LE BEVUTE DI APRILE 2020

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ale1984
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda ale1984 » 26 apr 2020 18:17

Willi Schaefer - Graacher Domprobst Riesling Spätlese #5 2016

Pesca bianca, gelsomino e ancora pompelmo, roccia bagnata, un accenno di tempera. Fresco e tagliente come una katana. Coerente tra naso e bocca. Pericolosissimo, con soli 7.5 gradi alcolici.

Sicuramente stappato presto, ma vabbè: era comunque buonissimo.
alemusci
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alemusci » 27 apr 2020 20:25

Pira Luigi, Barolo serralunga 2014: Barolo muscolare. Naso potente: petali di rosa sparati, frutto scuro, sottofondo mentolato. Bocca saporita, potente, piena, bilanciata e lunga. Un po’ rustico se vogliamo, ma a me è piaciuto tanto. pasta al ragù.
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SommelierSardo
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda SommelierSardo » 28 apr 2020 11:41

Galea 2014 I Clivi
Azienda di cui si parla poco, ma soprattutto questa etichetta stupisce per eleganza, finezza, piacevolezza in un millesimo che non è cacca dappertutto... diciamolo...
Friulano sino al midollo, 12.5%vol. di freschezza e compagnia

Gattinara 2016 Nervi
Che goduria, un bellissimo Nebbiolo del Nord!!
Fresco, colore suadente, profumi aristocratici.
Scende che un piacere, e chi li sente i 14 gradi...
È piaciuto a mia moglie, quindi vino promosso!
alleg
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alleg » 28 apr 2020 12:00

Nel weekend tra bestemmie e incazzature per mille motivi:

Begue-mathiot CHABLIS 1ER CRU VAUCOPINS 2015: Vino a mio parere paradigmatico della denominazione, acidità sferzante seguita da una scia marina, salata. Descrizione che farebbe intendere un vino squilibrato ed arcigno invece si rivela estremamente piacevole ed appagante... bello bello... con pizza alle acciughe ottimo abbinamento.

Antolini Amarone Moroipò 2012: il cinghiale in umido richiede abbinamento strong e allora si apre questo amarone preso in cantina durante una visita del 2016. Colore su tonalità scure ma trasparenti/con poca densità rispetto alla tipologia. Naso abbastanza muto, che rimane sui primari con frutta rossa matura ma non marmellatosa. La sensazione di amarone "leggero" rimane anche in bocca dove una bella scia balsamica ripulisce dalla leggera dolcezza del sorso. Sicuramente una versione "in sottrazione" che al momento regala più soddisfazione che all'uscita avendo attenuato la percezione della componente alcolica e di frutta dolce quasi inevitabile su questi vini in gioventù. Più che piacevole...
GabrieleB.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda GabrieleB. » 28 apr 2020 12:19

Qualcosa aperto negli ultimi giorni
Vitovska Classica Vodopivec 2005
Non sono un grande amante dei macerati e sinceramente dopo tanti anni di bottiglia non sapevo cosa aspettarmi,invece ho trovato un vino ancora integro,molto ben fatto nel suo genere.Color bronzo con un naso che spazia dalle erbe aromatiche alla frutta da guscio,leggera albicocca disidratata,non su note eccessivamente dolci o con ossidazioni spinte.Bocca giustamente tannica,equilibrata fresca,niente affatto stanca o ossidata.Ritornano le erbe aromatiche e chiude lungo e salino.Piaciuto molto.
MC Franciacorta Andrea Arici Dosaggio ZeroUno
Mi avvicino cercando di allontanare i pregiudizi verso la zona e curioso comunque di assaggiare qualcosa di uno tra i più considerati.Il naso è interessante,panificazione,agrume giallo,erbe tagliate e florealità bianca.La bolla discretamente fine e piacevolmente cremosa.In bocca l'ingresso è fresco,agrumato e floreale poi il vino si rompe in due chiudendo metallico,verde ed amaro,purtroppo un classico...Peccato perchè fino lì,pur senza strapparsi i capelli non aveva deluso...Resta complessivamente uno dei migliori Franciacorta bevuti,al netto dei difetti comuni alla tipologia.
Champagne Arpege 1 er Cru Pascal Doquet Blanc de Blancs Extra Brut
Sboccato Giugno 2015,qui invece ci siamo proprio.Su toni ancora molto giovanili il naso,erbe e fiori di campo,cedro e lime,gesso.Bollicina fine e continua.Bocca elegante e molto pulita,fresca,agrumata,bolla cremosa.Piaciuto davvero tanto,altro campionato purtroppo...
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda stentenno71 » 28 apr 2020 15:35

