Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:le vigne vocate quelle sono e quelle resteranno
Sicuro sicuro?
Dal punto di vista prettamente agricolo è un affermazione quantomeno azzardata....
Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:le vigne vocate quelle sono e quelle resteranno
Sicuro sicuro?
supersonic76 ha scritto:Per me il più inspiegabile tra gli inspiegabili è il Pergole Torte.
Il passaggio da 70 euro a 150ha riguardato non solo la 2016 (che ci starebbe, una tantum) ma anche trascinato TUTTE le annate precedenti.Tranne forse la 2014 non ci sono cazzi.A meno di 150-170 euro non si trova più
lloyd142 ha scritto:vinogodi ha scritto:... ma siamo impazziti noi o sono impazziti chi lo propone? Basta berli vicino e si capisce la puzza di inculata , fetida... Ne parliamo?ioenontu ha scritto:sinceramente non so quanti di questi prezzi che si vedono in giro portino veramente ad una transazione...
per esempio cercavo un paio di bottiglie di Vite Talin e tra winesearcher e proposte qui sul forum sotto i 600 sembrava impossibile... poi vado a Barolo a me lo trovo in carta a 350... ovviamente gli ho tirato il collo all'istante
pian pianino e senza fretta le bottigliette che cercavo le ho trovate tra i 300 e i 450
per concludere, certi prezzi che si vedono in giro non rappresentano il mercato
La risposta ce l'hai qui sopra... Come vedi... qualcuno a cui 600 euro sembravano tanti, ha ritenuto di comprare un vinello di Sandrone a 450 euro ritenendolo prezzo equo.... e quindi... i folli siamo noi ( ma io ormai mi chiamo fuori da un po'...) ad alimentare il mercato che ormai e' un buco nero che fagocita tutto...![]()
andrea ha scritto:ioenontu ha scritto:sinceramente non so quanti di questi prezzi che si vedono in giro portino veramente ad una transazione...
per esempio cercavo un paio di bottiglie di Vite Talin e tra winesearcher e proposte qui sul forum sotto i 600 sembrava impossibile... poi vado a Barolo a me lo trovo in carta a 350... ovviamente gli ho tirato il collo all'istante
pian pianino e senza fretta le bottigliette che cercavo le ho trovate tra i 300 e i 450
per concludere, certi prezzi che si vedono in giro non rappresentano il mercato
E 350 per un vino alla sua prima uscita per me rimangono una follia.
ioenontu ha scritto:dai non puoi essere così superficiale, vorresti mica dirmi che se domani la Porsche presenta un nuovo modello quest'ultimo va venduto al prezzo di una FIAT solo perché é la prima volta che viene prodotto?
vinotec ha scritto:supersonic76 ha scritto:Per me il più inspiegabile tra gli inspiegabili è il Pergole Torte.
Il passaggio da 70 euro a 150ha riguardato non solo la 2016 (che ci starebbe, una tantum) ma anche trascinato TUTTE le annate precedenti.Tranne forse la 2014 non ci sono cazzi.A meno di 150-170 euro non si trova più
Il Pergole è un classico esempio di speculazione nostrana; da notare che il prezzo all'uscita è intorno ai 70 euro, solo che ne fanno poche bottiglie rispetto ad esempio al Sassicaia, quindi chi non riesce a prenderlo dal distributore( Martino NON vende assolutamente, neppure agli amici, in cantina), deve per forza trovarlo da chi ci vuole guadagnare...c'è comunque da dire che il Pergole negli anni è sempre migliorato(nella comunicazione del prodotto, perchè è sempre stato un ottimo sangiovese, la 90 docet), raggiungendo le vette enoiche italiane e il simpaticissimo e attivissimo Martino, non si risparmia nei viaggi all'estero per promuovere i suo vini.
ioenontu ha scritto:
sul concetto di prezzo equo potremmo disquisire in eterno e giustamente c'é gente che é disposta a pagare prezzo diversi per lo stesso prodotto, però il senso del mio discorso era più che altro il fatto che se guardiamo superficialmente ai prezzi a cui girano certe bottiglie rischiamo di avere una visione distorta del mercato per il semplice fatto che in realtà a quei prezzi nessuno compra/vende e quindi quello non é il mercato
andrea ha scritto:ioenontu ha scritto:dai non puoi essere così superficiale, vorresti mica dirmi che se domani la Porsche presenta un nuovo modello quest'ultimo va venduto al prezzo di una FIAT solo perché é la prima volta che viene prodotto?
