Smarco ha scritto:vinogodi ha scritto:...è colpa del forum...
...faccio una mia riflessione alla sacrosanta contumelia che ha portato Smarco ( con cui ho eccellenti rapporti personali
...mò mi merito un trattamento speciale) ad esprimersi in tal senso , aggiungendo:
- il vino è un mercato che tira . C'è un problema: una spirale perversa che tenderà a deprimerne il mercato interno , perché gli aumenti di prezzi , poco giustificati per la maggior parte delle volte, porteranno ad un ridimensionamento drastico della domanda . La turbativa di mercato insolita è che ci sono molte cantine piene ma che non vogliono effettuare una corretta politica di prezzi per temuta perdita di posizionamento . Bene , vedo esclusivamente una rivalutazione del capitale immobilizzato e dell'indebitamento conseguente , pur non volendomi addentrare in meandri socioeconomici che non mi competono.
Sta di fatto che noto anche in alcuni produttori/commercianti una sorta di arroganza e boria di autosufficienza che misconoscevo , il cui finale conclamato è proprio quello di lamentarsi persino dei venditori che , in qualche modo, tentano di vendere l'invendibile anche a costo di ridurre drasticamente la propria marginalità , senza , tra l'altro come fa la grande distribuzione organizzata, chiedere un contributo alle aziende per sostenere qualsivoglia operazione promozionale .
Mi dispiace , in operazione estrema di trasparenza, non si facciano nomi ma capisco . Non è comunque parlando a nuora (noi) che suocera intenda (le aziende di cui parla Smarco) . Non dico di sbertucciare, pena penalizzazione di fornitura o quant'altro, quanto di prendere tutti posizione chiara quando ci sono fatti speculativi eccessivi , anche alla fonte . Perché non è che i produttori siano sempre vittime della speculazione, anzi . Da recentissime visite e acquisti in cantina, alcuni furbacchioni stanno benissimo adattandosi a quanto si trova nei canali commerciali convenzionali di vendita , anzi , a volte prezzi maggiorati per "fattore emozionale" perché ti da il vino con le sue manine sante il produttore stesso , dove tempo perso, spese di viaggio, e spese accessorie da parte del povero appassionato , finiscono sotto l'uscio dove prima, almeno , se ne teneva conto...
no figurati, il forum in questo caso non c'entra niente
non farò nomi Marco solo per un motivo, il mondo del vino è un mondo.... strano... molte persone, con anche un minimo di conoscenza dei produttori in questione, per entrare nelle grazie di un produttore sarebbero in grado di chiamarlo e raccontargli quello che ho scritto anche se poi alla fine non gli tornerà niente in tasca probabilmente (ma lui spera di si)
hai detto parecchie cose corrette, ma l'hai dette da appassionato che va da un produttore, qua a me la cosa sembra abbastanza grave per come la vedo io... il fatto che tu produci un vino e io lo compro, per me vuol dire che quel prodotto è mio e io posso farci quello che voglio. Se tu produttore mi vendi un prodotto a 50€ e vuoi che non sia venduto sotto i 100€ bè, per prima cosa devi dirmelo prima che lo compro, secondo, se io non lo vendo TU te lo riprendi il prossimo anno che uscirà la nuova annata e mi rimborsi.
posso capire che per motivi commerciali con altri importatori tu vuoi che in Italia non ci sia concorrenza con gli importatori esteri... ma insomma, qua parliamo di una guerra contro i mulini a vento
quante volte abbiamo visto importatori vendere qualche champagne a 100€ con l'agente che parla di quanto sia fantastico e a disponibilità limitatissima, poi basta andare su winesearcher e quella bottiglia la si trova a 20€ in meno?
poi in questo caso la stessa bottiglia viene venduta in UK, Germania, Francia ecc allo stesso prezzo... quindi chiederei a queste aziende chi cura i loro rapporti commerciali con l'estero?
ormai tra aziende che vendono a distributori, quelle che vendono direttamente, quelle che vendono tramite grossisti, quelle che non si sa a chi minchia vendono... non si capisce più niente
aziende che fanno riserve e le vendono a 1000 €
aziende che per una bottiglia devi comprarne 100 di altre
aziende che prendono ordini tramite grossisti che poi non si sa che fine fanno gli ordini
altre che vendono a distribuimportatori che prezzano le bottiglie non si sa secondo quale criterio... tipo Roagna con teatro del vino...
altre che fanno edizioni limitate di riserve limitate che costano quanto una ferrari...
ma tutti sti casini quando vendono all'estero succedono? o basta che uno dall'estero chiama e loro gli danno quello che vogliono? no perché a me sembra cosi, mentre se io chiamo qualche produttore in Francia la prima cosa che mi rispondono è picche
siamo veramente la repubblica delle banane