SommelierSardo ha scritto:Galea 2014 I Clivi
Azienda di cui si parla poco, ma soprattutto questa etichetta stupisce per eleganza, finezza, piacevolezza in un millesimo che non è cacca dappertutto... diciamolo...
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Alberto » 28 apr 2020 15:47

stentenno71 ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Galea 2014 I Clivi
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda stentenno71 » 28 apr 2020 16:13

Alberto ha scritto:
stentenno71 ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Galea 2014 I Clivi
Azienda di cui si parla poco, ma soprattutto questa etichetta stupisce per eleganza, finezza, piacevolezza in un millesimo che non è cacca dappertutto... diciamolo...
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Lo so, lo so...non scrivo mai ( anche se mi viene voglia di provarci.... ) ma leggo sempre
Per fortuna ci sei tu, Alberto, che insieme a pochi altri ogni tanto scrivete con competenza di Friuli Venezia Giulia e soprattutto Veneto....
Ma I Clivi, per mio modesto parere, è una signora cantina : vini eleganti, fini, di grande beva ma mai banali e scontanti.
Scrive bene Giovanni del Galea ma anche il San Pietro non scherza....
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda ale1984 » 28 apr 2020 20:52

Montevertine - Pian del ciampolo 16

Sarà anche la sciacquatura delle botti del pergole, ma per me rimane un vino assolutamente dignitoso. Sangiovese fino al midollo, floreale, terroso, sanguigno. Certo, un filo magro in bocca e certamente non un campione di persistenza, ma nessuno glielo chiede. A 15 euro, io lo bevo e ne metto pure in cantina, che con ‘sta acidità fra 2/3 anni si gode anche di più.

Abbinamento: talmente scandaloso che è meglio evitare :mrgreen:

(Zuppa di zucca / focaccia alle cipolle)
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda maxer » 28 apr 2020 21:25

ale1984 ha scritto:Montevertine - Pian del ciampolo 16

... Abbinamento: talmente scandaloso che è meglio evitare :mrgreen:

(Zuppa di zucca / focaccia alle cipolle)

..... nooo : hai fatto benissimo a non evitare !

Due buoni cibi di una volta, semplici semplici, che certamente hanno abbracciato, felici e corrisposti, un loro fratello ..... :wink:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alemusci » 29 apr 2020 13:55

Kuen hof, kaiton sudtirol eisacktaler riesling 2018: Parte a tutto idrocarburo. Poi anice, fieno e fiori bianchi. Bocca golosa giustamente fresca e piacevolmente morbida con un ritorno limonoso piacevolissimo. Ignorantemente consumato con pizza e stracciatella di burrata
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Alberto » 29 apr 2020 15:45

alemusci ha scritto:Kuen hof, kaiton sudtirol eisacktaler riesling 2018: Parte a tutto idrocarburo. Poi anice, fieno e fiori bianchi. Bocca golosa giustamente fresca e piacevolmente morbida con un ritorno limonoso piacevolissimo. Ignorantemente consumato con pizza e stracciatella di burrata

L'idrocarburo così presente su un riesling 2018 mi rende perplesso. Dovrebbe essere molto più sul frutto aperto giovanile, con gradazioni dal bianco al tropicale in funzione principalmente del terreno.
Da quel che so, in Germania indicano l'idrocarburo in gioventù, in genere, come l'esito di una fermentazione non felicissima.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alleg » 29 apr 2020 16:35