Sandrone non è la Porsche, il vino non è un mezzo meccanico, la logica non è quella del costo più markup, se no DRC dovrebbe costare 100 Euro...
In genere i vini alla prima uscita non sono i più cari di tutto il listino del produttore.
Sandrone ha fatto un'operazione di immagine, ammantandola di storia a di famiglia, ed ha lanciato un prodotto raro ad un prezzo costruito su logiche di marketing. Ha previsto domanda più alta dell'offerta ed ha cercato, come ormai molti in Langa, di incassare il più possibile della componente speculativa del prezzo.
Certi prezzi mi fanno schifo che siano La Tache, Monfortino o Keller, fa lo stesso, non ce l'ho con Sandrone
ioenontu ha scritto:andrea ha scritto:ioenontu ha scritto:dai non puoi essere così superficiale, vorresti mica dirmi che se domani la Porsche presenta un nuovo modello quest'ultimo va venduto al prezzo di una FIAT solo perché é la prima volta che viene prodotto?
Sandrone non è la Porsche, il vino non è un mezzo meccanico, la logica non è quella del costo più markup, se no DRC dovrebbe costare 100 Euro...
In genere i vini alla prima uscita non sono i più cari di tutto il listino del produttore.
Sandrone ha fatto un'operazione di immagine, ammantandola di storia a di famiglia, ed ha lanciato un prodotto raro ad un prezzo costruito su logiche di marketing. Ha previsto domanda più alta dell'offerta ed ha cercato, come ormai molti in Langa, di incassare il più possibile della componente speculativa del prezzo.
Certi prezzi mi fanno schifo che siano La Tache, Monfortino o Keller, fa lo stesso, non ce l'ho con Sandrone
Io non ho detto che Sandrone é la Porsche, il mio voleva essere solo un esempio per dimostrarti che non puoi dire che sono una follia 350 solo perché é la prima annata.
Sarà anche la prima annata ma se dietro ci sono 20 anni di investimenti cosa doveva fare? Chiedere meno del Le Vigne? Suvvia, sono d'accordo che certi prezzi sono fuori di testa (soprattutto per colpa dei vari resellers), ma da qui a denigrare in maniera ingiustificata un produttore ce ne passa
l'oste ha scritto:Certe cifre fanno effetto, nessun dubbio, ma non solo il Giulio, neo bluechip del momento, vale per tutti, anche per le certezze qualitative assolute di Bordeaux, Borgogna, Langa, Champagne, Montalcino, Radda...
Il vino è diventato oggetto di collezionismo, feticismo, speculazione, tutto l'opposto di quella cosa che ha dentro un appassionato vero, che nella propria vita segue le evoluzioni di produttori, zone, tipologie, metodi e infine nel bicchiere trova risposte o altre domande sul vino, non sul margine.
Per questo forse fa incazzare tante persone.
Timoteo ha scritto:l'oste ha scritto:Certe cifre fanno effetto, nessun dubbio, ma non solo il Giulio, neo bluechip del momento, vale per tutti, anche per le certezze qualitative assolute di Bordeaux, Borgogna, Langa, Champagne, Montalcino, Radda...
Il vino è diventato oggetto di collezionismo, feticismo, speculazione, tutto l'opposto di quella cosa che ha dentro un appassionato vero, che nella propria vita segue le evoluzioni di produttori, zone, tipologie, metodi e infine nel bicchiere trova risposte o altre domande sul vino, non sul margine.
Per questo forse fa incazzare tante persone.
non sono esperto di vino e neanche di commercio, quindi me potrei pure sta' zitto, però mi viene da pensare che queste derive di cui sopra (collezionismo, feticismo, speculazione) forse ci sono sempre state ma ora la facilità di comunicazione le amplifica in toto e ne amplifica anche la visibilità.
giodiui ha scritto:Semplicemente, il numero di persone che beve (o compra) vino nel mondo oggi è esponenzialmente maggiore di vent'anni fa, e le guide internazionali portano all'attenzione di un pubblico mondiale pochi nomi che producono poche bottiglie. Quando uno abita in Russia, Cina, o Sudafrica cosa può sapere delle sottigliezze di un territorio frammentato se non quello che la guida di turno porta alla sua attenzione? Se vuole un buon chianti classico o borgogna, normale che si orienti su quello che la guida di turno ha premiato con un punteggio molto alto, anche se ci sono sono molti altri produttori ad un livello qualitativo simile. Oggi la classe media mondiale supera il miliardo di persone, ma il numero di bottiglie delle zone vocate rimane più o meno sempre quello. Tutti vorrebbero bere i 100/100 perché sono i vini di cui tutti parlano, i nomi sulla bocca di tutti, quelli che suscitano il desiderio e la fantasia del 'migliore del mondo'. E' inevitabile che la mediatizzazione produca poi fenomeni inflazionistici.
