Hai sviato i miei appunti con dimestichezza, senza rispondere a niente. Ed anche qui, mi interessa poco o nulla.
Niente di importante... Chi legge tra le righe capisce al volo.

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