Oggi a pranzo con polipo e patate/ crostini con burro e acciughe:
Terre Bianche Pigato 2015
Ultima bottiglia di una cassa acquistata anni fa durante visita in cantina rimasta sepolta da acquisti successivi. Vino che ricordavo piacevole e tipico ma un po' ingessato con l'affinamento si trasforma e si scioglie acquistando espressività. Il colore si è concentrato, dal classico giallo paglierino con riflessi verdolini ha virato sull'oro. Il sorso che era improntato ad acidità e frutta bianca (ricordo, pera) si è asciugato estremizzando la componente di erbe aromatiche e sale. Zero ossidazioni.
Una delle poche bottiglie "datate" che, ultimamente, ho trovato migliorate rispetto all'uscita.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Alberto » 29 apr 2020 18:02

alleg ha scritto:Oggi a pranzo con polipo e patate/ crostini con burro e acciughe:
Terre Bianche Pigato 2015
Ultima bottiglia di una cassa acquistata anni fa durante visita in cantina rimasta sepolta da acquisti successivi. Vino che ricordavo piacevole e tipico ma un po' ingessato con l'affinamento si trasforma e si scioglie acquistando espressività. Il colore si è concentrato, dal classico giallo paglierino con riflessi verdolini ha virato sull'oro. Il sorso che era improntato ad acidità e frutta bianca (ricordo, pera) si è asciugato estremizzando la componente di erbe aromatiche e sale. Zero ossidazioni.
Una delle poche bottiglie "datate" che, ultimamente, ho trovato migliorate rispetto all'uscita.

E' l'Arcana bianco? In tal caso mi fai contento, perché è un vino che ho e che volevo aspettare per stapparlo fra almeno un paio d'anni.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alleg » 29 apr 2020 18:13

Alberto ha scritto:
alleg ha scritto:Oggi a pranzo con polipo e patate/ crostini con burro e acciughe:
Terre Bianche Pigato 2015
Ultima bottiglia di una cassa acquistata anni fa durante visita in cantina rimasta sepolta da acquisti successivi. Vino che ricordavo piacevole e tipico ma un po' ingessato con l'affinamento si trasforma e si scioglie acquistando espressività. Il colore si è concentrato, dal classico giallo paglierino con riflessi verdolini ha virato sull'oro. Il sorso che era improntato ad acidità e frutta bianca (ricordo, pera) si è asciugato estremizzando la componente di erbe aromatiche e sale. Zero ossidazioni.
Una delle poche bottiglie "datate" che, ultimamente, ho trovato migliorate rispetto all'uscita.

E' l'Arcana bianco? In tal caso mi fai contento, perché è un vino che ho e che volevo aspettare per stapparlo fra almeno un paio d'anni.

No pigato base. L'arcana bianco l'ho sempre trovato un po pesante e non mi ha mai invogliato molto all'acquisto. Così come l'Arcana rosso. Bricco Arcagna invece piace sempre anche se anche lui ha bisogno di 4 o 5 anni per uscire al meglio...
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alemusci » 29 apr 2020 20:41

Alberto ha scritto:
alemusci ha scritto:Kuen hof, kaiton sudtirol eisacktaler riesling 2018: Parte a tutto idrocarburo. Poi anice, fieno e fiori bianchi. Bocca golosa giustamente fresca e piacevolmente morbida con un ritorno limonoso piacevolissimo. Ignorantemente consumato con pizza e stracciatella di burrata

L'idrocarburo così presente su un riesling 2018 mi rende perplesso. Dovrebbe essere molto più sul frutto aperto giovanile, con gradazioni dal bianco al tropicale in funzione principalmente del terreno.
Da quel che so, in Germania indicano l'idrocarburo in gioventù, in genere, come l'esito di una fermentazione non felicissima.


Può essere. In effetti di primo acchito mi è sembrato un naso piuttosto scomposto. Un idrocarburo così sparato non è facile da trovare. E poi, nella mia esperienza, diciamo nei riesling più maturi, dopo la botta iniziale l’idrocarburo tende ad affievolirsi lasciando spazio a note più dolci, fruttate, mielose o cmq ad altri descrittori. Invece questo resta tutto dritto sull’idrocarburo anche a distanza di ore. Comportamento piuttosto strano per cui ci può stare qualche anomalia, che sia di fermentazione o altro non so. Però diciamo che, a parte questo vizio di forma, è un vino apparentemente ben fatto e che si lascia bere bene
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Alberto » 29 apr 2020 20:47