maxer ha scritto: i prezzi di queste bottiglie salgono alle stelle, inoltre con la successiva ripercussione sui costi dei vini meno noti prodotti negli stessi territori più vocati, spesso senza meriti qualitativi
Fenomeno già visto, che purtroppo potrà solo aumentare
Incazzarsi è stato, è e sarà perfettamente inutile
.....
vinogodi ha scritto:Banalità per banalità, che non ho certo necessità che mi si spieghi le leggi di mercato, da manager ormai sessantenne, seppur portati egregiamente con ancora 125 kg di panca senza grosse difficoltà e allenamento quasi quotidiano con la Boxe Viadana... Ma quanto è mercato e quanto ci si marcia dentro? Perché un conto è una quotazione listino alla mano, un conto è quando la proposta è completamente scevra da una realistica quotazione economica alla fonte, riconosciuta e risaputa. Posi incazzarmi?
lloyd142 ha scritto:vinogodi ha scritto:Banalità per banalità, che non ho certo necessità che mi si spieghino le leggi di mercato, da manager ormai sessantenne, seppur portati egregiamente con ancora 125 kg di panca senza grosse difficoltà e allenamento quasi quotidiano con la Boxe Viadana... Ma quanto è mercato e quanto ci si marcia dentro? Perché un conto è una quotazione listino alla mano, un conto è quando la proposta è completamente scevra da una realistica quotazione economica alla fonte, riconosciuta e risaputa. Posso incazzarmi?
No..non puoi. Tu l'emblema esatto della situazione. Ti piace da sempre "bere alto" , dove bere alto significa quasi obbligatoriamente "piccolo e' bello" e quindi, proprio perche' bevi certe cose, sei artefice e al contempo vittima del sistema speculativo. I numeri delle bottiglie sono quelli che sono ( salvo ovviamente qualche eccezione..mi vengono in mente le grandi maison della Champagne...) e quindi devi lottare e combattere per avere numeri di bocce sempre piu' piccoli a prezzi sempre piu' alti. E la tendenza non cambiera' assolutamente specialmente se pensi al fenomeno come "terroir" e non come singolo produttore. Quando pensi al Monfortino pensi in automatico a Langhe ed e' quindi tutta questa zona a beneficiare dell'attenzione dei consumatori. E tutta la zona nel 2016 ha prodotto 12.5 mln di bottiglie. Un' inezia, se pensi a quanti siamo su questo pianeta ... (almeno fino all'avvento del Coronavirus)
zampaflex ha scritto:Voci di mercato mi hanno detto che cominciano ad esserci in giro bottiglie che dovevano partire per la Cina e non ci vanno più. Col conseguente calo dei prezzi, ovviamente.
ale1984 ha scritto:La mia idea (non solo mia eh..):
Easy money -> collectibles (arte, auto d’epoca, orologi, vini di pregio etc...) salgono, come forma d’investimento alternativo.
Sarà carino vedere come reagiranno tutti questi asset “illiquidi” () quando torneranno decenti i tassi di mercato.
lloyd142 ha scritto:....Il fatto e' che la stragrande maggioranza della gente non ha tempo ne' voglia di andare a cercare realta' e territori diversi. Il "tutto e subito" impera ovunque e ha il suo costo! E quindi e' giusto che paghino. Ma, se si volesse alzare il culo dalla sedia e andare davvero a visitare chi produce e nuovi territori, , si scoprirebbero tante belle chicche e si passerebbero giornate molto...ma molto rilassanti. Ma io lo dico perche' ho tempo e quindi non faccio testo![]()
tenente Drogo 2 ha scritto:ale1984 ha scritto:La mia idea (non solo mia eh..):
Easy money -> collectibles (arte, auto d’epoca, orologi, vini di pregio etc...) salgono, come forma d’investimento alternativo.
Sarà carino vedere come reagiranno tutti questi asset “illiquidi” () quando torneranno decenti i tassi di mercato.
cioè quando salirà il costo del denaro?
ho capito male?
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