maxer ha scritto:Langa&Roero ha scritto:ORSO85 ha scritto:Concordo, con un po' di paura, che sarà molto dura nei mesi a venire.
In tutto questo spero che si selezioni un po' tra i venditori di vino che ogni 3x2 saltano fuori con cose anche un po' assurde.
La tendenza dovrebbe essere nel comprare da chi si conosce e da un servizio (spero) facendo prezzi onesti da sempre.
Poi incrociamo le dita.....
A conferma di quanto detto da Marco, con le nuove annate si sono rivisti Sassicaia e Tignanello presso Esselunga, ovviamente a prezzi allineati al mercato (250€ e 75€).
Da agente nel settore vino confermo.
La situazione è per noi Ho.Re.Ca. disastrosa, sopratutto in Langa, dove come potrete immaginare stan fioccando disdette a gogó e con la fiera del Tartufo a forte rischio.
I produttori sono seriamente preoccupati, perché se il Barolo puoi stoccarlo (e quest'anno c'è la 2016) cosi come il Barbaresco, i vini d'ingresso li devi per forza vendere, in primis per la liquidità che ti garantiscono e per svuotare i magazzini (la vendemmia è più vicina di quanto si pensi di questi tempi.)
Le aziende più grosse si stan muovendo con l'e-commerce e chi è in GDO si sta salvando. Le piccole medie non speculate o "non in voga", si ritrovano gli States bloccati (e per molte aziende vale il 70/80% del fatturato) e si spera nel Nord Europa; chi ha fatto investimenti negli ultimi anni si ritrova d'improvviso in una crisi che non avveniva dai tempi del metanolo nell'86.
Capitolo distributori: i Sagna, Meregalli, Moon etc etc non falliranno, i più piccolini senza una adeguata organizzazione in precedenza rischiano parecchio. Anche qui si ripresenta il problema del cash flow e sopratutto degli insoluti.
Ristoranti: no comment. Qua in zona si è iniziato a fare delivery e più o meno la maggior parte dei ristoratori si sta adeguando. È però un pagliativo, tutti qui hanno un cugino/amico/zio produttore ed i consumi di vino comprato dal ristoratore son ridicoli.
E infine ci siamo noi agenti: si sta facendo qualcosina con enoteche online (o chi ha, non il mio caso, aziende in GDO sta vendendo, ma comunque son briciole considerando quanto davano i ristoranti in zona), per il resto tabula rasa. Io per fortuna non ho mutui/finanziamenti/affitti da pagare e mi salvo per quest anno, per altri sara dura. Si darà il maggior servizio possibile sui mandati diretti in termini di minimi d'ordine (che sui mandati diretti non esisteranno) e per le distribuzioni idem, si arriverà ad abbassare notevolmente il porto franco data la carenza di liquidità.
Questa la situazione in Langa, ma penso sia la stessa un po' ovunque.
Saluti
..... hai reso un quadro purtroppo molto chiaro e completo delle gravissime difficoltà in cui versano soprattutto i medio- piccoli protagonisti del vino in Langa (aziende, distributori, agenti, ristoranti e tutta la catena dell' enoturismo)
Simili enormi problemi devono essere affrontati da quasi tutta la produzione alimentare nazionale, per i più vari motivi
Situazione molto grave, di un comparto che da solo rappresenta almeno il 15% del pil italiano
Una domanda, considerato il tema del thread :
qual è il tuo parere su un andamento a breve e medio termine dei prezzi del vino sui vari mercati ?
(quesito generico, ammetto, ma intuita la tua grande esperienza e preparazione, scegli tu come rispondere, se vuoi, grazie
)
La tua è una domanda da un mln di dollari
Certezze ne abbiamo poche, sicuramente i Monfortino & co. non patiranno, anzi. Come si diceva prima questi vini saran sempre più “oggetti “ e meno vini, e di conseguenza avranno una richiesta pari agli anni scorsi, se non maggiore.
C’è da considerare però che ne circoleranno un bel po’ in giro, ci son ristoranti che per avere liquidita saran costretti a vendere certe bottiglie, roba impensabile fino a poche settimane fa. Gli speculatori si stan già sfregando le mani
Per i vini di media/bassa fascia enigma, legato alla filosofia e alle dimensioni aziendali.
Sicuramente ci saran aziende che pur di vendere qualche bt e svuotare i magazzini in vista della vendemmia faran scontistiche folli, altre che preferiranno agire con più prudenza facendo sconti più importanti sui pagamenti anticipati. Dipende comunque dalle dimensioni aziendali.
In sostanza, per noi appassionati ci saranno occasioni a mio avviso di prendere ottimi vini a giusti prezzi, anche perché i privati saran un segmento della filiera sempre più importante (io l’ho sempre pensato).
Ci sarà anche parecchio Champagne in giro, ahimè temo che a parte poche etichette il calo sarà pesante.
Questo è il mio pensiero ad oggi.