Colli Euganei Rosso Calaòne, Ca' Orologio, 2007 (14%)
Colore rubino, non troppo scuro ma molto "profondo", veramente bello. Naso un po' timido e con una lieve carenza di frutto, ci trovi la cenere, leggeri toni canforati ed un po' di fogliame umido; bocca al contrario da subito bella loquace ed energica, entro una cornice di un'interessante agilità complessiva: nessuna nota verde, frutto rosso acidulato ed un tannino piuttosto fine, tutto in verticale senza espandersi molto a livello tattile, chiude decisamente fresco di acidità. Non lo aspetterei, vino non da "alti concetti", buono da bere ora su della carnazza grigliata in semplicità.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda supersonic76 » 29 apr 2020 22:03

Chianti Classico Castello di Cacchiano 2015
Eleganza allo stato puro.Più un vino da dopo pasto che un chianti da tracannare spensieratamente a cena.
Certamente una boccia con della personalità
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md78d
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda md78d » 29 apr 2020 23:03

supersonic76 ha scritto:Chianti Classico Castello di Cacchiano 2015
Eleganza allo stato puro.Più un vino da dopo pasto che un chianti da tracannare spensieratamente a cena.
Certamente una boccia con della personalità

Sempre puntato ma mai riuscito a prendere.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda eliag » 29 apr 2020 23:34

alemusci ha scritto:
Alberto ha scritto:
alemusci ha scritto:Kuen hof, kaiton sudtirol eisacktaler riesling 2018: Parte a tutto idrocarburo. Poi anice, fieno e fiori bianchi. Bocca golosa giustamente fresca e piacevolmente morbida con un ritorno limonoso piacevolissimo. Ignorantemente consumato con pizza e stracciatella di burrata

L'idrocarburo così presente su un riesling 2018 mi rende perplesso. Dovrebbe essere molto più sul frutto aperto giovanile, con gradazioni dal bianco al tropicale in funzione principalmente del terreno.
Da quel che so, in Germania indicano l'idrocarburo in gioventù, in genere, come l'esito di una fermentazione non felicissima.


Può essere. In effetti di primo acchito mi è sembrato un naso piuttosto scomposto. Un idrocarburo così sparato non è facile da trovare. E poi, nella mia esperienza, diciamo nei riesling più maturi, dopo la botta iniziale l’idrocarburo tende ad affievolirsi lasciando spazio a note più dolci, fruttate, mielose o cmq ad altri descrittori. Invece questo resta tutto dritto sull’idrocarburo anche a distanza di ore. Comportamento piuttosto strano per cui ci può stare qualche anomalia, che sia di fermentazione o altro non so. Però diciamo che, a parte questo vizio di forma, è un vino apparentemente ben fatto e che si lascia bere bene


L'idrocarburo nei vini giovani è più legato alla scottatura del grappolo.
Il TDN - la molecola aromatica che identifica l'odore di idrocarburo deriva, attraverso una serie di intermedi, dalla degradazione dei carotenoidi presenti nell'uva. L'uva accumula carotenoidi per "difendersi" dalla radiazione solare e lo fa in maniera maggiore tanto più il grappolo è esposto alla luce. Quindi maggior insolazione del grappolo, maggior accumulo di carotenoidi nell'uva e maggior TDN nel vino.

Mi è capitato di assaggiare un buon numero di Riesling 2017, annata siccitosa, anche tedeschi, che già presentavano notte spiccate di idrocarburo o addirittura di canfora.
alemusci
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alemusci » 30 apr 2020 00:40

eliag ha scritto:
alemusci ha scritto:
Alberto ha scritto:
alemusci ha scritto:Kuen hof, kaiton sudtirol eisacktaler riesling 2018: Parte a tutto idrocarburo. Poi anice, fieno e fiori bianchi. Bocca golosa giustamente fresca e piacevolmente morbida con un ritorno limonoso piacevolissimo. Ignorantemente consumato con pizza e stracciatella di burrata

L'idrocarburo così presente su un riesling 2018 mi rende perplesso. Dovrebbe essere molto più sul frutto aperto giovanile, con gradazioni dal bianco al tropicale in funzione principalmente del terreno.
Da quel che so, in Germania indicano l'idrocarburo in gioventù, in genere, come l'esito di una fermentazione non felicissima.


Può essere. In effetti di primo acchito mi è sembrato un naso piuttosto scomposto. Un idrocarburo così sparato non è facile da trovare. E poi, nella mia esperienza, diciamo nei riesling più maturi, dopo la botta iniziale l’idrocarburo tende ad affievolirsi lasciando spazio a note più dolci, fruttate, mielose o cmq ad altri descrittori. Invece questo resta tutto dritto sull’idrocarburo anche a distanza di ore. Comportamento piuttosto strano per cui ci può stare qualche anomalia, che sia di fermentazione o altro non so. Però diciamo che, a parte questo vizio di forma, è un vino apparentemente ben fatto e che si lascia bere bene


L'idrocarburo nei vini giovani è più legato alla scottatura del grappolo.
Il TDN - la molecola aromatica che identifica l'odore di idrocarburo deriva, attraverso una serie di intermedi, dalla degradazione dei carotenoidi presenti nell'uva. L'uva accumula carotenoidi per "difendersi" dalla radiazione solare e lo fa in maniera maggiore tanto più il grappolo è esposto alla luce. Quindi maggior insolazione del grappolo, maggior accumulo di carotenoidi nell'uva e maggior TDN nel vino.

Mi è capitato di assaggiare un buon numero di Riesling 2017, annata siccitosa, anche tedeschi, che già presentavano notte spiccate di idrocarburo o addirittura di canfora.


Questo spiegherebbe perché, idrocarburo a parte, il vino non presentava altri difetti o anomalie
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda andi » 30 apr 2020 09:18

alemusci ha scritto:
eliag ha scritto:
alemusci ha scritto:
Alberto ha scritto:
alemusci ha scritto:Kuen hof, kaiton sudtirol eisacktaler riesling 2018: Parte a tutto idrocarburo. Poi anice, fieno e fiori bianchi. Bocca golosa giustamente fresca e piacevolmente morbida con un ritorno limonoso piacevolissimo. Ignorantemente consumato con pizza e stracciatella di burrata

L'idrocarburo così presente su un riesling 2018 mi rende perplesso. Dovrebbe essere molto più sul frutto aperto giovanile, con gradazioni dal bianco al tropicale in funzione principalmente del terreno.
Da quel che so, in Germania indicano l'idrocarburo in gioventù, in genere, come l'esito di una fermentazione non felicissima.


Può essere. In effetti di primo acchito mi è sembrato un naso piuttosto scomposto. Un idrocarburo così sparato non è facile da trovare. E poi, nella mia esperienza, diciamo nei riesling più maturi, dopo la botta iniziale l’idrocarburo tende ad affievolirsi lasciando spazio a note più dolci, fruttate, mielose o cmq ad altri descrittori. Invece questo resta tutto dritto sull’idrocarburo anche a distanza di ore. Comportamento piuttosto strano per cui ci può stare qualche anomalia, che sia di fermentazione o altro non so. Però diciamo che, a parte questo vizio di forma, è un vino apparentemente ben fatto e che si lascia bere bene


L'idrocarburo nei vini giovani è più legato alla scottatura del grappolo.
Il TDN - la molecola aromatica che identifica l'odore di idrocarburo deriva, attraverso una serie di intermedi, dalla degradazione dei carotenoidi presenti nell'uva. L'uva accumula carotenoidi per "difendersi" dalla radiazione solare e lo fa in maniera maggiore tanto più il grappolo è esposto alla luce. Quindi maggior insolazione del grappolo, maggior accumulo di carotenoidi nell'uva e maggior TDN nel vino.

Mi è capitato di assaggiare un buon numero di Riesling 2017, annata siccitosa, anche tedeschi, che già presentavano notte spiccate di idrocarburo o addirittura di canfora.


Questo spiegherebbe perché, idrocarburo a parte, il vino non presentava altri difetti o anomalie


E se fosse solo un po' di riduzione dovuta alla chiusura a vite?
Spesso si confonde l'idrocarburo con un naso (più o meno fortemente) ridotto. Può essere questo il caso.
Conosco i vini di Kuenhof abbastanza bene e anche l'annata 2018 che ho in cantina. Non mi pare di aver riscontrato note di idrocarburo così franche nel Riesling 2018. Considera anche che Kuenhof ha quasi la necessità di essere atteso, da il suo meglio a partire da un lustro dalla vendemmia. Prima possono sembrare vini semplici, non troppo caratterizzati.
alemusci
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alemusci » 30 apr 2020 13:50

andi ha scritto:
alemusci ha scritto:
eliag ha scritto:
alemusci ha scritto:
Alberto ha scritto:L'idrocarburo così presente su un riesling 2018 mi rende perplesso. Dovrebbe essere molto più sul frutto aperto giovanile, con gradazioni dal bianco al tropicale in funzione principalmente del terreno.
Da quel che so, in Germania indicano l'idrocarburo in gioventù, in genere, come l'esito di una fermentazione non felicissima.


Può essere. In effetti di primo acchito mi è sembrato un naso piuttosto scomposto. Un idrocarburo così sparato non è facile da trovare. E poi, nella mia esperienza, diciamo nei riesling più maturi, dopo la botta iniziale l’idrocarburo tende ad affievolirsi lasciando spazio a note più dolci, fruttate, mielose o cmq ad altri descrittori. Invece questo resta tutto dritto sull’idrocarburo anche a distanza di ore. Comportamento piuttosto strano per cui ci può stare qualche anomalia, che sia di fermentazione o altro non so. Però diciamo che, a parte questo vizio di forma, è un vino apparentemente ben fatto e che si lascia bere bene


L'idrocarburo nei vini giovani è più legato alla scottatura del grappolo.
Il TDN - la molecola aromatica che identifica l'odore di idrocarburo deriva, attraverso una serie di intermedi, dalla degradazione dei carotenoidi presenti nell'uva. L'uva accumula carotenoidi per "difendersi" dalla radiazione solare e lo fa in maniera maggiore tanto più il grappolo è esposto alla luce. Quindi maggior insolazione del grappolo, maggior accumulo di carotenoidi nell'uva e maggior TDN nel vino.

Mi è capitato di assaggiare un buon numero di Riesling 2017, annata siccitosa, anche tedeschi, che già presentavano notte spiccate di idrocarburo o addirittura di canfora.


Questo spiegherebbe perché, idrocarburo a parte, il vino non presentava altri difetti o anomalie


E se fosse solo un po' di riduzione dovuta alla chiusura a vite?
Spesso si confonde l'idrocarburo con un naso (più o meno fortemente) ridotto. Può essere questo il caso.
Conosco i vini di Kuenhof abbastanza bene e anche l'annata 2018 che ho in cantina. Non mi pare di aver riscontrato note di idrocarburo così franche nel Riesling 2018. Considera anche che Kuenhof ha quasi la necessità di essere atteso, da il suo meglio a partire da un lustro dalla vendemmia. Prima possono sembrare vini semplici, non troppo caratterizzati.


Tutto può essere. Anche perché io sto odore di ridotto, onestamente, devo ancora capire che robba è e a che cosa è dovuto. Ne ho sentite e lette di ogni ma un’idea precisa ancora non sono riuscito a farmela.
Però davanti al calice sia io che mia moglie (naso molto più raffinato del mio, importante solo per dimensioni) ci siamo guardati e abbiamo detto: idrocarburo (e lei non sapeva neanche che si trattasse di un riesling, per cui...). Boh
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda zampaflex » 30 apr 2020 19:59

Russiz Superiore - Collio rosso Riserva degli Orzoni 1994

Vino estratto dagli scavi archeologici da parte di Chicco, con la sua offerta-raccolta fondi. Thx :wink:

Tappo imbevuto a metà, estratto tranquillamente a lame.
Granato con riflessi rubino.
Balsamico da subito, erbe officinali, sottili richiami di frutto e cenni di terziarizzazione.
Leggero, sciolto nel passo, dal tannino solido e non invasivo, dalla freschezza vigorosa.
Persistenza e impatto medi, presenza scenica invece ottima.
Vini che oggi non si possono più fare, nonostante il 94 sia stata annata calda per l'epoca, non sarà mai come quelle venute dopo.

Una finestra sull'enologia che fu. I sentimenti qui hanno spazio.

:D :D :D :) +
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supersonic76
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda supersonic76 » 01 mag 2020 16:48

md78d ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Chianti Classico Castello di Cacchiano 2015
Eleganza allo stato puro.Più un vino da dopo pasto che un chianti da tracannare spensieratamente a cena.
Certamente una boccia con della personalità

Sempre puntato ma mai riuscito a prendere.


Se vuoi alla Vinoteca al Chianti on line ce l'hanno ancora credo
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